Sono Sandra Piccoli, sorella di Sonia e la ringrazio per l'impegno dedicato alla raccolta fondi… Sono Infermiera e lavoro in pronto soccorso a Gavardo da 15 anni. Ho scelto il pronto soccorso perché è un reparto dinamico e interessante, dove si percepisce come l'intervento immediato può salvare la vita alle persone. Ho scelto il pronto soccorso tanti anni fa perché ho capito che lì la mia formazione non sarebbe mai finita. Scegliendo il pronto soccorso   ho trovato anche la mia seconda famiglia...si è così. Ci siamo noi dette "giurassiche" ci sono infermieri più giovani. Sempre uniti nel lavoro ma anche pronti a   divertirci quando possiamo. Quando qualcuno di noi non sta bene siamo sempre pronti ad aiutarci. Ce la nostra instancabile caposala Susy e la nostra primario Maria Cristina Savio sempre in prima linea. Ora il pronto soccorso è trasformato dal virus. Si sono messe in campo risorse e spazi impensabili prima d'ora. i nostri dottori, come tutti noi in questo momento non sanno più se è giorno o notte perché lavorano senza tregua

Io sono a casa da 2 settimane perché purtroppo ho contratto il maledetto Covid. La situazione a Gavardo è critica. Abbiamo bisogno di DPI come Mascherine, Camici, abbiamo bisogno di Ventilatori e di Cpap.   Donare è un gesto per aiutare il nostro ospedale, per aiutare i medici a curare, per proteggere gli infermieri ma soprattutto curare i pazienti.  Tutti Insieme uniti per l'ospedale in questo momento abbiamo bisogno di tutti.

Sandra Piccoli

 

Ciao a tutti, ho voluto iniziare questo articolo, con la lettera di mia sorella. Perché credo sia importante farvi capire al meglio, del perché ho voluto creare in toto la Raccolta Fondi Coronavirus 19 Ospedale di Gavardo. I motivi sono tanti, ma credo che tutti siamo in obbligo verso questo Ospedale e soprattutto verso tutte le persone che ci lavorano. Credo che questa volta non basti solo un grazie o un abbraccio o il loro sempre sorriso, anche nelle situazioni più drammatiche. C è bisogno di un aiuto concreto, aiutare loro è aiutare noi. Questo è un male non visibile e nessuno è immune. Ricordiamoci delle guerre passate li si poteva nascondere, o scappare. Qui no. E ’un male impalpabile. Siamo tutti vulnerabili. Concludo con le parole di Papa Francesco:

"Ci siamo trovati impauriti e smarriti, siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa, ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca tutti fragili e disorientati ma allo stesso tempo importanti e necessari. Tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda.

Su questa barca ci siamo tutti, tutti. Non possiamo andare avanti ciascuno per conto suo, ma solo insieme"

 Papa Francesco.

Aprite il Link e donate anche poco ma… donate. Ogni uno di noi può fare la differenza

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Sonia Piccoli