Tra le vicende lonatesi più dolorose della campagna di Russia vi è quella dei fratelli Bernardo e Giovanni Bertini che nel 1942 raggiunsero con la divisione Tridentina il fronte russo dove da oltre un anno si trovava un altro loro fratello: Santo Bertini, fante della divisione Pasubio. Dei tre fu solo Santo a riuscire a tornare, seppur ferito, mentre Bernardo e Giovanni vennero dichiarati dispersi. Nel 2000 i resti di Giovanni, nato il 16 aprile 1922, furono rinvenuti nel 2000 in una fossa comune posta lungo il percorso della ritirata delle truppe alpine e così, ad oggi, è solo la sorte di Bernardo, nato il 3 novembre 1916 e alpino del Battaglione Vestone, ad essere sconosciuta.

 

La divisione Tridentina partì in treno da Torino il 26 luglio 1942. Il percorso attraversò Austria, Germania e Polonia fino alla Bielorussia. Dopo una serie di marce a piedi con una media di 30Km al giorno, il battaglione Vestone di Bernardo Bertini giunse a Millerowo dove venne schierato prima in supporto alla Divisione Pasubio e poi al 179° reggimento di fanteria tedesco nel contenimento di un attacco russo dal Don.
Il battaglione Vestone fu poi coinvolto nella battaglia di Kotowskji, testa di ponte ad occidente del Don, creata dopo giorni di battaglia dall'armata Rossa a causa del crollo della Divisione Sforzesca, tra la fine di agosto e gli inizi di settembre del 1942.

 

Solo il 6 novembre 1942, il battaglione Vestone di Bernardo Bertini sul fronte del Don ma venne mantenuto in riserva nelle retrovie del fronte, mentre gli altri due battaglioni del 6° Alpini, Verona e Valchiese, furono schierati in prima linea. Fu solo con lo spostamento a sud della divisione Julia, chiamata a tamponare l’attacco russo sul fronte del II Corpo d’Armata, che anche il Vestone entrò in linea. Era il 16 dicembre 1942, ma Bernardo Bertini era già stato dichiarato disperso. Le documentazioni sono da questo punto di vista controverse: alcune scrivono la data del 30 novembre, altre del 01 dicembre. In ogni caso Bernardo Bertini non è un disperso della ritirata. Ma come può essere dato disperso un militare che è nelle retrovie?

 

Fu forse comandato in missione presso la prima linea dove erano il Valchiese ed il Verona? O catturato e ucciso da partigiani o infilitrati?

 

In quel periodo del 30 novembre - 01 dicembre sul sito UNIRR non risultano particolari dispersi o morti del 6° Alpini e dunque è difficile pensare ad un attacco per il quale sia stato fatto intervenire anche il Vestone; anche l’ipotesi della scomparsa in combattimento di rincalzo va esclusa.

 

La sua sparizione avvenne in un giorno privo di scontri mentre era nelle retrovie. Come mai? C'è un fatto da considerare: la presenza di suo fratello Giovanni in linea sul Don con il Valchiese.

 

Possiamo immaginare che il 30 novembre Bernardo sia partito per andare a trovare suo fratello che era in prima linea ed il giorno 1 dicembre, quando non è tornato .... lo hanno messo disperso. Ecco spiegate anche le date controverse: visto l'ultima volta il 30-11 quando è partito; non tornato il 01-12 quando doveva tornare. E' li, sul percorso tra Dtscha, dove il Vestone era a riposto, ed il fronte del Valchiese che Bernardo è sparito. Le circostanze esatte del fatto non possiamo però saperle: catturato da partigiani? Ucciso da cecchini quando giunse in linea?.....

 

Giovanni Bertini con il Valchiese iniziò invece la ritirata al 17 gennaio 1943 con tutto il corpo d’armata alpino e risulta disperso dal 26 gennaio, ma probabilmente è una dette tante date assegnate postume. Nell’anno 2000 vi fu una svolta: i suoi resti con il piastrino di riconoscimento furono rinvenuti a Chuprinino nell’anno 2000 e riportati a Lonato dove l’11 novembre 2000 si tennero le esequie. La località in cui fu sepolto è nelle vicinanze della cittadina di Warvarowka dove gli alpini, soprattutto il Battaglione Morbegno, combattereno il 23 gennaio 1943 e, soprattutto, è troppo lontana da Nikolajewka, dove si combattè il 26, giorno ufficiale della scomparsa di Giovanni. Tramite l’UNIRR si apprende che a Chuprinino furono sepolti tre italiani: Giovanni Bertini del Valchiese (divisione Tridentina), un altro alpino vicentino del Val Cismon (divisione Julia) ed un soldato calabrese della sussistenza addetto alle panetterie dell’ARMIR. Tre soldati di reparti diversi seppelliti in una località lontana dal percorso delle loro unità.

 

L’ipotesi che ci sentiamo di fare è che questi uomini erano sbandati e lontani dalla colonna principale, magari al seguito del Battaglione Morbegno, forse feriti, certo non fatti prigionieri, forse nemmeno morti tutti nello stesso momento. Trovarono così la loro fine in quel piccolo villaggio gelato e li vennero seppelliti. 

Morando Perini