E questa mattina, del lontano 30 ottobre 1779, Bagolino si svegliava avvolto dalle fiamme... Era la notte tra il 30 e il 31 ottobre del 1779 quando un incendio terribile — originato probabilmente da un forno fusorio nella parte bassa del borgo — divampò rapidamente, alimentato da un vento forte, distruggendo quasi interamente Bagolino.

Le cronache locali parlano di centinaia di case andate in fumo: si stimano circa 600 abitazioni distrutte. Il bilancio in termini di vite umane è tragico: varie fonti indicano un numero significativo di vittime, con cifre che oscillano tra 260 e oltre 300. Questa catastrofe segnò una svolta profonda per la comunità: il borgo, fino ad allora prospero grazie alle fucine del ferro e al formaggio tipico “Bagòss”, vide fermarsi la produzione metallurgica e si trovò a ricostruire, tra risorse ridotte e grande fatica morale.

Ancora oggi, ogni anno, la comunità di Bagolino si ferma a ricordare quella notte. Tradizionalmente, la sera del 30 ottobre si tiene una cerimonia di commemorazione: messa in suffragio, letture di memoria e alle 22 il suono delle campane che rintoccano lungamente — un gesto simbolico di memoria collettiva.