L’edificio si trova a poche decine di metri in linea d’aria dal capannone di James Nolli, 60 anni, la seconda vittima di Cosimo Balsamo. Siamo a Carpeneda di Vobarno. Strada silenziosa, frazione tranquilla di Vobarno. Accanto alla scuola, la chiesa, la piccola piazzetta con il cartellone comunale degli avvisi, il bar, il panificio. Una calma, quella della piccola comunità, che la tragedia di oggi rende surreale. “Non ci siamo resi conto di nulla – spiega un’operatrice che esce dalla scuola – né noi né tantomeno i bambini”.

La furia omicida di Balsamo, dopo aver fatto tappa a Flero, dunque è giunta anche in Vallesabbia, a Carpeneda. Prima di concludersi in un parcheggio di Azzano Mella con un gesto volontario. Suicidio. Qui a Carpeneda l’assassino ha agito tra il capannone e il furgone. Qui ora i carabinieri della Scientifica stanno raccogliendo le prove. Ma la tragedia è ormai inesorabilmente compiuta.