In ocasione della giornata mondiale per la consapevolezza sull'autismo i docenti e i compagni di classe di Lorenzo, studente dell'ultimo anno di liceo presso l'Istituto Don Milani di Montichiari, hanno promosso un incontro e gli hanno scritto la lettera che pubblichiamo.

 

Caro Lorenzo,

abbiamo pensato di scriverti questa lettera per raccontarti quanto è successo nei giorni scorsi. Un lunedì di febbraio alcuni tuoi compagni chiesero ad un professore perché fossi sempre assente. Infatti, tutti i lunedì ti rechi presso il CSE che sarà la struttura che ti accoglierà da settembre. È nata così l’idea di organizzare un incontro che parlasse del tuo futuro ma invitando due relatori speciali: la tua mamma Federica e l’educatrice Fobap che ti segue da tantissimi anni, Mariella, persone che ti conoscono bene e che ti vogliono bene.

Ad ascoltarle, oltre alla tua classe, c’erano alcuni professori e la dirigente dott.ssa Claudia Covri. L’incontro nella sua semplicità è stato denso di emozioni, ricco di parole, alcune anche molto comuni, ma che da oggi assumeranno un significato ben diverso per noi. Non ti nascondiamo che siamo entrati alle 8.30 in un modo e siamo usciti alle 10.00 diversi, più consapevoli del vissuto di questi cinque anni.

SFIDA, PASSIONI, AUTONOMIA, RELAZIONI, RETE, FELICITA’, SILENZIO: queste sono alcune delle parole che porteremo con noi. Abbiamo capito che la rete tra società- scuola e famiglia è il vero futuro per affrontare le sfide che giorno dopo giorno sopraggiungono. La relazione con i compagni e con i professori è stata molto importante per aumentare la tua autonomia. La tua mamma ha più volte ringraziato la classe perché con semplicità, spontaneità e genuinità tutti ti sono stati vicini. Ti abbiamo conosciuto in prima che ti presentavi interrogato nascondendoti dietro al quaderno e ora ritroviamo un Lorenzo che durante un Consiglio comunale a Montichiari ha preso la parola e che durante le interrogazioni esce a spiegare il suo power point senza nessun quaderno!

Siamo usciti dall’incontro con il cuore pieno di emozioni e sensazioni contrastanti: stupiti dalla forza della tua mamma, “era come se fosse lei a dar la forza a noi”; felici per quanto è stato fatto; speranzosi che in futuro la scuola continui questo cammino di apertura verso l’esterno; arrabbiati perché viviamo in una società ancora troppo “autistica”, ovvero chiusa su se stessa; grati per quanto ci hai insegnato e sicuri che ogni volta che incontreremo nella nostra vita un ragazzo speciale lo guarderemo con occhi diversi e con una sensibilità che non si apprende sui libri ma solo vivendo certe esperienze. La scuola è Scuola quando spirito di geometria e spirito di finezza, ovvero ragione e cuore, si fondono.

Il lettore a questo punto si starà chiedendo perché non ti abbiamo raccontato direttamente quanto avvenuto piuttosto che scrivere una lettera che forse non leggerai mai…. Affidiamo la risposta a Matteo Battaglia che in un suo articolo scrisse più o meno così: “l’unico rammarico è parlare bene di te senza di te. Ma questo è l’essere persona con disturbo dello spettro autistico raccontata da normotipi”.

Laura Dordoni e Gabriele Zolfino, docenti di Lorenzo