Il Segretario di Zona del PD, Pier Luigi Mottinelli, torna a sollecitare Regione Lombardia affinché non si dimentichi delle valli bresciane e più in generale delle zone montane lombarde e delle fasce più deboli della popolazione che le abitano.

"La medicina territoriale - ha dichiarato Mottinelli - è in grave sofferenza. Ci preoccupa la lentezza e la non adeguatezza delle dosi del vaccino antinfluenzale, che solo nei primi giorni dell’anno sono state messe a disposizione, in quantità non centellinata, dei medici di base . Ci preoccupa, oggi ancora di più, l’avvio della campagna di vaccinazione Covid, che, assolte le vaccinazioni del personale sanitario, dovrà interessare le categorie con patologie  e gli anziani, e successivamente tutti  gli altri". 

 

Secondo Mottinelli non si potrà mai assolvere gli obiettivi numerici necessari per arrivare all’immunità di gregge, con una campagna vaccinale che usa solo le strutture sanitarie. Serve un grande sforzo di coinvolgimento dei Comuni, Comunità Montana e Provincia, al fine di mettere a disposizione auditorium, palestre e spazi pubblici, che si uniscano agli ambulatori dei Medici di Famiglia e alle Farmacie.

 

"Va accolto l’appello del Sindaco di Brescia Emilio Del Bono - ha proseguito Mottinelli- perché si possano attivare in ogni comune punti di vaccinazione, attivando sinergie tra il personale sanitario e volontariato comunale e di Protezione Civile, sull ‘esempio  dei Centri Operativi Comunali. Solo con le vaccinazioni sapremo debellare la pandemia.Ci aspettiamo che il nuovo corso della Giunta Regionale, sappia rimediare i fallimenti di questi mesi". 

 

Dopo la bocciatura delle ATS e più  in generale della l.r.23/15, da parte del Ministero della Salute, auspichiamo un lavoro del Consiglio Regionale di  ascolto dei territori e della Montagna in particolare, confidiamo in una rivisitazione del rapporto tra pubblico e privato, declinato alla priorità della salute delle singole persone, non al solo profitto.

 

"I lombardi, i bresciani e i Camuni-ha concluso Mottinelli - - hanno purtroppo scoperto, con questa emergenza sanitaria, che non investire o togliere risorse alla sanità significa mettere a rischio la salute pubblica".