Cronaca

Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro tra i sindaci dei Comuni Brescia Est sulla “sicurezza del cittadino”. La sicurezza delle comunità è una priorità: strategie per un percorso comune e un tavolo tecnico permanente. 

La sicurezza delle comunità è una priorità per i comuni distretto Brescia Est. Per questo motivo, si è tenuto, presso il municipio di Mazzano, il primo incontro dedicato alla sicurezza del cittadino dei comuni di Brescia Est: le amministrazioni di Bedizzole, Botticino, Calcinato, Castenedolo, Nuvolento, Nuvolera, Rezzato e Serle hanno risposto all’invito del sindaco mazzanese Ferdinando Facchin. 

Dalla condivisione di quanto accade nel proprio territorio, tutti si sono trovati d’accordo nel riconoscere che l’obiettivo principale è quello di affrontare efficacemente il problema della sicurezza, con particolare attenzione ai furti nelle abitazioni e alle truffe a danno degli anziani, fenomeni che destano sempre maggiore preoccupazione nelle comunità. Il contrasto alla criminalità richiede un approccio sinergico: i sindaci dell’Est bresciano hanno sottolineato l’importanza di una collaborazione sempre più fattiva tra amministrazioni comunali, forze dell'ordine e cittadini. Solo unendo le forze sarà possibile ottenere risultati significativi. 

L'incontro ha posto le basi per una collaborazione più stretta e coordinata, con l'obiettivo di ottimizzare le risorse e massimizzare l'efficacia delle azioni intraprese: non solo azioni repressive, ma anche di prevenzione attraverso campagne di informazione e sensibilizzazione sui rischi di furti e truffe e su come difendersi. 

Tra le proposte emerse durante l'incontro, vi è la possibilità di intensificare i controlli sul territorio, anche attraverso progetti di “mutuo soccorso” fra i comandi di polizia locale dei diversi Comuni. Altro aspetto importante riguarda la decisione di instaurare un confronto con le autorità a cui compete l’ordine pubblico, in primis il dottor Andrea Polichetti, prefetto di Brescia.

La sicurezza è un obiettivo prioritario e condiviso che non si raggiunge dall'oggi al domani: i sindaci dei comuni di Brescia Est ne sono consapevoli e per questo hanno deciso di rendere permanente questo tavolo tecnico, che lavorerà in modo continuativo per monitorare la situazione, individuare e sviluppare soluzioni efficaci collaborando insieme.

 

Il 2025 è finalmente arrivato! Il primo giorno dell'anno è sempre un momento di riflessione e di speranza, un'opportunità per guardare avanti e dare il benvenuto a nuovi inizi. La notte scorsa, quella di San Silvestro, è stata illuminata da spettacolari fuochi artificiali che hanno dipinto il cielo notturno di colori brillanti, segnando l'inizio di un nuovo capitolo per tutti noi. Molte le feste che si sono svolte nelle case in tutta la Vallesabbia e non solo. Un veglione domestico e questi fuochi quasi a esorcizzare le cose negative che attraversano il mondo.

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Da oggi, martedì 31 ottobre, alle ore 14.00 viene chiuso il Passo Crocedomini solamente dal lato Valtrompia e Valle Sabbia. Le avverse condizioni meteorologiche rendono pregiudizievole la sicurezza veicolare e la pubblica incolumità nei tratti.

• della SPB SP BS 345 "DELLE TRE VALLI" DALLA PROGR.VA KM. 51+400 (LOC.TÀ CALVE DEI ZOCCHI) ALLA PROGR.VA KM. 65+000 (LOC.TÀ PASSO CROCE DOMINI)

• della SP BS 669 "DEL PASSO CROCEDOMINI" DALLA PROGR.VA KM. 23+000 ALLA PROGR.VA KM. 30+350 (LOC.TÀ PASSO CROCEDOMINI).

Lo rende noto la Provincia di Brescia.

 

Nella tarda mattinata di questo venerdì si è proceduto al brillamento di uno sperone pericolante, posizionato sulla parete rocciosa soprastante una galleria presente lungo la strada provinciale della SP 38 "TREMOSINE - TIGNALE", detta Strada della Forra, in territorio di Tremosine sul Garda.

L’intervento si è reso necessario per la messa in sicurezza di quel tratto di strada su cui incombeva il masso instabile, che avrebbe potuto staccarsi e cadere sulla galleria, provocando seri danni anche alla sede stradale.

Il masso, di circa 70 metri cubi, proprio sopra la galleria (sul versante del monte, al km 2+310), era stato individuato a seguito della frana che, il 16 dicembre del 2023, aveva fatto riversare sulla strada alcune migliaia di metri cubi di roccia, alterando la stabilità anche dell’area circostante al cedimento. Lo sperone appariva completamente separato dalla retrostante parete per circa tre quarti e, cadendo, avrebbe potuto colpire la galleria, la cui parete di roccia esterna, che fungeva da pilastro, si è assottigliata fino a spessori esigui a causa della frana, nell’ordine del metro, perdendo così gran parte della resistenza di sostegno provocando probabilmente una implosione dall’alto, con il cedimento della volta.

Dopo la frana, la circolazione era stata immediatamente interrotta, a tutela dei passanti, e, nelle settimane successive, erano stati posizionati sensori per il monitoraggio della stabilità della galleria, cui, a dicembre scorso sono stati aggiunti anche rilevatori di movimento all’interno della falesia.

Lo studio dei dati raccolti nel corso dei mesi, evidenziando la stabilità del versante roccioso a monte della sede stradale, ha portato nelle scorse settimane, dopo attenta valutazione, alla decisione di procedere nella mattinata di oggi con il brillamento del masso.

Le operazioni - per svolgere le quali, in previsione della caduta abbondante di materiale roccioso a lago, è stata interdetta anche la navigazione nello specchio d’acqua sottostante la Forra - sono state seguite da un gruppo di esperti tecnici incaricati dal Settore delle Strade della Provincia di Brescia e condotte da una ditta specializzata, che per l’intervento controllato ha posizionato 300 detonatori collegati, con 300 metri di miccia, a 300 chili di esplosivo. Per un ottimale posizionamento delle microcariche esplosive, ai fini della sicurezza e dell’efficacia delle operazioni, sono stati praticati dei fori che hanno comportato il taglio di alcune piante nella zona.

Dopo l’esplosione controllata, sono stati svolti i controlli sul buon esito dell’operazione ed è stato avviato lo specifico monitoraggio h24 per verificare la stabilità dell’area. Alla fine della prossima settimana tecnici della Provincia e progettisti verificheranno le risultanze delle osservazioni e decideranno come procedere con gli interventi di mitigazione del rischio di caduta massi. Se non saranno evidenziate criticità, si procederà con la predisposizione degli interventi successivi, con il relativo cronoprogramma. L’obiettivo della Provincia di Brescia, così come del Comune di Tremosine e della Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano, che da oltre un anno lavorano in stretta sinergia, è quello di giungere ad una soluzione nel minor tempo possibile.

LE DICHIARAZIONI

Emanuele Moraschini, presidente della Provincia di Brescia

“Quello di stamattina è stato un intervento importante per la messa in sicurezza di quel tratto di strada su cui si dovrà procedere con ulteriori lavori per la stabilizzazione della galleria e dell’area circostante. Dirimente sarà l’esito dei monitoraggi dei prossimi giorni che sarà esaminato da oggi stesso fino alla fine della prossima settimana. L’obiettivo primario è quello di arrivare alla riapertura della strada, compatibilmente, però, con le condizioni di sicurezza di chi vi transita. Siamo consapevoli del valore logistico, per i residenti e per le realtà economiche della zona, dell’importanza paesaggistica e turistica della strada della Forra, ma procederemo tenendo in primo piano l’incolumità dei fruitori della provinciale. Resta, ovviamente, massimo l’impegno da parte della Provincia per riaprire al traffico la strada, venendo incontro alle esigenze del territorio”.

Paolo Fontana, consigliere provinciale “Stamattina si è proceduto con un’operazione indispensabile per poter procedere con i lavori finalizzati alla riapertura della SP38. Bisognerà valutare approfonditamente se l’esplosione avrà prodotto o meno movimenti della falesia, soprattutto all’interno della galleria. La Provincia sta mettendo in campo ogni sforzo possibile per trovare soluzioni che coniughino la sicurezza e la maggior rapidità possibile per portare a compimento ogni fase del complesso progetto di ripristino dell’area che prevede la chiodatura all’esterno della galleria e la calottatura all’interno”.

Battista Girardi, sindaco di Tremosine

“Quando si inizia a lavorare è sempre un buon segno. Il brillamento di questa mattina è il primo passo verso la riapertura. Per noi il ripristino della strada della Forra è vitale perché coinvolge tutta l’area bassa del territorio comunale, con tutte le sue attività. Bisogna tenere presente che questo è uno dei Borghi più belli d’Italia e la gente qui arrivava anche a piedi e adesso per arrivarci bisogna passare da Limone e fare 20 chilometri in più. Il che si traduce in un danno economico, ma anche d’immagine, dal punto di vista turistico. L’auspicio è, dunque, che, grazie all’impegno di tutti, si arrivi a breve, alla riapertura, guardando con fiducia all’avvio della stagione turistica”.

 

Dal 17 giugno al 17 settembre il personale del Corpo delle Capitanerie – Guardia Costiera è stato impegnato, a livello nazionale, nell'Operazione Mare Sicuro 2023. 

Gli obiettivi assegnati e le attività condotte dal personale del Corpo sono state focalizzate sulla vigilanza circa la corretta fruizione degli ambiti demaniali e degli spazi marittimi, in modo da promuovere la cultura del mare e della sicurezza della navigazione. La tutela dell'ambiente marino, costiero e, per la Regione Veneto, lagunare è stato un altro obiettivo di rilievo dell'operazione, anche in considerazione della necessità che le attività di fruizione dei litorali avvengano in modo, quanto più possibile, sostenibile. 

Nell'ambito della Direzione Marittima del Veneto, le linee di attività sono state sviluppate di concerto con le amministrazioni locali, al fine di consentire l'ordinata e sicura ripartenza di tutte le attività marittime, turistiche e no. In quest'ottica i Comandi dipendenti dalla Direzione Marittima di Venezia – Chioggia, Jesolo, Caorle ed il Nucleo Guardia Costiera del Lago di Garda – hanno messo in campo 280 militari e 25 mezzi navali, per un totale di 837 missioni, 16.686 miglia nautiche e circa 7.000 km percorsi. L'attività è stata espletata nell'intero ambito di giurisdizione della Direzione marittima del Veneto, che ricomprende anche gli ambiti lacustri delle provincie di Brescia e Trento, su un totale di 298 km. di costa (di cui 140 km. lungo il litorale marittimo e 158 km. lungo le sponde del lago di Garda) ed è stata strutturata in due fasi successive. La prima fase è stata svolta in coordinamento con le altre Forze di Polizia operanti sul territorio ed è stata rivolta alla sensibilizzazione sulle principali norme e regole per una fruizione consapevole e sicura del mare e delle spiagge, in armonia con le vigenti disposizioni governative in materia di emergenza epidemiologica, in favore della cittadinanza e di tutti operatori interessati all'esercizio delle attività correlate alla stagione balneare. Durante la seconda fase, più propriamente “operativa”, l’attività è stata pianificata ponendo particolare attenzione ai periodi considerati di maggiore potenziale criticità rispetto all’affluenza di turisti/bagnanti (giorni del week-end, settimana della festività di Ferragosto, giornate coincidenti con festività locali): con l’impiego delle 25 unità navali dipendenti e di pattuglie terrestri si è provveduto, quindi, a monitorare e vigilare sulla sicurezza dei bagnanti e delle attività turistico/diportistiche.

In particolare, l'attività di controllo alle unità da diporto si è svolta di pari passo con l'iniziativa ministeriale "Bollino Blu 2023", garantendo una maggiore efficacia nell'azione di controllo delle unità e, nello stesso tempo, una maggior tutela della sicurezza della navigazione, ottenendo ottimi risultati sia in termini numerici che di apprezzamento da parte degli "utenti del mare". Quale attività complementare a Mare Sicuro 2023, durante il periodo estivo, è stata svolta anche una operazione complessa di polizia a livello regionale in materia di tutela della risorsa ittica sotto il coordinamento del 9° Centro Regionale di Controllo Area Pesca (C.C.A.P.) del Reparto Operativo della Direzione Marittima di Venezia. L'operazione ha avuto come obiettivi generali il contrasto alla pesca illegale e il controllo del commercio di prodotti ittici lungo l'intera filiera (grande distribuzione e dettaglio), prestando particolare attenzione alla tutela dei consumatori. 

Al termine dell'operazione, i risultati dell'attività svolta la Guardia Costiera del Veneto possono essere ritenuti soddisfacenti, anche grazie alla fattiva collaborazione di tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti. Va tuttavia evidenziato un incremento significativo delle attività di soccorso coordinate, 153, con un aumento del 21%, a fronte di un più basso numero di persone soccorse, 232 (-9%), in parte dovuto all'aumentata presenza di turisti e bagnanti sui litorali di giurisdizione ed in parte dovuta al permanere di comportamenti negligenti o imprudenti quali l'eccessiva velocità e la poca attenzione nella verifica dell’efficienza delle unità da diporto prima delle uscite. Per prevenire tali situazioni, a fronte di un andamento sostanzialmente costante dei controlli (9.939 per l'anno in corso) si è avuto un aumento dell'attività sanzionatoria (5% con 695 sanzioni amministrative), mirata soprattutto a reprimere la navigazione sotto costa e nelle aree vietate previo monitoraggio e raccolta di elementi di intelligence. Il quadro generale evidenzia ancor di più come sia necessario proseguire con una costante attività di sensibilizzazione sulla cultura del mare e della sicurezza soprattutto tra i più giovani. In quest'ottica la Direzione Marittima di Venezia, fin dalle prossime settimane, proseguirà il percorso di analisi dell'esperienza e dei dati acquisiti durante la stagione 2023 per intensificare il necessario confronto con le categorie interessate al fine di migliorare ulteriormente l'efficacia dell'azione preventiva e di controllo.

 

 

 

La guerra così lontana così vicina. Sono stati recuperati in questi giorni tre proiettili, tre residuati bellici localizzati a circa 50 m dalla spiaggia famosa di Tignale del Prà de la fam. Il materiale è stato portato in una vicina cava per essere neutralizzato mentre  il  10° Reggimento del Genio Guastatori di Cremona e il Nucleo Sminamento Difesa Anti Mezzi Insidiosi provvederà a bonificare la zona interessata dal ritrovamento.

Nelle scorse settimane un sub durante un'immersione sportiva aveva segnalato al Nucleo della Guardia Costiera di Salò, di aver individuato a circa venti di metri di profondità la presenza di alcuni ordigni inesplosi, non molto lontano dalla spiaggia.

La notizia è riportata dal quotidiano Bresciaoggi con altri e più approfonditi dettagli.

È giunta intorno alle 14:40 di lunedì 26 agosto 2024 la segnalazione tramite 1530 alla Sala Operativa della Guardia Costiera del Lago di Garda, che coordina le operazioni di soccorso sull’intero bacino lacustre, da parte di una turista tedesca che, dalla costa di Moniga del Garda con il proprio binocolo, aveva notato un catamarano capovolto nelle acque lacustri antistanti Sirmione, poi perso di vista per l’altezza delle onde.

Immediato l’invio in zona da parte della Sala Operativa della Guardia Costiera di Salò della dipendente unità navale GC B 98 rischierato per il periodo estivo presso la sede di Desenzano che, dopo circa 40 minuti di ricerca, avvistava i due naufraghi, di nazionalità tedesca di 45 e 50 anni, in balia delle onde del lago agitato a oltre un km e mezzo dalla punta a nord ovest di Sirmione, ormai stremati e recuperati prontamente a bordo del mezzo di soccorso, mentre il catamarano, capovolto e quasi in procinto di affondare,  veniva lasciato alla deriva e segnalato con un avviso ai naviganti dalla Sala Operativa della Guardia Costiera.

I due naufraghi venivano, quindi, trasportati dal mezzo di soccorso nel sorgitore di Moniga ove sbarcavano senza ulteriore necessità di assistenza sanitaria.

Sono poi giunte alla Sala Operativa della Guardia Costiera i ringraziamenti commossi della segnalante, che ha vissuto sin dall’inizio l’intervento di soccorso portato a termine dai Guardiacoste del GC B98 con meteo lacustri particolarmente difficili.

Nuovamente viene rilanciato il messaggio della Guardia Costiera di NON INTRAPRENDERE NAVIGAZIONI, BALNEAZIONE, ATTIVITA’ SPORTIVE CON CONDIMETEO AVVERSE, QUALI VENTO, PIOGGIA E LAGO MOSSO, bensì di verificare sempre preventivamente, tramite i siti internet meteo, molto attendibili e precisi, sia lo stato del meteo, ma anche analizzare l’evoluzione delle condizioni previste, che possono diventare particolarmente pericolose come avvenuto oggi sul Lago di Garda, nonché di portare sempre uno smartphone in custodia impermeabile per richiedere soccorso al 112 NUE in caso di necessità.

 

È stata inaugurata nei giorni scorsi la rotatoria sulla SP 116 in località Scaiola, opera cofinanziata da Regione Lombardia con uno stanziamento di 500.000 euro.

I lavori erano iniziati la scorsa primavera e si erano protratti per l'intera estate con l'obiettivo di trarre notevoli benefici per la viabilità e la sicurezza stradale. All'inaugurazione era presente, tra gli altri, l'assessore regionale alle Infrastrutture e Opere pubbliche, Claudia Maria Terzi. 

"Si tratta - ha dichiarato Terzi - di un'opera molto importante per il territorio di Nuvolera: collega il centro abitato della località Scaiola con l'ex Gardesana Occidentale. I benefici sono molteplici, tra cui l'eliminazione del vecchio e pericoloso incrocio. Si efficienta anche lo smistamento del traffico da e per il lago. La nuova rotatoria, inoltre, consente di limitare la velocità dei mezzi in transito e quindi di aumentare la sicurezza stradale, mantenendo comunque una buona fluidificazione della viabilità".

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