Cronaca

È stata inaugurata nei giorni scorsi la rotatoria sulla SP 116 in località Scaiola, opera cofinanziata da Regione Lombardia con uno stanziamento di 500.000 euro.

I lavori erano iniziati la scorsa primavera e si erano protratti per l'intera estate con l'obiettivo di trarre notevoli benefici per la viabilità e la sicurezza stradale. All'inaugurazione era presente, tra gli altri, l'assessore regionale alle Infrastrutture e Opere pubbliche, Claudia Maria Terzi. 

"Si tratta - ha dichiarato Terzi - di un'opera molto importante per il territorio di Nuvolera: collega il centro abitato della località Scaiola con l'ex Gardesana Occidentale. I benefici sono molteplici, tra cui l'eliminazione del vecchio e pericoloso incrocio. Si efficienta anche lo smistamento del traffico da e per il lago. La nuova rotatoria, inoltre, consente di limitare la velocità dei mezzi in transito e quindi di aumentare la sicurezza stradale, mantenendo comunque una buona fluidificazione della viabilità".

Un 41enne marocchino residente a Gavardo è stato identificato dalla polizia locale, chiamata mentre l'uomo discuteva con la compagna. Senza documenti, avrebbe dovuto essere espulso, ma il provvedimento è congelato perché la Questura sta verificando se sussistono le condizioni per un permesso di soggiorno per motivi umanitari.

Sono circa le 17 di giovedì, quando due persone passeggiano a Gavardo su ponte del Chiese. Improvvisamente, la loro attenzione viene richiamata da una coppia che discute animatamente, pur in presenza di una bambina che sembrerebbe la loro figlioletta. I cittadini segnalano la situazione a una pattuglia della polizia locale che si trova a pochi metri per presidiare il centro storico del paese e in effetti interviene in pochi minuti. Gli agenti placano la discussione e invitano la coppia a seguirli al comando per capire meglio la dinamica dei fatti.

A quel punto i poliziotti apprendono che l'uomo è privo di documenti, nonostante si trovi in Italia da molto tempo e sia già stato più volte segnalato. Non resta che procedere con il fermo di identificazione, mente parte il fotosegnalamento. L'uomo viene trattenuto in cella e piantonato tutta notte.

Nella mattinata di ieri la polizia locale contatta l'ufficio immigrazione della Questura e scopre che il 41enne, pregiudicato, è già destinatario di un provvedimento di espulsione, quindi viene denunciato per la violazione dell'articolo 14 L. 286/98. Nel corso della giornata, tuttavia, arriva la notizia che l'uomo al momento non può essere espulso perché ha in corso una richiesta di valutazione per un permesso di soggiorno per motivi di protezione internazionale, con un appuntamento già fissato a breve in Questura per questo scopo.

Nel frattempo gli agenti valsabbini hanno parlato con la sua convivente, che si è trasferita da poco a Gavardo con il compagno e la figlia, dopo aver vissuto per anni in un paese limitrofo. Obiettivo è cercare di capire se ci sono gli estremi per una denuncia di maltrattamento in famiglia. Al momento, non sono stati presi provvedimenti in questo senso.

L'incidente è avvenuto questa mattina alla rotonda per Pavone. Non ci sarebbero feriti gravi, ma è intervenuta comunque un'ambulanza dei volontari di Vestone per prestare soccorso a chi era a terra.

Un gruppo di ciclisti di Bedizzole stava percorrendo la strada in territorio di Sabbio nei pressi della rotonda per la frazione di Pavone, quando uno del gruppo si è scontrato con un Punto, guidata da una donna del paese, ed è rovinato a terra. Il ferito è un atleta residente a Mazzano che è stato prontamente soccorso e non sarebbe in gravi condizioni. La dinamica del sinistro è ora al vaglio della polizia locale valsabbina.

La polizia locale della Valle Sabbia ha operato diversi controlli nel fine settimana appena concluso, concludendo la nottata di servizio con un intervento a Villanuova dove si era incendiata un'automobile.

Oggetto dei controlli non sono state solo le strade, ma anche i parchi, le piazze e altri luoghi di ritrovo, che gli agenti hanno raggiunto nel corso della serata e della notte, alcuni lavorando in divisa e altri in borghese. I risultati non si sono fatti attendere. A Gavardo, in un parco, è stato trovata una persona intenta a consumare sostanza stupefacente: l'uomo, proveniente da fuori Comune, è stato segnalato come consumatore, mentre gli è stata sequestrata altra droga che aveva con sé.

Sempre a Gavardo, in piazza Zanardelli, gli agenti hanno fermato un 37enne in stato di ubriachezza: nei suoi confronti è stato applicato il DASPO recentemente approvato dall'amministrazione comunale, perciò per 48 ore l'uomo non potrà più farsi vedere sul territorio. Sono già tre i provvedimenti di questo tipo messi in atto dal Comando dopo l'approvazione in Comune.

Per quanto riguarda il lavoro su strada, sono 70 i conducenti di mezzi fermati e controllati. Tra loro, un neopatentato è stato sanzionato perché si era messo alla guida dopo aver assunto alcol, mentre a un altro automobilista è stata addirittura ritirata la patente perché guidava in stato di ebbrezza. La nottata si è conclusa con l'automobile incendiata a Villanuova: gli agenti sono giunti sul posto e hanno subito iniziato le indagini, tuttora in corso, per capire cosa sia successo.

Il comandante Fabio Vallini fa sapere che analoghi controlli sono già stati programmati anche per i prossimi giorni, sia sulle strade che nei centri storici dei paesi.

Giovanna Gamba

Tragedia di ferragosto. E' stato dato intorno alle 02:20 di notte l’allarme alla Sala Operativa della Guardia Costiera di Salò, da parte degli amici dell’acquascooterista dichiarato in un primo momento disperso, che non vedendolo rientrare in porto come programmato, hanno richiesto soccorso telefonicamente.

Accertato, quindi, il mancato rientro, la Guardia Costiera del Lago di Garda, che coordina i soccorsi sul bacino lacuale, impiegava la Motovedetta CP 862, munita di strumentazione di ricerca notturna, nonché, tramite la Sala Operativa del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Verona, richiedeva alla medesima e otteneva l’impiego di un battello pneumatico dei VVF di Bardolino per eseguire una perlustrazione più sottocosta.

Intorno alle 4.00 del mattino, gli amici del malcapitato, messisi anche loro alla ricerca dell’amico, individuavano, vicino a punta Gro del Comune di Sirmione, la moto d’acqua semiaffondata.

Giunto quindi il battello dei vigili del fuoco sul punto di rinvenimento della moto d’acqua e circoscritta ancor di più l’area di ricerca, i vigili del fuoco riuscivano a trovare il corpo dell’acquascooterista (che indossava il giubbotto di salvataggio) ancora in galleggiamento ma privo di vita e poco distante dalla medesima moto d’acqua.

Recuperato a bordo dell’Unità dei Vigili del Fuoco, veniva trasportato nel vicino sorgitore di Peschiera, ove il medico intervenuto ne dichiarava il decesso.

Avvisato il Magistrato della Procura della Repubblica di Brescia, competente per territorio in quanto l’incidente si è verificato nelle acque del Comune di Sirmione, la salma è stata trasferita presso il nosocomio di Desenzano a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, con le attività investigative, tese alla ricostruzione della dinamica dell’evento luttuoso, affidate alla Guardia Costiera intervenuta.

In corso le operazioni di recupero della moto d’acqua a cura dei Volontari del Garda, sotto la supervisione della Guardia Costiera presente alle operazioni e per le successive verifiche del caso.

Si rammenta, infine, che la navigazione notturna per le moto d’acqua è vietata.

 

 

 

In mattinata intorno alle 9.30 le pattuglie della polizia locale della Valle Sabbia sono intervenute nel territorio di Lavenone sulla strada provinciale 237, in via Nazionale e nello specifico nei pressi dell'intersezione con il parcheggio del CPF 80. Nell’incidente sono rimasti coinvolti 2 veicoli: una moto e un'autovettura Renault Clio. In tutto tre le persone coinvolte, tutte e tre ferite e trasportate presso il pronto soccorso. E’ intervenuto anche l’elicottero.

Secondo una prima ricostruzione della dinamica sembra che motociclista che proveniva da Vestone in direzione di Idro stesse sorpassando la fila di macchine quando un'autovettura che lo precedeva, una Renault Clio, ha svoltato per entrare nel parcheggio a sinistra del CPF 80. E’ avvenuto quindi l'impatto laterale tra la moto e la macchina. La moto poi ha proseguito la marcia contromano ed è uscita sul pezzo di terreno adiacente alla strada. Alla guida del motociclo c'era un ragazzo del 95 residente a Chieve e una passeggera del 97 anch'essa residente a Chieve, mentre alla guida dell'autovettura vi era un 53enne. La strada è rimasta in un primo momento chiusa in entrambi i sensi di marcia fino all'arrivo della pattuglia della Polizia locale e dopo i primi rilievi è stata aperta in entrambi i sensi di marcia; ci sono stati quindi dei disagi iniziali per la viabilità che poi è stata ripristinata.

E’ probabilmente scivolato e si è infortunato ad un arto rimanendo dolorante fermo sugli scogli sottostanti le grotte di Catullo, una persona i cui amici, che erano con lui, hanno richiesto l’intervento del 118.

Verificata la posizione su costa, non accessibile per i sanitari dell’autoambulanza prontamente giunta sul litorale di Sirmione, la Sala Operativa del 118 ha contattato la Sala Operativa della Guardia Costiera di Salò, che ha subito inviato in zona la Motovedetta CP 703, già in pattugliamento nel basso lago, la quale, giunta dopo pochi minuti sul posto ha verificato l’impossibilità di potersi avvicinare per il basso fondale all’infortunato, facendo, pertanto, intervenire in area il GC A58 e il RESCUERUNNER GC L026, particolare moto d’acqua in forza al nucleo gardesano, che può operare su bassi fondali e scogliere affioranti.

L’operazione MEDEVAC - così si definisce l’evacuazione medica in gergo nautico – è stata regolarmente eseguita senza particolari problemi con la predetta moto d’acqua e due guardiacoste che hanno imbarcato l’infortunato poi trasferito sulla costa ove ad attenderlo v’erano i sanitari del 118, che l’hanno poi preso in cura e trasferito presso il nosocomio di Desenzano per le successive cure del caso.

Ad oggi sono 144 i soccorsi coordinati dalla Sala Operativa della Guardia Costiera del Lago di Garda, molti dei quali – circa il 35% - svolti anche dalle altre forze concorrenti (Vigili del Fuoco dei distaccamenti di Bardolino, Salò e Riva del Garda – Polizia di Stato con le Squadre Acque Interne di Peschiera e di Riva del Garda – Guardia di Finanza di Salò – Polizia Provinciale di Brescia – Idroambulanze della CRI di Bardolino e Desenzano – e le varie associazioni di volontariato presenti sul lago) cui è opportuno far giungere un plauso, da parte del Comando della Guardia Costiera, per la sempre pronta disponibilità ed immediata risposta agli interventi di soccorso.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le pattuglie hanno fatto controlli straordinari lavorando dalle 20 alle 3 di notte con 13 agenti. Il servizio è stato voluto e finanziato da Regione Lombardia.

Cinque pattuglie con etilometro e una con tre agenti su un'auto civetta: è il bilancio del dispiegamento di forze operato dall'aggregazione di polizia locale della Valle Sabbia del comandante Fabio Vallini che ha percorso le strade del territorio con l'intento di prevenire sinistri e contrastare soprattutto la guida sotto effetto di alcol o sostanze stupefacenti.

Sono stati fermati e controllati 730 conducenti di altrettanti veicoli, tra i quali solo 4 sono risultati positivi all'alcol test, un numero confortante rispetto a taluni eccessi rilevati in passate occasioni. Le patenti ritirate per diversi tipi di infrazione (oltre alla guida sotto effetto di alcol, anche velocità e guida con il telefono in mano) sono state 5; due i verbali per ubriachezza, uno per uso di stupefacenti e due amministrativi per consumo di alcolici.

Le persone segnalate alla Prefettura perché in possesso di sostanze stupefacenti sono 4, identificate in tre luoghi diversi ovvero Gavardo, Roè Volciano e Idro. Le persone in stato di ubriachezza stavano consumando alcol in un parco di Gavardo. Gli automobilisti cui è stata ritirata la patente per guida sotto effetto di sostanze alcoliche sono tutti uomini e risiedono a Vestone, Bione, Roè Volciano e Villanuova; tra loro anche un neopatentato.

 

Ieri pomeriggio la galleria lungo la Ss 45bis in territorio di Prevalle era nuovamente allagata. Lo stesso era successo dopo l'acquazzone di venerdì scorso. Per fortuna questa volta la normale viabilità è stata ripristinata abbastanza in fretta.

 

Ancora un allagamento improvviso nella galleria di Prevalle, già chiusa al traffico nel tardo pomeriggio di venerdì scorso. Ieri due scrosci importanti subito dopo l'ora di pranzo hanno provocato lo stesso problema.

Per fortuna questa volta sono entrate subito in funzione le pompe e nel gito di poco la circolazione ha potuto riprendere senza eccessivi disagi per gli automobilisti. Sul posto si era subito recata la polizia locale di Prevalle e Paitone per gestire il traffico e coordinarsi con i responsabili di tratta dell'Anas.

Una coppia di motociclisti residente a Ghedi è stata individuata dalla polizia locale dopo che, circa un mese fa, aveva investito un ciclista senza fermarsi a prestare soccorso.

L'incidente risale a più di un mese fa, quando un ciclista a una rotonda era stato urtato da una moto con a bordo due persone che si erano dileguate subito dopo l'urto, proseguendo la marcia senza fermarsi. La polizia locale della Valle Sabbia non si è data per vinta e ha intrapreso fin da subito indagini serrate alla ricerca dei colpevoli, nonostante inizialmente gli elementi a disposizione sembrassero molto ridotti. Nel loro lavoro gli agenti sono stati coadiuvati da alcune testimonianze di cittadini e dai filmati del sistema di videosorveglianza, ormai presente in maniera sistematica nella zona.

La tenacia degli agenti ha dato i suoi frutti e alla fine si è scoperto che a transitare per Villanuova in quel momento era una coppia di Ghedi che si stava recando in Valle Sabbia per una gita. I due sono stati denunciati per omissione di soccorso, tanto più che il ciclista investito aveva riportato lesioni. Anche la dinamica è stata ricostruita con esattezza, stabilendo che il motociclo ha svoltato a destra in una rotonda proprio mentre sopraggiungeva il ciclista, che dopo l'impatto è rimasto a terra.

Ora la denuncia costerà loro parecchio e i due dovranno affrontare un processo che li vedrà imputati per omissione di soccorso in sinistro stradale.

Provincia spazzata da vento, grandine e pioggia. Momenti anche di paura in varie località dalla montagna, alla pianura, dalla città alle valli. Ovunque danni, cartelli divelti, alberi abbattuti dalla furia della tempesta. Non si contano le auto danneggiate dalla grandine e le piante anche ad alto fusto letteralmente sradicate. In Vallesabbia una violenta grandinata ha colpito diversi paesi. Le fotografie si riferiscono a Montichiari e a Bagolino, ma anche Rezzato, la Valtenesi, la città stessa e molti altri paesi sono stati letteralmente in balia del maltempo. Danni ingenti ovunque. Solo nei prossimi giorni sarà possibile quantificarli.

Fine settimana di intensi controlli stradali per la polizia locale della Valle Sabbia: 10 patenti ritirate e 58 sorpassi contestati, più altre contestazioni di vario tipo.

Da tempo giungevano al comando valsabbino segnalazioni di singoli cittadini, ma anche di amministrazioni comunali, circa il mancato rispetto delle regole lungo alcune direttrici della valle, soprattutto in alcuni tratti pericolosi lungo i quali molti automobilisti sfrecciano a velocità elevate o si permettono sorpassi azzardati. Con l'arrivo della bella stagione, e il conseguente incremento del movimento anche turistico, c'era inoltre un maggiore rischio di incidenti, pertanto gli agenti hanno monitorato le strade più pericolose con più pattuglie nel corso dell'intero weekend.

Le violazioni del limite di velocità sono state 34, una delle quali era di entità tale da prevedere la sospensione della patente. Per quanto riguarda i sorpassi, pare che gli automobilisti non si siano fatti mancare niente: c'è chi è stato sorpreso a sorpassare nei pressi di un incrocio, chi in presenza di passaggi pedonali, chi in curva o in zone particolarmente pericolose. Alla fine sono state contate 58 contestazioni ad altrettanti conducenti; per 10 di loro, inoltre, l'infrazione era così grave da far scattare la sospensione della patente. Tra le altre violazioni riscontrate, un veicolo viaggiava senza assicurazione e 15 non erano stati sottoposti alla revisione periodica, due invece non si sono fermati all'alt, ma sono stati inseguiti e individuati poco dopo. 

"La nota positiva - sottolinea il comandante Fabio Vallini - è che sulle strade controllate non si è verificato nessun incidente, il che conferma la validità di questa scelta e ci porta ad affermare che la modalità di controllo capillare appena messa in atto sarà sicuramente estesa lungo tutto il corso dell'estate. Agli automobilisti e a tutti gli utenti della strada si rinnova ancora una volta l'invito alla prudenza".

Altri articoli...