Torna a Peschiera sulla sponda scaligera del Benaco la “Bandiera del Lago”, dopo l’approdo lo scorso anno sul lago d’Iseo a bordo della bissa Clusanina. L’equipaggio di Arilica composto da Alan Di Caprio, Marco Dolza, Raffaele Barbieri e Stefano Mazzurega, vince la cinquantaduesima edizione del Palio remiero delle Bisse del Garda scrivendo per la sesta volta nell’albo d’oro il nome della società remiera arilicense dopo le cinque precedenti affermazioni con Peschiera nel 1996 e le quattro successive del 1999, 2000, 2001 e 2012, della bissa Ichtya.

Sabato sera nella tappa conclusiva disputata nel golfo di Salò, Arilica ormai irraggiungibile in classifica generale si è accontentata del quarto posto finale in batteria. La prova è stata vinta con il tempo di 6’11”02 dai campioni uscenti di Clusanina che hanno preceduto di una decina di metri tutto il resto della flotta giunto quasi simultaneamente sulla linea d’arrivo. Ai torresani di Berengario la piazza d’onore (6’15”55) poi nell’ordine Peschiera (6’16”11), Arilica (6’17”25) e Villanella di Gargnano (6’18”93). “In questa edizione del Palio  – è il commento del presidente della Lega Bisse del Garda Marco Righettini – Clusanina ha dimostrato di essere l’equipaggio più forte ma Arilica ha saputo gestire al meglio le situazioni più difficili”.

 

La classifica finale del gruppo “A” premia quindi Arilica con 203 punti, al secondo posto Clusanina con 199 e Peschiera al terzo sempre con 199 punti. Quarto posto per Berengario di Torri con 192 punti e quinto posto per Villanella di Gargnano con 189.

 

In armo femminile il trionfo è per le “canarine” di Preonda. Come nelle precedenti gare, anche nella conclusiva di Salò, Stefani Castillo De Almonte che correva nel paese di residenza, Monica Peretti, Irene Zucchetti e Alexandra Jais hanno fatto il vuoto sulle avversarie completando il filotto di vittorie nel campionato. Per le vogatrici  del Centro nautico di Bardolino (7’25”16 il loro tempo finale) si tratta della quarta vittoria del trofeo della Coppa del Garda. Il podio è completato con la piazza d’onore delle “ciclamine” di Torricella di Cassone (7’44”16) e dalle ragazze di Regina Adelaide di Garda con 8’08”52.

Il Trofeo alla memoria del lacisiense Umberto Rosetti, padre della Lega bisse del Garda, destinato al miglior equipaggio del gruppo B, è andato invece all’equipaggio di Garda capitanato dal settantenne re del remo Alberto Malfer. Nella gara conclusiva la bissa di San Filippo di Torri ha sopravanzato con il tempo di 6’22”64 la bissa di Garda (6’27”75), Paratico (6’32”46), San Vili di Garda (6’34”91) e Gardonese (6’36”02).

 

Nel gruppo C infine, il Trofeo Franco Poli è stato vinto dai vogatori di Iole di Monte Isola. Per loro c’è anche la vittoria di tappa con il tempo di 6’39”05. Piazza d’onore per la bissa La Sengia di Garda (6’43”50), poi Sebina (6’45”04) e Betty di Cassone (6’50”15).

In apertura di premiazioni è stato assegnato il Trofeo “Franco Salvo” ex presidente del Gruppo Bisse di Salò, che nell’ambito della Lega Bisse ha coperto vari ruoli, recentemente scomparso proprio a Salò. Il trofeo è stato assegnato all’equipaggio più giovane che ha gareggiato nella regata di Salò, che è risultato la Torricella, di Cassone, composto dalle rematrici Sara Nodari, Alice Sartori, Andrea Giovanna Valenti e Federica Pippa. Il trofeo è stato consegnato alla presenza del fratello Nunzio, anche lui rematore delle bisse, accompagnato dai famigliari.

Le premiazioni si sono svolte alla presenza del Presidente Nazionale della Federazione Italiana Canottaggio Sedile Fisso, Marco Mugnani, dell’Assessore al Turismo e commercio del Comune di Salò, Nirvana Grisi, amministrazione che ha fortemente voluto questa finale sul proprio territorio che rappresenta uno dei luoghi storici delle bisse gardesane, del Presidente della Lega BIsse del Garda e magistralmente condotte da Irene Moretti.

Tra mille brindisi e festeggiamenti da segnalare il saluto a remi alzati alla memoria di Osvaldo Mazzurega ex vogatore e in seguito posa boe sui campi di regata, recentemente scomparso.  Subito dopo l’arrivo le imbarcazioni arilicensi hanno acceso dei fumogeni neri che rappresentano i “pirati” come definiva Osvaldo i suoi rematori. Ha applaudito dal cielo la consegna della Bandiera del lago a suo figlio Stefano, quarto remo dei campioni di Arilica, dalle mani del nipote Alessio.