C’è infatti una mozione presentata in passato che verrà ripresa in considerazione. Il documento (come scrive il quotidiano Bresciaoggi), che in sostanza prevede la richiesta ad Acque Bresciane di approfondire e rivedere lo studio di fattibilità del nuovo depuratore del Garda progettato a Gavardo, approderà nell’aula del Consiglio provinciale il 14 novembre, un giorno dopo la convocazione della Consulta Ambiente provinciale, che avrà come punto all’ordine del giorno proprio il depuratore del Garda.

La mozione sancisce di fatto che il depuratore del Garda (lo sottolinea sempre Bresciaoggi) deve essere compatibile dal punto di vista ambientale e avere costi di realizzazione e gestione accettabili. Un po’ quello che hanno ribadito sempre e a più riprese i Comitati che si sono opposti a questa opera.