Due milioni e duecentomila euro: a tanto ammonta la cifra che Regione Lombardia ha stanziato in questi giorni per i Comuni di Botticino e Rezzato. Si tratta di un finanziamento consistente, che permette di realizzare il progetto per la prevenzione del rischio idrogeologico, in particolare di effettuare interventi per la mitigazione dei fenomeni di allagamento indotti dal torrente Rino-Musia, riconoscendoli come “opere strutturali di fondamentale importanza”.

Le amministrazioni di Botticino e Rezzato hanno affrontato un iter lungo e complesso, che finalmente vede il lieto fine. Per raggiungere l’obiettivo hanno unito gli sforzi, che altrimenti potevano risultare vani data la complessità dell’opera e la portata dei fondi necessari. «All’inizio del mio mandato, dopo soli tre mesi di insediamento – afferma Donatella Marchese, sindaco di Botticino – sulla base al decreto Salva Italia è arrivata la revoca di un finanziamento di circa 1.400.000 euro stanziato da Regione Lombardia in favore delle precedenti Amministrazioni per opere analoghe, opere mai realizzate anche per la resistenza della cittadinanza rispetto alla soluzione progettuale allora proposta».

Le iniziali difficoltà non hanno tuttavia scoraggiato i due Comuni, che hanno studiato nuove soluzioni per la salvaguardia del territorio, superando così anche le resistenze dei cittadini. «La collaborazione tra le due amministrazioni – precisa Davide Giacomini, sindaco di Rezzato – è stata la chiave che ha permesso di ottenere questo importante risultato per il nostro territorio. Il rischio idrogeologico è infatti un problema comune che andava affrontato con responsabilità e la forza contrattuale delle due amministrazioni unite, partendo dallo studio di una soluzione progettuale alternativa e condivisa».

Il nuovo progetto, realizzato dagli ingegneri Giovanni e Pietro Forti, ha ottenuto nei mesi scorsi tutte le necessarie autorizzazioni dagli enti preposti e prevede una serie di interventi per garantire la sicurezza in merito ai fenomeni di esondazione del Rino-Musia e, più in generale, per la messa in sicurezza del territorio dal punto di vista idrogeologico. Saranno realizzate vasche di accumulo sia in territorio di Botticino che di Rezzato e una briglia selettiva nei pressi della zona cave per evitare il trasporto a valle dei materiali, causa principale di ostruzioni e depositi con conseguenti allagamenti. Sarà uniformata la pendenza del fondo del torrente e verranno consolidati gli argini, oltre ad altri lavori in diversi tratti del corso d’acqua.

Su precisa indicazione delle due amministrazioni interessate, lo studio è stato sviluppato con l’obiettivo di ridurre sensibilmente l’impatto delle vasche di laminazione; anche per questo motivo è stata prevista un'adeguata mitigazione ambientale, con la messa a dimora di più di duecento alberi a margine delle vasche stesse.

A conclusione del percorso comune, i due primi cittadini hanno ringraziato gli assessori ai Lavori pubblici e alla Protezione civile, Paolo Rabaioli ed Elena Maccaferri per Botticino e Giorgio Gallina per Rezzato.

Giovanna Gamba