Ricordare la Resistenza attraverso la lettura dei documenti. Autentici, vividi, grondanti di vita e di morte. E’ l’iniziativa dell’Archivio di Stato di Brescia che ha messo a disposizione attraverso il sito una parte della documentazione custodita nella sede di via Galilei.

“Per ricordare il 75° anniversario della liberazione – spiega il direttore Leonardo Leo - sul sito dell'Archivio di Stato di Brescia sono stati pubblicati alcuni documenti con i quali si intende offrire uno spunto di riflessione in questi giorni nei quali stiamo vivendo in solitudine ed isolamento altre sofferenze, su quei giorni terribili ma fondamentali nella nostra storia. Si tratta di alcuni documenti tratti dal fondo “Corte d’Assise Straordinaria per i reati di collaborazionismo” che è stato recentemente riordinato e presto sarà in consultazione presso il nostro Istituto”. Il materiale è relativo all’eccidio di dieci partigiani la notte del 27 aprile, a guerra ormai terminata, con le forze alleate che erano già insediate a Brescia.

“Le SS italiane, costituitesi nel novembre del 1943, ebbero a Rodengo Saiano la sede di un “nucleo di pronto impiego” composto di circa 200 uomini. Il 26 aprile del 1945 – ricorda lo storico Rolando Anni - un gruppo di 72 SS italiane che si trovava presso l’Abazia di Rodengo venne disarmata dagli insorti del luogo. Ben consapevole che il restante reggimento era numeroso e ben armato, Giovan Battista Vighenzi (segretario comunale a Rodengo aderente alle Fiamme verdi) a capo degli insorti, si recò in serata  a Rovato per chiedere rinforzi. Al suo rientrò però le SS avevano ripreso il controllo. Vighenzi venne catturato e portato al comando a villa Fenaroli di Corneto. Qui venne interrogato e torturato insieme ad altri.  Nella notte del 27 aprile vennero tutti fucilati. I loro nomi: Mario Andreis di anni 19 da Rodengo Saiano, Giuseppe Caravello di anni 24 da Palermo, Giovanni Ceretti di anni 19 da Gussago, Gastone Diego di anni 22 da Boara Polesine, Giovanni Felappi  di anni 28 da Rodengo, Angelo Franchini da Rodengo, Carlo Lumini di anni 22 da Rodengo, Giuseppe Malvezzi da Desenzano, Giovanni Pezzatti di anni 29 da Rodengo. I documenti resi pubblici dall’Archivio di Stato riguardano l’eccidio: foto e verbali e la copia della lettera – struggente -  che Vighenzi scrisse alla moglie prima di morire. La documentazione è visionabile da questa pagina:http://www.archiviodistatobrescia.beniculturali.it/index.php?it/232/valorizzazione-del-patrimonio.

Maria Paola Pasini