La ragazza del treno è in testa alle classifiche da molte settimane, con milioni di libri già venduti nel mondo anglosassone e un adattamento per il cinema in cantiere. Un capolavoro all’altezza di tanto successo?

Rachel è un’alcolizzata che continua ad affrontare il quotidiano viaggio in treno verso il posto di lavoro nella vana speranza di recuperare qualche brandello della sua vita precedente. Quella attuale, infatti, è solo vuoto e desolazione: un matrimonio finito ma che corrode il suo equilibrio, la disoccupazione, la mancanza di una casa propria, di una vita sociale… di dignità. La ragazza trova sollievo solo mentre dal finestrino del treno verso Londra vede scorrere altre esistenze, che elabora a proprio piacimento inventandone trame perfette, soprattutto se si tratta di una coppia che pare incarnare l’idealizzazione del passato di Rachel.

Un giorno però in quella casa la protagonista vede ciò che non dovrebbe vedere e dalla rottura di quell’equilibrio prende il via una serie di vicende drammatiche in cui Rachel sarà coinvolta suo malgrado, con il tarlo delle amnesie a sconvolgerla, perché potrebbe lei stessa aver compiuto un gesto violento e drammatico. Allo sgretolarsi delle certezze di Rachel entrano in scena altre due voci narranti: una è Megan, la donna della coppia “perfetta” spiata dal treno, mentre l’altra è Anna, la nuova consorte dell’ex marito di Rachel, l’usurpatrice del suo ruolo che per di più è anche diventata madre. Il ribaltamento continuo dei piani dovrebbe creare suspance, ma le tre donne sono troppo simili per dare vita a contrappunti efficaci; inoltre, il numero relativamente limitato di personaggi suggerisce al lettore il nome dell’assassino molto prima che l’autrice lo riveli, pur non potendo prevedere i numerosi colpi di scena.

Forse bisognerebbe spogliare il libro dalla veste di giallo con cui viene presentato e allora buona parte della delusione verrebbe meno, assorbita da una scrittura scorrevole, anche se a tratti scontata, che in effetti coinvolge il lettore fino alle ultime pagine. Il delitto è quasi sullo sfondo, come fosse più che altro il mezzo della catarsi e della possibile redenzione prima di tutto per la protagonista: Rachel, infatti, avrà l’occasione di non rimandare continuamente al giorno dopo l’appuntamento con la sobrietà, così da non restare solo una spettatrice delle vite degli altri. In quest’ottica il libro diviene una gradevole lettura estiva o, per chi ormai ha archiviato da tempo le vacanze, la compagnia per un fine settimana disimpegnato e di relax, insieme a personaggi che potremmo incontrare ogni giorno per strada, in città o… su un treno.

Giovanna Gamba

P. HAWKINS, La ragazza del treno, Piemme 2015.