Un servizio contestato, oggetto di una protesta pacifica e serena, quello sponsorizzato dall’Amministrazione Comunale di Prevalle e gestito da un’insegnante, Sara Prandini, e da un’associazione culturale “Popolo della Famiglia” per informare, ascoltare e prevenire l’introduzione nella scuola di progetti o corsi ispirati alla teoria “Gender”. Accompagnato da un clamore mediatico che ha portato Prevalle, il sindaco e la maestra, sulle pagine di gran parte della stampa nazionale, lo “sportello” ha creato un dibattito serrato sin dalla sua prima apertura avvenuta sabato scorso.

Durante la settimana i consiglieri comunali di minoranza avevano presentato una mozione da discutersi nel prossimo Consiglio Comunale per chiedere la chiusura dell’iniziativa, inutile nel contesto del paese, controversa nella sua connotazione ideologica palesemente schierata, pur ponendosi come un servizio pubblico erogato da una pubblica istituzione come il Comune.

Il Gruppo Consigliare ha anche ribadito la natura propagandistica e volta a sviare l’attenzione dalle priorità e dai problemi reali del paese. Già in passato l’Amministrazione Comunale era ricorsa all’uso dei tabelloni luminosi per le comunicazioni pubbliche per esporre messaggi e slogan su questo stesso tema e su altri ugualmente provocatori e ideologizzati.

 

Poi, numerosi docenti, molti colleghi dell’insegnante promotrice e curatrice dello sportello, hanno ispirato la proposta di un sit-in di protesta che ha raccolto anche l’adesione di diverse associazioni. Due insegnanti, Fiammetta Segala e Anna Celeste hanno sottolineato come l’iniziativa di questo sportello sia in contrasto con la missione educativa e inclusiva della scuola per porsi come un vero e proprio indottrinamento per famiglie e docenti promosso all’interno di un contesto istituzionale. Aspre e ampie critiche sono state riservate anche alle competenze tecniche e all’imparzialità necessarie per affrontare il delicato tema, assenti dal servizio dello sportello e sacrificate alla propaganda di punti di vista parziali e farneticanti.

Numerosi altri interventi si sono succeduti nella mattinata di presidio mentre all’interno del comune lo sportello ha proseguito nel suo servizio. Diversi anche gli interventi di persone che hanno avuto accesso allo stesso sportello riportandone e contestando l’imparzialità delle informazioni, della documentazione e dell’orientamento. La manifestazione si è svolta serenamente e pacificamente sotto l’occhio vigile di numerosi agenti di Polizia Locale, Carabinieri e Digos. 

L’appuntamento adesso è rinnovato per quando si discuterà la mozione nel contesto del Consiglio Comunale la cui data è ancora da definire.

Paolo Catterina