Cancelli chiusi, sbarre, inferriate, agenti che sorvegliano. Guardarsi intorno mette i brividi, ma poi l’attenzione viene richiamata dai colori vivaci dei barattoli di tempera, da matite, pennarelli, album da disegno e da tutto il materiale che esce dagli scatoloni appena giunti nella stanza. Si può colorare la vita di chi passa i propri giorni dietro le sbarre? Pare di sì ed è questa la scommessa lanciata dalla direttrice del carcere di Verziano e dall’assessore alla scuola del Comune di Brescia, cui Ingros Carta Giustacchini – azienda bresciana leader nel settore – ha risposto offrendo gli strumenti per poterla realizzare.

«Durante il periodo estivo – esordisce la direttrice Lucrezi – si tende a dimenticare il disagio quotidiano di chi vive ai margini come i detenuti, perciò il materiale giunto oggi è un dono molto prezioso, che permetterà di arricchire l’offerta formativa della casa». Le attività scolastiche a Verziano in effetti sono molteplici e vanno dall’alfabetizzazione di base per le straniere alle convenzioni con le facoltà di Giurisprudenza, Economia e Ingegneria, oltre all’Accademia di Santa Giulia, passando attraverso i corsi per conseguire il diploma di scuola media (ex-150 ore) e scuola superiore, con gli istituti Tartaglia e Fortuny.

L’assessore Morelli ringrazia Giustacchini per aver prontamente risposto alla sua richiesta e sottolinea l’importanza delle attività artistiche oltre a quelle sportive e culturali già proposte con continuità. L'iniziativa di Verziano, tra l'altro, era stata realizzata anche nel carcere di Canton Mombello lo scorso maggio. «Si tratta di un’occasione di crescita – continua – che rende produttivo il tempo e attraverso l’integrazione sostiene il percorso di recupero, anche perché il lavoro sarà finalizzato alla realizzazione di una mostra in cui verranno coinvolte le scuole di Brescia». L’obiettivo dichiarato è la lotta all’isolamento e il mondo della scuola è in effetti il più adatto a creare una sinergia che porterà frutti anche in futuro.

Da parte sua, Davide Giustacchini ha ricordato che la sua azienda opera a Brescia da diciassette generazioni e quindi la responsabilità di essere vicini ai bisogni ed esercitare il senso civico è profonda. «In tempi di crisi morale – sottolinea Giustacchini – è importante l’impegno degli imprenditori, soprattutto per la contemporanea crisi materiale che fa venir meno le risorse in ambito pubblico». I prodotti legati all’espressività sono uno stimolo per sviluppare il potenziale creativo e per il loro migliore utilizzo saranno anche organizzati laboratori con una formatrice. 

Non resta che attendere i risultati del percorso in uno degli spazi messi a disposizione dal Comune di Brescia per le mostre. L’assessore Morelli riferisce di averne già realizzate 53 con i diversi istituti scolastici bresciani ed è certa che anche questa volta la proposta sarà accolta con entusiasmo dagli studenti e dai loro insegnanti. Una carica di nuovi artisti per colorare la città e, speriamo, di cittadini nuovi per colorare il mondo.

Giovanna Gamba