Studenti qualunque, di scuole qualunque che si cimentano per un intero anno nella complicata arte del teatro. Prove, lezioni, impegno, copioni, percorsi, indagini, studio. Sicuramente attività impegnative, difficili, che però quando raccolgono il favore del giudizio di giurie competenti che le premiano come miglior lavoro, ecco che allora la fatica svanisce e restano le emozioni, le suggestioni, l’orgoglio di averne fatto parte e di aver sostenuto tutto quell’impegno e tutta quella fatica.

Il De Andrè ha superato il giudizio della giuria tecnica e della giuria popolare di Inventari Superiori e a noi docenti non resta che tributare tutta la nostra soddisfazione per il traguardo raggiunto, tutta la nostra lietezza per il lavoro svolto con impegno e abnegazione, nonostante gli impegni scolastici curriculari ed extracurriculari, nonostante tutto e tutti.

Gli studenti-attori hanno sulla scena mostrato serietà, capacità di svolgere la loro parte, di sapersi immedesimare nel personaggio, delicata e maturata capacità di stare sulla scena non per esibizione ma per recitare, per la finzione scenica.

Certamente encomiabile anche il lavoro delle colleghe Abeni e D’Elia che hanno saputo guidare un gruppo così numeroso ed eterogeneo di studenti, elaborando un importante connubio di inclusione, capacità personali, aspettative.

Complimenti allora e speriamo bene per l’anno prossimo!