Avvisata a proposito di un furgone bianco uscito di strada a Gavardo, ma senza alcuna traccia del conducente, la polizia locale valsabbina ha indagato per mezza giornata fino a rintracciare l'uomo, un 47enne, e ricostruire i fatti.

Il comandante Fabio Vallini racconta che tutto è iniziato con una telefonata alle 7:30 di ieri mattina per segnalare la presenza di un furgone semiribaltato in una strada esterna al centro abitato di Gavardo. Una pattuglia giunge sul posto, ma non trova nessuno a bordo né nelle vicinanze. Cominciano gli accertamenti in varie direzioni, grazie ai quali si viene a scoprire che qualche ora prima qualcuno aveva notato un uomo all'esterno del furgone. Potrebbe essere stato il conducente, ma anche un passante non collegato al veicolo e nessun elemento indirizza in un senso o nell'altro le indagini.

Intanto vengono raccolte notizie sul furgone e si viene a sapere che appartiene a una ditta di Ospitaletto che ha un'attività commerciale in zona. Ulteriori accertamenti permettono di ricostruire che un uomo l'aveva utilizzato la sera prima per una festa a Salò in compagnia del figlio e di un amico. A fine serata, il padre aveva accompagnato il figlio in un paese vicino a Salò e successivamente aveva preso la strada per Brescia, dove avrebbe dovuto presentarsi al lavoro ieri mattina alle 6. Luogo dove naturalmente non era mai arrivato.

Raggiunto dagli agenti, il figlio del conducente ammette che la sera prima alla festa lui e il padre avevano bevuto e in effetti nessuno dei due era in condizioni di guidare. Verrebbe così spiegato il motivo dell'uscita di strada del furgone, ma non la sparizione del conducente che non risulta raggiungibile neanche al telefono. Quando ormai tutti cominciano a pensare al peggio, verso 14 l'uomo ricompare. Si viene infatti a sapere che il conducente si è recato sul posto di lavoro del figlio per dire che sta bene, ma non aveva potuto avvertire dell'uscita di strada né dare a qualcuno sue notizie, perché non trovava più il telefono.

Giovanna Gamba