Hanno preso appuntamento in due e si sono presentati in circa una sessantina davanti al municipio nel pomeriggio di venerdì 3 Agosto. Invitati dal sindaco – come viene specificato dal palazzo municipale - ad entrare a colloquio massimo in una decina, semplicemente per mantenere un numero tale da consentire un sereno dialogo, hanno comunque disatteso le indicazioni del primo cittadino che ha comunque accolto tutti nel proprio ufficio con pazienza e disponibilità.

Tema posto all' attenzione del sindaco da parte perlopiù di cacciatori locali, la preoccupazione generata da una locandina apparsa sulle bacheche comunali che annunciava per il 18 Agosto l' inaugurazione di un percorso per mountain bike sull' altopiano di Cariadeghe.

La preoccupazione dei cacciatori è scaturita dall' equivoco di intendere, di fatto, tale percorso come una vera e propria pista ciclabile istituzionalizzata ad uso esclusivo di biciclette, in sostanza simile ad una pista per motocross in versione Mtb, che avrebbe così comportato l' obbligo di attenersi ad una distanza di 150 metri per esercitare la caccia. "Nulla di tutto ciò" ha chiarito il primo cittadino nella comunque serena discusse, "Il percorso non è altro che un tracciato che ricalca strade ed ampi sentieri già segnati ed esistenti da tempo, frequentati da escursionisti camminatori e che prevederanno il medesimo accesso e le medesime regole in essere oggi".

Il percorso ciclabile è stato condiviso con ristoranti e agriturismi dell' altopiano, che risultano tutti indicati sulla mappa del tracciato e possibili beneficiari dell' operazione, anche qualora intendessero avviare l' attività di noleggio delle biciclette elettriche. Come più volte evidenziato l' amministrazione in carica non è contro la caccia né tantomeno contro i cacciatori, che anzi ritiene essere preziosi eredi di una tradizione plurisecolare e assai radicata a Serle che va mantenuta e preservata. Ritiene però altresì che gli aspetti legati alla fruizione, alla naturalità, allo sport, al turismo non siano da vedersi in contrapposizione o di ostacolo all' esercizio dell' attivitá venatoria. Tutti questi temi possono e debbono coesistere in una logica non conflittuale ma altresì integrata che possa garantire a pieno lo sviluppo di tutti tali ambiti che insieme possono rappresentare una risorsa anche per il futuro identitario, occupazionale, culturale ed economico del paese.

Bene comunque interloquire e discutere quando vi sono dubbi o perplessità, l' amministrazione è sempre disponibile a tali confronti.

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