Oggi, 12 giugno, l'amministrazione comunale pianterà un mandorlo per i bambini nati nel 2020 e uno per i nati del 2021. Appuntamento al parco Paludi alle 10 e al parco giochi presso la chiesa di Portese alle 11.

 

"Vieni a piantare un sogno con noi?" La domanda dà il nome all'iniziativa, nell’ambito del programma mondiale di riforestazione del nostro pianeta, che l’amministrazione comunale di San Felice ha fatto propria. La proposta vuole essere un’occasione per richiamare l’attenzione sull’importanza di boschi e foreste e sul loro fondamentale ruolo di polmone verde per la Terra. Allo stesso tempo il progetto, che proseguirà nel tempo, vuole essere un messaggio di presa in carico per la cura del verde nel paese, come all’interno delle scuole e delle case di tutti i cittadini.

L’assessore all'Agricoltura e Stili di Vita del Comune di San Felice del Benaco, con sindaco, giunta e intero consiglio, ha perciò invitato la cittadinanza oggi, domenica 12 giugno alle 10 presso il Parco Paludi, per la messa a dimora di una pianta di mandorlo dedicata ai bambini nati nell’anno 2020; più tardi, alle 11 presso il Parco giochi adiacente la chiesa di Portese, sarà invece messa a dimora una pianta di mandorlo dedicata ai bambini nati nel 2021.

Un albero per ogni nato: la Legge n. 10 del 14 gennaio 2013, conferma l’obbligo di mettere a dimora un albero per ogni nuovo nato o adottato (cioè per ogni iscrizione all’anagrafe comunale): ciascun Comune sopra i 15.000 abitanti deve così provvedere a individuare un’area sul proprio territorio comunale, da destinare a nuova piccola forestazione urbana, con posa di piante autoctone. San Felice non avrebbe l'obbligo, ma l'amministrazione ha deciso di adottare comunque la legge come opportunità, da inserire nel più vasto progetto di riforestazione urbana, cura del verde e buone pratiche comunitarie.

"L'iniziativa - ha dichiarato Elisa Margini, assessora all'Agricoltura e Stili di Vita del Comune di San Felice del Benaco - si propone di diventare un contributo concreto per la salvaguardia e il recupero dell'ambiente naturale, ma soprattutto vuole essere un messaggio rivolto a genitori e bambini, affinché possano sviluppare un legame diretto con la natura che li circonda. Grazie a tale compimento inoltre, s'intende garantire luoghi sempre più verdi alle future generazioni, migliorandone complessivamente la qualità della vita. I fiori di mandorlo sono i primi a sbocciare in primavera, talvolta nel tardo inverno, e per questo simboleggiano la speranza, oltre che il ritorno in vita della natura ma, sfiorendo nell'arco di un breve lasso di tempo, rappresentano anche la delicatezza e la fragilità, che va difesa e preservata”.