Gli agenti della polizia locale valsabbina hanno individuato il responsabile di un furto con strappo ai danni di una donna, recuperando anche gran parte della refurtiva. Il tutto fra la tarda mattinata e il pomeriggio di lunedì 19 febbraio.

Erano circa le 11 di lunedì, quando una donna passeggiava lungo un viale panoramico a Roè Volciano. In una frazione di secondo la signora incrocia lo sguardo di un giovane che la sta superando e da dietro le strappa con violenza la borsa, scappando velocemente a piedi lungo un sentiero in modo da far perdere subito le proprie tracce. La borsa - come sa bene ogni donna - contiene di tutto: dal telefono al portafogli, con bancomat, carta di credito, contanti e tutti i documenti, fino alle chiavi di casa ed effetti vari.

Sconsolata, la signora raggiunge la casa di un familiare e chiama la centrale operativa della polizia locale che invia sul posto una pattuglia già in zona per i controlli di routine. Gli agenti iniziano a raccogliere i primi elementi di indagine dallo stesso racconto della derubata e dal modus operandi ipotizzano un possibile sospetto già noto presso il comando per reati simili. Accertamenti successivi permettono di geolocalizzare il telefono rubato, inoltre si restringe ulteriormente il campo grazie all'incrocio di dati con un'altra utenza telefonica. Ipotizzando di trovare la refurtiva in casa del sospettato a Vobarno, gli agenti chiedono al magistrato il mandato per effettuare una perquisizione domiciliare e l'ottengono immediatamente grazie ai gravi indizi raccolti.

La perquisizione viene condotta con l'ausilio della polizia locale di Vobarno, nel frattempo allertata, e inizialmente dà esito negativo, anche perché a casa ci sono solo i fratelli mentre del sospettato non c'è traccia. La situazione si ribalta quando rientra in casa il giovane presunto scippatore: alle domande che gli vengono rivolte il ragazzo cade più volte in contraddizione, pertanto è costretto ad ammettere le proprie responsabilità. Fornisce inoltre indicazioni su dove ha buttato il telefono e la borsa con chiavi e documenti: il telefono viene trovato in un prato vicino all'abitazione dell'uomo, mentre la borsa si saprà in seguito che era stata adocchiata da persone di passaggio ed è già stata consegnata ai carabinieri di Vobarno. Naturalmente il contante non è stato recuperato e il portafogli risulta completamente vuoto.

La donna viene avvisata e non riesce a trattenere l'emozione, soprattutto per aver recuperato le chiavi: non poteva infatti sopportare l'idea di pensarle in mano a terzi. La signora ringrazia con entusiasmo il comando per la tempestività e assicura che scriverà al sindaco per segnalare l'ottimo lavoro degli agenti. Il giovane è stato denunciato per furto con strappo e l'episodio sarà segnalato all'ufficio migranti della Questura per i provvedimenti del caso, visto che l'uomo ha richiesto un permesso di soggiorno per ricongiungimento familiare.

Giovanna Gamba