Una bambina, vestita come un aviatore degli anni Trenta, con una grande valigia, silenziosa e con in mano una luce tremula, sale sul palcoscenico. Subito è circondata da tanti personaggi celati da una maschera che nasconde non solo il loro volto, ma la loro stessa identità.

Lentamente, con infinita pazienza, la bambina le illumina ed esse ritornano delle persone e, attraverso un percorso in cui si mettono in gioco con le loro debolezze e le loro forze, depongono le maschere e mostrano il loro viso e quindi la loro umanità ritrovata.

È un delicato, intenso e commovente spettacolo, fatto di parole, di silenzi, di luce e di movimenti che conclude il lungo laboratorio “Frammenti”, durato alcuni mesi e diretto da Gabriele Reboni, del “Teatro delle Misticanze”, sostenuto dalla Cooperativa “Futura” e patrocinato dal comune di Nave,.

Ne fanno parte uomini e donne, abili e diversamente abili, che sono andati in scena sabato 28 maggio nel Teatro S. Costanzo di Nave, in mezzo ad un pubblico attento e conquistato dalla semplice forza della verità che appariva sulla scena.

Lo spettacolo sarà riproposto il 21 giugno a Brescia nel teatro S. Giulia del Villaggio Prealpino.

Rolando Anni