Scrive a questo proposito su Fb il sindaco di Gavardo Davide Comaglio.

"Lunedì si è svolto il tavolo tecnico che i sindaci del Chiese avevano chiesto a Roma alla fine di febbraio direttamente al Ministro dell’Ambiente Costa. Eravamo presenti io, il sindaco di Montichiari Marco Togni e il sindaco di Muscoline Sandro Benedetti a rappresentare tutti i sindaci del Chiese. Quello che doveva essere un momento di analisi ambientale degli impatti delle nuove opere sui corpi recettori da parte di tutti gli enti coinvolti (Regione Lombardia e Regione Veneto, Ato Brescia e Ato Verona, Arpa Veneto e Arpa Lombardia, Consorzio medio Chiese, Garda Chiese, ats, ags..) per consentire al Ministero una valutazione più approfondita della questione è diventata poco più che una “formalità” che secondo le intenzioni del proponente si doveva addirittura chiudere in quelle 2 ore. Solo dopo pressante richiesta abbiamo ottenuto di avere più tempo...a dir la verità pochissimo tempo quello concesso dal Ministero (10 gg per inviare la documentazione a Roma e altri 20gg per riconvocare il tavolo).

Durante la seduta vi è stata anche l’audizione di un rappresentante indicato dalle associazioni ambientaliste. Sensazioni? Non belle! Poca attenzione dei funzionari (tanto non rispondono ai cittadini come noi), nessuna voglia di approfondire e sgradevoli sorrisini di cui abbiamo ottenuto le scuse. Il fatto oggettivo e preoccupante, anche in prospettiva futura, è che nessun Ente invitato, esclusi i Comuni e il rappresentante delle ass.ambientaliste, ha espresso una sola nota negativa dei depuratori sul Chiese. Alcuni hanno espresso già un parere di massima positivo (tutti gli enti veneti chiaramente ma anche Aipo e Regione Lombardia) altri, un po’ pilatescamente, non si sono neanche espressi.

Non è stato permesso illustrare le ragioni che dimostrano, a nostro avviso, che la scelta di Gavardo non è la migliore per il lago di Garda perché non previsto nell’odg. La motivazione che l’acqua in uscita dal depuratore serva a rimpolpare la scarsità di acqua nel Chiese (a fini irrigui) è più volte stata citata dagli organi preposti.

Dopo che è stata sollevata la solita questione della sublacuale e dei comuni in infrazione europea ho chiaramente detto che sono problemi che con la soluzione Gavardo (Chiese) vengono procrastinati nel tempo di almeno 10 anni con grave rischio per tutti. Quindi, se queste sono le motivazioni della fretta, si sostituisca immediatamente la sublacuale.

Chiaramente nessuna risposta. Adesso bisogna preparare “le carte” da inviare a Roma ma bisogna anche capire cosa sia utile in questo momento e cosa servirà per l’iter procedurale futuro anche in funzione di una non improbabile azione legale a tutela del nostro territorio.

Stasera quindi terremo subito una videocall con gli altri comuni del Chiese (perché in questo periodo neanche ci possiamo incontrare dal vivo) dove condivideremo come procedere con il tavolo tecnico e ipotizzare scelte per le fasi successive.

 

A titolo semplificativo ricordo, per i non addetti, che il tavolo tecnico è un appuntamento molto importante aggiuntivo all’iter amministrativo vero e proprio che prevederà una serie di passaggi autorizzativi (conferenza preliminare e VIA) che dovrebbero durare circa 2 anni per l’impianto di Gavardo mentre per Montichiari l’iter dovrebbe iniziare solo fra qualche anno".