Il parcheggio offre circa 170 posti macchina, ma è largamente utilizzato per la logistica di carico e scarico di almeno una ventina di aziende comprese nel grande “Piano per gli Insediamenti Produttivi” realizzato proprio dal comune di Prevalle ad inizio degli anni 2000. L’area di tutto il lotto fu acquisita dall’Amministrazione Comunale ed assegnata a numerose aziende ad un prezzo controllato nell’ambito di una iniziativa pubblica per incentivare e sostenere le piccole e medie imprese locali.

Il progetto, già contestato dalla minoranza di “Nuovo Progetto Prevalle” con una interrogazione al Consiglio Comunale e una presa di posizione all’insegna della contrarietà più decisa, è stato oggetto di una ulteriore reazione contraria espressa da parte di quasi venti aziende locali che usufruiscono dell’area.

Gli imprenditori prevallesi hanno richiesto un incontro all’Amministrazione Comunale dal quale sono usciti ancora più determinati a sostenere le loro ragioni in opposizione al progetto di ridurre parcheggi e servizi, aggiungendo nel contempo un nuovo spazio produttivo sull’area. Michele Lancellotti, amministratore di Imbal Carton e membro del Consiglio di AIB, l’Associazione Industriali Bresciani, ha espresso perplessità e preoccupazione per l’iniziativa comunale: “Il monitoraggio sull’utilizzo del parcheggio è stato fatto con superficialità, le aziende hanno assoluta necessità di questi spazi e l’eventuale riduzione creerebbe un grande danno a molte attività”. Anche gli altri imprenditori hanno rincarato la dose chiedendo di annullare la messa in vendita dell’area che sconvolgerebbe gli equilibri funzionali del sito industriale. L'operazione risulterebbe inoltre sleale da parte del Comune, che aveva garantito gli standard a servizio delle aziende quando aveva creato il PIP.

Le ragioni espresse dagli Amministratori, Sindaco Amilcare Ziglioli in testa, si richiamano alla necessità di reperire risorse per realizzare il nuovo edificio del polo scolastico e per il quale non è stato possibile ottenere finanziamenti statali e regionali. L’importo potenziale dell’operazione si aggirerebbe intorno ai 390 mila euro, risorse di cui il comune avrebbe bisogno impellente.

Ora un nuovo capitolo nella querelle con un volantino in distribuzione nelle case dei cittadini prevallesi a cura del gruppo consigliare di minoranza, che rincara la dose sostenendo l’irragionevolezza di un progetto dannoso per le quasi venti imprese locali che si servono dell’area, sbagliato da un punto di vista urbanistico e anche della pianificazione finanziaria, visto che le risorse per gli investimenti avrebbero potuto essere reperite diversamente.

E nell’attesa di nuovi sviluppi il progetto per ora pare essere stato messo in stand-by, forse per le inattese reazioni o forse per un ripensamento sull’intera operazione.