“Non posso evitare di stigmatizzare l’atteggiamento tenuto dal Presidente Alghisi sulla questione depuratore del Garda, soprattutto per quanto concerne gli attacchi all’Assessore regionale Foroni.” Così Floriano Massardi, vice capogruppo del Carroccio risponde alle dichiarazioni del Presidente della Provincia di Brescia.

“Spiace constatare – prosegue Massardi – come qualcuno stia remando contro rispetto ai passi in avanti fatti nei mesi scorsi, progressi avuti proprio grazie alla Regione e all’Assessore al Territorio Pietro Foroni che, nonostante la questione depuratore del Garda esuli totalmente dalle competenze regionali, si è attivato con serietà per cercare di mediare con tutti i soggetti coinvolti.

Anche il sottoscritto si è fatto carico di trovare una soluzione condivisa, proprio per uscire dall’empasse e tutelare un territorio a rischio come quello di Gavardo e della Valle Sabbia; ciò che è mancato infatti fin dall’inizio è stato il coinvolgimento degli enti territoriali, cui, ancora oggi, non è stato consentito di visionare il progetto.

Nell’ultimo incontro tenutosi presso l’UTR di Brescia infatti, alla presenza anche di Acque Bresciane, si era giunti ad un accordo chiaro, che prevedeva la convocazione di un tavolo tecnico da parte della Provincia, dove il progetto in questione sarebbe stato presentato e visionato dai tecnici degli enti del territorio. Peccato però che, nonostante la parola data, il Presidente Alghisi non si sia mai attivato per organizzare il suddetto incontro e, come se non bastasse, adesso qualcuno cerchi di scaricare responsabilità inesistenti verso la Regione e l’Assessore Foroni. Un atteggiamento assolutamente scorretto e decisamente irresponsabile da parte della Provincia e dei suoi rappresentanti che alimenta il sospetto di una gestione poco chiara della cosa. Sospetto rafforzato dalle dichiarazioni di Alghisi stesso, che ha lasciato intendere come quello presentato potrebbe non essere il miglior progetto possibile. Affermazione che francamente ritengo piuttosto grave, se si considera che l’opera in questione dovremo tenercela per i prossimi decenni, con il conseguente impatto ambientale.

Al punto in cui siamo chiedo quindi di lasciare da parte le polemiche e di tornare a miti consigli, rispettando gli accordi presi: si convochi questo tavolo tecnico una volta per tutte e si faccia visionare il progetto a tutti i soggetti interessati, per una valutazione oggettiva della proposta finalizzata a comprendere se questa costituisca realmente – conclude Floriano Massardi – l’alternativa migliore possibile.”