Abbiamo conosciuto la Casa dei Bambini “Il sassolino” quando ancora i piccoli trascorrevano le giornate a Roè Volciano. Poi sono venuti i giorni del cambiamento: oggi la vita scolastica si svolge in una nuova sede, luminosa e incantevole, edificata a tempo di record tra la primavera e la fine dell’estate 2015. Non solo, l’Associazione Il sassolino ha passato il testimone alla neonata Fondazione Intro, che si è fatta carico della costruzione della scuola e ne garantisce ora la gestione.

A pochi giorni dall'inaugurazione incontro il presidente, Emanuele Ronchi, per una visita in anteprima e quattro chiacchiere. I locali della scuola sono un vero gioiellino di bellezza e funzionalità in un contesto naturalistico ottimale. Guidandomi da un piano all’altro, il presidente fa gli onori di casa insieme ad Annalisa Moreni, responsabile amministrativa della scuola dell’infanzia, mentre Vittorio Corsetti, uno dei fondatori (nel 2007) e presidente storico dell’Associazione “Il sassolino”, garantisce con la sua presenza - e il suo sostegno attivo - una continuità armonica tra passato e futuro.

 

Ma la vera creatura in realtà è la Fondazione di Partecipazione, nata dalla volontà dell'intera famiglia Ronchi: oltre a Emanuele, la moglie Mariella Soncina e i figli Daniele e Alberto. Generata da una donazione volta a consolidare i risultati del passato, ora si configura come la scommessa per dare ampio respiro all’esperienza del Sassolino e investire in cultura, educazione, formazione. «La nostra storia è appena cominciata - precisa il presidente Ronchi - tuttavia, più che una nascita, questa è una ri-nascita: perché avremmo dovuto partire da zero se conoscevamo una bella realtà, vicina e vivace, da accompagnare nella crescita? Le mie nipotine hanno frequentato la Casa dei bambini, perciò ci è sembrato naturale offrire il nostro contributo e avviare una collaborazione sicuramente impegnativa, ma fondamentale. Se c’è infatti da lasciare un segno, vale la pena investire sull’educazione, che rappresenta il futuro». 

Le dichiarazioni d’intenti sono chiare e hanno guidato fin dall’inizio l’impegno dei vari cooperatori, altrimenti non sarebbe stato possibile ultimare la struttura a tempo di record. Ronchi, da sempre nel mondo delle costruzioni, scherza sul suo ruolo di “presenza facilitante” in cantiere e ci tiene a sottolineare che il coinvolgimento emotivo condiviso da chiunque facesse parte dei lavori è stato il valore aggiunto che ha assorbito tensioni e infuso entusiasmo, così da rispettare i tempi di consegna e scongiurare - cosa non da poco in un luogo destinato all’infanzia - il pericolo di infortuni. Con questo spirito, la fondazione Intro ha regalato i luoghi in cui molti bambini potranno crescere sereni, seguiti da insegnanti di formazione montessoriana per i tre anni della scuola dell’infanzia: due sezioni aperte per ora, più la sezione primavera dai 2 ai 3 anni a partire da settembre 2016. Tra i sogni già accarezzati, inoltre, c’è quello di estendere l’esperienza alla scuola primaria.

Questo vuole essere Intro, come traspare dal suggestivo logo che illustra efficacemente un nome forse un po’ criptico: una pianta che affonda le radici nel profondo per poi ramificare con vigore, ampliando progressivamente il raggio d’azione. A questo proposito, non è casuale il richiamo grafico (quasi una possibile sovrapposizione, a ben vedere) ai cerchi concentrici del logo del Sassolino, che entra a pieno titolo nella metafora: chi si lancia nella nuova avventura raccoglie un’eredità preziosa e avrà il compito di non disperderla. «Da parte nostra - sottolinea Corsetti - abbiamo colto un profondo rispetto per la nostra storia e una considerevole stima, che si sono tradotti nella scelta di confermare la gestione educativa, ma anche amministrativa, a chi se ne è occupato finora. Questa delega data in piena fiducia è un riconoscimento che ha spronato tutti a mettersi in gioco e a dare il meglio, al punto che ora nessuno più distingue tra “noi” e “voi” quando ci incontriamo». Del resto l’eredità era solida, se pensiamo che Il sassolino non era solo educazione, ma anche una gestione fieramente in attivo dopo 8 anni di esercizio.

Ora Intro promuoverà formazione secondo diverse direzioni: per i genitori dei piccoli alunni, per insegnanti, studenti universitari ed educatori interessati ad approfondire il metodo Montessori, ma anche per chiunque senta il bisogno di “comprendere & crescere” (così recita il sottotitolo del nome), curando la propria dimensione interiore nella ricerca di nuove conoscenze da far decantare dentro sé (Intro, appunto), per poi vivere in maniera più piena le esperienze della vita. «In fondo è il senso dell’approccio montessoriano - interviene ancora Corsetti - con una attenzione primaria alla serenità interiore prima di ogni altra sollecitazione esterna: solo bambini che “coltivano” in pienezza i propri bisogni sapranno infatti tessere relazioni produttive ed efficaci».

«La nostra scommessa - riprende il presidente Ronchi - sarà quella di riproporre una simile modalità anche al mondo adulto: nel tempo della velocità e della risposta immediata agli stimoli, abbiamo infatti sempre più bisogno di investire su ascolto e comprensione, lasciandoci permeare dalle sollecitazioni per elaborarle, prima di agire senza riflettere come accade troppo spesso». Ce ne sarà per tutti, i progetti futuri della fondazione sono di ampio respiro, volti ad alimentare la nostra parte razionale così come quella emotiva, senza trascurare quella ludica, con laboratori di vario tipo. E mentre si sta costituendo ufficialmente il comitato scientifico, la fondazione fa presente che la gestione delle attività prevede la partecipazione dei rappresentanti degli utenti - quindi i genitori dei bambini - e del territorio. Ronchi insiste sull’importanza di un contatto proficuo con le istituzioni, in una sinergia che sta muovendo i primi passi, ma sembra già molto positiva.

Sabato 30 gennaio, a partire dalle 14:30, siamo dunque invitati alla presentazione per vedere i primi frutti di una trasformazione riuscita: Intro nasce infatti avvantaggiata dall’innesto su una pianta sana e vitale - la storia del Sassolino - pertanto non può che crescere rigogliosa donando agli altri i propri frutti, con una ricaduta arricchente per tutti. Come dicono alla Casa dei bambini: “da noi si fa così”. E il quotidiano dei nostri cuccioli diventa paradigma per tutti noi.

Giovanna Gamba

Le fotografie sono copyright Casa dei bambini Il sassolino - Fondazione Intro. Si ringrazia per la gentile concessione.

 

I nostri articoli precedenti sulle vicende dell'Associazione Il sassolino e della Casa dei bambini: La nuova scuola di Soprazzocco: a colloquio con i protagonisti. Parla l'associazione "Il sassolino" (12.06.2015); "Il sassolino" in festa saluta Roè Volciano (22.06.2015); Scommessa vinta: a Soprazzocco l’asilo è realtà (16.09.2015); Open day alla Casa dei bambini “Il sassolino” (25.11.2015).