Luciana Togni, nata il 29 ottobre 1922, ha festeggiato il secolo di vita circondata dall'affetto dell'intera comunità di San Carlo, la zona del paese dove vive da sempre.

Per molti è la maestra Togni, per i suoi alunni è a tutt'oggi la maestra Luciana o anche solo "la Maestra", per antonomasia: un'istituzione in paese, una donna determinata e forte, con una vitalità dirompente e contagiosa, una lucidità unica, lo sguardo sveglio cui non sfugge nulla, la battuta ironica - spesso sferzante - pronta in qualsiasi occasione. Ha attraversato un secolo difficile, cominciando a lavorare fin da giovane come insegnante dopo che, grazie alla spiccata intelligenza e alla sensibilità della famiglia, aveva avuto la fortuna di studiare e conseguire il diploma magistrale.

Nell'immediato dopoguerra, in un'Italia intenta a rimettere insieme i pezzi e a muovere i primi passi come repubblica, in un contesto sociale povero di mezzi e di sapere, lei ha messo a disposizione tempo ed energie per la sua passione di sempre, i più piccoli. Si è prodigata per il loro intelletto, ma non ha mai trascurato di curare anche i loro cuori e perfino i loro corpi, quando necessitavano di abiti o scarpe per affrontare dignitosamente il percorso scolastico. Nella cascina di San Giacomo, dove era attiva una sezione distaccata dal capoluogo, aveva perfino preso ad allevare bachi da seta per ricavare qualche lira da spendere in materiale scolastico o per altre necessità dei bambini più poveri. Una vita a insegnare nozioni e nel contempo a educare, facendo crescere nei valori i futuri cittadini, diverse generazioni di rezzatesi che avranno impressi per sempre episodi di vita quotidiana vissuti con la Maestra e condivisi con i compagni.

La vivacità della maestra Luciana, come era prevedibile, non si è certo spenta con la pensione, anzi. Da allora infatti è semplicemente iniziata la sua seconda vita, impegnata nel volontariato in vari ambiti, ma soprattutto alla casa di riposo Almici: per gli ospiti della struttura la maestra Luciana è diventata animatrice, ideatrice di eventi e organizzatrice di raccolte fondi sempre vincenti, anche perché nessuno riuscirebbe a dirle di no. Ha fatto da collante tra gli altri volontari, diventando presidente dell'associazione 'Amici della casa di riposo' e lavorando in prima linea fino a una manciata di anni fa. Il suo instancabile entusiasmo si è poi rivolto a molte altre iniziative che sarebbe troppo lungo elencare, ma non si può tacere l'impegno profuso per il restauro della chiesetta dedicata a San Carlo, che sorge poco lontano da casa sua ed è ora un luogo accogliente e aperto a tutti anche grazie a lei.

Ieri mattina, nella parrocchiale di San Carlo, erano numerosissime le persone che hanno voluto renderle omaggio, partecipando alla giornata in suo onore. L'anticipazione era stata la mattina del 29 con gli auguri del sindaco a casa sua, ma i festeggiamenti si sono concentrati nella giornata di ieri, con la santa messa e il successivo rinfresco in oratorio. C'era la nutrita schiera delle colleghe, le maestre con cui Luciana si ritrova regolarmente per la colazione con chiacchiere annesse, ma anche parecchi ex alunni, oltre ad amici, conoscenti e a molti volontari di casa Almici, che hanno raccolto da lei il testimone e si sono stretti intorno alla decana. Alla fine della celebrazione Enrico Danesi, ex sindaco di Rezzato e amico di Luciana fin da piccolo in quanto figlio di una collega, ha rivolto un ringraziamento sentito a una donna speciale che tanto ha contribuito alla storia del paese. "Tempra d'acciaio, carattere indomito, grinta da vendere, attenzione concentrata sull'obiettivo, vulcano sempre attivo: la Maestra è senz'altro uno dei pilastri della nostra comunità". Una comunità che ringrazia, conclude Danesi, "questa gemma centenaria che tuttora lancia bagliori sfavillanti e non ha perso la capacità di sognare e guardare avanti, cosa che la rende sempre giovane ai nostri occhi".

Giovanna Gamba