Piazza Duomo gremita a Salò e applausi scrocianti per Uto Ughi e i Filarmonici di Roma per il concerto che ha inaugurato ufficialmente la 59esima edizione dell’estate musicale del Garda diretta da Roberto Codazzi, la più antica manifestazione culturale estiva d’Italia dopo il Festival dei Due mondi di Spoleto.

Con il carisma e il virtuosismo tecnico che lo rende famoso in tutto il mondo il 73enne violinista – che ha una casa a Gargnano – ha presentato i brani del grande repertorio violinistico prima di eseguirli davanti alle centinaia di spettatori che gremivamo la piazza. Travolgente l’esecuzione della “Carmen Fantasy” di Pablo de Sarasate, generosi i bis fra cui quello di un brano del bresciano Antonio Bazzini, alunno di Paganini, e di Oblivion di Astor Piazzolla. Intervenendo al rinfresco organizzato per l’occasione da Amministrazione comunale e Pro Loco, che organizzano il Festival, Uto Ughi ha definito il Garda uno dei posti più belli del mondo, ha elogiato i gardesani per la cura e la tutela del lago e ha reso onore a Salò, “patria del violino”.

Odoardo Resti