Consegnate le borse di studio ai ragazzi meritevoli delle superiori e dell’università, secondo la volontà del fondatore Giovanni Quarena.

Nell’auditorium dei Servizi Sociali di Bedizzole un folto pubblico ha applaudito i 22 studenti delle superiori e i 15 universitari che hanno ricevuto il contributo messo in palio ogni anno dalla fondazione per chi risiede in uno dei due comuni e si distingue nel proprio percorso scolastico. Erano presenti l’intero consiglio di amministrazione della fondazione Quarena, presieduto dall’avvocato Pierluigi Borgognoni, e i rappresentanti delle due amministrazioni comunali appena insediate dopo l’esito delle elezioni.

Ombretta Scalmana, vicesindaco di Gavardo, ha tessuto un elogio della fatica, valore poco di moda, eppure ingrediente fondamentale – insieme a tenacia e perseveranza – per raggiungere i propri obiettivi. «Chi è qui oggi – ha aggiunto – non ha evitato la fatica e sa che questo porterà a competenze solide, a una professionalità che potrà essere messa al servizio degli altri».

Rosangela Comini, assessore alla Pubblica Istruzione e Cultura del Comune di Bedizzole, si è congratulata per gli ottimi risultati conseguiti dagli studenti. «Viviamo momenti difficili – ha continuato – in cui progettare il proprio futuro è problematico, tuttavia la passione può aiutare ad aprire nuove strade e, unita alla perseveranza, permettere di costruire percorsi significativi e gratificanti». Le fa eco il vicesindaco di Bedizzole Flavio Piardi, che ha portato i saluti del sindaco Giovanni Cottini, in Francia per motivi istituzionali con il comitato del gemellaggio. «La scuola è il futuro – ha affermato con decisione – e perciò sulla scuola bisogna investire in abbondanza: non solo denaro, ma anche intelligenza e competenza, perché solo così diventerà una ricchezza capace di restituire alla società quanto ricevuto».

Pierluigi Borgognoni, presidente della fondazione Quarena, è compiaciuto di vedere davanti a sé tanti ragazzi che investono tempo nello studio e si rivolge direttamente a loro: «Per agire bene bisogna prima di tutto conoscere, perciò il vostro sapere vi farà diventare adulti più consapevoli. La cultura, infatti, aiuta a soppesare i messaggi della società e a confrontarli con la storia per evitarvi di ripetere gli errori del passato. L’ingegner Quarena ha mostrato una sensibilità profonda quando ha deciso con un nobile gesto di non tenere per sé il suo patrimonio, ma di finalizzarlo per promuovere cultura. Di fronte alla domanda di solidarietà delle classi sociali meno abbienti non ha eretto muri né chiuso porte e perciò il suo esempio è da perpetuare». Una figura quanto mai attuale, quella di Giovanni Quarena, che bisognerebbe conoscere di più come esempio di sensibilità sociale e impegno civile. Da buon avvocato, Borgognoni sprona poi le nuove generazioni a leggere la costituzione, insuperabile maestra di cittadinanza.

A seguire lo stesso presidente, insieme agli amministratori dei due Comuni, ha consegnato ai ragazzi la borsa di studio, per poi concludere convivialmente l’incontro.

Giovanna Gamba