In questi ultimi due anni, ho avuto sufficientemente il tempo e la voglia di conoscere il Lago d’Idro e alcuni sentieri che circondano questo bellissimo luogo. Adoro il silenzio e la tranquillità che offre. Le persone che si incontrano in questi luoghi sono ancora genuine, vere, ancora ben salde alle tradizioni. Disponibili al saluto o a regalare un sorriso.

Il Coast to Coast dal lago d’Idro al Lago di Garda, è un’escursione che merita, con le sue alte cime e le sue coste che fiancheggiano che salgono e scendono ripidissime verso i laghi regalano emozioni.

Ecco dunque, la voglia di creare un percorso, bello, diverso sotto certi aspetti, cercando vari collegamenti con il Lago di Garda attraverso un territorio aspro e difficile, irto ma magnifico. Gli amici che mi accompagnano in questo nuovo viaggio sono Luigi, Liliana, Elisa, Andrea e Simona. Noi l’abbiamo fatto in due tappe ma Vi consiglio di farlo in tre tappe. I chilometri sono all’incirca 38, si parte da 386 mt di dislivello di Vantone ad un massimo di 1490 mt di dislivello, per arrivare sul Lago di Garda a 65 mt.

Prima Tappa: per tutti

Vantone – Passo del Cavallino: 12 km 4 ore e 15 minuti

In questa prima tappa mi fanno compagnia Simona, Elisa e Andrea, che entusiasti come me, iniziano tutto questo ridendo e felici di scoprire nuove vie. Lasciata la macchina in prossimità del Camping Azur Sportcamping e superato il piccolo ponte attraversato dal rio Vantone, vediamo il primo segnavia 469. Il sentiero inizia fin da subito ad arrancare e in breve tempo saliamo il Monte Camisino e a Mandoal. Sentiero molto ben pulito e tutto sommato semplice, scorci bellissimi di luoghi che non hanno tempo, il silenzio che ci accompagna è un dolce abbraccio, luci e colori si mescolano con il solo sentire dello scorre dell’acqua e del canto degli uccellini. Durante, incontriamo altre 3 signore di cui una di 83 anni, che come noi hanno voluto vivere una Pasqua alternativa. Vedere la gioia negli occhi delle persone che capiscono vivendo la montagna e ogni cammino come se fosse sempre la prima volta, è impagabile. Arrivati a Mandoal, decidiamo di fare una breve pausa e di godere ancora questo silenzio interrotto ogni tanto dal parlar del vento e dalle battute di Andrea. Da qui in avanti saremo sempre meno su sentiero ma sempre di più su strade asfaltate. Dopo l’ultima fragola, ripartiamo verso il Castello di Zumie, saliremo al Santuario della Madonna di Rio Secco, e Passo del Cavallino. I profumi intensi della resina e dei fiori che ci circondano, si spargono dai verdi pascoli e terra ricca d’emozioni, il tutto da scoprire in punta di piedi per ascoltare un battito d’ali o il leggero respiro di un giovane capriolo. Luoghi di ieri, anfiteatro di guerre, saccheggi, e di duro lavoro. Alternanza di verdi pascoli, densi boschi ed ampie radure. Incontri di gente umile e fiera.

Il passo lento di ogni camminatore è come il dito di un bambino. Impara ad ascoltare, impara a leggere e segue ogni indizio che la natura ci regala. Ci insegna a leggere una storia. Anzi la si incontra, ci fa entrare e se ne diventa parte. Senza conquiste e ne collezionista ma, con il gusto della sempre nuova scoperta e dell’avventura.

Ideato, progettato e scritto

Da Sonia Piccoli