L’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia in collaborazione con il Comune di Lavenone e la Comunità Montana della Valle Sabbia ha presentato nel corso di una conferenza stampa online un progetto nuovo, volto alla valorizzazione del paese di Lavenone. Un piccolo borgo dal fascino nascosto che è recentemente entrato a far parte del progetto “Borghi d’Italia” di Airbnb, una delle aziende più importanti del settore turistico al giorno d’oggi. Alla presentazione sono intervenuti il sindaco di Lavenone Franco Delfaccio, il presidente della Comunità montana di Vallesabbia Giovan Maria Flocchini, la professoressa Maria Paola Pasini, le autrici del progetto.

 

Un progetto di comunicazione turistica e culturale che pone l’accento sul passato di Lavenone, in particolare sulle vicende che hanno caratterizzato la storia del borgo dalla Seconda Guerra mondiale in poi. L’elemento caratterizzante è uno dei più importanti esempi di dissonant heritage o patrimonio dissonante: la frase propagandistica di epoca fascista “Noi sognamo l’Italia romana”. Una frase che nel 1982 ha assunto un significato completamente diverso da quello che si può comunemente pensare, grazie all’opera realizzata su commissione dell’amministrazione comunale ad Adriano Grasso Caprioli e Giovanni Biasini: i due artisti inclusero la scritta in un murale di stile futurista, con lo scopo di mantenere viva la memoria di un periodo storico che ha segnato un’intera generazione, per dimostrare che si può ricordare senza celebrare un passato buio che non si può cancellare. La frase ha continuato a suscitare molte polemiche tra i cittadini, per questa ragione si parla di patrimonio dissonante, ovvero tutti quei beni culturali influenzati da ideologie e concezioni etiche contrastanti con quelle attuali, qualcosa che in molti vorrebbero dimenticare, ma che invece deve essere ricordato in maniera critica.

 

Lo scopo della collaborazione tra l’Università Cattolica e il comune di Lavenone è quello di promuovere questo patrimonio per renderlo fruibile al pubblico anche in chiave turistica.

Studentesse autrici del progetto:

Silvia Amodio, Sofia Bandera, Sara Bianchetti, Arianna Capasso, Carola Marsili, Lorenza Giovanna Rovati, Deborah Spalenza.

Instagram: @borgolavenone

Facebook: Borgo Lavenone