46esimo anniversario della strage di piazza della Loggia. La riflessione del prof. Rolando Anni.

Ogni 28 maggio si ripetono molti gesti uguali, ma che ogni volta sono diversi (questa mattina poi  in collegamento online con Giovanni Bachelet, la segretaria della CISL Furlan, e una giovane studentessa). In realtà, infatti, ogni anno che passa la memoria della strage del 28 maggio (28 maggio 1974, 8 morti, 102 feriti) e delle violenze degli anni di piombo tendono a diventare storia.

La memoria, infatti, è sempre individuale e, anche quando viene definita collettiva, non è mai sentita da tutti come propria. Invece la storia è comune. Si tratta della storia di un periodo doloroso  che però, grazie alla forza della democrazia, che cammina sempre con le gambe e l’intelligenza degli uomini, è stato superato.

 

Rolando Anni

Casa della memoria di Brescia