Il cyberbullismo e i suoi rischi raccontati da chi per lavoro ne vede le drammatiche conseguenze sulla pelle dei ragazzi. Domenico Geracitano, poliziotto presso la Questura di Brescia, è diventato scrittore per raccontare soprattutto ai più giovani come prevenire e affrontare i pericoli del web. Venerdì sera tornerà a Lonato del Garda, invitato dall’Amministrazione comunale e dall’Istituto comprensivo di Lonato per spiegare quali sono le “insidie di internet” nell’era digitale dominata da navigazione online, social network e programmi di messaggistica per smartphone.

Continua così l’importante attività di prevenzione e informazione avviata con gli alunni delle scuole dell’istituto comprensivo di Lonato. L’argomento è scottante, dato che oggi circa il 34% del bullismo è online (dato nazionale), in chat o sui social: fare circolare delle foto spiacevoli o inviare email contenenti materiale offensivo può costituire un danno psicologico per i ragazzi coinvolti e avere anche conseguenze giudiziarie.

«La nostra amministrazione comunale – afferma il vicesindaco e assessore all’Istruzione Nicola Bianchi – si è molto impegnata per far conoscere i rischi e sensibilizzare i ragazzi e il loro genitori sul tema del bullismo e cyberbullismo. Con il capitano della compagnia dei Carabinieri di Desenzano Davide Maria Vittorio Fontana sono stati organizzati due incontri con gli alunni delle medie e i loro genitori. La psicologa Maria Giovanna Massensini ha tenuto una serata sull’argomento, lo scorso 9 marzo. Inoltre, Domenico Geracitano ha già incontrato un paio di settimane fa gli alunni di IV e V elementare e le classi dell’istituto agrario e ora torna a Lonato per una serata a entrata libera, aperta a tutti, ragazzi e adulti».

Da anni impegnato nella lotta al cyberbullismo, Geracitano ha pubblicato quattro libri, derivati dalla sua esperienza sul campo, l’ultimo è Pensa per postare. Inoltre, è ideatore del progetto “Diario per una vita migliore”, nato nel 2002 con la collaborazione di circa 300 alunni per promuovere un’educazione basata sull’ascolto e sul dialogo.

«La cosa importante – sottolinea l'autore nel suo ultimo libro – è istruire ed educare al mondo virtuale la nuova generazione fin da piccoli; c’è un grande problema educativo che richiede un attento intervento da parte dei genitori. Anche perché ormai il cyberbullismo è moda, fa titolo, ma è solo una parte minore del problema più vasto del bullismo, ossia l’ignoranza. La conoscenza ci dà la possibilità di riflettere e di pensare su ciò che stiamo costruendo con questi strumenti, ossia la nostra web reputation». E la reputazione in internet si costruisce attraverso ciò che è stato pubblicato sul web, nei siti, nei blog e sui social. È tutto ciò che appare di noi legato al nostro nome e cognome, nel bene e nel male. Tra l’altro, è quella che i datori di lavoro usano per fare selezione del personale e farsi un’opinione su di noi. Quindi, ecco l’importanza di “pensare prima di postare”, di ragionare prima di compromettere il proprio futuro.

Leonardo Mazzari