Tornano alla memoria le agghiaccianti immagini di quella strage, l’autostrada in frantumi, la macchina accartocciata su se stessa, tanto da non poter nemmeno restituire i corpi di Vito, Antonio e Rocco, scorta di Giovanni Falcone, tuttavia spesso si dimenticano i nomi dei silenziosi poliziotti che sorvegliavano l’incolumità del più grande magistrato d’Italia. Allora ecco che nasce un libro per ricordali: “Nome in codice: QUARTO SAVONA 15 km100287 e oltre” di Alessandro Chiolo che con Tina Montinari, moglie del caposcorta Antonio Montinari gira l’Italia per fermarsi a parlare con gli studenti, perché non possano dire “… ma io non sapevo”, perché si facciano portavoci della conoscenza di queste persone grandi e degli ideali che li hanno guidati, che si sveglino dal torpore dell’ignoranza per divenire consapevoli di cosa voglia dire mafia e come agisca.

L’incontro organizzato dal professor Mario Bruno Belsito del Liceo De Andrè, ha visto anche l’intervento dell’Assessore Roberta Morelli e della dott.ssa De Cosimo del Provveditorato agli studi di Brescia, che si sono unite alle già forti e coinvolgenti parole di Tina volte ad esortare la platea a conoscere, a ricordare e a rendere vivi coloro che ci permettono di vivere meglio oggi.

Monica Felice