Grazie alla tecnologia e alla tenacia di un investigatore, la Polizia di Stato ha arrestato un 32enne indiano, presunto autore di due rapine nelle prime ore del mattino ai danni di donne appena scese dalla metropolitana di Brescia.

Il cittadino indiano di 32 anni, clandestino, è ritenuto responsabile di due rapine commesse il 9 aprile 2017 nei pressi della stazione metropolitana “Poliambulanza” e il 23 luglio scorso all’uscita della stazione metropolitana “Volta”, ai danni di altrettante donne. A suo carico il GIP del Tribunale di Brescia, su richiesta del p.m. Francesco Carlo Milanesi, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il reato di rapina aggravata.

Le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Brescia hanno permesso di accertare che in entrambi i casi l’indagato aveva agito alle prime ore del mattino (tra le 5 e le 6), individuando la vittima, che viaggiava da sola, all’interno dei vagoni della metropolitana. All’uscita della stazione le donne venivano poi aggredite e rapinate della propria borsa. Nella rapina di aprile la vittima, nel tentativo di difendere la borsa, veniva trascinata per qualche metro e riportava anche delle contusioni al braccio.

Fondamentali per l’individuazione del rapinatore sono state le immagini del sistema di videosorveglianza della metropolitana cittadina, che hanno permesso di ricostruire tutta la fase preparatoria del reato. L’ottima qualità dei fotogrammi ha permesso quindi di risalire ad un primo indizio: l’origine indo-pakistana del responsabile.

A fare il resto è stata la pazienza di un investigatore e la tecnologia in dotazione alla Polizia di Stato, che da qualche anno, attraverso uno speciale sistema (SSA -Sotto Sistema Anagrafico-) può fare ricerche nella banca dati dei fotosegnalati, inserendo parametri quali le caratteristiche fisiche e antropometriche, la nazionalità e segni distintivi dell’autore di un reato.

Già nei mesi scorsi il sistema aveva consentito di smascherare altri autori di reato, ma in questo caso il risultato è stato addirittura superiore alle aspettative: tra i sospettati restituiti dal sistema vi era un soggetto che in occasione del suo ultimo fotosegnalamento indossava la stessa felpa immortalata addosso al rapinatore in occasione della rapina di aprile. A suggellare il quadro indiziario è intervenuto poi il certo riconoscimento delle vittime delle due rapine. 

L’operazione si inserisce nel quadro dell’intensificazione dell’azione preventiva e di contrasto voluta dal questore Ciarambino a tutte le forme di criminalità di strada, in specie predatoria, che interessano luoghi a rischio come la stazione ferroviaria e la metropolitana.

Leonardo Mazzari