Singolare iniziativa all'ambulatorio di Calcinato, ideata e fortemente voluta dal direttore sanitario dott. Vittorio Corsetti, per lo screening delle patologie oncologiche correlate al fumo.

Sarebbe meglio smettere, lo sappiamo bene, ma non sempre e non a tutti riesce. Allora perché non cominciare a monitorare seriamente la propria salute con percorsi mirati di prevenzione? E mentre ci si convince che l’arma più efficace è la prevenzione primaria, cioè ridurre cause e fattori di rischio, si possono almeno sfruttare al massimo gli strumenti che consentono la diagnosi precoce delle neoplasie, così da incidere sensibilmente sul decorso e sulla remissione della malattia. Tanto più che quella dei fumatori è la popolazione a più elevato rischio oncologico (per i polmoni 9 casi su 10 sono riconducibili al fumo, ma sono in realtà più di una decina i tumori correlati al tabagismo). Non si può far finta di niente.

Prendersi cura di sé non può fermarsi a generiche quanto inutili buone intenzioni, perciò gli operatori del centro Raphaël, sostenuti dall’Associazione Amici di Raphaël, hanno messo a punto un interessante percorso rivolto ai fumatori “incalliti”, ossia uomini e donne tra i 50 e i 70 anni che fumano da 20/30 anni almeno un pacchetto di sigarette al giorno, ma anche fumatori che abbiano smesso da meno di 10 anni (periodo in cui il rischio rimane ancora elevato). Chi aderisce all’iniziativa ha la possibilità di incontrare medici e infermieri esperti e formati, che indagano la storia personale e familiare di ognuno e garantiscono continuità nei controlli, oltre a suggerire eventuali altri approfondimenti ad personam.

L’offerta, battezzata “Segnali di fumo”, prevede una visita iniziale di prevenzione oncologica, un’ecografia dell’addome e la fibrolaringoscopia, il tutto possibile in un’unica seduta, a Calcinato, con un notevole risparmio di tempo. A seguire, una TAC del torace a basse dosi, spirometria e prelievo ematico recandosi a Milano, in modo da entrare a far parte del campione di volontari del Progetto BioMild attivo presso l’Istituto Nazionale dei Tumori. Non va sottovalutata l’opportunità di entrare in questo programma di studio, con la possibilità di effettuare esami secondo le tecnologie più all’avanguardia e in linea con le più recenti e innovative linee di ricerca.

A questo proposito, abbiamo letto nei giorni scorsi i confortanti risultati della ricerca diretta dalla dottoressa Gabriella Sozzi sui biomarcatori sanguigni del tumore ai polmoni. Lo studio, condotto dal suo gruppo presso l’Istituto Tumori di Milano e pubblicato sul prestigioso Journal of Clinical Oncology, ha messo a punto un test a bassa invasività (basta un semplice prelievo del sangue) che permetterebbe ben due anni di anticipo nella diagnosi rispetto alla TAC spirale utilizzata finora.

La proposta contempla poi un colloquio finale con lo stesso medico del primo incontro e, per chi lo desidera, l’invito a partecipare a un percorso di disassuefazione scientificamente validato, individuale o di gruppo. L’intero iter diagnostico viene presentato al costo complessivo di 140 euro (TAC, spirometria e prelievo all’interno del progetto bioMILD sono gratuiti).

Il reclutamento dei fumatori, partito in questi giorni, continuerà fino all’inizio del 2016. Sembra proprio un’occasione da non perdere. Anche per riuscire a incrociare la cosiddetta “fase contemplativa” – così viene definita dagli esperti – cioè quel momento di grazia che compare ciclicamente in un fumatore, in cui la volontà di smettere si fa più intensa e determinata, facendo lievitare notevolmente le probabilità di successo. Sarebbe proprio il caso di gridarlo… a pieni polmoni!

Per informazioni contattare il centro Raphaël di Calcinato 030.9969662 o scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Giovanna Gamba