Domenica 29 maggio "Brescia Buona. Il gusto dell'accoglienza" promuove incontri e degustazioni in diverse cooperative sociali che hanno aderito all'iniziativa, tra cui La Cascina di Desenzano del Garda e la Co.Ge.S.S. di Lavenone. Il programma su www.bresciabuona.it

"Brescia buona" è la rete cui aderiscono dieci cooperative sociali attive nell’ambito della ristorazione e dell’accoglienza solidale. Il 29 maggio tutte le dimore bresciane del gusto e dell’accoglienza che aderiscono alla rete – situate un territorio vasto che va dalla città alla Valle Camonica, dalla Franciacorta alla Valle Sabbia e al lago di Garda - saranno aperte per raccontare storie di cultura, buona tavola e solidarietà attraverso visite guidate, degustazioni, concerti, laboratori di cucina per bambini e molto altro ancora. Un programma tutto da scoprire, così come da scoprire sono le cooperative che lo promuovono e che offrono opportunità di inserimento lavorativo e inclusione a persone con fragilità.

«Questa iniziativa intende essere un’occasione corale di ripartenza per le cooperative, un momento di condivisione di esperienze e di apertura al pubblico – attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale del territorio, dei prodotti locali e delle preziose esperienze di inclusività sociale – per aprire una stagione che ci si augura finalmente senza interruzioni e che sarà caratterizzata da molti appuntamenti della terza edizione del Brescia Buona Festival, che presenteremo tra alcuni giorni» dichiara il presidente di Brescia Buona, Felice Scalvini.

Tutte le informazioni su "Brescia Buona in Festa", incluse le modalità di iscrizione agli eventi, sono consultabili sul sito internet www.bresciabuona.it e sui canali social di Brescia Buona.

Nata nel dicembre 2019, per iniziativa della Fondazione ASM, come rete di cooperative sociali attive nell’ambito della ristorazione e dell’accoglienza solidale, nel 2021 “Brescia Buona. Il gusto dell’accoglienza” si è costituita in forma di associazione, con l’obiettivo di favorire la conoscenza reciproca, condividere buone prassi e sviluppare azioni di valorizzazione delle attività e dei prodotti attraverso iniziative culturali e di comunicazione. Queste le cooperative che aderiscono al progetto: ALBOREA, ANEMONE, BIG BANG, CLARABELLA, CO.GE.S.S., FRATERNITÀ IMPRONTA, LA CASCINA DI DESENZANO DEL GARDA, LA MONGOLFIERA, LA RETE – ARTICOLO 1, LA RONDINE.

Affidarsi alla ristorazione di una cooperativa sociale non significa solo consumare un buon pasto, è un’esperienza etica e solidale. Le cooperative che aderiscono al progetto si occupano di formare e di inserire nel mondo lavorativo della ristorazione e dell’accoglienza, attraverso l'impegno e la dedizione di altissime figure professionali del settore, persone svantaggiate: giovani e adulti con disabilità fisiche e psichiche, soggetti in trattamento per problemi psichiatrici o dipendenze, minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare, detenuti ammessi al lavoro all’esterno cui viene offerta una preziosa opportunità di formazione professionale come parte essenziale del percorso di reinserimento. L’obiettivo che si pongono le cooperative è ambizioso. La tutela delle categorie protette è intesa come coinvolgimento attivo delle fasce più deboli della popolazione in progetti di ristorazione qualificati, proposti non come temporaneo ripiego ma come esperienze professionali in grado di proporsi al pubblico secondo standard non inferiori alla ristorazione comune.