Grande soddisfazione per una struttura sorta in soli cento giorni per garantire ai piccoli utenti la continuità nella frequenza. Ma emozione ancora più intensa - e palpabile - per aver dato vita a una comunità di persone che si sono messe in gioco e intendono investire sulla formazione, sviluppando in forme sempre nuove il sogno iniziale di un’insegnante da cui tutto il resto ha preso vita.

La Casa dei bambini è davvero stupenda: aule spaziose e ben arredate, inondate di luce (siamo in inverno e pioviggina: chissà fra qualche mese con il sole primaverile!), affacciate su un prato che pare estendersi perfino all’interno, colorate e ricche di attività stimolanti. Quadri coloratissimi alle pareti, angoli di lettura con libri per tutti i gusti, scaffali colmi di materiali ma anche più che ordinati: un mondo a parte, da cui non si vorrebbe più uscire, al punto da invidiare i bimbi che lo vivono e lo “respirano” ogni giorno.

Al piano inferiore la cucina, operativa solo da pochi giorni, con un locale apposito per i celiaci e una dispensa grande quasi quanto un monolocale; la sala conferenze (un auditorium di 95 posti), pronta per ospitare le numerose attività culturali già programmate o ancora da inventare, insieme all’ambiente dedicato ai laboratori per grandi e piccini. Intorno, un parco di 6500 metri quadri a disposizione per il gioco, ma anche per attività di giardinaggio e orticoltura.

Le fotografie che seguono sono state scattate quasi tutte ad altezza di bambino. Proviamo a visitare la struttura con gli occhi dei piccoli alunni, meravigliandoci come fanno loro. In apertura, il presidente Emanuele Ronchi e la moglie Mariella Soncina, i nonni che con la loro donazione hanno creato la Fondazione Intro e permesso la realizzazione di tutto questo. 

Giovanna Gamba