Il  Presidente della Provincia di Brescia, Samuele Alghisi, ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al Presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, rispetto alla grave situazione delle RSA e dei Centri diurni presenti sul territorio provinciale.

"La lettera - ha precisato Alghisi - è frutto di una mozione approvata all'unanimità dal Consiglio Provinciale, nella quale chiediamo diversi interventi per gli ospiti e per gli operatori di queste strutture, a partire dai tamponi e dai test sierologici".

Nello specifico, la Provincia di Brescia chiede che vengano effettuati i tamponi e i test sierologici agli ospiti presenti in RSA, a quelli che faranno ingresso successivamente in struttura e, prima della riapertura,  agli utenti che, quando sarà concesso, ritorneranno a frequentare i CDI; che vengano poi effettuati i tamponi e i test sierologici sia al personale in presenza sia a quello in malattia, prima del rientro in servizio.

Nella mozione è contenuta anche la richiesta di mantenere invariati, per il 2020, i budget definiti dall’ATS di Brescia a inizio dell’anno corrente per le unità di offerta RSA e CDI indipendentemente dall’occupazione reale.

"Sono necessari  interventi mirati di natura straordinaria finalizzati a sostenere economicamente le RSA e i CDI, visto il perdurare della situazione di emergenza e i costi aggiuntivi, non previsti, che queste realtà devono sostenere: penso, ad esempio, alla formazione specifica sulla sicurezza per il lavoro sul rischio biologico e ai dispositivi di protezione individuali. Nella mozione, infine, chiediamo un aumento, a partire dal 2021, della quota sanitaria che viene riconosciuta per ogni posto letto. Mi auguro che il Governo e la Regione accolgano le nostre istanze; da tempo la Provincia è a fianco di chi vive e lavora nelle RSA e nei Centri diurni e auspichiamo che la situazione di queste strutture trovi presto risposte concrete e mirate".