L'Ufficio Cultura del Comune ha organizzato per il mese di settembre alcune visite sul territorio con una guida professionista alla scoperta di luoghi artistici della zona. L'evento è gratuito, ma è obbligatoria la prenotazione.

Il primo appuntamento è previsto per sabato 9 settembre alle 17:30 con la visita all'antica chiesa medievale di San Giacomo di Calino, una delle più antiche del lago di Garda. Sabato 16 settembre, sempre alle 17:30, la meta sarà invece la chiesa di San Francesco e del vicino convento, tra curiosità, tradizione e storia.

Sabato 23 settembre alle 17:30 il focus sarà sull'architettura di Gargnano tra Ottocento e Novecento: la visita guidata avrà per meta gli edifici in stile neoclassico, liberty ed eclettico, costruiti fra XIX e XX secolo. Il ritrovo è fissato nel piazzale antistante la chiesa di San Martino.

L'ultimo appuntamento è in calendario sabato 30 settembre alle 17:30 e riguarderà le chiese di San Pier d'Agrino e del Santo Crocifisso a Bogliaco, tra arte e devozione. La visita porterà alla scoperta della storia artistica e devozionale delle chiese della parrocchia di Bogliaco.

La prenotazione obbligatoria si può fare presso l'Ufficio Cultura, chiamando il numero  0365.7988305 oppure scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Altre info presso Pro Loco Gargnano al numero 0365.042100 o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

La mostra temporanea dedicata a opere di Attilio Forgioli resterà aperta dal 16 settembre al 7 gennaio 2024.

Quarant’anni fa prendeva avvio in Salò la Civica Raccolta del Disegno. A idearla sono stati Pino Mongiello, allora assessore alla cultura, e Attilio Forgioli, pittore, con l’aiuto professionale del critico d’arte Flaminio Gualdoni.  Per festeggiare l’evento, Comune di Salò, Mu.Sa. e Civica Raccolta hanno allestito e inaugurato un’importante mostra dal titolo “La passeggiata della linea” (maggio 2023-gennaio 2024). 

Novant’anni fa, invece, nasceva a Salò Attilio Forgioli (17 marzo 1933). Per festeggiare questo importante traguardo di vita gli stessi Enti, ai quali si aggiunge l’Ateneo di Salò (essendo Forgioli socio di quel sodalizio culturale), hanno voluto dedicare all’illustre concittadino, in segno di gratitudine per il suo lavoro d’artista, una esposizione di pastelli che egli ha realizzato negli ultimi anni, a dimostrazione di quanto ancora viva sia la sua vena creativa. 

La mostra è corredata da un catalogo, a cura di Pino Mongiello, che comprende, oltre alle opere esposte dell’artista presso il Mu.Sa., un testo dello stesso curatore, pensato come ricostruzione biografica dell’amico, condotta sul filo della memoria, così da far emergere di Attilio Forgioli un’immagine schietta e quanto più possibile vera. Il testo critico porta la firma di Anna Lisa Ghirardi, curatrice della Civica Raccolta salodiana. La lettura che ne esce dà risalto all’inscindibile rapporto “uomo-artista” riscontrabile nel pittore salodiano, la cui pittura “è nido e intima essenza”. Particolarmente significativi sono i “Pensieri su carta”, scritti da Forgioli in maniera non sistematica, che esprimono l’evolversi e il maturare della sua sensibilità nei confronti della natura e dell’esistenza, della cronaca e della storia. 

Sede espositiva sarà il Mu.Sa. Museo di Salò (via Brunati), dal 16 settembre 2023 al 7 gennaio 2024, secondo l’orario di apertura del Museo. L’inaugurazione si terrà il 15 settembre alle ore 17,30. Orari Mu.Sa. Museo di Salò fino al 30 settembre: dalle ore 10 alle ore 20; dal 1° ottobre al 31 ottobre; dalle ore 10 alle 18; dal 1° novembre al 7 gennaio: venerdì, sabato e domenica 10-18.

A Casto due appuntamenti della rassegna sugli antichi mestieri e le tradizioni locali, promossa dalle Comunità Montane di Valle Sabbia e dell’Alto Garda. Il 9 e il 16 settembre sono attesti soprattutto bambini e  famiglie. Gli eventi sono gratuiti.

 

Il 1° luglio ha preso il via la rassegna Labor: percorsi ed esperienze inedite tra valle e lago, progetto curato dal Sistema Museale di Valle Sabbia e Sistema Bibliotecario Nord Est Bresciano, aderente alla Rete Bibliotecaria Bresciana, di cui è capofila la Provincia di Brescia, oltre a numerosi altri soggetti, tra cui spicca la collaborazione delle Comunità Montane di Valle Sabbia e del Parco Alto Garda Bresciano. 

La stagione 2023 sarà costellata di eventi gratuiti legati dal tema comune del lavoro e degli antichi mestieri: conferenze, mostre, escursioni, spettacoli e laboratori in alcune tra le località più suggestive della Valle Sabbia e del lago di Garda. Al centro della rassegna c’è l’idea di una proficua collaborazione tra musei, biblioteche, associazioni e altre realtà del territorio.

I primi due mesi di eventi hanno registrato numerose presenze e un forte interesse da parte del pubblico. Nel mese di settembre Casto sarà sede di due importanti appuntamenti: 

Sabato 9 settembre alle ore 10.00 Dalla Fucina Zanetti al Mulino David: percorso alla scoperta dei mestieri del passato con laboratorio in biblioteca, per bambini e famiglie.  

Sabato 16 settembre, dalle ore 10:00 alle ore 11:30 presso il Parco delle Fucine un’altra attività per i più piccoli, tra letture e laboratori creativi. Si narra infatti che nella Valle Duppo abitassero sette fate…

Per entrambi gli eventi – gratuiti – è consigliata la prenotazione, scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o chiamando il numero 0365.88299. Per ulteriori informazioni è possibile contattare la Biblioteca di Casto oppure il Sistema Museale della Valle Sabbia (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o 0365.556090).

In occasione delle Feste decennali della Madonna della Rocca di Sabbio Chiese è stata inaugurata la mostra “Immagini miracolose. Madonne e Santi taumaturghi in Valle Sabbia” a cura di Andrea Crescini e Michela Valotti.  

La mostra-evento per la Valle Sabbia resterà aperta fino al 15 ottobre nel santuario della Rocca.

ORARI DI APERTURA
Giovedì e Venerdì h 15:00 – 18:00
Sabato e Domenica h 10:00 – 12:00 / 15:00 – 18:00
4-5-6 Settembre h 17:00 – 21:00 (apertura straordinaria)
7-8 Settembre h 15:00 – 21:00 (apertura straordinaria)
3 e 10 Settembre visita sospesa per concomitante funzione religiosa

Della mostra parleremo la settimana dal 4 all’8 settembre nella trasmissione Primo piano su Radio 51 con i curatori Andrea Crescini e Michela Valotti.

 

 

 

E' stata definita dagli organizzatori una "mostra dossier". Il titolo: "A caccia con il Pitocchetto. Giacomo Ceruti al MuSa di Salò". La curatela è di Davide Dotti e Lisa Cervigni.

L'appuntamento per la presentazione si terrà sabato 2 settembre, alle ore 11.00. presso il MuSa - Museo di Salò. "Si tratta - a detta dei promotori - di un’originalissima mostra dossier, a cura di Davide Dotti e Lisa Cervigni, realizzata grazie alla fruttuosa sinergia tra il museo gardesano e l’Associazione Amici di Palazzo Martinengo, che presenta al pubblico un connubio inedito e accattivante: due importanti tele di grandi dimensioni, provenienti da prestigiose collezioni private bresciane, dedicate ad un tema abbastanza inconsueto per l’artista e particolarmente caro alla tradizione gardesana e bresciana: la caccia".

Informazioni: Segreteria MuSa - Tel. + 39 0365 - 20553 E-mail:  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Via Brunati, 9 - 25087 Salò (BS).

La macchina del tempo, una preistoria da vivere: con questo titolo ritorna come ogni anno, al termine delle indagini archeologiche presso il sito palafitticolo del Lucone di Polpenazze, lo speciale appuntamento per piccoli e grandi curiosi ed appassionati del passato. Appuntamento il 3 settembre al Lucone di Polpenazze.

Domenica 3 settembre, durante l’iniziativa “Una preistoria da vivere”, sarà possibile conoscere e osservare da vicino le tecnologie utilizzate nell’antichità, attraverso dimostrazioni di archeologia sperimentale come la scheggiatura della selce o la lavorazione della ceramica, oltre all’esperienza del tiro con l’arco preistorico e la consueta visita agli scavi, a cura degli archeologi impegnati nelle ricerche sul campo.

Le attività, in programma dalle ore 10:00 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 17:30, si svolgeranno direttamente presso il sito archeologico del Lucone.

L’evento, gratuito e senza necessità di iscrizione, è curato dal Museo Archeologico della Valle Sabbia con il supporto delle operatrici didattiche dalla cooperativa La Melagrana e con il sostegno delle associazioni Gruppo Grotte Gavardo, Appassionati della selce, Skegge – Artisti del marmo, Gli Amici del Maglio di Ome e la Compagnia Arcieri del Castello di Breno.

Per maggiori informazioni è sempre possibile consultare il sito www.museoarcheologicogavardo.it

 

Nell’anno del centenario, a partire dal 22 agosto, va in scena la XXIII edizione della rassegna dedicata alla Divina.

La musica, l’arte e la vita di Maria Callas saranno celebrati in sette appuntamenti musicali in onore del grande soprano. dopo il successo del concerto di apertura dell’anno del centenario Callas and Maria, Tre soprani in concerto e mentre nelle sale di Palazzo Callas Exhibitions le straordinarie immagini di Cristina de Middel rievocano le più tragiche eroine interpretate dalla Callas in una memorabile mostra video fotografica.

La XXIII edizione della rassegna “Omaggio a Maria Callas” - con la direzione artistica di Michele Nocera e la direzione tecnica di Elena Trovato - propone un viaggio musicale in tre delle quattro patrie di Maria Callas, l’America, l’Italia e la Francia, partendo dalla sua casa a Sirmione e passando per Napoli e l’incontro con Enrico Caruso. Una celebrazione delle voci femminili in chiave jazz chiuderà la rassegna alla fine di settembre.

Si comincia martedì 22 agosto alle 21 a Villa Callas. A Casa di Maria Concerto e conversazione con Michele Nocera con protagonisti, per la parte musicale della serata, Sara Intagliata, soprano, e Luigi Signori, pianoforte. Ingresso libero, prenotazione obbligatoria. Martedì 29 agosto alle 21 presso il Villa Cortine Palace Hotel è in programma La Divina Voce - Recital lirico con cantante e pianista a cura della Scuola Civica di Musica di Sirmione. Ad esibirsi il soprano Marta Pluda, accompagnata al piano da Samantha Chieffalo e con le esibizioni di Alessia Bortolini, ballerina, e Sabrina Bergamo, attrice. Ingresso libero, prenotazione obbligatoria. Si prosegue giovedì 31 agosto 21 nella suggestiva Spiaggia delle Muse con Non solo Callas, Maria Callas ed Enrico Caruso: due divi entrati nel Mito. Maria Callas ed Enrico Caruso sono contraddistinti da un comune percorso, dall’America a Napoli e viceversa, oltre che da un destino crudele che li ha portati ad una scomparsa prematura. La performance vedrà protagonisti Francesco Tuppo, tenore, Alberto Martinelli, violino, Gabriele Miglioli, violoncello, Elena Trovato, arpa, e Luigi Signori, pianoforte e voce.

Omaggio a Maria Callas continua anche a settembre con quattro appuntamenti: martedì 5 settembre alle 21 alla Spiaggia delle Muse va in scena Le tre Patrie di Maria. L’America Brani di Barbra Streisand, Ella Fitzgerald, Liza Minnelli e altre con Sarah Tisba, soprano, Alberto Martinelli, violino, Gabriele Miglioli, violoncello, Elena Trovato, arpa, e Luigi Signori, pianoforte e voce. Martedì 12 settembre alle 21 al Villa Cortine Palace Hotel Le tre Patrie di Maria. L’Italia Brani di Mina, Ornella Vanoni, Mia Martini, Iva Zanicchi ed altre con Sarah Tisba, soprano, Alberto Martinelli, violino, Gabriele Miglioli, violoncello, Elena Trovato, arpa, e Luigi Signori, pianoforte e voce. Ingresso libero, prenotazione obbligatoria. Venerdì 15 settembre alle 21 alla Spiaggia delle Muse Le tre Patrie di Maria. La Francia Brani di Edith Piaf, Mireille Mathieu, Dalida, Juliette Greco ed altre con Sarah Tisba, soprano, Alberto Martinelli, violino, Gabriele Miglioli, violoncello, Elena Trovato, arpa, e Luigi Signori, pianoforte e voce. Chiude la rassegna venerdì 22 Settembre alle 21 nella splendida Spiaggia delle Muse Cara Callas Voce di donna. Concerto jazz Il racconto di un’epoca attraverso le voci femminili che l’hanno segnata con Cristina Zavalloni, voce, e Manuel Magrini, pianoforte.

Omaggio a Maria Callas fa parte di La Divina Emozione. Sirmione Callas 21 23. Con il patrocinio di Regione Lombardia, Provincia di Brescia, Comunità del Garda, Consorzio Lago di Garda Lombardia e Garda Musei e sponsorizzato da Marmi Ghirardi. Il programma di La Divina Emozione. Sirmione Callas 21 23 viene costantemente aggiornato sul portale turistico del Comune di Sirmione visitsirmione.com con gli approfondimenti di tutti gli eventi. La pagina dedicata è disponibile qui.  Per ogni ulteriore informazione è possibile contattare l’Ufficio Cultura e Turismo del Comune di Sirmione, tel. 030 99009 184 - mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Agosto è, per il mio carattere, un mese di tranquilla meditazione. La città rallentata induce a curiose riflessioni, nel tentativo di vincere la sonnolenza postprandiale; la calma casalinga, protetta dalle spesse mura del palazzo in cui abito, mi evita imbarazzanti bermuda, che espongono con poca dignità ridicole gambette, come direbbe la mia compianta nonna “alla besturli”,  e sollecita i pensieri. Nell’anno in cui Brescia è capitale italiana della cultura molti di questi pensieri si concentrano su questo aspetto.

Sopravvissuto a mesi di inaugurazioni, visite dovute a mostre: alcune da dimenticare, per bruttezza e per mancanza di ogni base scientifica, altre elogiabili più per lo sforzo organizzativo che per novità di studi, e a eventi più o meno effimeri, mi disintossico ragionando sulla quotidianità della cultura. Cultura del vivere civile e già trovo che qualcosa non quadra se si è sentita l’esigenza di sollecitare la nostra “civiltà” mediante il messaggio 'facciamo di Brescia capitale della pulizia e della gentilezza' che è comparso sui mezzi della raccolta dei rifiuti.

Cultura del ricordo che purtroppo ritrovo, forse con toni enfatici, ma ben espressa in epigrafi, marmi e architetture nel Vantiniano: il resto è caos. La città in questi anni si è riempita di totem, cartelli indicatori da far rabbia alla torre di Babele, ma si è dimenticata di dare il giusto peso a due componenti di “arredo urbano” che sono fondamentali per ricordare fatti e persone: il primo utilitaristico, ossia le intitolazioni delle vie il secondo le lapidi celebrative. Se intitolare una via è gesto di sommo ricordo, come possiamo ricordare dinnanzi a targhe come “Fratelli Rinaldini”, davanti alla quale scomodiamo il don Abbondio manzoniano e il suo Carneade, o “G.M. Bernini”, per cui primo pensiero è pensare all’errore di stesura e che la M. sia in realtà una L. e la via sia intitolata al grande scultore barocco?

Per le memorie ricordo due lapidi: una dedicata a Lattanzio Gambara, il più insigne pittore della maniera che abbia avuto la città, in via Gabriele Rosa; l’altra dal testo ormai illeggibile ad un altro illustre bresciano, di cui per ora non rivelo il nome, ubicata in prestigiosa collocazione sul fianco sinistro del portale del Duomo Vecchio. Ma per ora non diamoci pena: agosto cultura mia non ti conosco e se ne riparlerà a settembre, mese di ripensamenti, dopo le “gambette” al sole. 

Giuseppe Merlo

 

Ricco calendario di appuntamenti per il mese di agosto nel prestigioso maniero valsabbino, sempre più meta per studenti e famiglie. Flocchini: “Merito di programmazione ed offerta turistica”.

Si conferma meta prediletta per le famiglie la Rocca d’Anfo che anche quest’anno vede in crescita il trend di visitatori e che quindi fa sperare di raggiungere la prestigiosa quota di 6mila visitatori prima della canonica chiusura invernale. Il dato che, comunque, più sorprende è il raddoppio degli studenti in visita con le scolaresche che nella prima parte dell’anno sono addirittura raddoppiati raggiungendo quota 350 unità.

“La nostra fortezza napoleonica - ha commentato con soddisfazione il presidente della Comunità Montana, Giovanmaria Flocchini - è senza dubbio un simbolo per tutti i valsabbini, ma diventa ogni giorno di più anche punto di riferimento per gli appassionati di vicende storiche oltre che per i giovani in via di formazione”. L’ottimo risultato conseguito è anche frutto di “una programmazione attenta e che coinvolge il più possibile varie figure del territorio” precisa Flocchini, mentre sottolinea che l’offerta, oltre ai vari percorsi tradizionali, durante l’estate è ulteriormente arricchita anche di visite speciali come, ad esempio, “Rocca al Chiaro di Luna” (in programma il 4 agosto ed il 2 settembre) e il nuovo percorso breve, inaugurato a partire dal mese di agosto e che si affianca ai tradizionali tour guidati “Dalla Serenissima al Regno d’Italia” e “Percorso Napoleonico”, che prevede una camminata di circa 2 km dalla Caserma Zanardelli fino alla Batteria Tirolo posizionata nella parte inferiore della Rocca.

Per rendere tuttavia più fruibile la struttura secolare, l’Ufficio del Turismo della Comunità Montana (per info e prenotazioni: tel. 375 6221121 e www.roccadanfo.eu) ha dato il via per il mese di agosto ad un’ampia gamma di iniziative. Nel dettaglio: nelle domeniche del 6 e 13 agosto prenderanno vita le passeggiate animate dedicate ai più piccoli che, attraverso danze, indovinelli e un’imperdibile caccia al tesoro, saranno accompagnati alla scoperta della più grande fortezza napoleonica d’Italia.

Sabato 12 agosto la Rocca sarà il palcoscenico dello spettacolo musicale “Viaggio nella musica italiana d’Autore” realizzato dal gruppo “Camelia’s Lords”. Sabato 26 agosto andrà in scena “Notte di indagini e misteri alla Rocca d’Anfo” dove i visitatori, accompagnati dal team dell’Associazione di Ricercatori del Paranormale “Hidden Hunters Mystery Team”, si recheranno presso i luoghi protagonisti di imperscrutabili fenomeni. Infine, per gli amanti della tecnologia e della realtà virtuale, è sempre possibile scoprire il secolare patrimonio storico-paesaggistico a 360°, attraverso dei visori 3D: una modalità innovativa per ammirare la fortezza napoleonica più grande d’Italia in tutta la sua magnificenza.

Dal 21 al 30 luglio si svolgerà la 39esima edizione del Musica Riva Festival con 22 eventi e 500 artisti in arrivo da tutto il mondo. Il festival accompagnerà il pubblico alla scoperta dei luoghi di Riva del Garda e del Garda trentino tra concerti, masterlcass e workshop con artisti di fama internazionale

 

La suggestiva località situata sulla sponda trentina del lago di Garda torna a ospitare il «Musica Riva Festival», la manifestazione nota a livello nazionale e internazionale che raccoglie il meglio della musica classica e contemporanea quest’anno in programma dal 21 al 30 luglio. Workshop, masterclass, concerti ed esibizioni in luoghi magici e pittoreschi come quelli che il Garda trentino sa offrire: questo è «Musica Riva Festival», che per la 39esima edizione della rassegna propone un programma ricchissimo di ventidue eventi, diciotto giorni dedicati all’alto perfezionamento per giovani talenti, tre workshop indirizzati alla scoperta e all’approfondimento degli strumenti musicali e dei loro interpreti, un artista in residenza e più di cinquecento artisti provenienti da oltre tredici Paesi. 

Dopo la partecipazione alla Festa della Musica di Riva del Garda, con il medley da brivido di Giuseppe Fiorenza al pianoforte e di Pietro Roffi alla fisarmonica (Artist in Residence di quest’edizione), «Musica Riva Festival» ha offerto un assaggio in anteprima il 12 luglio, con «Dal mondo nuovo», in collaborazione con Fog, Festival orchestre giovanili, Firenze: protagonista la «Copenhagen Region Youth Symphony Orchestra» (Julie Rønløv Nielsen al flauto, direttore Christian Schmiedescamp Dusika). La giovane orchestra danese ha proposto musiche di Carl Nielsen, Giuseppe Verdi, e Antonin Dvorák.

Dal 21 al 30 luglio prenderà il via la rassegna vera e propria che toccherà quindici location dislocate tra Riva del Garda e tutto il Garda trentino. La manifestazione è stata presentata alla presenza del presidente di Musica Riva Luca Rizzardo Gianfilippi, del responsabile della programmazione artistica Lucas Carl Christ, e per l’amministrazione comunale del vicesindaco Silvia Betta e dell’assessore Lorenzo Pozzer, oltre che del comitato organizzatore e dei referenti delle realtà associative che collaborano con il festival.

«Dal 1983 molti si sono esibiti accettando l’invito di Musica Riva, e tra loro, Gloria Gaynor, Gilberto Gil, Béjart Ballet Lausanne, il corpo di ballo del teatro Mariinskij, Village People, Balletto Bol’šoj, Aldo Ciccolini, Enrico Rava, il Corpo di ballo dell’Armata rossa, Natalia Gutman, Veriano Luchetti, Accademia nazionale di danza di Pechino, Stefano Bollani» ha spiegato il presidente di «Musica Riva», Luca Rizzardo Gianfilippi. «Ricercando la qualità, con audizioni, selezionando ed invitando soprattutto giovani artisti di talento da ogni parte del mondo a suonare, cantare o a danzare, proponiamo concerti, masterclass e corsi di perfezionamento. Offriamo a giovani talenti la città di Riva del Garda come palcoscenico principale per farsi conoscere da un pubblico internazionale o rendere onore a chi è già un artista di successo. Siamo convinti che credere in se stessi con persistenza, la disciplina, il duro lavoro e la passione possano coltivare quel talento che è presente in ognuno di noi». 

«Il festival accompagnerà il pubblico alla scoperta dei luoghi di Riva del Garda e del territorio limitrofo, attraverso un'ampia proposta di generi musicali in quindici location distinte, valorizzando il patrimonio artistico, naturale e sociale dell’Alto Garda, grazie a una preziosa sinergia instaurata fra Musica Riva e numerose realtà quali istituzioni, associazioni, imprese, fondazioni, privati e amministrazioni comunali della città e dei comuni vicini» ha dichiarato Lucas Carl Christ, responsabile della programmazione artistica del festival. «Musica sinfonica, lirica, concerti da camera dal Barocco fino al ‘900, concerti aperitivo, letture, prime esecuzioni assolute alla presenza dei compositori, musica classica dall’India al Sud America insieme ad una ricca proposta di attività dedicate al giovane pubblico, ai ragazzi e alle famiglie, saranno il cuore di una grande «festa» estiva, come suggerisce l’etimologia stessa del termine “festival”, a Riva del Garda». 

«È stato fatto un lavoro importante di ricucitura, dopo due anni di cambiamenti che hanno traghettato Musica Riva verso il futuro» ha sottolineato il vicesindaco Silvia Betta. «Molto importante per noi che le associazioni culturali collaborino tra di loro».

«Musica Riva Festival» entrerà nel vivo il 21 luglio alle ore 21.00 al Palavela di Riva del Garda con l’attesissimo evento «Carmina Burana» di «Carl Off»; in apertura verrà eseguita «Festival Ouverture» composta dall’Artist in residence Piero Roffi, una prima assoluta commissionata da «Musica Riva Festival». La celeberrima ed emozionante cantata scenica basata su 24 poemi medievali sarà invece eseguita dall’Orchestra di Padova e del Veneto, dal Coro Lirico Veneto e dal Coro voci bianche “Cesare Pollini”, oltre che da un cast internazionale di solisti formato da Marina Monzò (soprano), Federico Fiorio (controtenore), e Nikolai Zemilanskikh (baritono).

Il 22 luglio, alle ore 17.30, al Gran Hotel Liberty di Riva del Garda, la kermesse prosegue all’insegna del «Patto col Diavolo», con Alexandru Tomescu al violino e Sinziana Mircea al pianoforte, che suoneranno le composizioni di Câlin Humâ - prima assoluta, alla presenza dell’autore - Jules Massenet, Niccolò Paganini e Camille Saint-Saens; la sera, alle ore 21, presso il Cortile della Rocca, toccherà invece ai «Grandi classici», Wolfgang Amadeus Mozart e Ludwig van Beethoven suonati dall’Orchestra di Padova e del Veneto (pianista Massimo Somenzi).

Alle 5:49 del 23 luglio in spiaggia «Purfina» «Musica Riva Festival» propone il suggestivo concerto all’alba della star del «sitar» Ashanka Sen (alle tabla: Arup Kanti Das) mentre la sera, alle ore 21.00, alla «Spiaggia degli Olivi», toccherà a «Le Gran Tango» di Astor Piazzola e all’esibizione alla fisarmonica di Pietro Roffi e al pianoforte di Alessandro Stella. Il giorno successivo, il 24 luglio, alle ore 11.00, a Palazzo Martini, la manifestazione celebrerà il «Barocco europeo» con il concerto di Renzo Michelini (al violino) e di Angelica Selmo (clavicembalo). La sera stessa «Musica Riva Festival» si sposta con l’evento intitolato «La Vita è bella» in un luogo magico come l’area Archeologica «San Martino» ai Campi di Riva del Garda; si esibiranno Pietro Roffi alla fisarmonica e Gianni Sciambarruto alla chitarra: in quest’atmosfera unica, sospesa nella bellezza del bosco, verranno proposte le colonne sonore di film iconici come «La Vita è bella», «Il postino», «Nuovo cinema paradiso», in un tributo a grandi compositori come Nicola Piovani, Ennio Morricone e Yann Tiersen.

Il 25 luglio toccherà invece a «Florestan und Eusebius» alla «Fraglia della Vela»: alle ore 17.30 si esibirà il duo formato da Petr Pavlov (prima viola del Teatro La Fenice di Venezia), e dalla pianista russa Alexandra Pavlova. La giornata si chiuderà alle ore 21.00 con «Il libro dei mostri» presso il Cortile della Rocca. Il 26 luglio programma fittissimo di eventi vede, alle ore 11.00 alla Fraglia della Vela, il «Master Piano» (recital pianistico degli allievi del corso di alto perfezionamento di pianoforte), alle 17.30, presso il Cortile della Rocca, lo «Stringe Across Culture» e, alle ore 21.00, nel Parco della Rocca, lo spettacolo «Rhythm!», celebrazione delle radici afroamericane a latinoamericane della musica soul e funk con «The East Coast Cats» con artisti provenienti dalla Berklee college of music di Boston. 

Il 27 luglio in cartellone troviamo la «Polifonia romantica», alle ore 11.00 nella chiesa di Santa Maria Assunta, «Luci Serene» alle 17.30 e, alle ore 21.00, nella meravigliosa «Villa De Lutti», lo spettacolo «Armonie della sera», con musiche, fra gli altri, di Franz List, Andrea Maffei, Franz Schubert, Giuseppe Verdi, eseguite da Yulia Merkudinova (soprano), dalla voce recitante di Karl-Heinz Macek e da Leonardo Bartelloni (pianoforte). Il 28 luglio, nell’incantevole cornice della chiesa San Lorenzo di Tenno, andrà scena, alle ore 11.00, «Sacro Mozart», mentre alle 17.30, sarà la volta di «Music Knows No Borders», al Casinò municipale di Arco e, alle 21.00 nel cortile della Rocca, di «Carmen Suite», con i Cameristi e Percussionisti del Teatro La Scala (direttore: Francesco Muraca).

Il 29 luglio «Musica Riva Festival» va avanti senza sosta alle 17.30 con «Microcosmi», in collaborazione con Fog, Festival orchestre giovanili di Firenze e, alle 21.00, con «The Final Countdown», una serata esplosiva nella quale i classici della storia del rock - Pink Floyd, Queen, Elvis, Metallica, Europe - verranno riproposti in una chiave inedita con orchestra sinfonica. Si chiude il 30 luglio con il recital musicale degli allievi del corso di alto perfezionamento di canto e flauto alle 11.00 in Conservatorio e, alle 16.30 sul Monte San Martino di Comano Terme con «Brass On Air».

"Insetti": dal 13 luglio al 15 agosto al Salòttino è aperta al pubblico una mostra dal tema insolito ma molto trattato nell'arte contemporanea. Ingresso libero.

 

Una nuova mostra con ben tredici artisti per un tema che pare inusuale, ma che è stato affrontato spesso e volentieri nel corso della storia dell’arte, specialmente contemporanea. Gli approcci tecnici e materici saranno tanto vari quanto questi piccoli ed inevitabili compagni delle nostre estati: pittura, disegno, stampa, fotografia, installazione - e declinazioni varie all’interno delle stesse discipline. Quale aspetto avrà colpito ogni artista? La bellezza o la fobia? La meraviglia o il fastidio? 
 
La proposta del Salòttino nasce proprio dal desiderio di rimanere sorpresi di fronte all’approccio scelto da ognuno dei partecipanti: la risposta entusiasta di un gruppo così folto dimostra che in effetti l’idea è intrigante. I tredici artisti che parteciperanno sono Cinzia Battagliola, Cristina Beretta Barbieri, Pi Cro, Ornella Daccordi, Emanuele Garletti, Gabriella Goffi, Marco Onorio, Simona Paganella, Davide Patrignanelli, Paola Pezzotta, Benedetto Spiess, Mario Toselli, Laura Zani.
 
Dal micro al macro, ogni artista ha raccontato, espresso, indagato e restituito il proprio rapporto con questi piccoli, multiformi e spesso coloratissimi esseri, dall’apparenza quasi aliena. Inaugurata lo scorso sabato 15 luglio, la mostra ospitata in Via Fantoni 36 a Salò resterà aperta fino a ferragosto. Per tutta la durata della mostra le aperture saranno dal giovedì alla domenica, 10-12 e 16-20: una tappa in più da aggiungere alle visite lacustri, per fare anche quattro passi lungo la ritrovata Via delle Margherite.
 

È stata presentata a Palazzo Broletto la seconda edizione del CULT-Cura Festival, manifestazione organizzata dall’associazione culturale Biùcultura nella media Valle Sabbia. Primo appuntamento a Mura il 21 luglio alle 20:45. Ingresso libero per tutti gli eventi.
 
Quest'anno la rassegna conferma la partecipazione dei comuni di Agnosine, Bione, Barghe, Odolo, Preseglie e Sabbio Chiese, allargando la collaborazione alle new entry Mura, Pertica Alta e Provaglio Val Sabbia. Si ritrova anche la collaborazione della Comunità Montana di Valle Sabbia e Fondazione Provincia di Brescia Eventi, che quest’anno si lega anche con lo Young Board di Palazzo Martinengo. Novità anche la charity partnership con “Rari come Franci”, associazione che si occupa di raccogliere fondi per la ricerca contro le malattie rare.
 
CULT-Cura: non solo la cultura come cura – uno degli obiettivi di Bergamo e Brescia Capitale italiana della Cultura nel 2023 – ma anche la cultura come “Cult”, perché possa godere di un nuovo successo anche duraturo, che possa diventare in qualche modo esemplare: così era nata l’idea del Festival, e così si è ampliata, insieme alla rete creata tra Biùcultura e gli enti coinvolti, che hanno risposto all’invito, mettendosi a disposizione e collaborando per gli incontri che verranno organizzati tra luglio e ottobre.
 
Questi gli ospiti: a Barghe l’alpinista Nives Meroi, prima donna ad aver scalato tutti i quattordici ottomila metri senza ossigeno; a Bione il giornalista esperto di geopolitica Dario Fabbri, a Mura il poeta e “sacerdote” della paesologia Franco Arminio, a Odolo la filosofa e tiktoker Benedetta Santini, a Pertica Alta il sociologo Aldo Bonomi, a Preseglie l’economista social Pecuniami, a Provaglio Val Sabbia la giornalista Tonia Cartolano, a Sabbio Chiese padre Enzo Bianchi. Chiuderà il festival l’appuntamento ad Agnosine a ottobre con un ospite che verrà annunciato a breve. 
 
Il festival dello scorso anno ha coinvolto più di 800 spettatori e gli incontri sono stati messi a disposizione sul canale Youtube di Biùcultura e sottoforma di podcast su diverse piattaforme. “Quella che era una duplice scommessa - spiega Fabio Gafforini, presidente di Biùcultura e direttore artistico della rassegna - è diventata una solida realtà: da una parte dare vita a un nuovo festival in Valle Sabbia, dall’altra far nascere una rete tra associazioni e istituzioni basata sulla condivisione di un’iniziativa culturale con la volontà di dare sempre nuove opportunità di confronto al nostro territorio, periferico ma non marginale. Per quanto riguarda gli ospiti, abbiamo cercato personalità che possano parlare di diversi temi a un pubblico potenzialmente diverso e, soprattutto, con linguaggi diversi: infatti, il punto di partenza non sarà più solo il libro ma si guarderà alla multimedialità.”
 
Gli eventi saranno tutti ad ingresso libero. Partner dell’iniziativa sono Confartigianato Brescia e Lombardia orientale, Compagnia della Stampa – Massetti Rodella Editore, La Cassa Rurale, Imbal Carton. CULT-Cura Festival ha ricevuto il patrocinio – oltre che dai nove comuni della rete – da Regione Lombardia, Provincia di Brescia e Comunità Montana di Valle Sabbia. Inaugura la rassegna Franco Arminio il 21 luglio alle 20.45 a Mura, al centro sportivo all’ombra della Pieve.
 
L’Associazione Culturale Biùcultura nasce nel novembre 2014 dal volere di un gruppo di giovani, in un contesto dove mancava una realtà che si occupasse prettamente di cultura e promozione del territorio. La spinta dei giovani ha permesso poi all’associazione negli anni di mutare, accrescere gli indirizzi programmatici e implementare progetti e strategie comunicative. Il CULT-Cura festival è l'ultima felice realizzazione del gruppo.

La Rocca di Lonato del Garda dedica una retrospettiva a Mario Giacomelli, uno dei maggiori interpreti della fotografia italiana del Novecento. Resterà aperta dal 7 luglio al 29 ottobre.

Un’importante retrospettiva dedicata allo straordinario lascito fotografico di Mario Giacomelli (Senigallia 1925 – 2000), uno dei maggiori interpreti della fotografia italiana del Novecento, viene organizzata dal 7 luglio al 29 ottobre 2023 dall’amministrazione comunale della Città di Lonato del Garda, in collaborazione con la Fondazione Ugo Da Como. Ad ospitarla, la suggestiva cornice della Sala del Capitano nella Rocca visconteo-veneta, all’interno del complesso monumentale della Fondazione Ugo Da Como.

Davvero in pochi hanno consapevolezza del grande tesoro che si cela nelle stanze della Biblioteca civica di Lonato del Garda: si tratta di 101 fotografie di Giacomelli, appartenenti al Comune. Nel 1985 Mario Giacomelli, al termine di una mostra ospitata nel Palazzo Municipale di Lonato del Garda, donò alla Comunità tutte le fotografie da egli stesso selezionate per quella rassegna. Al fine di valorizzare questo rilevantissimo patrimonio artistico, mirando a diffonderne sempre più la conoscenza, l’amministrazione di Lonato del Garda, sotto il coordinamento dell’Assessorato alla Cultura guidato da Mariangela Musci, ha costituito un gruppo di lavoro coinvolgendo la Fondazione Ugo Da Como e organizzando la mostra, intitolata Mario Giacomelli, una retrospettiva. La Raccolta di Lonato del Garda. Di notevole valore culturale, è curata da Filippo Maggia e si avvale anche della collaborazione dell’Archivio Mario Giacomelli. 

La mostra presenta 81 delle 101 fotografie di proprietà del Comune di Lonato del Garda rappresentative di diverse fra le celebri serie che hanno reso famosa la produzione di Mario Giacomelli, come quella dei seminaristi, dei paesaggi immortalati da alta quota, di Scanno. 

Scrive Filippo Maggia in catalogo: «Di questa raccolta alcune opere fungono da esempi compiuti dello stile unico che contraddistingue ancora oggi la fotografia di Giacomelli: il taglio plastico e la composizione pittorica dell’immagine “La fotomodella” del 1955; il bianco e nero abbacinante, quasi fluorescente emanato dalla celebre fotografia del bambino di Scanno, frutto di un’attesa lunga e ragionata; i giovani seminaristi ripresi dall’alto che paiono sospesi nel vuoto, su di un pavimento di cui Giacomelli ha cancellato quasi ogni traccia scolpendo il nero dei soggetti sullo sfondo bianco; il volto di una donna anziana che affiora alla base di un’immagine dove danzano figure scure, realizzata con due negativi, una fotografia inventata per rappresentare “il volto della morte”; il bambino leggermente sfocato che guarda la macchina fotografica tenendo a fuoco la ragazzina dietro di lui, obbligando così lo spettatore a passare da un piano prospettico a un altro; un volto femminile celestiale, con ombre accennate di gabbiani che lo accompagnano in un volo poetico, onirico, dalla serie su “Caroline Branson da Spoon River”; le immagini contrastate e severe della serie “Presa di coscienza sulla natura” degli anni 1976-1984, rigorose metafore del rapporto puro e primitivo che Giacomelli auspica tra uomo e natura.

Una raccolta preziosa quella del Comune di Lonato del Garda, un dono di inestimabile valore lasciato da un fotografo unico e, ancora oggi, irripetibile». La mostra, concepita quale tappa a Lonato del Garda nell’anno in cui Bergamo e Brescia sono Capitale Italiana della Cultura, mira a far conoscere al largo pubblico di turisti ed appassionati d’arte e storia questa incantevole località, fra le più affascinanti dell’entroterra del Lago di Garda, e il complesso monumentale della Fondazione Ugo Da Como, con la sua Rocca (Monumento Nazionale), l’eccezionale Casa Museo (con oltre 20 ambienti interamente arredati) e la Biblioteca storica, una delle biblioteche private più importanti in Italia.

La mostra è stata realizzata grazie a un contributo di Fondazione Cariplo. Il catalogo edito da SKIRA è curato da Filippo Maggia.

Orari di apertura: dal lunedì alla domenica, dalle 10 alle 17. Costo del biglietto di ingresso alla Rocca: gratuito per i residenti nel Comune di Lonato del Garda; 5 euro per la sola mostra e la visita libera della Rocca;10 euro per la visita dell’intero complesso monumentale della Fondazione Ugo Da Como (Rocca e Casa Museo di Ugo Da Como).  

Per informazioni e prenotazioni: 030.9130060 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.fondazioneugodacomo.it

Prende il via questa settimana '90 pagine…più o meno', il progetto che l’amministrazione comunale di Gavardo ha presentato a Fondazione Cariplo all’interno del Bando “Per il Libro e la Lettura”, ottenendo un finanziamento di 54.000 euro.

Il progetto, che vede la Biblioteca civica “E. Bertuetti” quale capofila, l’Associazione Violet Moon e la Cooperativa La Nuvola nel Sacco quali partner, nasce come provocazione e parte dalla richiesta che gli studenti pongono alle bibliotecarie quando devono scegliere i libri da leggere: le “90 pagine” risultano essere un numero accettabile per la lettura.

L’obiettivo che si pone il progetto, che si svilupperà in un arco temporale di un anno e mezzo circa, non è necessariamente quello di invitare a leggere “di più” ma di caricare di valore ciò che si legge con l’auspicio che questo possa con naturalezza portare ad una maggiore lettura o alla lettura di libri con più pagine. Le iniziative proposte hanno un nuovo taglio, sono un po’ “fuori dal coro”, diverse dalle abituali modalità di promozione alla lettura, proprio per avvicinare possibili nuovi lettori con linguaggi nuovi a maggiormente vicini alla loro quotidianità. 

Questo valore aggiunto lo si vuole raggiungere attraverso i racconti e le storie di Gavardo che verranno raccolte proprio in 90 pagine (più o meno), cercando di coinvolgere “nuovi pubblici” a partire dai bambini dai 3 ai 6 anni, per poi giungere agli adolescenti e preadolescenti, alle famiglie straniere, agli anziani, alla Comunità tutta.

Saranno quattro le azioni attraverso le quali si svolgerà il progetto. La prima, “Storie di cui parlare”, prenderà il via proprio questo fine settimana con Storytelling lab condotto da Marco Cortesi e Mara Moschini al Teatro di Sopraponte e ha lo scopo di insegnare le tecniche per raccogliere e raccontare storie; a seguire la raccolta dei racconti orali delle tradizioni culturali gavardesi. La seconda azione, “Storie da condividere”, parte dal progetto pilota per i bambini in età prescolare, già in essere, “Leggere Storie Raccontare Culture” attraverso il quale un gruppo di mamme straniere si rendono disponibili a leggere libri nella propria lingua madre; la fascia degli adolescenti avrà invece l’opportunità di partecipare ad un laboratorio di book trailer con la possibilità di aprire un canale Youtube collegato alla biblioteca attraverso il quale promuovere libri.

La terza azione, “Storie da leggere”, vedrà la pubblicazione del libro “Storie di Gavardo” che sarà utilizzato per promuovere la lettura attraverso eventi sul territorio. L’ultima azione, “Storie da Ascoltare”, sarà infine dedicata alla promozione del libro pubblicato attraverso una rassegna che racconterà il progetto, vedrà la rappresentazione di alcune storie attraverso performance e letture ad alta voce, vedrà la promozione del valore della lettura e della biblioteca come punto d’incontro per la comunità. La rassegna verrà condotta dai ragazzi, dalle mamme e dalle persone coinvolte e che verranno preparati da un professionista; ad occuparsi del “lancio” saranno gli stessi ragazzi attraverso i canali social e Youtube che verranno attivati.

Si tratta di un progetto ambizioso che ha visto il favore di Fondazione Cariplo nell’anno di Bergamo e Brescia Capitale della Cultura e attraverso il quale l’amministrazione comunale vuole valorizzare la tradizione orale del proprio territorio, cercare di raggiungere più e diverse persone, soprattutto giovani, aprendo nuovi canali di comunicazione, dare ancora più valore alla lettura e quindi alla Biblioteca, collocata in Area63, quale luogo di riferimento culturale ma anche di socialità

E’ iniziata in questi giorni l'ampia proposta delle iniziative organizzate dall’amministrazione comunale di Gavardo. La Magica Estate è patrocinata dalla Provincia e dalla Comunità Montana di Vallesabbia, con il sostegno della BCC Brescia.

Anche quest’anno le iniziative si rivolgono ad un pubblico ampio, cercando di avvicinare le diverse esigenze e, ancora una volta, provando a dare nuova vita alle piazze e agli spazi aperti.

Tornerà Pilates al Parco nei martedì di giugno e luglio in diversi parchi di Gavardo, il Teatro all’Aperto metterà in scena musical e spettacoli, ma sarà possibile andare anche Di Sera ad Area 63 con spettacoli e letture animate per bambini. E ancora il Cinema d’Estate in piazza De Medici a luglio e gli incontri di Wanderlust. Viaggi, incontri ed altri orizzonti per raccontare di viaggi al Parco Baronchelli, la Bibliomerenda del lunedì: laboratori con merenda in biblioteca per i bambini e sempre in biblioteca Il filo dell’amicizia: impariamo l’uncinetto nei pomeriggi dei giovedì di luglio.

L’Isolo riprenderà la sua stagione con la presentazione del nuovo libro di Enrico Giustacchini Il Giudice Albertano e il caso del leone azzurro, moderato da Claudio Baroni con le letture di Deni Giustacchini e le musiche dei The Boo per poi iniziare i Concerti dell’Isolo tra luglio e agosto. Sempre da agosto tornerà Acque e Terre Festival con i Cisalpipers. Gruppo di musica folk & celtica al Parco Baronchelli e per il terzo anno Piazza Aldo Moro ospiterà l’HOP HOP STREET FOOD nei giorni di 25, 26, 27 agosto.

Altre iniziative saranno significative inoltre per la comunità gavardese e daranno corpo ai Concerti d’inizio Estate. Sabato 17 giugno nel Chiostro del Monastero di Santa Maria degli Angeli la Fanfara del 3°Reggimento Carabinieri “Lombardia” di Milano terrà un concerto in occasione dell’Inaugurazione della Sede dell’ANC Sezione di Gavardo; sabato 23 giugno il Corpo Bandistico Nestore Baronchelli di Sopraponte terrà al Teatro di Sopraponte il Concerto alpino aspettando l’Adunata Sezionale della Monte Suello; infine, sabato 1  luglio il Corpo Musicale Viribus Unitis di Gavardo terrà il Grande Cinema in Concerto in piazza De Medici.

Sabato 17 giugno e domenica 18 giugno saranno invece due giorni di festa e di sport con A Tutta Birra al Palazzetto dello Sport e la Via del Marmo competizione per mountain bike che si snoda fra i sentieri di Gavardo, Prevalle, Paitone e Serle, comuni del Carso bresciano, a cura dell’Associazione Tempo Perso.

A conclusione, l’8, il 9 e il 10 settembre si terrà la 69°Adunata Sezionale della Monte Suello. 

L’intero programma si può trovare sul sito del Comune di Gavardo. Per informazioni è poi possibile scrivere a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure telefonare allo 0365.377462. Si può infine seguire le pagine facebook e instagram istituzionali Area 63 Gavardo oppure Davide Comaglio Sindaco.

 

Riprende la rassegna jazz Minerva Musicae, serate di note ed emozioni a Manerba del Garda, riproposta per il secondo anno dopo il successo della scorsa stagione estiva.

Ha preso il via in questi giorni la rassegna jazz Minerva Musicae, organizzata dall'assessorato Turismo e Cultura del Comune di Manerba del Garda, in collaborazione con la Manerba Servizi Turistici. L'evento, che promette di regalare serate indimenticabili all'insegna della musica jazz, si tiene nel suggestivo giardino della chiesetta di San Giorgio, vera e propria terrazza naturale affacciata sul lago di Garda.

La rassegna prevede quattro appuntamenti imperdibili, tutti con inizio alle ore 21:15. Il primo spettacolo si è svolto con successo domenica 4 giugno con “Kind of Bill”, un concerto-tributo al leggendario Bill Evans.

Il secondo concerto, in programma per sabato 1 luglio, vedrà sul palco il trio Barba, Negri, Ziliani ad accompagnare il trombettista di fama internazionale Fulvio Sigurtà.

Venerdì 14 luglio sarà la volta del Danilo Perez Trio, che si esibirà la sera precedente al prestigioso Umbria Jazz. La formazione, creata dal pianista panamense Danilo Perez, comprende l’attesissimo John Patitucci - uno dei più grandi e versatili contrabbassisti contemporanei, nominato ben 15 volte ai Grammy Awards e vincitore del prestigioso riconoscimento in due occasioni - e il newyorkese Adam Cruz alla batteria.

La chiusura in grande stile della rassegna avverrà venerdì 21 luglio con il Peter Erskine Quartet. Peter Erskine è considerato uno dei batteristi più celebri e stimati al mondo, con una discografia che conta circa 600 dischi. Lo accompagneranno Darek Oles al contrabbasso, George Garzone al sax e, al pianoforte, Alan Pasqua, autore di uno sterminato numero di registrazioni con artisti del calibro di Bob Dylan, Cher e Michael Bublé.

Presentando la rassegna jazz, l'assessore alla Cultura di Manerba, Noemi Avigo, ha commentato entusiasticamente l'iniziativa: "Minerva Musicae rappresenta uno degli eventi di punta del calendario delle manifestazioni 2023 del Comune.  L'alta qualità delle formazioni chiamate ad esibirsi nel Giardino della chiesetta di San Giorgio saprà certamente appagare i gusti dei residenti e dei numerosi visitatori di Manerba, amanti della musica e appassionati di jazz, che potranno godere di serate magiche all'insegna della melodia e dell'emozione. La loro soddisfazione sarà il premio più gradito per tutti coloro che partecipano all'organizzazione dell’evento".

Tutti gli appuntamenti di Minerva Musicae saranno accessibili gratuitamente, ma a causa della limitazione dei posti disponibili, è obbligatoria la prenotazione anticipata inviando una mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. In caso di maltempo, gli spettacoli si svolgeranno presso il Palazzetto dello Sport, situato in via Selva 16.

“Una conca marmorea sotto le stelle”: così Gabriele d’Annunzio immaginava l’Anfiteatro all’aperto del Vittoriale degli Italiani che – il prossimo 8 luglio alle ore 21.00 – ospiterà l’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala, diretta dal maestro Fabio Luisi.

Il concerto è stato fortemente voluto dal Presidente Giordano Bruno Guerri che, nell’anno dei festeggiamenti per i 160 anni della nascita di Gabriele d’Annunzio, ha portato un’eccellenza italiana nell’Anfiteatro della dimora del Vate, oggi completamente restaurato con la copertura in marmo rosso veronese così come sognava il poeta. La compagine orchestrale – formata da 65 elementi under 30 provenienti da ogni parte d’Italia e da nove differenti nazionalità – è il fiore all’occhiello del Dipartimento Musica dell’Accademia Teatro alla Scala, un ambizioso progetto formativo che offre ai talenti selezionati una preparazione completa sul repertorio sinfonico, operistico e di balletto.

Aprirà la serata L’Oiseau de feu, suite de ballet pour orchestre di Igor' Fëdorovič Stravinskij che sarà eseguita nell’edizione del 1945, una riduzione per sala da concerto dell’omonimo balletto composto dall’autore nel 1910. A seguire la Sinfonia n. 5 in Mi minore op.64 di Pëtr Il'ič Čajkovskij, che, musicata rapidamente tra il maggio e l'agosto del 1888, venne eseguita per la prima volta in novembre a San Pietroburgo, sotto la direzione dello stesso compositore.

Al Vittoriale prende avvio la tournée italiana dell’Orchestra dell’Accademia, resa possibile grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo, che vedrà impegnati i giovani musicisti anche al Nervi Music Ballet Festival (9 luglio, Villa Grimaldi Fassio, Nervi) e al Ravello Festival (14 luglio, Belvedere di Villa Ruffolo). 

I biglietti saranno in vendita sul sito www.ticketone.it a partire dall’8 giugno. Per ulteriori informazioni: www.vittoriale.it

Fino al 7 gennaio 2024 al MuSa di Salò un mostra davvero da non perdere, con 112 opere su carta di 100 protagonisti del disegno contemporaneo, per i 40 della Civica Raccolta del Disegno.

La Civica Raccolta del Disegno di Salò – una tra le più prestigiose collezioni di opere su carta in Italia – compie quarant’anni e celebra questo straordinario traguardo con la mostra “LA PASSEGGIATA DELLA LINEA. 100 protagonisti del disegno contemporaneo”. Curata da Lisa Cervigni e Anna Lisa Ghirardi, con Federica Bolpagni, l’esposizione propone una selezione di 110 opere su carta, realizzate dai grandi autori dal Novecento ai giorni nostri.

Sarà in libreria entro fine mese il decimo volume di Enrico Giustacchini dedicato al magistrato e investigatore vissuto realmente nella Brescia del XIII secolo. Si intitolerà "Il giudice Albertano e il caso del leone azzurro" e uscirà come sempre per i caratteri di Liberedizioni.

Sono molte le novità per gli appassionati dei gialli di Enrico Giustacchini che tra pochi giorni avranno fra le mani l'ultimo caso del giudice, chiamato questa volta a indagare non solo nella sua città, ma anche nella vicina Bergamo. Non a caso il volume è inserito nel programma ufficiale di "Bergamo Brescia capitale della cultura 2023". A impreziosirlo, come sempre, le tavole di Andrea Giustacchini che per l'occasione sono a colori e perciò ancora più suggestive (nella foto sopra, particolare di una tavola).

La vicenda questa volta prende avvio da un documento che coinvolge entrambe le città vicine e si svolge nel 1251, anno in cui Brescia e Bergamo giunsero a un trattato di pace dopo anni di lotte feroci. "Il giudice Albertano fu tra i firmatari del documento - racconta Giustacchini - insieme ai due podestà di Brescia e Bergamo. Si trattava di una conciliazione rilevante per due città da sempre in guerra fra loro, anche perché la prima era guelfa e la seconda ghibellina. Il magistrato è sicuramente stato protagonista dell'evento, date le sue finissime doti di diplomatico, ma come sempre mantiene un basso profilo e, oltre alla firma, del suo ruolo si sa poco".

Il testo del trattato, tra l'altro, è giunto fino a noi grazie al Liber Poteris Comunis Civitatis Brixiae, una raccolta di materiali relativi alla storia di Brescia che abbraccia quasi tre secoli, dal 1009 al 1286. "Il documento - continua l'autore - ha inoltre un'altra particolarità per quanto riguarda Albertano: si tratta dell'ultima fonte conosciuta in cui compare il suo nome. Il magistrato aveva allora 55 anni e di lui non si conosce la data di morte, per questo possiamo considerare il testo una sorta di sua eredità".

"Il giudice Albertano e il caso del leone azzurro" sarà presentato in Loggia nei primi giorni di giugno e a Bergamo nei prossimi mesi, dopodiché l'autore riprenderà la consueta serie di incontri attraverso la provincia per diffondere le avventure del suo personaggio tra i già numerosissimi lettori, e appassionati, del territorio. Nel frattempo è giunta la richiesta per una presentazione in sede regionale da parte dell'assessorato alla Cultura di Regione Lombardia, mentre alcuni creativi - rigorosamente coordinati dall'autore - stanno pensando a un adattamento teatral-musicale da mettere in scena nei prossimi mesi. Le sorprese insomma non mancheranno, bisogna solo attendere.

Giovanna Gamba

Il palcoscenico dell’Auditorium del Vittoriale degli Italiani ospiterà il prossimo 8 giugno la grande danza in arrivo da New York: “Gabriele d’Annunzio & Isadora Duncan: il fuoco della vita”. Lo spettacolo - che vuole rievocare le atmosfere proprie dell’epoca in cui lo stesso Gabriele d’Annunzio, l’attrice Eleonora Duse e la ballerina Isadora Duncan rinnovarono radicalmente le rispettive arti con originalità e creatività - vedrà protagonisti i ballerini dell’Istituto Internazionale Isadora Duncan - IDII.

Jeanne Bresciani - direttore artistico dell’Istituto e oggi riconosciuta internazionalmente come danzatrice solista, coreografa, didatta della teoria, maestra d’assoluta autorità nelle esecuzioni del repertorio artistico Duncan - e gli artisti dell’IDII porteranno in scena autentiche coreografie di Isadora Duncan e altre ideate dalla Bresciani, nel peculiare stile ispirato alla grande danzatrice statunitense Lo spettacolo si svilupperà sugli accordi sonori di Gluck, Chopin, Wagner, Brahms, Scriabin, Saint-Saëns e Vangelis.

Lo spettacolo è gratuito su invito, fino ad esaurimento posti. Per informazioni e prenotazioni si prega di scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

La Valle Sabbia in Svezia. Una relazione sulla storia e le opportunità del turismo in Valle Sabbia come caso di studio è stata presentata nei giorni scorsi a Goteborg in Svezia alla conferenza europea di Scienze sociali (ESSHC 2023), un appuntamento molto importante per gli studiosi di vari settori che si ritrovano trasversalmente in questo ambito.

Nell'ambito di una sessione dedicata al turismo rurale e outdoor i professori Luciano Maffi e Maria Paola Pasini rispettivamente dell'Università di Parma e dell'università Cattolica del Sacro Cuore (e nostra direttrice) hanno presentato un lavoro che ricostruisce la storia della Valsabbia sul versante turistico e ne delinea le possibili prospettive future in uno scenario positivo determinato da una convivenza in chiave sostenibile tra industria e turismo, alla luce anche del recente stanziamento legato al bando del PNRR su Livemmo.

Nella discussione sono intervenuti numerosi studiosi tra cui una delegazione spagnola dell'università di Madrid  che ha presentato importanti prospettive di sviluppo nell'ambito delle scienze sociali in Spagna su questi temi.

 

In occasione della 65esima Festa di Maggio, lunedì 1° maggio alle ore 11.30, al Museo Archeologico della Valle Sabbia di Gavardo si inaugureranno due mostre su temi che hanno a che fare con le ricerche del museo.

La prima intitolata “Sotto lo stesso sole. Europa 2500-1800 a.C.” è una mostra condivisa fra tre sedi museali, l’altra è una mostra fotografica che tratta un argomento contemporaneo, ma molto collegato alle ricerche archeologiche del museo: le palafitte.

SOTTO LO STESSO SOLE. Europa 2500-1800 a.C. 

“Sotto lo stesso sole. Europa 2500-1800 a.C.” è il titolo della mostra che vede come protagonisti il MUPRE-Museo Nazionale della Preistoria della Valle Camonica, a Capo di Ponte, il Museo Archeologico della Valle Sabbia di Gavardo e il Museo Civico Archeologico "Giovanni Rambotti" di Desenzano del Garda. 

Tra il 2500 e il 1800 a.C. (tarda età del Rame e inizio dell’età del Bronzo) il continente europeo è teatro di importanti trasformazioni, conquiste tecnologiche e cambiamenti sociali ed economici. Il tutto è accaduto “sotto lo stesso sole”, in una Europa che assisteva alle prime prove di reti commerciali e culturali e di linguaggi iconografici comuni. Con le merci e le persone si muovevano le idee, le invenzioni e le culture. Si creano codici comuni, iconografie condivise, patrimoni di immagini che permettono di comunicare tra territori distanti.  

Al Museo di Gavardo, dal 1° maggio fino al 30 settembre 2023, sarà possibile approfondire i rapporti tra l’Italia settentrionale e il mondo transalpino attraverso la rilettura di alcuni notevoli reperti della collezione permanente: il bicchiere campaniforme, i bottoni tipo Montgomery, le perle in faiance e le tavolette enigmatiche. 

 

ANNA BRENNA - GIORNI IN BIRMANIA, Le palafitte: una storia che continua…

Gavardo, Museo Archeologico della Valle Sabbia, 1 maggio – 14 maggio

Due anni dopo l’iscrizione dei “Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino” nella lista del Patrimonio dell’Umanità UNESCO, che riconosceva l’importanza delle palafitte nella Preistoria europea, una fotografa lombarda, Anna Brenna, nei suoi viaggi intorno al mondo arriva sulle sponde del lago Inle in Birmania, dove documenta la vita di popolazioni che ancora adottano questa particolare tipologia di abitazione. 

Il lago Inle, il secondo lago della Birmania o Myanmar con una superficie di 72 kmq si trova nell’area orientale del paese a una quota di 920 m s.l.m. Lungo le sue sponde vive un popolo di pescatori, famoso anche per i suoi orti galleggianti e le feste tradizionali. L’acqua è un elemento essenziale per la vita della popolazione. Un’immensa distesa di acqua placida dello stesso colore del cielo, specchio del carattere pacifico ed equilibrato della popolazione che ci vive a stretto contatto.

Qui l’intera vita delle persone avviene sull’acqua: si vive in palafitte di legno, si coltivano ortaggi e fiori in orti galleggianti, ci si sposta in barca nei canali formati dal lago, con l’acqua del lago ci si lava e si fa il bucato, sull’acqua del lago vengono organizzati mercati e il lago è popolato da molti pescatori le cui sagome si spostano leggiadre sull’acqua simili a quelle di eleganti fenicotteri. Le palafitte sono costruite in legno e anche gli interni sono completamente rivestiti in legno e decorati con tappeti e tessuti.

Non molto diversa doveva essere la vita nei villaggi palafitticoli che costellavano il territorio gardesano 4000 anni fa… Anna Brenna riesce a cogliere la preponderante presenza del lago e della natura e la forza di una tradizione millenaria.

Anna Brenna è da sempre appassionata di fotografia, ma nel 2011 decide di trasformare un semplice hobby in un modo di esprimersi attraverso le immagini. Partita dalla street photography, sta esplorando nuovi generi per trovare la dimensione attraverso la quale meglio esprimersi e interpretare le diverse realtà con cui entra in contatto. Dal gennaio 2015 collabora con Sara Munari al blog Mu.Sa. Laboratorio di pensieri fotografici e al progetto Mu.Sa. Fotografia.

 

Sabato 22 e domenica 23 aprile, presso Villa Galnica (via Roma 4), l'intero weekend sarà dedicato agli amanti della lettura con la prima edizione della "Festa del Libro in Villa Galnica". Tra gli ospiti d'onore, si segnala sabato 22 alle 17:30 la presenza del generale Luciano Garofano, già comandante del R.I.S. di Parma e ora consulente della trasmissione televisiva "Quarto grado". Orario per entrambe le giornate: 10-13 e 14.30-18.30. Laboratori per grandi e bambini. Ingresso gratuito.

L'iniziativa è organizzata dal Comune di Puegnago del Garda, in collaborazione con la Biblioteca comunale, dall'Associazione culturale e ricreativa Puegnago e Raffa con la bookblogger, Roberta Ghirardi, fondatrice del blog Il sole di Leo. Con l'incantevole sfondo del lago di Garda, i visitatori potranno muoversi nella corte e nelle diverse sale della villa che ospiteranno stand espositivi di varie case editrici, tra cui Arpeggio Libero, Zephyro, Nua, La Corte, Gagio, Usborne, Triskell, Edizioni Del Faro, Mannarino, Chersi. Ci saranno inoltre spazi dedicati a librerie indipendenti, agenzie letterarie, associazioni e singoli autori che esporranno i loro libri.

Sabato 22 aprile alle 17.30 è previsto un incontro d'eccezione alla presenza del generale Luciano Garofano, già comandante del R.I.S. di Parma. Nella sua prestigiosa carriera professionale, Garofano si è occupato delle indagini sulla strage di Capaci nel 1992 e, negli anni 1995-2009 durante i quali è stato comandante del R.I.S di Parma (Reparto Carabinieri Investigazioni Scientifiche), ha lavorato a numerosi casi di cronaca nera, tra i quali la strage di Erba, il serial killer Bilancia, il delitto di Novi Ligure, il caso Cogne e il delitto di Garlasco. Una volta lasciata l'Arma, Garofano ha iniziato la carriera televisiva conducendo dal 2010 il programma L'altra metà del crimine (La7d), mentre attualmente è nello staff di Quarto grado (Rete 4).

A Puegnago del Garda, il generale presenterà, incalzato dalle domande di Roberta Ghirardi, l'ultimo suo libro, Ciccio e Tore. Il mistero di Gravina, scritto con il giornalista Mauro Valentini, anch'egli presente a Villa Galnica. Il volume ripercorre la clamorosa vicenda umana e giudiziaria dei fratellini di Gravina di Puglia avvalendosi di diversi tipi di documenti e testimonianze. Il libro offre non solo percorsi narrativi, ma anche indicazioni concrete da destinare agli inquirenti per una possibile riapertura delle indagini e per scoprire finalmente cosa sia accaduto a Ciccio e Tore. Per scoprire la verità.

Domenica pomeriggio alle 17.30 sarà invece il turno, come ospite d'onore, di Nicoletta Sipos, giornalista e scrittrice che ha lavorato per diversi quotidiani, tra cui «Avvenire» e «Il Giorno», oltre a essere inviata speciale del settimanale «Gente» e, dal 1994 al 2009, redattore di «Chi», sulle cui pagine tiene ancora la rubrica dei libri. A Puegnago presenterà l’ultimo suo romanzo, La guerra di H.

Durante entrambe le giornate, sarà inoltre possibile partecipare a numerose presentazioni di libri con la presenza degli autori che procederanno anche al firmacopie. Tra i nomi segnalati dagli organizzatori, Nicola Fiorin, Attilio De Pascalis, Michela Tanfoglio, Claudia Reghenzi, Marco Granati, Gianmario Gargiulo, Maria Rita Di Pasquale, Monica Rizzardi, Sesto Giuseppe Santoli e tanti altri.

Alle ore 16, in entrambe le giornate, saranno organizzati due laboratori gratuiti per bambini a cura della Usborne, aperti a tutti, previa prenotazione. Età indicata dai 4 agli 8 anni. Anche per gli adulti sono previsti due workshop: uno alle 15 e uno alle 16 di sabato 22, curati da Silvia Visini, dal titolo “Mettici la voce”.

Nei locali della Villa sarà allestita una mostra su Gianni Rodari, a cura del Sistema Bibliotecario Nord Est bresciano. Nell'ambito della mostra saranno organizzate letture a tema per bambini a cura della Biblioteca comunale. Sarà, infine, allestito un angolo per il bookcrossing dove sarà possibile portare i libri che non si usano più e prenderne altri in regalo.

Informazioni e prenotazione workshop: 351/3225189. Tutti gli eventi sono gratuiti.

 

Venerdì 21 aprile alle 18:30, presso palazzo Morani (via Morani 11 - Prevalle), sarà presentato il libro di Matteo Tobanelli alla presenza dell'autore.

Torna a Prevalle l'aperitivo con l'autore e in questo caso verrà presentata l'opera prima di Matteo Tobanelli, "Infinito al tuo risveglio". Si tratta di una raccolta di canzoni e poesie di vita, così le definisce l'autore che nel corso della serata entrerà nei dettagli raccontando al pubblico come sia nata in lui l'idea di scrivere il libro e come abbia messo a fuoco il soggetto.

L'iniziativa è promossa dal Comune di Prevalle in collaborazione con l'ecomuseo del Botticino. Al termine della presentazione, aperitivo per tutti i presenti.

Da sabato 22 aprile a sabato 27 maggio 2023 grazie all’amministrazione comunale di Gardone Riviera è in programma a Palazzo Wimmer (ex Casinò), alle ore 17.30 “Aspettando Suoni e Sapori del Garda”. Sei concerti che si differenziano fra di loro con un’offerta che spazia nel tempo, nelle culture e nei generi in attesa della partenza ufficiale del Festival, fissata per il 2 giugno al Vittoriale degli Italiani. Ingresso libero fino a esaurimento posti.

Il programma spazia dall’omaggio alle voci femminili più rappresentative dell’ultimo ventennio al barocco, raccontato dal flauto traversiere, dalla musica classica dell’inizio Novecento, fino al tributo alla grande musica brasiliana, al tango e alla musica tradizionale armena interpretati da vari artisti di altissimo livello. La direzione artistica è come sempre affidata al maestro Serafino Tedesi, coadiuvato dall'Associazione Infonote, mentre la Comunità del Garda contribuisce alla divulgazione.

Di seguito, il dettaglio delle date in calendario: 

sabato 22 aprile ore 17:30 - Women in soul, con Infonote Pop Ensemble;

sabato 29 aprile ore 17:30 - Il flauto traversiere racconta il Barocco, con Daorsa Dervishi (flauto traversiere) e Silvia Sesenna (clavicembalo);

sabato 6 maggio ore 17:30 - Serenate per archi, con Infonote String Ensemble;

sabato 13 maggio ore 17:30 - Brazilian Beat, con Wally Allifranchini Quartet;

sabato 20 maggio ore 17:30 - Passeggiando con Astor (Piazzolla), con Andrea Dindo (pianoforte), Enrico Fagone (contrabbasso), Serefino Tedesi (violino);

sabato 27 maggio ore 17:30 - Il canto perduto dell'arca, con Quartetto Honegger, Aram ipekdjian duduk.

In programma ad aprile 2023 tre appuntamenti con le commedie dialettali da non perdere al Teatro Centro Lucia. Risate, divertimento e spensieratezza nella lingua che più piace ai bresciani: il loro dialetto. Primo appuntamento sabato 15 aprile alle 21.

Dopo il successo della prima edizione, il Teatro Centro Lucia in collaborazione con il Comune di Botticino ripropone a partire da metà aprile la rassegna di commedie dialettali “El bèl del dialèt...a teàter”. La rassegna sarà composta da tre appuntamenti per tre serate nel mese di aprile: sabato 15, sabato 22 e sabato 29 aprile.

Sabato 15 aprile alle ore 21 la Compagnia Rapocèldone Teatro di Carpenedolo andrà in scena con la commedia scritta da Camillo Vittici “3 mogli per 1 marito” per la regia di Severino Boschetti. Due gemelli, Sergio e Giulio, identici in tutto - stessa andatura, stessa voce, stessa calligrafia - partono insieme per un viaggio in aereo che si rivela una tragedia: l’aereo precipita con conseguenze disastrose. Fortunatamente ci sono alcuni superstiti, due dei quali sono proprio Sergio e Giulio, colti però entrambi da amnesia. Quali possono essere le conseguenze di un’amnesia per due persone identiche e per le loro consorti? Saranno i protagonisti di questa divertente commedia a svelarcelo!

Il secondo appuntamento è previsto per sabato 22 aprile alle ore 21 e sarà la compagnia botticinese La Combriccola di Botticino a presentare la commedia scritta e diretta da Giorgio Maghella “Nina, l’è mai finida!” (nella foto). Nina, pensionata e casalinga paziente, si trova a confrontarsi con le modernità del XXI secolo e a destreggiarsi, con risultati spesso tragicomici, tra figli, nipoti e un marito piuttosto burbero e insensibile. A complicare il tutto, la presenza ossessiva e indiscreta della vicina Berta, sempre pronta a ficcare il naso nelle faccende di Nina e famiglia.

A chiudere la rassegna sabato 29 aprile alle ore 21 sarà la Compagnia Cafè di Piöcc di Montichiari con la commedia “Ogne come la sape stada” di Camillo Vittici per la regia di Manuela Danieli. Una esilarante parodia dei voli low cost raccontata in dialetto bresciano vede protagoniste tre coppie che si trovano ad affrontare un rocambolesco volo aereo, accompagnate da una hostess e da un comandante “sopra le righe”. Di particolare effetto sarà anche la scenografia che invoglierà il pubblico ad allacciare le cinture di sicurezza per un viaggio all’insegna del divertimento.

Per tutte le informazioni è possibile consultare il sito web www.centrolucia.it oppure seguire i canali social: Facebook: Teatro Centrolucia Instagram: teatrocentrolucia. Per prenotazioni, chiamare o inviare messaggio su WhatsApp al 340 3913752. Costo biglietti: € 10 intero; € 8 ridotto (under 13 e residenti a Botticino)

La mostra sarà ospitata in due diversi spazi e verrà inaugurata venerdì 7 aprile alle 18 nella cappella del cimitero vecchio a San Felice e sabato 8 aprile alle 18 presso il Salòttino di Salò (via Fantoni 36). Resterà aperta fino al 30 aprile.

Arte contemporanea che unisce istituzioni e associazioni a servizio delle donne. Una mostra, due spazi: la chiesetta trecentesca presso il cimitero vecchio di San Felice del Benaco e l’associazione culturale il Salòttino. Da venerdì 7 e fino al 30 aprile gli abiti scultura e le teche di Gabriella Goffi saranno esibiti in questi due luoghi, per portare, attraverso l’arte, un messaggio oggi rilevante: rigenerare per rigenerarsi, trovare dentro di sé e mettere a disposizione le proprie risorse per affrontare i momenti di difficoltà. E quando questo sembra impossibile da fare da soli, istituzioni e associazioni di volontariato sono un supporto raggiungibile e fondamentale.

“Se devo dire dell’aspetto femminile, non posso che partire dalla mia esperienza di donna e di artista. Penso alla grande ricchezza che ognuna di noi nasconde o non riesce a portare alla luce” afferma l’artista. Sandra Tarmanini, vicesindaco e assessore alle Pari Opportunità del Comune di San Felice del Benaco, ha unito le forze con il Centro Antiviolenza Chiare Acque di Salò per accendere il faro sulla purtroppo sempre attuale situazione di violenza familiare e di genere, e ha deciso di farlo in un modo insolito, visibile, accessibile. È nella solitudine e lontano dagli occhi di tutti che si consuma la quotidiana erosione della persona: avere consapevolezza dell’esistenza di una mano tesa può essere salvifico, può convincere chi si sente solo col proprio dramma a cercare l’aiuto e il supporto necessari.

Il lavoro di Gabriella Goffi porta in superficie la bellezza e la forza di rendere manifesta la propria interiorità. L'artista bresciana è attiva dagli anni ‘80 con una vasta e diversificata produzione, che spazia dalle sculture create partendo da oggetti di recupero e materiali di vario genere ai suggestivi “abiti di luce”, che in questa occasione “abiteranno” la suggestiva cappella del cimitero vecchio di San Felice del Benaco, in un magico incontro tra arte contemporanea e storia sacra.

Goffi ha centrato la sua ricerca sulla forza espressiva ed evocativa dei materiali, in un’operazione artistica che diventa una sorta di viaggio introspettivo basato su linguaggi e archetipi del nostro inconscio. Si occupa inoltre di metodologia della creatività: tiene laboratori con adulti e bambini e corsi formativi per insegnanti.  “Le teche sono state ispirate dal mio lavoro nelle comunità infantili.  Durante questi incontri ho potuto avvicinarmi all’intenso mondo interiore di bambini e adolescenti e loro hanno potuto trovare uno spazio in cui raccontarsi”.  

La mostra inaugura venerdì 7 aprile a San Felice e sabato 8 nella sala espositiva dell’associazione culturale il Salòttino a Salò. La chiesetta sarà visitabile ogni sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19, mentre il Salòttino sarà aperto negli stessi orari dal giovedì alla domenica. Il giorno di Pasqua la mostra resterà chiusa.

Sabato 15 e domenica 16 aprile i musei di Brescia e provincia offrono un'iniziativa dedicata a bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni con Abbonamento Musei. Aderiscono a Disegniamo l'arte anche numerosi musei del Garda e della Valle Sabbia (nella foto, il museo della carta di Toscolano Maderno).

 

Il Museo Archeologico Giovanni Rambotti, il Museo della Carta, il Museo Casa del Podestà, il Museo Archeologico della Valle Sabbia, il Museo Diocesano di Brescia, la Pinacoteca Repossi, il MuSa-Museo di Salò, il Museo Giovanni Piamarta, il Museo Civico di Manerbio e del territorio, il Museo di Santa Giulia e il Museo Archeologico Nazionale della Valle Camonica sono le 11 attrazioni artistiche e culturali di Brescia e provincia incluse nel progetto di Abbonamento Musei, nel weekend del 15 e 16 aprile.

Rivolto a bambini e bambine, ragazzi e ragazze dai 6 ai 14 anni e alle loro famiglie, Disegniamo l’arte è l’occasione perfetta per vivere un’esperienza insolita e divertente tra le mura museali. Il tema dell’edizione 2023 sarà la scoperta: armati di matite e pennarelli, colori e pennelli, i giovani partecipanti reinterpreteranno le opere, gli spazi e le architetture, e potranno imparare la bellezza della scoperta in un percorso museale fatto sia della visione delle opere, che delle suggestioni che arrivano dai corridoi, dalle modalità espositive e dai profumi del luogo. 

L’iniziativa, giunta alla sua ottava edizione, viene organizzata dall’Associazione Abbonamento Musei, realtà non profit che ha per obiettivo la valorizzazione del patrimonio culturale e lo sviluppo del turismo di prossimità. Il servizio promuove l’idea di un sistema integrato di musei, tutti visitabili con un unico abbonamento.

Architetti per un pomeriggio al Museo Archeologico Giovanni Rambotti di Desenzano: partendo dall’osservazione delle costruzioni su palafitte presenti nell’antico sito di Lavagnone, i piccoli partecipanti al progetto 'Una storia da scoprire' avranno la possibilità di disegnare la loro personale abitazione su pali. Sabato 15 aprile.

Al Museo della Carta di Toscolano Maderno, la disegnatrice botanica Renata Barilli guiderà bambini e ragazzi nella creazione di un ricco sketchbook erbario. Sabato 15 aprile.

La proposta del Museo Casa del Podestà di Lonato coinvolgerà ragazzi e ragazze in un’attività polisensoriale: natura da ammirare, toccare, annusare e riprodurre. Sabato 15 aprile.

Immagini, fotografie, oggetti e giochi enigmistici guideranno i partecipanti tra le sale del MuSa – Museo di Salò, in una divertente caccia al tesoro. Sabato 15 aprile.

Intrecci parlanti al Museo Diocesano di Brescia: un’iniziativa per stimolare l’osservazione e la creatività del singolo, entrando in contatto diretto con le opere d’arte. Al termine del laboratorio i bambini e i ragazzi realizzeranno uno stendardo corale che sarà conservato nel chiostro del Museo. Sabato 15 aprile.

Per vivere invece un vero e proprio salto nel passato, la Pinacoteca Repossi di Chiari propone attività per avvicinare i giovanissimi all’affascinante mondo del libro antico. Sabato 15 aprile.

La storia è come un immenso puzzle e ogni tassello ci permette di visualizzare meglio l’immagine complessiva: questa la suggestione che guida il Museo Civico di Manerbio e del territorio nel ricomporre, insieme a quanti vorranno partecipare, la storia dei reperti conservati in museo per darne una nuova e più contemporanea interpretazione. Sabato 15 aprile. 

Il Museo Archeologico Nazionale della Valle Camonica a Cividate Camuno propone 'Oggetti allo…specchio!': muovendosi negli spazi del museo i bambini saranno accompagnati alla scoperta degli ambienti, dei suoni degli oggetti esposti, per osservarne la simmetria di forma e di colore. Sabato 15 aprile.

Dalla stratigrafia al disegno dei reperti: un’analisi dei passaggi che permettono di effettuare scavi archeologici al Museo Archeologico della Valle Sabbia a Gavardo. Domenica 16 aprile.

E ancora: un piccolo palcoscenico di un teatro all’aperto accoglie i visitatori e le visitatrici nell’antico giardino del Museo di Santa Giulia di Brescia. Qui, nella cornice evocatrice di antiche atmosfere del teatro romano, con l’evento 'Rosa, Rosae… Amore a prima vista', i ragazzi avranno l’occasione di disegnare all’aria aperta e assistere ad un romantico spettacolo teatrale. Domenica 16 aprile.

Tra i musei che aderiscono all’iniziativa Disegniamo l’arte 2023, anche il Museo Giovanni Piamarta di Brescia con il progetto 'Alla scoperta della natura'. L’attività laboratoriale proposta è incentrata sull’analisi e sulla riproduzione di un prezioso vaso di ceramica conservato in museo e risalente al XIX sec. Domenica 16 aprile.

Disegniamo l’arte, iniziativa inclusa in AM Family, il nuovo programma di Abbonamento Musei che riunisce iniziative, contenuti e progetti dedicati alle famiglie, è sostenuta dal partner tecnico Carioca e dal media partner Giovani Genitori. Maggiori dettagli e informazioni sul sito: www.abbonamentomusei.it

A cento anni dalla nascita, avvenuta nel 1922, il pittore viene celebrato con tre mostre a Vestone (inaugurazione 31 marzo alle 17:30), Sabbio Chiese (inaugurazione 1 aprile alle 16:00) e Bagolino (inaugurazione 1 aprile alle 18:30).

La collaborazione per realizzare l'evento ha coinvolto soprattutto tre associazioni: “Associazione di promozione culturale Via Glisenti 43” di Vestone, “Amici della Rocca” di Sabbio Chiese, “Habitar in sta terra” di Bagolino. L'organizzazione gode del patrocinio di Associazione Artisti Bresciani, Comunità Montana di Valle Sabbia, Comune di Vestone, Comune di Sabbio Chiese, Comune di Bagolino.

Le mostre espongono opere di Antonio Stagnoli provenienti da collezioni private, che il pubblico probabilmente non aveva mai avuto occasione di ammirare. L'iniziativa nasce dal desiderio di rinnovare il ricordo di Antonio Stagnoli, uomo sensibile e autentico, artista che a cavallo di due secoli ha dato un contributo profondo e personale all'arte contemporanea, ponendosi nel solco dei grandi pittori bresciani e non solo.

Per l’occasione il pittore Angelo Bordiga ha realizzato un'opera dedicata ad Antonio Stagnoli che, a grandezza naturale, sarà posta all’ingresso di ogni mostra. Le tre mostre sono legate dal titolo: Antonio Stagnoli nel centenario 1922-2022. Ognuna, tuttavia, è dedicata ad un aspetto specifico della produzione artistica del pittore e sarà ospitata perciò in sedi diverse.

L'inizio delle celebrazioni è previsto per il 31 marzo a Vestone alle 17:30. Per l'occasione sarà proiettato un cortometraggio su Antonio Stagnoli, “Fantasmi di voce”,  cui seguiranno testimonianze di amici dell'artista. Alle 18.30 presso la Sala di via Glisenti 43 si terrà l'inaugurazione della mostra dal titolo "Le opere e i giorni". Orari di apertura: da lunedì a sabato 17-19.

Il secondo appuntamento sarà sabato 1 aprile a Sabbio Chiese, dove alle 16 si terrà l'inaugurazione della locale mostra presso il Santuario Madonna della Rocca, con il titolo “Intrecci di sguardi e di natura”. Orari di apertura: venerdì, sabato, domenica e festivi 14:30-18:30.

Sempre il 1° aprile, ma alle 18:30, a Bagolino avverrà la terza inaugurazione presso la Sala di Via IV Novembre 6. La mostra ospitata a Bagolino si intitola “Dalla formazione all’affermazione”. Orari di apertura: venerdì, sabato, domenica e festivi 14:30-18:30. A Bagolino sono inoltre possibili le visite alla Fondazione della Comunità Bresciana Opere dal Fondo Antonio Stagnoli in Via San Giorgio 9. La pala della “Madonna del Rosario” (1991-1992) di Antonio Stagnoli, esposta alla Biennale di Venezia del 2011, si trova ora presso la chiesa parrocchiale di San Giorgio in Bagolino.

Le esposizioni termineranno il 1° maggio 2023.

Domani, 28 marzo alle 20:45 presso la sede del museo di Gavardo (piazza San Bernardino), prenderà il via la terza edizione di "Medioevo meraviglioso", rassegna organizzata dallo stesso MAVS, presentata e moderata da Enrico Giustacchini.

 

La rassegna di incontri dedicata alla “età di mezzo come non ve l’hanno mai raccontata” è organizzata dal Museo archeologico della Vallesabbia e sarà ospitata nella sede di piazza San Bernardino a Gavardo, sala Bruni Conter, con inizio alle 20.45. Tre gli incontri in programma, introdotti da Enrico Giustacchini.

Martedì 28 l’esordio sarà affidato a Fabio Grumi, giovane blogger gavardese, creatore e animatore insieme alla moglie Camilla del seguitissimo sito “Medioevo da scoprire”. Grumi parlerà di “Incredibili invenzioni: il Medioevo che immagina il futuro”. Dalla bussola agli occhiali, dalla stampa all’orologio meccanico, un racconto che intende far luce sui tanti esempi di genio e creatività che hanno contraddistinto un periodo storico troppo spesso e ingiustamente definito “oscuro”.

Martedì 4 aprile, ospiti della rassegna saranno invece Letizia Barozzi e il suo Sidus Praeclarum Ensemble. “Mottetti e laude: il Medioevo che canta”, questo il titolo dell’incontro, che sarà configurato come lezione-concerto, un viaggio attraverso le sonorità vocali del Due e del Trecento accompagnato dall’esecuzione dal vivo di brani di grande fascino. Si tratterà di una lettura, accessibile a tutti, di alcuni aspetti fondamentali della musica medievale: i canti di pellegrinaggio, la lauda e il mottetto delle scuole cattedrali. Tra i brani proposti, quelli tratti dal Libre Vermell de Montserrat e dal Laudario di Cortona.

Ultima serata martedì 11 aprile, con la presenza degli attori e dei rievocatori in costume dell’associazione Christian Hubmann, guidata da Annamaria Bogna. Verrà messa in scena in forma teatrale, mediante un allestimento di notevole suggestione, la vicenda di Guglielma la Boema, una mistica vissuta nel XIII secolo, prima esaltata e venerata come santa, per essere poi tacciata di pratiche eretiche, perseguitata e, dopo la morte, destinata alla “damnatio memoriae”.

L’ingresso ai tre incontri è libero. Per maggior informazioni, consultare il sito www.museogavardo.it

Ha preso il via in questi giorni la seconda edizione di Book Marathon: gli autori di volumi dedicati al territorio altogardesano sono invitati a segnalare la propria candidatura per partecipare con la propria presentazione al pomeriggio letterario in programma il prossimo 27 maggio. Scadenza per l'iscrizione: 31 marzo 2023.

 

Ritorna, dopo il successo della prima edizione dell’anno scorso, la Book Marathon, call per autori residenti o nati nell'Alto Garda e a Ledro. Fino al 31 marzo sono aperte le iscrizioni rivolte ad autrici e autori che abbiano pubblicato recentemente un libro, o il cui libro parli di questo territorio, i quali avranno così la possibilità di presentare la propria fatica letteraria in dieci avvincenti minuti di un intero pomeriggio letterario. 

I requisiti per poter partecipare sono: aver pubblicato recentemente un libro; essere nati nel territorio della Comunità dell'Alto Garda e Ledro; aver scritto un libro che parla del territorio altogardesano. 

La seconda edizione della Book Marathon si svolgerà a Riva del Garda in galleria San Giuseppe il 27 maggio. L’organizzazione è della biblioteca civica di Riva del Garda, in collaborazione con Muse (Rete Museale Ledro) e Mag (Museo Alto Garda), nell’alveo della collaborazione per il contenitore culturale Sguardi Aperti.

Al Museo Casa del Podestà, dal 3 marzo al 17 dicembre 2023, "Scintillanti di vita e di spontaneità… Tiepolo: dalla Collezione di Pompeo Molmenti alla casa di Ugo Da Como”. Con questa mostra, Lonato del Garda rientra nell’itinerario “La via dei Tiepolo nelle Province di Brescia e Bergamo”.

 

“… scintillanti di vita e di spontaneità…Tiepolo: dalla Collezione di Pompeo Molmenti alla casa di Ugo Da Como”: questo il titolo della mostra in programma dal 3 marzo al 17 dicembre 2023 al Museo Casa del Podestà di Lonato del Garda. L’iniziativa intende valorizzare l’opera dei Tiepolo nell’anno in cui Brescia e Bergamo sono Capitale italiana della Cultura, esponendo le opere tiepolesche che fanno parte dell’immenso lascito del Senatore Ugo Da Como (1869-1941), custodito all’interno del complesso monumentale che porta il suo nome. Con questa mostra, Lonato del Garda rientra nell’itinerario “La via dei Tiepolo nelle Province di Brescia e Bergamo”, che porta alla scoperta delle opere di questa famiglia di noti artisti nelle nostre terre.

Nella cornice di Sala Luigi Nocivelli della Casa del Podestà sono esposte preziose opere su carta accomunate da una illustre provenienza, dato che appartenevano tutte al Senatore Pompeo Molmenti. Si tratta di 11 incisioni all’acquaforte rappresentanti Capricci inventati da Giambattista Tiepolo. Sono immagini fantasiose, che testimoniano l’incredibile estro creativo del maggiore dei Tiepolo, una delle più alte e raffinate espressioni della sua arte incisoria, nonché della produzione grafica del Settecento veneziano. L’originaria serie dei dieci Capricci venne concepita da Giambattista Tiepolo tra il 1738 e il 1739 e pubblicata per la prima volta nel 1743 da Anton Maria Zanetti. Le incisioni esposte dalla Fondazione Ugo Da Como fanno parte della terza e ultima edizione dei Capricci, pubblicata nel 1785. Essa è preceduta da un frontespizio con la dedica a Girolamo Manfrin. Questa edizione fu probabilmente promossa dall’inglese John Strange che, residente a Venezia, aveva acquistato, verso la fine del 1784, dagli eredi dello stampatore Zanetti le lastre in rame con i Capricci.

Esposto poi per la prima volta al pubblico, si può ammirare inoltre un disegno acquerellato autografo di Giambattista Tiepolo, raffigurante l’Incoronazione della Vergine, preparatorio per l’affresco monocromo realizzato tra il 1737 e il 1739 per la Chiesa dei Gesuati di Venezia.

La serie completa dei Capricci e il disegno di Giambattista Tiepolo non vennero acquistati direttamente da Ugo Da Como, ma giunsero nella casa museo di Lonato in seguito alle disposizioni di Pompeo Molmenti (Venezia 1852 – Roma 1928), di cui il Senatore bresciano fu esecutore testamentario. Pompeo Molmenti fu uno dei più cari amici di Ugo Da Como. Si può considerare bresciano d’adozione, dato che sposò la contessa Amalia Brunati, originaria di Salò. Molmenti risiedeva nella seicentesca villa di Moniga del Garda, paese di cui divenne sindaco. Proprio grazie alle vigne della tenuta di Moniga, Molmenti elaborò il processo di vinificazione del Chiaretto, tuttora fra i vini più significativi del lago di Garda.

Altissimi i meriti dal punto di vista culturale di questo importante personaggio, primo Sottosegretario alle Belle Arti in Italia, dopo l’Unità. Spettò infatti a Molmenti la riscoperta di Tiepolo: dopo il lungo oblio ottocentesco, pubblicò numerosi studi a carattere monografico tra cui la grande monografia "G.B. Tiepolo, la sua vita e le sue opere" (edito da Hoepli nel 1909). La mostra organizzata dalla Fondazione Ugo Da Como permette quindi di tributare un omaggio al primo fondamentale studioso di Tiepolo in età moderna.

Per informazioni: Fondazione Ugo Da Como, via Rocca, 2 - Lonato del Garda (Brescia) - Tel. 0309130060 - www.fondazioneugodacomo.it,

Si comincia giovedì 2 marzo alle 20:30, sempre a Villa Galnica in via Roma 4, con Piegiorgio Pulixi, mentre la settimana successiva la bookblogger Roberta Ghirardi ospiterà Veronica Del Vecchio in occasione della festa internazionale della donna.

Pulixi presenterà "La libreria dei gatti neri", un giallo pieno di ironia che parla di libri e omaggia i grandi di questo genere letterario, rendendo i lettori i veri protagonisti della storia. L'indagine sarà condotta da un team di investigatori alquanto improbabile, con un pensionato malinconico, un frate fin troppo vivace, un'ottantenne fissata con i serial killer, una ragazzina dark e un libraio sull'orlo del fallimento. Pulixi, nato a Cagliari, si afferma dal collettivo di scrittura di Massimo Carlotto ed è uno dei giovani giallisti più premiati e ha al suo attivo la creazione di numerose serie poliziesche di diverso tipo.

La seconda serata in calendario è prevista per mercoledì 8 marzo, sempre alle 20:30, con Veronica del Vecchio che presenta "La ragazza della montagna". Ambientato nel 1942, il libro narra le vicende di una compagnia di circensi nascosta ai piedi del monte Spino. Nessuno deve sapere che si trovano lì, sanno di rischiare l'arresto se venissero scoperti. Le urla di una ragazza li metteranno tuttavia davanti a un bivio: aiutarla, rischiando di essere scoperti, o abbandonarla al proprio destino? Prevarrà la linea dell'accoglienza, ma da allora le cose non saranno più le stesse, mentre nel mondo la guerra dilaga e i tedeschi stanno per scoprire il loro nascondiglio. L'autrice, nata a Como nel 1996, è al suo romanzo d'esordio, vincitore della sezione narrativa inedita del Premio Europa in versi 2020.

Giovedì 16 marzo, invece, sarà la volta di Paolo Dondossola con il suo romanzo "Più buio della notte", Laurana Editore.

Gli autori dialogheranno con Roberta Ghirardi, mentre le letture saranno affidate a Silvia Visini.

 

L'università del Garda, che propone percorsi culturali per tutte le età, ha organizzato un corso di sei incontri a partire da martedì 28 febbraio.

Il percorso si rivolge soprattutto a insegnanti, genitori, nonni ed educatori, ma può iscriversi chiunque sia interessato ad acquisire le tecniche della lettura espressiva per la narrazione di fiabe e favole. Docente sarà Patrizia Volpe, attrice, regista e formatrice di Idra Teatro.

Le lezioni si terranno presso la biblioteca civica Anelli il martedì dalle 19 alle 20:30 nelle seguenti date: 28 febbraio, 7-14-21-28 marzo e 4 aprile. Il costo per i residenti a Desenzano è di 30 euro, mentre per i non residenti diventa 35.

Per informazioni e iscrizioni chiamare 030.9994275 o scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

La biblioteca propone un workshop di sei incontri con il giornalista Giorgio Mora. Aperto a tutti, si svolgerà dal 9 marzo al 16 aprile.

Com’è cambiato il modo di raccontare le notizie? In un mondo in cui il moltiplicarsi dei canali informativi ha cambiato quello del giornalismo, rimane centrale l’esigenza di capire che cosa faccia notizia e quali siano i criteri per stabilire se un fatto sia vero oppure no. Questo e molto altro varrà trattato insieme al docente e giornalista Giorgio Mora durante un workshop di sei incontri sul giornalismo organizzato dalla Biblioteca Comunale di Sirmione.

Le lezioni - che si terranno dal 9 marzo al 13 aprile - si rivolgono a chiunque voglia comprendere meglio il mondo dei giornali e delle notizie e abbia il desiderio di approfondire la realtà dell’informazione. Durante il corso verranno trattate la storia e l’etica del giornalismo e saranno proposte prove pratiche per sperimentare in prima persona cosa significhi fare informazione oggi. Il workshop si arricchisce di un incontro speciale con Massimo Tedeschi, scrittore e giornalista di lungo corso che risponderà alle domande dei partecipanti e racconterà il mestiere dal proprio esperto punto di vista.

Sono aperte le iscrizioni che devono essere effettuate entro il 3 marzo. Il costo previsto per la partecipazione è di 75 euro. Per informazioni e iscrizioni: Ufficio Cultura e Turismo del Comune di Sirmione - tel. 030 9909184 - mail. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.,

Programma del corso: Storia del giornalismo dal dopoguerra in avanti. Come si diventa giornalisti: università, giornali, gavetta. Differenza tra scrivere da giornalisti e scrivere lettere o romanzi. Etica del giornalismo. Come è fatto un giornale: taglio alto, medio, basso. Pagina vetrina, occhiello, titolo, sommario, catenaccio. Punteggiatura. Fondo. Editoriale. Attacco per farsi leggere. Scrittura semplice e sintetica. Le 5W: chi, dove, come, quando, perché. Sezioni di un giornale: prima pagina, attualità, cronaca nazionale, esteri, economia, cultura, teatro e spettacoli, sport. Terza pagina. L’avvento di Repubblica. Figure base: Indro Montanelli, Italo Pietra, Giorgio Bocca. Libri di giornalisti: Corrado Stajano: Il sovversivo. Come si scrive una recensione: un terzo riassunto, un terzo significato, un terzo commento. Forma del testo: informativo, argomentativo (fondo, recensione), espressivo (scritto con trasporto), descrittivo (traffico in tangenziale). Vari giornali. Di servizio: Sole 24 ore; di opinione: Il Foglio; di tendenza: Il Fatto; generalista: Il Corriere e la Repubblica. Vari tipi di giornalismo scritto: Libero, Verità, Il Fatto. Ufficio stampa: come si scrive un comunicato stampa. Come si scrivono gli articoli. Comportamento dell’addetto stampa. Giornali e Televisioni: rapporti tra due sistemi dell’informazione moderna. Social network e giornalismo: evoluzione del giornalismo in relazione all’uso dei social. Prove pratiche con lavoro vero e proprio di tipo redazionale. Un incontro con il giornalista Massimo Tedeschi.

Giorgio Mora ha 40 anni di esperienza nel giornalismo: prima come pubblicista e collaboratore indipendente a varie testate, poi giornalista professionista da trent’anni. Ha diretto case editrici e giornali, nazionali e locali. Si è occupato di ambiente, cronaca nera, bianca, giudiziaria, sport, costume, cultura, musica, storia, economia. Ha scritto e scrive per i principali quotidiani italiani, ha lavorato in radio e guidato la redazione di una tv interregionale per un decennio. Ha operato come responsabile di uffici stampa a livello nazionale e regionale, ha scritto otto libri: romanzi, racconti e reportage di viaggio (dedicati alle figure artistiche di van Gogh e Rimbaud e altre di carattere storico). Oggi collabora con giornali e periodici presenti anche nell’area gardesana.

La biblioteca civica "Bruno Emmert" ha pubblicato sul proprio sito web il nuovo bando del concorso letterario «Storie di donne», rivolto a tutte e a tutti coloro che vogliono raccontare «storie di donne». I racconti dovranno essere consegnati entro le ore 12 del 31 marzo, l’iscrizione è gratuita. Il concorso giunge quest'anno alla sua 18esima edizione.

 

L’iniziativa nasce dalla volontà di dare spazio a chiunque - sia donne che uomini - abbia voglia di raccontare la vita, le esperienze e i sogni del mondo femminile. Ogni partecipante potrà concorrere con un massimo di tre racconti. Le opere, inedite, non possono essere già state premiate in altri concorsi letterari o aver partecipato ad altre edizioni del presente concorso. La lunghezza dei racconti non deve superare cinque fogli, scritti su una sola facciata, formato A4, di trenta righe dattiloscritte ciascuna, con un massimo di 60 battute per riga, ovvero 9.000 battute (i testi devono essere scritti in lingua italiana). 

Gli elaborati saranno esaminati da una commissione giudicatrice di consolidata preparazione in ambito letterario, giornalistico e medico. I racconti ritenuti più significativi e stilisticamente più validi saranno premiati con buoni d’acquisto, con la seguente modalità:

Sezione generale - 1° classificato: buono di 500 euro; 2° classificato: buono di 250 euro; 3° classificato: buono di 150 euro. 

Sezione speciale «Premio San Pancrazio» (premi offerti da Kos Care, Santo Stefano riabilitazione) - 1° classificato tema «No alcol»: buono di 300 euro; 2° classificato tema «No alcol»: buono di 200 euro; premio tema «Gioco d’azzardo»: buono di 200 euro; premio tema «Medicina di genere»: buono di 200 euro. 

I racconti dovranno essere spediti in tre copie cartacee più supporto elettronico, CD o DVD o chiavetta USB, in busta chiusa, anonima, con la dicitura «Storie di donne 2023» indirizzata al Comune di Arco, piazza Tre Novembre 3, 38062 Arco. TN, alla c.a. del dott. Alessandro Demartin. A mano, vanno consegnati esclusivamente all’ufficio protocollo del Comune di Arco, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30, il giovedì anche dalle 14.30 alle 16.30. In caso di spedizione farà fede la data del timbro postale. Le copie devono essere completamente anonime, non devono essere firmate o recare segni particolari atti a farne riconoscere l’autrice o l'autore, pena l’esclusione dal concorso.

Tutte le ulteriori informazioni sono specificate nel bando, che è possibile scaricare dal sito https://biblioteca.comune.arco.tn.it.

 

Il patrimonio dissonante è oggi più che mai oggetto di divisione, tema di grande attualità in Italia e nel mondo. A Brescia la questione del Bigio, la statua denominata “L’era Fascista” e della sua collocazione è ancora tema di discussione.

Altrei esempi di patrimonio dissonante a Bolzano l'Arco della Vittoria, a Predappio la "memoria" del Duce, ancora a Salò, il Museo del Ventennio, a Bristol la statua di Colston, in Belgio la restituzione dei beni coloniali, ecc.. Anche a Lavenone l’affresco che si trova lungo la strada è un esempio di patrimonio dissonante.  Tutto questo può essere utilizzato in chiave turistica?

Se ne discute con docenti universitari e con la direttrice di Atrium, Claudia Castellucci. Atrium è una rotta del Consiglio d'Europa che di occupa di valorizzare le architetture di regime, in un corso di cinque lezioni online tra aprile e maggio, proposte dall'Università Cattolica di Brescia. Il corso è gratuito ma il numero dei posti è limitato. Una parte dei posti è riservata a studenti Unicatt. In questo link tutti i dettagli e la possibilità di iscriversi.

https://formazionecontinua.unicatt.it/formazione-bca...

 

Organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Gavardo in collaborazione con il Festival Giallo Garda e patrocinata dalla Provincia di Brescia, la terza edizione della rassegna dedicata alle 5 Sfumature di Giallo è ai nastri di partenza: 5 appuntamenti, 5 giovedì con 5 diversi autori di libri gialli. 

Si comincia giovedì 2 febbraio con Ben Pastor, scrittrice italiana naturalizzata statunitense con La Venere di Salò, sesto libro dedicato al personaggio di Martin Bora, ufficiale dell’esercito tedesco e agente del servizio informazioni militari durante la Seconda Guerra Mondiale chiamato sul Lago di Garda per indagare sul furto di un dipinto di Tiziano. A complicare le cose saranno i ritrovamenti di tre cadaveri di giovani donne.  A moderare la serata sarà Gabriele Marazzina del Festival Giallo Garda mentre le letture sono a cura dell’associazione culturale “Larosaelaspina”. 

Giovedì 9 febbraio sarà la volta di Cinzia Bomoll, scrittrice, regista e produttrice cinematografica, con La ragazza che non c’era, la prima inchiesta di Nives Bonora, ispettrice di polizia con grande intuito e poco rispettosa delle regole, che dovrà affrontare il caso di una ragazza trovata morta in un ospedale psichiatrico. La serata sarà moderata da Marjkal Tomasi del Festival Giallo Garda, la voce narrante sarà di Leda Vignocchi. 

“Una vita da poliziotto, un’altra da scrittore. Autore di verbali, relazioni, tre romanzi, due podcast e tre libri per ragazzi” è come si descrive Riccardo Gazzaniga che giovedì 16 febbraio presenterà il giallo In forma di essere umano. Moderato da Aldo Dalla Vecchia, scrittore e autore televisivo, e con le letture a cura del gruppo di lettura di Gavardo “La Chiave di Lettura”, Gazzaniga racconterà di “un’incredibile caccia all’uomo e dell’agente che ne fu il principale protagonista, un ebreo tedesco che ha dimenticato il suo vero nome e la sua patria per trovarli in Palestina”. 

Giovedì 23 febbraio, la quarta sfumatura di giallo sarà legata alla vicenda di Anna Politkovskaja.  Con Anna Politkovskaja - Reporter per amore, la giornalista russa uccisa a Mosca nel 2006, Lucia Tilde Ingrosso racconterà della sua storia d’amore che è anche una storia d’avventura e della sua morte dai contorni gialli. A moderare la serata e anche voce narrante sarà la scrittrice Anna Allocca. 

La rassegna si concluderà giovedì 2 marzo con il ritorno di Andrea Vitali e il suo lavoro Cosa è mai una firmetta attraverso il quale l’autore indagherà i segreti che circondano un misterioso Caseggiato. E sarà attraverso di essi che l’autore svelerà l’animo umano dei personaggi che vi fanno parte mettendone in luce il profondo cinismo. Mara Facchetti del Festival Giallo Garda sarà la moderatrice di questo appuntamento, mentre le letture saranno a cura del gruppo di lettura di Soprazocco di Gavardo “Club del Libro”. 

Gli incontri della rassegna si terranno presso al Biblioteca E. Bertuetti di Gavardo alle ore 20,30, la prenotazione è consigliata telefonando all’Ufficio Cultura allo 0365.377462 oppure tramite mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure con Eventbrite sui canali social. 

L’ingresso è gratuito. 

Le premiazioni hanno decretato i vincitori della prima edizione del concorso fotografico Scovolo del Comune gardesano di San Felice del Benaco.

Si sono svolte, presso la sala consigliare dell’Ex Monte di Pietà, le premiazioni dei vincitori alla prima edizione del concorso fotografico “SCOVOLO” organizzato dal Comune di San Felice del Benaco e che si era tenuto nel mese di ottobre 2022. Quasi un centinaio di partecipanti hanno presentato oltre 250 opere, mettendo a dura prova i membri della giuria: Emanuele Tonoli, Matteo Rapanà e Gabriele Salvaterra.

Il tema "Impressioni d'autunno - Trasformazioni tra passato e presente" era impegnativo, ma ciò non ha impedito ai fotografi di esprimersi al meglio, con grandi risultati qualitativi. Tutte le opere sono visibili sulle pagine social del Comune di San Felice a questo indirizzo: https://bit.ly/3GVoSob

Questi i vincitori, con le motivazioni della giuria:

I CLASSIFICATO (2.500 €) - LORENZO CASTAGNERO. Con ottima padronanza tecnica, perfetta esposizione e bilanciamento del colore, la fotografia mostra un dettaglio inaspettato, marginale contemporaneo del luogo, riuscendo comunque a organizzarlo in maniera classica ed elegante. Si tratta di una visione alternativa dell’idea di spazio che abbiamo in mente, capace di mettere il dito nella piaga del rapporto tra uomo e ambiente.

II CLASSIFICATO (1.000 €) - NICOLA BACCOLI. Colori autunnali, ulivi e un’automobile storica. Con buona tecnica e semplicità l’autore rispolvera una veduta romantica in cui il tempo sembra fermarsi. Da un lato il dettaglio antropico, dall’altro quello autunnale, accostati con un’armonia che non sembra affatto complicata.

III CLASSIFICATO (500 €) - MICHAEL DALL’AGNOL. Un’immagine poetica che sembra quasi tendere all’astrazione, una veduta verso l’infinito dell’orizzonte, apparentemente disturbata, ma in realtà arricchita nelle sue qualità formali, dall’inserimento della scena di un dettaglio industriale che accende coloristicamente la veduta. Il tutto condotto con buona tecnica fotografica. 

Menzione Bianco e Nero (1.000 €) - NOEMI BERTOLINI. Ha saputo cogliere il momento di relax autunnale. L’autrice è riuscita a realizzare un’immagine apparentemente semplice ma molto stratificata nel mostrare al suo interno diverse sedimentazioni di natura umana, mediale, naturale e animale. La complessità viene comunque sciolta e quello che si ottiene è un bello scatto di relax autunnale … al sole di un cartellone pubblicitario! 

“Questo concorso - commenta il sindaco Simone Zuin - è stata anche l’occasione di concretizzare una prima idea per la tanto decantata destagionalizzazione del turismo nel nostro territorio. Infatti quasi il 20% dei partecipanti ha soggiornato in strutture ricettive e oltre l’80% ha usufruito di attività commerciali e di ristorazione presenti nel nostro Comune. Sotto questo aspetto è stato senza dubbio un successo. Visto l’importante risultato e il gradimento ottenuto dalla prima edizione, già si immagina la seconda per il 14 e 15 ottobre 2023”.

 

“Alle origini del Gattopardo” è il titolo del corso di storia proposto dal museo archeologico di Gavardo per il quale sono aperte le iscrizioni. Si terrà nella sala Bruni Conter del museo stesso, a partire dal 25 gennaio alle 20:30.

L'obiettivo è far conoscere la storia di Gavardo e dintorni. L'iniziativa intende infatti approfondire, in modo coinvolgente e comprensibile a tutti, aspetti significativi della storia di del centro alle porte della Valle Sabbia. Un viaggio affascinante, insomma, alla scoperta delle proprie radici.

Il corso si terrà nella sala Bruni Conter del museo, in piazza San Bernardino, sempre in orario 20.30-22 per quattro serate.

Si comincia mercoledì 25 gennaio con Marco Baioni, che proporrà i suoi “Appunti di preistoria e protostoria del territorio gavardese”. Martedì 31 sarà la volta di Elisa Zentilini, con un intervento dedicato alle “Tracce di antichi romani a Gavardo, tra strade, epigrafi e stazioni di sosta”.

Il terzo incontro, in programma martedì 7 febbraio, vedrà la presenza di Gian Pietro Brogiolo, che parlerà di “Età longobarda e Alto Medioevo nel Garda occidentale”. La conclusione del corso, martedì 14, è affidata a Enrico Giustacchini: tema della serata, “Il Duecento a Gavardo: un secolo di emozioni”.

La partecipazione prevede un contributo totale di 10 euro a persona ed è necessaria la prenotazione; è consigliabile affrettarsi, in quanto i posti sono limitati. Per informazioni, si può telefonare alla segreteria del museo dal lunedì al venerdì, in orario 9.30-12.30, al numero 0365.371474. In alternativa, si può inviare una mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Le prenotazioni sono possibili anche tramite il modulo disponibile sul sito del MAVS.

Si intitola “Egregio Sig. Preside Le scrivo dal fronte” la mostra storico fotografica allestita presso la Biblioteca Anna Frank di Rezzato, visitabile fino al 31 gennaio secondo i normali orari di apertura della biblioteca. La mostra è stata curata e realizzata dal professor Luca Guerra, dell’Istituto "Lunardi”, con la collaborazione della scuola secondaria di I grado “Perlasca” di Rezzato.

Si basa su centinaia di lettere che studenti ed ex studenti del Tartaglia (nati fra il 1889 e il 1900) scrissero al loro preside Arnaldo Foresti dalle trincee della Prima guerra mondiale. Quattordici di quegli studenti non tornarono mai a casa e il preside li commemorò con una toccante orazione pubblica, dopo la fine della guerra. Luca Guerra ha scoperto questo prezioso materiale grazie alla famiglia Prandelli di Lumezzane, che ne conservava una parte, e all’Istituto “Tartaglia” che conservava numerose altre lettere.

Arnaldo Foresti era una figura carismatica, un grande uomo di scuola: laureatosi a Bologna con Giosuè Carducci fu un fine studioso di letteratura e fervente patriota, aveva corrispondenze con le grandi personalità del suo tempo, da Benedetto Croce a Giovanni Gentile. Studenti ed ex studenti gli scrivevano dal fronte per raccontargli le esperienze di guerra, per rassicurarlo della propria fede patriottica, ma anche per chiedere notizie sugli esami di maturità oppure sui compagni di classe in armi. Una mostra delicata e avvincente che racconta un volto inedito della Grande Guerra.

Odoardo Resti

La BAM, Bedizzole Academy of Music, nell'ambito del progetto "Giovani smart" e in collaborazione con l'amministrazione comunale, promuove una serie di incontri per guidare all'ascolto delle nove sinfonie del grande musicista. Il primo appuntamento è previsto per giovedì 12 gennaio alle 20:30 in biblioteca (sala Deledda, via De Gasperi 2).

Il percorso sarà curato dal maestro Riccardo Barba ed è rivolto soprattutto ai giovani: verrà infatti data la precedenza nelle iscrizioni ai ragazzi fra i 15 e i 35 anni. Il corso sarà gratuito. Riccardo Barba, pianista e compositore, è lui stesso giovane e perciò saprà parlare ai coetanei con un linguaggio fresco e immediato, in una divulgazione colta ma efficace che possa toccare tutti gli amanti della musica, anche chi non è abituato a fruire della musica classica. 

Il viaggio in compagnia dei nove capolavori di Beethoven cercherà di metterne in luce i segreti e la grandezza. Gli incontri, tutti alle 20:30 di giovedì in biblioteca, si terranno il 12 e il 26 gennaio, il 9 e il 23 febbraio, il 9 e il 23 marzo, il 6, il 20 e il 27 aprile 2023.

 

Brescia, Moniga del Garda, Puegnago, San Felice del Benaco: sono le quattro sedi dove si è svolta nei mesi scorsi la mostra diffusa di arte contemporanea, giunta alla sua 16esima edizione. Il catalogo può essere acquistato chiedendolo direttamente alla casa editrice.

È stato pubblicato il catalogo della manifestazione diffusa “Meccaniche della Meraviglia 16”, iniziativa che anche quest’anno ha proposto mostre di arte contemporanea allestite in luoghi di grande suggestione a Brescia fino al 3 luglio e in alcuni comuni che si affacciano sulle sponde bresciane del lago di Garda (San Felice del Benaco, Moniga del Garda e Puegnago sul Garda) fino al 2 ottobre.

Attraverso i saggi dei curatori e le vedute espositive di ogni singola mostra, il catalogo ripercorre e documenta gli interventi artistici che hanno riletto e riattivato luoghi di grande fascino, della città e del lago di Garda, spesso poco accessibili al pubblico.  

“Quest’anno - scrive Laura Castelletti nella presentazione del volume - il filo rosso che unisce le quattro mostre in Città e le tre mostre sul Lago di Garda, a Moniga del Garda, San Felice del Benaco e Puegnago, è quello della responsabilità: una parola importante che ho sentito risuonare in molti artisti coinvolti nel progetto e che si riflette e intreccia con il concetto di tempo inteso come stratificazione, tradizione e futuro, patrimonio e prospettiva. Credo che le immagini degli allestimenti che questo catalogo ci mostra siano la prova più chiara e immediata di quanto ho scritto, e testimonino lo sforzo comune che tutti noi stiamo mettendo per credere in una storia da scrivere assieme”.

Meccaniche della Meraviglia 16 è stata organizzata dall’Associazione Meccaniche della Meraviglia, in collaborazione con il Comune di Brescia, il Comune di San Felice del Benaco, il Comune di Moniga del Garda, il Comune di Puegnago sul Garda e la Provincia di Brescia, col contributo della Fondazione della Comunità Bresciana e della Fondazione ASM. 

Per acquistare il catalogo è possibile contattare l’editore (La Compagnia della Stampa) oppure inviare una mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Nelle foto, alcuni degli allestimenti

Con questo slogan la Fondazione Brescia Musei propone numerose attività per famiglie che abbracciano l'intero periodo delle festività natalizie.

 

Domani, sabato 24 dicembre, alle 10.30, presso la Pinacoteca Tosio Martinengo, in occasione della vigilia di Natale verrà proposto "Dolcissime feste", un laboratorio per famiglie con bambini e bambine dai 2 ai 5 anni. Natale non è Natale senza panettone o pandoro! A te quale piace di più? Divertiamoci a costruire il nostro dolce preferito. Lo mangeremo? Proprio no, sarà un bellissimo dolce da guardare o forse… da indossare. Biglietti: € 6.50 adulti; € 4.50 bambini, prenotazione obbligatoria.

Sempre sabato 24 dicembre, alle 15.30 presso la Pinacoteca Tosio Martinengo, "Un dono da re", laboratorio per famiglie con bambini e bambine dai 6 agli 11 anni. I dipinti della pinacoteca civica sono abitati da eleganti personaggi adornati di raffinati monili e gioielli. La bellezza dei colori delle gemme e la loro fattura raffinata saranno lo spunto per creare, con un materiale “povero”, come l’argilla, un gioiello oversize da colorare e regalare a Natale. Biglietti: € 6,50 adulti; € 4,50 bambini,  prenotazione obbligatoria.

Venerdì 6 gennaio alle 15.30, sempre in pinacoteca, "Gli indovinelli della Befana", laboratorio per famiglie con bambini e bambine dai 6 agli 11 anni. Festeggiamo insieme la fine delle vacanze Natalizie. Incontriamoci nelle sale della Pinacoteca per divertirci in una caccia al tesoro tra meravigliosi capolavori. Rebus, indovinelli e filastrocche per scoprire insieme in allegria i racconti segreti dei dipinti. Biglietti: € 6,50 adulti; € 4,50 bambini, prenotazione obbligatoria.

Tra il 26 dicembre al 1° gennaio tornano infine nei Musei le visite "Passeggiando tra i capolavori": il 26, 28, 30 dicembre, ore 11.00: visita al Museo di Santa Giulia; il 27 e 29 e 31 dicembre, ore 11.00: visita alla Pinacoteca Tosio Martinengo; 1° gennaio, ore 15.00: visita per famiglie al Museo delle Armi Luigi Marzoli. Biglietto: biglietto ridotto (gratuito per i nati e/o residenti a Brescia) + € 5 per servizio guida. 

Informazioni e prenotazioni per tutte le attività: CUP Centro Unico Prenotazioni (attivo tutti i giorni con orario 10.00-18.00) 030.2977833-834 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.bresciamusei.com

 

 

 

Sabato 17 e domenica 18 dicembre a Ponte Caffaro si terrà in varie sedi il convegno internazionale di musica popolare "Guardando avanti" che torna dopo l'interruzione forzata degli ultimi anni.

Di fronte ai cambiamenti vissuti dalla musica popolare soprattutto negli ultimi tempi, sorge spontaneo il bisogno di confrontarsi, riflettere e porsi domande, soprattutto considerando che spesso vengono a cambiare i consueti punti di riferimento. A Ponte Caffaro lo si fa dal lontano 1983 e si riprende in questi giorni, grazie al Comune di Bagolino, all'Associazione Onès e a numerosi sponsor che hanno reso possibile l'iniziativa. Nei due giorni del convegno si alterneranno momenti speculativi ad altri di musica e spettacolo, nello spirito della manifestazione che ha sempre avuto due anime: relazioni da un lato e musica dall'altro.

I lavori cominceranno sabato 17 alle 9:30 nella sala conferenze della Cassa Rurale con il saluto delle autorità. La sessione continuerà fino alle 12, mentre nel pomeriggio i lavori cominceranno alle 14 e si concluderanno alle 17:45. Alle 21 presso il teatro Aurora concerto con Filippo Gambetta, Fabio Vernizzi e Sergio Caputo.

Domenica 18 il ritrovo sarà presso il teatro Aurora dalle 9:30 alle 12:30. Alle 13:15 spiedo presso il ristorante "Al lago". Nel pomeriggio sempre al ristorante e la sera al teatro Aurora, altri concerti.

Per il programma dettagliato consultare il sito www.convegno.bagolino.org

Venerdi 16 dicembre alle 20:45, presso il teatro di Cristo Re (via Fabio Filzi, 5 - Brescia), sarà rappresentato il dramma scritto da Patrizio Pacioni e Federico Ferrari per un viaggio nella memoria e negli anni di piombo. Ingresso 10 euro.

 

Il dramma, rappresentato in anteprima nazionale, vede in scena la compagnia Le ombre di Platone per la regia di Sergio Isonni. Protagonisti sono Stefano Comini, lo stesso Sergio Isonni e Massimo Pedrotti. Patrocinato dal Comune di Brescia e da Casa della Memoria, lo spettacolo viene significativamente rappresentato nel giorno dell'anniversario dell'attentato di Piazzale Arnaldo che il 16 dicembre 1976 provocò la morte di una persona e il ferimento di altre dieci.

Questa non vuol essere e non è la ricostruzione e la puntuale narrazione dell’efferato delitto che sconvolse la Brescia operosa, borghese e ancora provinciale degli anni sessanta. O meglio, non soltanto né principalmente questo. Nelle intenzioni dei drammaturghi, invece, la tragica vicenda del filatelico Zani e dei suoi due assassini, Tebaldo Martinengo e Giuseppe Piccini, rappresenta il tramite ideale per mettere in scena e fissare nella mente a caratteri indelebili la storia di dieci anni di vita cittadina caratterizzati da una serie di clamorosi e cruenti fatti di cronaca che dipinsero a tinte cupe un momento di capitale importanza non solo per Brescia ma anche per l'intera nazione: il contesto più idoneo, in poche parole, per l'innesco delle bombe prima di Piazza della Loggia e, poco più di due anni più tardi, di Piazzale Arnaldo.

Si tratta di un autentico e documentato viaggio in una Memoria scomoda ma necessaria da preservare e ricordare. Della doverosa quanto irrinunciabile immersione in quella "fetida poltiglia" creata dalla pratica spinta, a Brescia e nell'intero Paese, dei dettami della riformulazione in chiave contemporanea della celeberrima esortazione di François Guizot, politico ottocentesco: «Arricchitevi!». Più che un’indicazione, un imperativo categorico, senza freni e privo di ogni vincolo etico, che tanti guasti civili e sociali causò nella corrotta Francia neo imperiale di Napoleone III, valicando poi i confini nazionali per andare a contaminare e corrompere le pratiche economiche del mondo intero.

Un'esplorazione di quel "terzo lago", insomma, che conferisce il titolo all’opera, colmo del liquame del più esasperato individualismo e alimentato, all’epoca, da un cinico stragismo messo in opera da frange rivoluzionarie di origine principalmente reazionaria, manovrate e dirette da burattinai occulti annidati anche nelle istituzioni. Un immondo bacino che si sarebbe formato e che avrebbe prosperato, negli anni successivi, anche altrove, dalla cosiddetta “Milano da bere” alla Roma Capitale delle quasi ostentate collusioni con i ministeri, gli enti e gli altri principali centri di potere.

Prenotazioni al numero 393.2781901 o all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Inaugurata ieri, con la presentazione di Alfredo Bonomi, l'esposizione di Lorenzo Bacchetti presso la Sala Moroni (Spazio d'arte, via Macina) a Vestone. Sarà visitabile fino a domenica 11 dicembre.

 

L'artista valsabbino, nato a Nozza e oggi residente a Ponte Caffaro, ha inaugurato ieri la sua 40esima mostra personale di pittura. Avviato allo studio dell'arte e alla sperimentazione di vari stili fin dalla giovanissima età, Lorenzo Bacchetti ha avuto occasione di esporre fin dagli anni ottanta in mostre sia collettive che personali, in un confronto proficuo con numerosi altri pittori di varia provenienza e diversi esperti d'arte che lo hanno incoraggiato e consigliato, contribuendo alla sua formazione e alla sua piena maturazione artistica.

Con una particolare predilezione per la pittura "en plein air", Bacchetti offre oggi al pubblico valsabbino una selezione di suggestioni che accompagnano i visitatori in un percorso di emozioni particolarmente significative.

La mostra resterà aperta fino a domenica 11 dicembre dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.

Nelle foto, due momenti dell'inaugurazione di ieri con Lorenzo Bacchetti e il curatore Alfredo Bonomi.

Sabato 26 novembre alle 17, presso palazzo Wimmer (ex Casinò), si terrà il concerto “Il Violino e il Clavicembalo nel XVIII secolo”, con musiche di Geminiani, Locatelli, Vivaldi, Tartini, Veracini. Fabio Biondi al violino e Paola Poncet al clavicembalo. Ingresso libero.

 

Ancora una volta è Gardone Riviera ad ospitare una tappa di questa decima edizione del festival Suoni e sapori del Garda. Nel bellissimo Palazzo Wimmer (ex Casinò, corso Giuseppe Zanardelli 166) Fabio Biondi, accompagnato dalla clavicembalista Paola Poncet, sarà protagonista con La storia del Violino in Italia (1700-1750), un recital presentato più volte in Spagna, Francia e Stati Uniti e che finalmente arriva sul lago di Garda. 

In programma opere di Corelli, Vivaldi, Geminiani, Tartini, Veracini e Locatelli, per ripercorrere una delle più alte tradizioni strumentali e compositive della storia della musica italiana, quella del violinismo, di cui Biondi è portavoce autorevolissimo, amato da anni dal pubblico e dalla critica internazionale.  

Fabio Biondi, nato a Palermo inizia la sua carriera internazionale molto giovane, spinto da una precoce curiosità culturale e musicale e può essere considerato a tutti gli effetti una vera star internazionale del violino, al pari delle rock star mondiali. Già a dodici anni inizia a suonare da solista con i giovani cameristi siciliani. A soli sedici anni viene invitato al Musikverein di Vienna per interpretare i concerti per violino di Bach. Nel 1989 la svolta decisiva: fonda Europa Galante, che in pochissimi anni, grazie ad un immenso successo discografico, diventa uno degli ensemble italiani specializzati in musica antica più famoso e più premiato in campo internazionale.

Il suo sviluppo musicale orientato verso un repertorio universale, ma anche incline alla riscoperta di compositori oggi poco eseguiti, si direziona verso una letteratura che copre 300 anni di musica. Oggi Fabio Biondi incarna il simbolo della perpetua ricerca dello stile, uno stile libero da condizionamenti dogmatici e interessato alla ricerca del linguaggio originale. Suona un violino Gofredo Cappa, Saluzzo 1690 e un violino Carlo Ferdinando Gagliano (1766), appartenuto al suo Maestro Salvatore Cicero e messo a disposizione dall'omonima fondazione.

Paola Poncet si è diplomata in pianoforte e clavicembalo al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino sotto la guida di Giorgio Tabacco. Borsista De Sono dal 1992 al 1995, ha approfondito lo studio della musica antica nella classe di Ton Koopman presso il Conservatorio Reale dell’Aja conseguendo il diploma da solista. Ha seguito corsi di perfezionamento con alcuni tra i più grandi interpreti barocchi quali Bob van Asperen, Christiane Jaccottet, Jasper Christiensen. Nel 1996 ha vinto il Concorso di interpretazione clavicembalistica di Bologna. Dal 2003 è cembalista titolare dell’Orchestra barocca “Europa Galante” con la quale ha suonato nelle più prestigiose sale di tutto il mondo, anche in qualità di solista con orchestra, e ha registrato numerosi cd per la casa discografica Virgin. Insegna clavicembalo al Conservatorio “Giuseppe Nicolini” di Piacenza.

Il Festival Suoni e Sapori del Garda propone un circuito di spettacoli ad ingresso libero inseriti in un unico cartellone, con il diretto coinvolgimento dei Comuni afferenti all’intero bacino lacustre e al suo immediato entroterra. La direzione artistica è affidata al maestro Serafino Tedesi coadiuvato dalla sua associazione culturale Infonote; l’intento è quello di riuscire a coinvolgere sempre più comuni, anche delle province limitrofe. I comuni che fanno parte dell’edizione 2022 sono: Calvagese della Riviera, Desenzano del Garda, Gardone Riviera, Lonato del Garda, Malcesine, Nago Torbole, Riva del Garda, Salò, San Felice del Benaco, Tignale e Toscolano Maderno. La Comunità del Garda sovrintende al coordinamento istituzionale e amministrativo.

 

Fra pochi giorni in via Parrocchiale a Sabbio Chiese aprirà un nuovo cantiere: voluto dal Comune, co-finanziato da Gal e Regione Lombardia, trasformerà l’ex sede della Posta (edificio donato al Comune dal professor Alfredo Bonomi) in sede del Museo degli Stampatori da Sabbio: una gloriosa tradizione di stampatori-editori che all’inizio dell’era-Gutenberg costruirono vaste fortune economiche e culturali da Venezia a Lione, da Roma a Trento. Il progetto è stato illustrato l’altra sera in un affollato incontro, coordinato dall’assessore alla Cultura Claudio Ferremi, nella sala consiliare di Sabbio.

Alfredo Bonomi ha spiegato che per un secolo e mezzo, fino alla metà del Seicento, gli stampatori da Sabbio furono artefici fondamentali della veicolazione dei testi, degli autori e delle idee del Rinascimento. Il sindaco Onorio Lucia ha sottolineato il rilievo del progetto del Museo per il Comune di Sabbio.

Applausi anche per il presidente della Comunità montana di Valle Sabbia Gianmaria Flocchini e per il consigliere regionale Floriano Massardi, che hanno contribuito a reperire i fondi per la ristrutturazione che avverrà su progetto dei giovani architetti sabbiensi Luca Tugnoli, Chiara Tonni e Francesca Vecchia, mentre il logo del Museo è stato elaborato degli studenti dell’Accademia Santa Giulia coordinati dal professor Massimo Tantardini.

Il museo, che aprirà la prima sezione a pian terreno nel 2023, sarà inclusivo, accessibile, si baserà sul coinvolgimento della comunità, ha spiegato Michela Valotti. Andrea Crescini, a nome dell’Ateneo di Salò, ha delineato prossime collaborazioni e ha consegnato un volume edito nel 1598 da Comin Ventura, uno degli stampatori “da Sabbio”, donato da un privato. Sale così a 41 il numero di opere di proprietà del Comune affidate al museo: una “dote” di tutto riguardo per un’istituzione che sta per nascere.

Odoardo Resti

 

Lunedì 7 novembre prenderà il via sul sito www.trentinospettacoli.it la prevendita dei biglietti della stagione teatrale 2022-2023 dei Comuni di Riva del Garda e Nago-Torbole.

 

Sono dieci, dal 16 novembre al 20 marzo, gli spettacoli in cartellone: sette per Riva del Garda, alla sala Garda del Palazzo dei Congressi (che sarà allestita a platea), e tre per Nago-Torbole, non solo al teatro di Nago ma anche alla chiesa di San Vigilio e al centro giovani Cantiere 26 ad Arco. La stagione teatrale è realizzata in collaborazione con il Coordinamento teatrale trentino. 

L’ingresso a Riva del Garda costa 12 euro, come sempre con varie possibilità di riduzione: 11 euro per i possessori della carta In Cooperazione; 8 euro per i giovani fino a 26 anni, le persone oltre 65 anni e gli abbonati ad altre stagioni 2022-2023 del Circuito teatrale trentino; 5 euro per i giovanissimi fino a 18 anni. A Nago-Torbole l’ingresso costa 10 euro, anche in questo caso con la riduzione per i possessori della carta In Cooperazione (9 euro); per i giovani fino a 26 anni, le persone oltre 65 anni e gli abbonati ad altre stagioni 2022-2023 del Circuito teatrale trentino (8 euro) e i giovanissimi fino a 18 anni (5 euro). 

La prevendita, online sul sito www.trentinospettacoli.it, è possibile a partire dal 7 novembre fino alle ore 20 del giorno dello spettacolo (diritto di prevendita: 1 euro). La cassa presso i teatri apre alle ore 20. 

Di seguito il programma.

Mercoledì 16 novembre, ore 21 - Riva del Garda, sala Garda, Palazzo dei Congressi: Centro Teatrale Bresciano in collaborazione con Giovit, La corsa dietro il vento - Dino Buzzati o l’incanto del mondo. Drammaturgia e regia di Gioele Dix, con Gioele Dix e Valentina Cardinali. 

Venerdì 25 novembre, ore 21 - Giornata internazionale contro la violenza sulle donne - Nago-Torbole, teatro alla Casa della comunità: Associazione culturale Nim - Neuroni in movimento - Teatro della Tosse, Le donne baciano meglio. Di e con Barbara Moselli.

Martedì 29 novembre, ore 21 - Riva del Garda, sala Garda, Palazzo dei Congressi: Società cooperativa Sillaba, L’Orlando Furioso. Scritto e diretto da Roberto Mercadini. 

Martedì 13 dicembre, ore 21 - Riva del Garda, sala Garda, Palazzo dei Congressi: Agidi srl, Oblivion Rhapsody. Di e con gli Oblivion, regia di Giorgio Gallione. 

Lunedì 23 gennaio, ore 21.00 - Riva del Garda, sala Garda, Palazzo dei Congressi: Elsinor centro di produzione teatrale, Tradimenti. Di Harold Pinter, traduzione di Alessandra Serra, con Stefano Braschi, Stefania Medri, Michele Sinisi; regia di Michele Sinisi.

Venerdì 27 gennaio, ore 21 - Giornata della memoria (ingresso gratuito) - Nago-Torbole, chiesa di San Vigilio: Associazione culturale Barabàn, Il violino di Auschwitz (concerto). Vincenzo Caglioti, organetto diatonico, cori; Aurelio Citelli, voce solista, tastiere, bouzouky; Giuliano Grasso, violino, cori; Antonio Neglia, chitarra, bouzouky, cori; Alberto Rovelli, contrabbasso; Maddalena Soler, voce solista, violino. 

Mercoledì 1° febbraio, ore 21 - Riva del Garda, sala Garda, Palazzo dei Congressi: Cooperativa Argot arl - Teatro Carcano, Cosa Nostra spiegata ai bambini. Di Stefano Massini, con Ottavia Piccolo, musiche Enrico Fink eseguite dai solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo, regia di Sandra Mangini. 

Mercoledì 15 febbraio, ore 21 - Riva del Garda, sala Garda, Palazzo dei Congressi: Associazione culturale Musikarte, Diversi da chi? Scritto da Gabriele Biancardi, con Anna Dalla Fontana e Laurent Gjeci, regia di Laura Novembre. 

Sabato 11 marzo, ore 21 - Nago-Torbole; lo spettacolo sarà ospitato al centro giovani Cantiere 26 ad Arco: Shockarti, Amore, c’è un morto in salotto. Scritto e diretto da Silvia Saponaro, con Michelangela Battistella, Marco De Martin e Silvia Saponaro. 

Lunedì 20 marzo, ore 21 - Riva del Garda, sala Garda, Palazzo dei Congressi: Altra Scena, L’onesto fantasma. Drammaturgia e regia di Edoardo Erba, con Gianmarco Tognazzi, Renato Marchetti, Fausto Sciarappa e con la partecipazione in video di Bruno Armando. 

Informazioni: Comune di Riva del Garda, 0464 573916 o 573918 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Comune di Nago-Torbole, 0464 505181 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Altre info su www.trentinospettacoli.it

"Seduto in quel caffè..." è il titolo della rassegna dedicata a volumi ambientati nella nostra terra, organizzata dagli Amici di Bacco presso il Nero Caffè (via IV Novembre 86) per tre martedì alle 18:45, a partire dal prossimo 8 novembre. Ce ne parla Ennio Pasinetti, anima e curatore dell'iniziativa.

 

Non c’è ora del giorno, mese dell’anno che non sia consigliabile per leggere un libro. Ma novembre - il fuoco di un camino, un bicchiere di novello a portata di mano -  pare particolarmente adeguato. Se poi un buona lettura, sperimentata o da consigliare, è messa in comune nell’atmosfera rilassata di un aperitivo, il gusto solitario del leggere diventa buona pratica sociale: si dilata e si moltiplica.

È l’idea che sottende la proposta degli Amici di Bacco di Rezzato che, insieme con il Nero Caffè, invitano ad incontri con l’autore in una serie di martedì novembrini, che vanno sotto il titolo di “Seduto in quel caffè…”. Filo conduttore la nostra città, che, apprestandosi a divenire capitale della cultura con Bergamo, non a caso ispira diverse ambientazioni letterarie.

Si inizia martedì 8 con Brescia Adagio. Capitale industriale, capitale della cultura, di Massimo Tedeschi, giornalista, saggista e prolifico giallista che si fa Virgilio per condurci a scoprire o riscoprire angoli di una città operosa che è anche caleidoscopio, enciclopedia, palcoscenico, insomma “un luogo delizioso dove vivere”. Dialoga con l’autore Claudio Donneschi, docente di materie letterarie in un liceo.

Il cammino nello spazio si prolunga nel tempo nell’appuntamento successivo, martedì 15; protagonista il duecentesco giudice Albertano da Brescia, personaggio nato dall’ingegno storico-letterario di Enrico Giustacchini, giunto al nono titolo con Il giudice Albertano e il caso del santo senza volto, nella fattispecie ambientato tra la città e la Valtrompia. Ad indagare con lui sarà Giovanna Gamba, solita dalla cattedra di docente di materie letterarie o dagli studi storici alla ricerca e all’accompagnamento alla lettura. Michela Rocca e Valerio Busseni, attori, leggeranno alcuni brani dal testo presentato nell’occasione.

Ancora un giallo storico, seppur molto più recente, con il Brigadiere del Carmine partorito dalla penna del giornalista Enrico Mirani; a sollecitare l’autore nell’incontro conclusivo di martedì 22 la giornalista Francesca Zani, che modera la presentazione de I due Brigadieri. Vite e delitti fra il Carmine e il Sentierone. Brescia e Bergamo 1923.

Tutti gli incontri si tengono alle 18:45 presso il Nero Caffè, in via 4 novembre 86 a Rezzato. Prenotazioni al numero 338.6064593.

Ennio Pasinetti

Sabato 5 novembre alle 17 l'associazione di promozione culturale Via Glisenti 43 inaugura la mostra "Scorci di Valsabbia... e oltre" dell'artista Ivan Vimercati Solaro. Ingresso libero.

La presentazione dell'evento sarà curata da Emanuele Busi. Le opere resteranno esposte fino al 4 dicembre con i seguenti orari: venerdì dalle 17 alle 19; sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19. A richiesta la mostra sarà visitabile anche di lunedì e giovedì, previa chiamata al numero 328.0860786.

Per sostenere le proprie iniziative, la scuola materna Morelli Rebusca di Muscoline promuove un corso per genitori e insegnanti. Il primo appuntamento sarà giovedì 10 novembre alle 20:30 a Gavardo, presso il salone teatro Pio XI (via Mangano 8).

 

Spesso ci escono frasi che subito ci pentiamo di aver detto, soprattutto quando ci stiamo rivolgendo ai nostri bambini. Altre volte, invece, ci esprimiamo spinti dalle migliori intenzioni, eppure ci sfugge il potere delle parole che pronunciamo e combiniamo comunque guai. Paolo Borzacchiello, fra i massini esperti di intelligenza linguistica, ci ricorda che anche solo dicendo "così fai piangere la mamma (o il papà)", possiamo creare qualche problema ai nostri figli.

Autore di libri e podcast di successo sul tema, Borzacchiello sarà a Muscoline per aiutare genitori, educatori e insegnanti a curare con maggior attenzione le parole, in modo da rendere la comunicazione positiva e "benefica". Attraverso il linguaggio intelligente, infatti, si possono creare solide fondamenta per lo sviluppo emotivo e cognitivo dei bambini con risultati che spesso superano le nostre migliori aspettative.

Giovedì 10 novembre ci si interrogherà su come funzionano le parole per poi addentrarsi in frasi e parole tossiche cui verranno contrapposte frasi e parole "magiche". Venerdì 18 novembre si cercheranno insieme le modalità per entrare in sintonia con l'interlocutore, creando empatia, e verranno fornite indicazioni su come diventare una guida efficace. Mercoledì 23 novembre, infine, si parlerà dei feedback per consolidare l'autostima, oltre a come riuscire a motivare con efficacia e a farsi capire in modo autentico e profondo.

Tutti gli incontri si svolgeranno alle 20:30 e il ricavato raccolto tra i partecipanti servirà a finanziare le attività e i progetti della scuola. Il biglietto di partecipazione per una serata è di 15 euro, mentre per tutte le tre serate la quota è di 35 euro. E' previsto anche un biglietto "family" al costo di 60 euro. Si può pagare in loco o tramite bonifico (IT84L0873577130058000501001). Per informazioni chiamare 380.2864445 o scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

L'iniziativa è promossa dalla stessa scuola materna Morelli Rebusca, con il patrocinio del Comune di Muscoline e della parrocchia di Santa Maria Assunta in Muscoline.

Il ciclo di incontri per genitori, organizzato dalla Fondazione Intro in collaborazione con il Sistema Bibliotecario Nord-Est Bresciano, si snoderà per sei serate in sei diverse sedi: Gavardo, San Felice, Roè Volciano, Soprazzocco, Salò e Vobarno, sempre alle 20:45. Il primo appuntamento è previsto per questa sera, lunedì 24 ottobre. L'iniziativa è gratuita.

 

La proposta nasce da INTRO, ente gestore della scuola dell'infanzia montessoriana Il Sassolino, e giunge ormai alla sesta edizione forte del gradimento del pubblico che ha sempre partecipato anche nel periodo difficile della pandemia. L'obiettivo è, come sempre, quello di fornire un orientamento a genitori ed educatori che affrontano la sfida di far crescere un bambino affinché possano riconoscerne il potenziale e sostenere ogni piccolo così che riesca a farlo emergere.

In un periodo storico denso di criticità, l'educazione dei nostri figli ci interroga su che uomini vogliamo essere, su quale sia il futuro in cui vogliamo sperare. Gli incontri sono un'occasione per riflettere su infanzia e adolescenza, ma anche sul modo di essere educatori. Le tematiche, dalla sostenibilità alla consapevolezza di genere, vogliono essere un ausilio a trovare nuovi percorsi di sviluppo per l'uomo di domani. Il percorso, curato da Annalisa Schirato consulente educativa montessoriana, offre la possibilità di lasciarsi ispirare dallo stile educativo e relazionale del Sassolino ed è frutto di un’esperienza decennale nell’accompagnamento alla crescita dei bambini e delle loro famiglie.

Gli incontri sono gratuiti, ma ogni partecipante può aiutare gli organizzatori con una donazione libera. Il ricavato sarà utilizzato per coprire i costi dell'iniziativa. Per il programma degli incontri e per iscriversi, è possibile consultare la pagina https://ilsassolino-genitorisicresce22-23.eventbrite.it

Di seguito il programma dettagliato.

Lunedì 24 ottobre 2022 - Sala Zane Gavardo: COME SI EDUCA ALL’AMBIENTE E ALLA SOSTENIBILITÀ? Tutela dell'ambiente, sviluppo umano e cittadinanza planetaria, con Sara Bornatici, docente Università degli Studi di Brescia.

Lunedì 7 novembre 2022 - Biblioteca di San Felice: MASCHI E FEMMINE: CURARE LA CONSAPEVOLEZZA NELL’EPOCA DELLA FLUIDITÀ. Emozioni, pregiudizi e falsi miti della vita sessuale dei ragazzi, con Sara Anna Dolores, ostetrica libera professionista e consulente sessuale AISPA.

Lunedì 21 novembre 2022 - Auditorium Roè Volciano: RIDISEGNARE LA BUSSOLA EDUCATIVA. Le ricadute psicologiche della pandemia sui bambini, con Giuliana Tonoli, psicologa e psicoterapeuta.

Lunedì 5 dicembre 2022 - Auditorium Fondazione Intro, Soprazzocco di Gavardo: UNA SOCIETÀ CHE SI RISVEGLIA: L'UOMO NUOVO NEL PENSIERO DI MONTESSORI. Metodo Montessori, un'umanità liberata e responsabile capace di equilibrio e pace, con Annalisa Schirato, consulente educativa montessoriana.

Lunedì 16 gennaio 2023 - Biblioteca di Salò: BRIGHTER MINDS: IL POTENZIALE INESPRESSO NEI BAMBINI. Neuroscienze, intelligenza intuitiva e capacità cognitive dei bambini e ragazzi, con Benedetta Masini, formatrice e facilitatrice metodo Brighter minds Europa.

Martedì 31 gennaio 2023 - Biblioteca di Vobarno: VIVERE LA POESIA CON I BAMBINI: SARA’ LA BELLEZZA A SALVARE IL MONDO? Leggere filastrocche e poesie ai bambini per osservare il mondo, sé stessi e gli altri, con Luca Garzerla, docente Università degli Studi di Verona, esperto in letteratura dell’infanzia e dell’adolescenza.

Per maggiori informazioni sul corso: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. La casa dei bambini Il Sassolino, scuola dell’infanzia paritaria Montessori, si trova in via A. Bagozzi 14/F a Gavardo, tel. 334.5998874 o 0365.34729, sito internet: www.ilsassolino.org.

La nuova edizione di "Teatro a gonfie vele", rassegna di teatro per ragazzi, è realizzata dai Comuni di Nago-Torbole, Arco, Riva del Garda, Dro, Ledro e Tenno. Propone nove spettacoli, da ottobre a febbraio.

 

Il grande successo ottenuto in passato ha spinto i soggetti coinvolti a organizzare anche quest'anno un ciclo di appuntamenti dedicati a bambini e genitori, per regalare divertimento e magia alle famiglie. La direzione artistica è della compagnia teatrale Bottega Buffa Circovacanti di Trento che, in collaborazione con il Coordinamento teatrale trentino, ha lavorato per proporre un cartellone vario e stimolante. La rassegna propone nove spettacoli, dal 23 ottobre al 26 febbraio, con ingresso a 4 euro. Gli spettacoli iniziano alle ore 16:30 e i biglietti si possono acquistare in teatro il giorno dello spettacolo a partire dalle 15.30. Prevendita online all’indirizzo www.trentinospettacoli.it.

L’edizione 2022/2023 della rassegna «Teatro a gonfie vele» è stata presentata nella sala medievale di Palazzo Festi a Trento, presenti Guido Trebo, assessore alla cultura del Comune di Arco; Loretta Failoni, presidente del Coordinamento teatrale trentino; Silvia Betta, vicesindaco e assessore alla cultura del Comune di Riva del Garda; Giancarla Tognoni, assessore alla cultura del Comune di Tenno; Ginetta Santoni, assessore alla cultura del Comune di Dro; Sara Balduzzi, vicesindaco e assessore alla cultura del Comune di Nago-Torbole; per la compagnia teatrale Bottega Buffa Circovacanti erano presenti Veronica Risatti e Laura Mirone (nella foto sotto).

Programma 

Domenica 23 ottobre - Nago Torbole, teatro Casa della Comunità: «La bianca, la blu e la rossa», Alice Bossi. 

Domenica 6 novembre - Nago Torbole, teatro Casa della Comunità: «Raperonzolo», Stivalaccio Teatro. 

Domenica 13 novembre - Ledro, Centro culturale, Locca di Concei: «Capitani coraggiosi», Bam Bam Teatro. 

Domenica 20 novembre - Dro, teatro parrocchiale: «Home Sweet Home», capitolo 3, «Scoiattolo e Leo», Roberto Capaldo.

Domenica 4 dicembre - Tenno, teatro Don Bosco: «Truffaldino e lo spirito del Natale», I burattini di Luciano Gottardi.

Domenica 11 dicembre - Nago-Torbole, teatro Casa della Comunità: «Il Gatto con gli Stivali», Bottega Buffa CircoVacanti. 

Domenica 29 gennaio 2023 - Riva del Garda, auditorium del Conservatorio F. A. Bonporti: «Filafiaba», Teatro dell’Orsa.

Domenica 12 febbraio 2023 - Ledro, Centro culturale, Locca di Concei: «Nido», Teatro Telaio. 

Domenica 26 febbraio 2023 - Arco, auditorium dell’oratorio San Gabriele: «Storie di Gianni», Il teatro delle quisquilie.

Per info: https://www.trentinospettacoli.it/tag_eventi/teatrogonfievele.

 

Scuola di filosofia in Vallesabbia. Un ciclo di incontri sulle rive del fiume Chiese prende il via lunedì 17 ottobre e proseguirà per 10 incontri: lunedì 21 novembre, lunedì 19 dicembre, lunedì 16 gennaio 2023, lunedì 13 Febbraio, lunedì 20 Marzo, lunedì 17 Aprile, lunedì 15 maggio.

Tutti gli incontri si svolgeranno presso la biblioteca comunale di Vestone con il patrocinio del Comune dalle 20:30 alle 22:30. Saranno coordinati da Sergio Piccerillo in collaborazione con Luciano Pace. La partecipazione agli incontri è gratuita e aperta ai giovani e agli adulti interessati. Informazioni presso la biblioteca di Vestone.

Il Presidente Giordano Bruno Guerri parteciperà infatti a una serie di incontri e conferenze a Singapore e Calcutta.

Ieri, giovedì 13 ottobre il presidente ha preso parte al seminario organizzato dall’Ambasciata Italiana di Singapore alla presenza dell’Ambasciatore Mario Andrea Vattani, Linguaggio ed emozioni - riflessione sul linguaggio come  veicolo di sentimenti a volte di difficile interpretazione. Il suo contributo, dal titolo "Il verso è tutto!", mostra come il mutare del linguaggio nelle circa 16.000 lettere di d’Annunzio conservate al Vittoriale rifletta il percorso di vita del poeta, dai momenti onirici più giovanili, all’inquietudine della maturità, alla malinconia nell’avvicinarsi della senescenza. Oltre un secolo dopo d’Annunzio, il linguaggio si è fatto meno complesso e apparentemente meno espressivo. Nel suo intervento a seguire, il Professor Erik Cambria ha invece mostrato come l’Intelligenza Artificiale possa essere strumento di interpretazione emotiva efficace e impiegabile negli ambiti più svariati, dal marketing, alla politica, alla finanza.

E proprio al Professor Cambria, al termine della giornata, è stato dato l’annuncio del conferimento del 5º Premio Genio Vagante, che verrà consegnato a Brescia nel giugno 2023, in concomitanza con Bergamo-Brescia capitali della cultura.

“Arma la prora e salpa verso il mondo”, diceva un noto motto dannunziano: se l’attualità ha portato spesso alla ribalta gli ormai famosi “cervelli in fuga”, contro tali e tante polemiche il Vittoriale degli Italiani ha istituito un Premio per stabilire un legame virtuoso con questi eccellenti rappresentanti, che restituiscono in prestigio ciò che il loro Paese ha perso con la loro partenza. Il premio, che consiste in una scultura realizzata appositamente dal Maestro Ugo Riva, è già stato assegnato a illustri scienziati quali il medico Alessio Fasano, l’astrofisica Eleonora Troja e il chimico Andrea Paolella, tutti per le loro attività di ricerca in Nord-America. Per la prima volta, quindi, il premio prende la strada dell’Oriente, segno del cambiamento mondiale anche nel campo della ricerca scientifica e della tecnologia.

Nel corso della giornata di oggi, venerdì 14 ottobre, Guerri sarà poi impegnato alla facoltà di Humanities della prestigiosa Nanyang Technological University di Singapore, in collaborazione con l’Ambasciata italiana, per portare la sua conoscenza della figura del Vate e condividere la sua lunga esperienza alla guida di un’istituzione culturale di successo, tra le case museo più visitate al mondo.

Ultima tappa del viaggio l’India, in collaborazione con il Consolato Generale d’Italia a Calcutta, Console Gianluca Rubagotti: domenica 16 ottobre verrà firmato un memorandum d'intesa per il gemellaggio tra Jorasanko Thakurbari - la casa ancestrale della famiglia Tagore - e Il Vittoriale degli Italiani, cui seguirà una proiezione del film "Il Cattivo Poeta". Lunedì 17 ottobre un seminario presenterà il Garda come possibile destinazione per film, sfilate di moda, matrimoni, eventi speciali.

In entrambe le visite, il Presidente Guerri illustrerà l’associazione GardaMusei, per accrescere la conoscenza delle meraviglie del Garda e stimolare il flusso turistico dall’Oriente.

Comune e biblioteca di Puegnago del Garda hanno organizzato una rassegna autunnale che vede protagoniste cinque scrittrici, ospitate a Villa Galnica (via Roma 4) in altrettante serate a partire dal 20 ottobre alle 20:30. Padrona di casa un'altra donna, la bookblogger Roberta Ghirardi, che dialogherà con loro.

Dopo l'intensa estate con gli autori sotto le stelle, anche la nuova stagione si apre nel segno della ricchezza culturale e offre ai lettori cinque incontri con altrettante autrici disposte a raccontarsi davanti a una tazza di tè. "Tu porta la tazza, al resto pensiamo noi" recita addirittura l'invito rivolto al pubblico.

La rassegna "autunno in rosa" aprirà dunque giovedì 20 ottobre alle 20:30 con Valeria Tron e il suo volume "L'equilibrio delle lucciole", di Salani editore. Figura eclettica (è cantautrice, illustratrice, mediatrice culturale e artigiana del legno), la scrittrice è al suo primo romanzo e narra di Adelaide che torna in val Germanasca, nel torinese, per curare le ferite della vita nei luoghi sperduti della sua infanzia. Le letture saranno affidate a Paola Raggi.

La settimana successiva, il 27 ottobre sempre alle 20:30, sarà la volta di Rosa Teruzzi con "Gli amanti di Brera", edito da Sonzogno. Al suo terzo romanzo, la scrittrice narra questa volta della scomparsa di un'affascinante professoressa di inglese e di un suo studente. Mentre i media gridano allo scandalo, viene ricostruita un'altra verità da parte delle due "investigatrici per caso" Libera e Iole, sua madre, che i lettori della Teruzzi hanno già conosciuto e visto all'opera in passato. Le letture saranno a cura di Silvia Visini.

Nel mese di novembre il primo appuntamento sarà giovedì 10 con Alice Basso, creatrice di personaggi femminili indimenticabili, come l'originale ghostwriter Vani Sarca e l'avvenente (e sveglia) dattilografa Anita che si muove nella Torino fascista degli anni Trenta. Alice Basso presenterà "Una stella senza luce", edito da Garzanti.

Giovedì 17 novembre Paola Varalli interverrà su "Giallo al cimitero maggiore" (Fratelli Frilli Editore), mentre giovedì 24 Virginia Bramati nel suo dialogo con Roberta Ghirardi parlerà di "Quello che ancora non sai di me. Cercasi amore vista lago", edito dalla Giunti.

Tutti gli incontri si terranno a Villa Galnica in Puegnago, alle 20:30.

Giovanna Gamba 

Ritorna "A Gavardo il suo Spazio", la rassegna organizzata dall’amministrazione comunale di Gavardo con la Commissione Cultura e Istruzione, dedicata alla scienza che indaga l’Universo, alla sua scoperta, ai suoi misteri e alle conoscenze raggiunte. Gli incontri si terranno presso la biblioteca alle 20:45.

 

Dopo il successo dello scorso anno, questa seconda edizione vedrà il via venerdì 7 ottobre con Alan Zamboni (divulgatore scientifico) che interverrà su L’utilità del fallimento nella scienza: tre storie dimenticate che ad una prima occhiata possono sembrare degli insuccessi colossali, ma che poi si sono rivelate importanti basi per grandi scoperte scientifiche. 

Venerdì 14 ottobre è la volta di Maria Vittoria Legnardi, ricercatrice del Dipartimento di Fisica e Astronomia “G. Galilei” dell’Università di Padova, che andrà alla ricerca degli Ammassi globulari, fossili cosmici della giovane Via Lattea: si tratta cioè di quei “reperti” che spiegano le origini dell’Universo. 

Terza serata sarà venerdì 21 ottobre. Germano Bonomi, dell’Università di Brescia e del CERN di Ginevra, parlerà del Manuale d’uso per i raggi cosmici, particelle elettromagnetiche provenienti dallo Spazio alla base della fisica delle particelle, attraverso il cui studio è stata possibile la scoperta dell’antimateria, uno dei più grandi enigmi della scienza.  

Astri e disastri: il grande racconto delle costellazioni è il tema della serata di venerdì 28 ottobre con Enrico Maria Corsini, professore di Astrofisica, Dipartimento di Fisica e Astronomia “G. Galilei” dell’Università di Padova. La storia delle costellazioni ci parla delle aspirazioni e delle paure, delle conoscenze scientifiche e del sentimento religioso delle società in cui sono nate; le diamo per scontate, ma siamo sempre meno abituati a osservarle e a riconoscerle nella volta celeste. 

Venerdì 4 novembre interverrà Chiara Sirignano, professoressa di Fisica e Astronomia del Dipartimento di Fisica e Astronomia “G. Galilei” dell’Università di Padova. Con lei si farà un Viaggio all’origine dell’Universo con la missione dell’ESA Euclid, un progetto dell’Agenzia Spaziale Europea per esplorare l’Universo che ha in programma la ricostruzione di una mappa tridimensionale, utilizzando un moderno telescopio e la luce visibile ed infrarossa emessa da miliardi di stelle e galassie.

Tutti gli appuntamenti si terranno alla Biblioteca Comunale E. Bertuetti di Gavardo alle 20:45. Per informazioni telefonare all’Ufficio Cultura allo 0365.377462 oppure scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. In alternativa, cercare Eventbrite sui canali social. La prenotazione è consigliata.

L'associazione artistico-culturale Eridio, con il patrocinio del Comune di Bagolino e il sostegno della cassa Rurale, ha organizzato un ciclo di incontri nella sala convegni della Cassa Rurale. Il prossimo si terrà sabato 15 ottobre alle 16.

Ha preso il via sabato 1 ottobre (nella foto, i relatori) la serie di incontri culturali che accompagneranno la stagione autunnale a Ponte Caffaro, tutti in programma il sabato pomeriggio alle ore 16.

Sabato 15 ottobre Giancarlo Marchesi interverrà su "La febbre del tondino", analizzando la siderurgia valsabbina dal secondo dopoguerra agli anni sessanta del Novecento. Sabato 29 ottobre Guido Assoni e Sergio Piccerillo parleranno delle persecuzioni razziali durante il periodo fascista, soffermandosi su alcuni episodi valsabbini e dell'Alto Garda. Infine, sabato 5 novembre Francesco Bologni e Massimo Parolari si focalizzeranno sul territorio delle Giudicarie con una relazione dal titolo "Censimento delle opere campali della grande guerra nelle Giudicarie".

Venerdì 7 ottobre alle 17, a Brescia presso MICS - Case del Sole (via Milano 105/q) sarà inaugurata una mostra di componimenti realizzati nell'atelier di scrittura del centro diurno Luzzago, condotto da Bernardetta Tonolini. I lavori, 70 poesie in tutto, resteranno esposti in sette diverse sedi fino al 31 ottobre prossimo. Ingresso libero.

 

Carla, Cesarina, Francesco, Giordano, Maria, Maria Rita e Paola: sono loro gli artisti che hanno attinto alle loro storie e alle loro emozioni per creare componimenti che ora hanno messo a disposizione del pubblico in diverse sedi espositive, tutte in città: L'arcobaleno (ristorante vegetariano in via Luzzago 6/b), L'orto (caffetteria con cucina in via Solferino 46/d), MICS Case del Sole (via Milano 105/q), parrocchia di Fiumicello (via Manara 23), sala lettura (via Milano 140), UAU (biblioteca di via Milano, 105/p), Sala Quadri di ASST Spedali Civili.

L'iniziativa è sostenuta da Regione Lombardia, Comune di Brescia e Università degli Studi di Brescia, Dipartimento di Salute mentale e delle Dipendenze, e viene proposta in concomitanza con la giornata mondiale della salute mentale. Si compone di oltre settanta poesie realizzate nell'Atelier di Scrittura del Centro Diurno di via Luzzago, afferente al Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze dell'ASST Spedali Civili di Brescia. Nasce dall'idea di Bernardetta Tonolini, educatrice professionale conduttrice del gruppo, sostenuta dalla coordinatrice Sabrina Raimondi e dal referente medico Prof. Cesare Turrina.

"La mostra diffusa - spiega Tonolini - viene intesa come segno di apertura verso la città, con la creatività che supera il disagio mentale, esce dai suoi spazi abituali e cessa quindi di essere appannaggio di pochi, divenendo invece occasione di confronto a disposizione di tutti". Le poesie raccontano le emozioni, il male di vivere, ma anche l’impegno nella realizzazione di sé e nella ricerca della salute mentale. Sono un'occasione di incontro con il mondo degli autori e poco importa che la relazione sia solo virtuale perché le emozioni suscitate sono reali e avvicinano alla conoscenza di una realtà spesso confinata ai margini.

L’innovativo progetto “Emozioni in Parole” si propone di riflettere sulla salute mentale quale importante filtro per raccontare il presente, ripercorrere il passato e immaginare il futuro. La scrittura poetica autobiografica diviene una raffinata via di comunicazione.  Attraverso il ricordo e l’evocazione, la raccolta di poesie sprigiona il desiderio di ridefinire i confini personali e collettivi del modo di percepire il mondo e la salute mentale.

L'esposizione coinvolge diverse realtà cittadine: luoghi pubblici, spazi dedicati alla ristorazione, ambienti religiosi.  Sarà accessibile al pubblico nelle diverse sedi per tutto il mese di ottobre, nei rispettivi orari di apertura. La sua realizzazione ha visto una intensa collaborazione con il Comune di Brescia e le realtà locali sensibili alla tematica. Con questo progetto “disseminato sul territorio” si vuole portare a conoscenza della cittadinanza l’esperienza creativa ed emotiva correlabile alla salute mentale, affinché il rapporto con il territorio e il potenziale sociale non sia una mera teoria, ma uno strumento per favorire l’integrazione nel tessuto sociale.

L'inaugurazione del 7 ottobre proporrà al pubblico videoproiezioni, musica, letture e un buffet.  La cittadinanza è invitata, con ingresso gratuito e senza prenotazione.

Sono ripartite in questi giorni le iniziative promosse dalla biblioteca di Sirmione. Oltre al Sirmione Book Club, hanno preso il via Sirmione Book Club KIDS, Sirmione Book Club English ed English Cafè: grazie ai gruppi di lettura a Sirmione leggere è un’esperienza collettiva. La partecipazione è libera e gratuita.

 

Dopo la pausa estiva, tornano i gruppi di lettura organizzati e promossi dalla Biblioteca e dall’Ufficio Cultura del Comune di Sirmione, apprezzati e partecipati sin dai primi appuntamenti del novembre 2021, Si tratta di speciali punti d’incontro dedicati agli appassionati della lettura, per condividere il piacere generato dal confronto reciproco dopo essersi avventurati in letture comuni.

L’iniziativa è nata, si è ampliata e prosegue per valorizzare anche la seconda anima della Biblioteca: luogo di lettura e studio, ma anche di incontro. Uno spazio in cui gli appassionati lettori si ritrovano in un ambiente accogliente e dedicato, in cui dialogare proprio a partire dagli amati libri.

Il “Sirmione Book Club”, coordinato dalla giornalista e autrice di libri per bambini Elena Giordano, nel corso dei mesi si è arricchito di ulteriori proposte: dal “Sirmione Book Club KIDS” - pensato per i piccoli di età compresa tra i 4 e i 6 anni e curato dallo staff della Biblioteca - al doppio appuntamento con i libri e la conversazione in lingua inglese: il classico “Sirmione Book Club English” e gli appuntamenti più informali dell’“English Cafè”, organizzati nei pressi della Biblioteca e coordinati da Rosemary Williamson.

Sirmione Book Club KIDS prevede un incontro al mese. In programma coinvolgenti letture animate a cura dei bibliotecari ed attività proposte dai piccoli partecipanti. Per Sirmione Book Club English e English Cafè gli incontri sono bimestrali, mentre Sirmione Book Club sarà una volta al mese. 

I libri proposti per la lettura, il calendario completo e tutti gli aggiornamenti dai gruppi di lettura di Sirmione sono disponibili al questo link. Per ulteriori  informazioni: Biblioteca Comunale di Sirmione, 030.9909174.

Il Comune di San Felice del Benaco promuove la prima edizione del concorso fotografico "Scovolo" che si svolgerà in ottobre, nei giorni 15 e 16. L'iniziativa è aperta a tutti.

 

Il concorso fotografico è promosso da Comune di San Felice del Benaco con partecipazione aperta a tutti, dilettanti e professionisti, senza limiti di età, e accoglie fotografie scattate nel periodo della durata del Contest, che si svolgerà dalle ore 10.00 del 15 ottobre 2022 alle ore 19 del 16 ottobre 2022.

Nelle due giornate si terranno l’iscrizione, gli scatti e la consegna delle fotografie da sottoporre a una Giuria composta da professionisti. Il tema del concorso viene definito in forma riservata dalla giuria, che lo comunicherà dopo la registrazione di tutti i partecipanti. Sono previste due sezioni, una per le opere a colori e una per i lavori in bianco e nero che riceveranno una menzione a parte. La menzione per i lavori in bianco e nero corrisponde a un premio di 1000 euro, mentre per la sezione a colori sono previsti tre riconoscimenti: al primo premio 25000 euro, al secondo 1000 e al terzo 500.

L’iscrizione si terrà presso l’Ufficio del Turismo all’ex Monte di Pietà, in Piazza Municipio 1 a San Felice del Benaco, mediante compilazione dell’apposito modulo. Il modulo si può scaricare dal sito del Comune o compilare presso l’Ufficio stesso. Sarà possibile iscriversi il primo giorno del concorso dalle ore 8.00 alle ore 10.00. L’iscrizione avrà un costo di 10 euro.

La proclamazione dei vincitori avverrà nel mese successivo al concorso e la consegna dei premi e degli attestati avverrà durante un evento organizzato dal Comune di San Felice del Benaco, nel quale saranno invitati tutti i partecipanti. 

Per info e iscrizioni: www.comune.sanfelicedelbenaco.bs.it.

 

 

Continua la rassegna estiva nel centro della Valtenesi, con la bookblogger Roberta Ghirardi che incontra autori bresciani e non, nella splendida cornice di villa Galnica (via Roma 4) a Puegnago. Tutti gli appuntamento sono alle 20:30.

 

Il prossimo incontro in calendario è giovedì 1 settembre, con Enrico Giustacchini che presenterà l'ultimo volume della serie dedicata al giudice Albertano da Brescia, personaggio storico realmente protagonista del medioevo bresciano che nei gialli diventa un acuto detective, chiamato di volta in volta a risolvere i delitti più complessi e apparentemente "perfetti". L'ultimo episodio, il nono per la precisione, è ambientato a Zenato, oggi Ponte Zanano, alle porte della Valtrompia: "Il giudice Albertano e il caso del santo senza volto".

Giovedì 8 settembre, invece, l'ospite sarà Mario Biagini, autore genovese trapiantato a Milano, dove generalmente ambienta le sue storie. In particolare, l'ultimo libro ripoterà alla luce un mistero irrisolto degli anni '80, grazie alla determinazione di un'investigatrice molto speciale, l'anziana e bizzarra magliaia Delia: "C'è un cadavere sui bastioni di Porta Venezia".

Chiuderà la rassegna giovedì 15 settembre Lorenzo Sartori, giornalista e scrittore che abbraccia molti generi letterari, spaziando dalla fantascienza al thriller. L'ultimo libro prende avvio dalla scomparsa di un ricco imprenditore milanese e vedrà il detective privato Andrea Basilio avventurarsi fra giri di escort, gallerie d'arte, conti cifrati e un vecchio cold case ormai dimenticato da tutti: "Il filo sottile di Arianna".

 

Prende il via in questi giorni "Il cammino del giudice Albertano", seconda edizione della rassegna dedicata al protagonista dei gialli di Enrico Giustacchini. Lo scrittore farà tappa in diversi centri valsabbini presentando la sua ultima pubblicazione, "Il giudice Albertano e il caso del santo senza volto". Primo appuntamento giovedì 25 agosto alle 20:30 a Pertica Bassa.

 

L'esperienza viene riproposta dopo il successo dello scorso anno e tra l'altro rappresenta un unicum fra le rassegne, in quanto interamente dedicata allo stesso autore e al medesimo personaggio. Si svolge grazie al sostegno della Comunità Montana di Valle Sabbia e al Sistema bibliotecario Nord-est e consiste in sei serate ambientate non solo in biblioteca, ma anche in luoghi suggestivi del territorio, con formule diversificate in modo da valorizzare al meglio ogni incontro. 

La presentazione si è svolta presso la sede della Comunità Montana a Nozza ed è stato l'assessore alla Cultura Claudio Ferremi a illustrare le sei località che ospiteranno gli incontri, tra Valle Sabbia e Garda: Pertica Bassa (25 agosto alle 20:30, presso la casa Torre di Ono Degno), Casto (6 settembre alle 18, in biblioteca), Odolo (12 settembre alle 20:30, al museo del ferro), Idro (16 settembre alle 20:45, presso il cortile "Era de le fontane"), Padenghe (20 settembre alle 20:30, in biblioteca) e Agnosine (6 ottobre alle 20:30, in biblioteca).

Con un ringraziamento speciale ad Alessandra Vittici, direttrice del Sistema bibliotecario Nord-est, instancabile organizzatrice e promotrice fin dalla prima ora dell'evento, ha preso poi la parola Enrico Giustacchini che ha sottolineato alcune peculiarità di questa edizione: i luoghi non istituzionali, ma simbolo della storia e della cultura dei nostri borghi; le formule dell'aperitivo (a Casto) e del dopocena (a Odolo) con l'autore; le diverse voci che si alterneranno nel dialogo: Marcello Zane, Roberta Ghirardi e Flavio Casali. 

Sulla figura del magistrato medievale bresciano vissuto nel XIII secolo, ormai c'è poco da raccontare perché i nove volumi di Giustacchini l'hanno reso familiare ai lettori. L'ultima sua avventura è ambientata alle porte della Valtrompia a Zenato, l'odierno Ponte Zanano, e come sempre presenta una trama complessa e ricca di colpi di scena, dopo che un uomo è stato aggredito e ucciso forse dallo stesso fratello. Sarà compito, come sempre, di Albertano chiarire le vicende e trovare il colpevole: grazie alla sua logica impeccabile, il giudice saprà ricostruire la verità e ristabilire l'ordine che era stato infranto.

La lettura dei libri di Giustacchini, così come le serate di presentazione, oltre al divertimento di avventurarsi in un giallo classico offre l'occasione per immergersi nella storia e nella cultura medievale, di cui a ogni episodio vengono messi in rilievo aspetti diversi e spesso poco conosciuti, oltre ai tratti della quotidianità e della vita materiale che non smettono mai di esercitare un fascino particolare nell'uomo del XXI secolo.

Giovanna Gamba

In questi giorni e fino al 27 agosto è possibile visitare la villa romana in compagnia di rievocatori storici, con possibilità di scelta fra il primo turno alle 17:30 e il secondo alle 18:30. Prenotazione obbligatoria al numero 0365.515114.

 

L'iniziativa è organizzata dal Comune di Toscolano Maderno e da Ecomuseo Valle delle Cartiere e prevede una visita alla villa romana con una guida d'eccezione: Marco Nonio Macrino, antico romano, che la conosce particolarmente bene visto che è un suo contemporaneo. La visita guidata teatralizzata continuerà per quasi tutto il mese di agosto, ma deve essere prenotata perché i posti sono limitati.

Per ulteriori informazioni, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Un Museo proiettato a colori! Fino al 6 agosto tutte le sere (dalle h. 21 alle h. 24) a Gavardo grande spettacolo di videomapping con il Museo Archeologico che uscirà dalle sale prendendo vita sulle pareti del palazzo prospicente piazza De Medici, giocando con la struttura architettonica dell’edifico risalente al XIV-XV secolo.

“Il Museo non è un’istituzione aulica e per pochi, ma un luogo dove ci si può incontrare, divertire, apprendere, ma anche insegnare e comunicare. Attraverso la memoria delle cose il Museo ci racconta la storia dell’uomo dalla sua prima comparsa alle soglie del Rinascimento” commenta Giovanmaria Flocchini, Presidente della Comunità Montana, presentando l’iniziativa che è stata inaugurata, unitamente ad uno spettacolo musicale, alle h. 21 di giovedì 21 luglio ed aggiungendo: “Il Museo ha il compito di preservare questi straordinari oggetti ma non per se stesso, bensì per renderli fruibili negli anni dalle generazioni di cittadini interessati alla storia della loro terra. Questa iniziativa infine vuole anche contribuire a rinsaldare i legami con la propria comunità dopo il lungo periodo di ristrettezze dovute al Covid”.

“Mavs – il tuo museo…” è lo slogan di una articolata serie di iniziative del Museo Archeologico della Valle Sabbia. denominate ““INN- Valle Sabbia – Innovative and immersive Experience nei poli culturali Valsabbini” che prenderanno corpo nei prossimi mesi, mentre per ora sarà “Il Viaggio per immagini nella Storia” ad essere protagonista con l’orso delle caverne del Buco del Frate di Prevalle, vasi neolitici e dell’età del Rame di Monte Covolo che lasceranno per alcune sere le vetrine del museo per giocare con il pubblico. La celebre piroga del Lucone e il famoso vaso borraccia della necropoli di Salò fanno la loro comparsa sfruttando le caratteristiche della facciata.

I pezzi più famosi ed alcuni meno conosciuti allieteranno per alcuni giorni le serate dei gavardesi. L’iniziativa è realizzata dal Museo Archeologico della Valle Sabbia – Fondazione “Piero Simoni” e dalla Comunità Montana di Valle Sabbia, con il patrocinio del Comune di Gavardo e il contributo di Regione Lombardia. Per la serata di presentazione, giovedì 21 luglio, le immagini sono state accompagnate, sempre in linea con la filosofia del museo che cultura significa contaminazione, dalle note del Coletivo Bresamba. Il videomapping è stato realizzato da Guru Lab di Brescia (BENOW), un laboratorio di progettazione e produzione di allestimenti per eventi multimediali. I materiali sono stati selezionati dal Direttore del Museo e da una commissione interna. L’uso delle immagini è stato autorizzato dal MIC.

 

Nella suggestiva cornice di Villa Galnica (via Roma 4), il Comune di Puegnago del Garda ha organizzato la rassegna "Puegnago che legge - 6 autori sotto le stelle". Gli eventi si apriranno giovedì 4 agosto alle 20:30. Tutti gli incontri sono gratuiti e senza prenotazione.

 

Un'offerta ricchissima quella preparata dal Comune di Puegnago per questa estate 2022, in collaborazione con la biblioteca e l'associazione culturale ricreativa Puegnago e Raffa. Si tratta di sei incontri con altrettanti autori, sia scrittori locali che di rilievo nazionale, nei mesi di agosto e settembre, sempre con inizio alle 20:30. Con gli ospiti dialogherà Roberta Ghirardi, bookblogger e fondatrice del blog letterario "Il sole di Leo", che da anni si occupa di recensioni di libri.
 
La rassegna si aprirà il 4 agosto con Enrico Mirani, inviato speciale del Giornale di Brescia, con il suo I due Brigadieri, vite e delitti  fra il Carmine e il Sentierone, Brescia e Bergamo, 1923. Una rapina e due misteriosi omicidi muoveranno le indagini del Brigadiere del Carmine e condurranno il pubblico per le vie di Brescia tra misteri e storia.
 
Il 18 agosto Roberto Bonzi presenterà Tutto mi piace, ambientato nel mondo dei social. Samuele sparisce nel nulla tra il silenzio dei genitori e le voci dei social, ma come sempre la verità non è quella che si racconta. Il 25 agosto sarà il turno di Virginia Bramati e il suo Un bacio con gli occhi, storia emozionante e molto attuale di suspence, coraggio e speranza sull'amore che sembra impossibile e invece è vicinissimo.
 
Il 1 settembre il giornalista del Giornale di Brescia, Enrico Giustacchini, presenterà il nono capitolo della serie del Giudice Albertano, Il Giudice Albertano e il caso del santo senza volto. L'investigatore medievale amatissimo dai bresciani questa volta sarà alle prese con una serie di delitti commessi a Ponte Zanano. Giovedi 8 settembre Mauro Biagini porterà sul Garda la sua magliaia Delia e presenterà C'è un cadavere sui bastioni di Porta Venezia, in cui la protagonista milanese sarà alle prese con un cold case. Concluderà la rassegna Lorenzo Sartori con le investigazioni del suo Andrea Basilio, in Il filo sottile di Arianna.
 
La rassegna si aprirà con un brindisi. Gli eventi sono gratuiti e senza prenotazione, nel rispetto della normativa Covid-19.

La decima edizione di Suoni e sapori del Garda continua nella serata di venerdì 29 luglio a Salò, in piazza della Vittoria con l'Infonote Pop Orchestra. Ingresso libero. In caso di maltempo, la serata si terrà al Cinema Teatro Cristal (via Dante Alighieri 1)-

 

Venerdì 29 luglio in piazza a Salò verranno rievocate pellicole indimenticabili attraverso le loro colonne sonore. La manifestazione si svolgerà in piazza della Vittoria, o al Cinema Cristal in caso di maltempo. Si tratta dell’ottavo concerto del Festival Suoni e Sapori del Garda. Protagonista della serata sarà l’Infonote Pop Orchestra diretta dal maestro Serafino Tedesi, con le voci di Rossana Carraro, Barbara Lorenzato e Manolo Soldera. 

La musica è la colonna sonora della nostra vita, ci accompagna durante le fasi più importanti del nostro percorso e se pensiamo a un film è impossibile non rievocarne la colonna sonora. Però la colonna sonora non è solo strumentale e alcune “canzoni” sono diventate importanti come il film se non di più, basti pensare a Moon River in Colazione da Tiffany o a Smile con Tempi moderni

Con “Pellicole in musica” l’Infonote Pop Orchestra vuole rendere omaggio alle musiche e canzoni nei film, accompagnando il pubblico dai ricordi più lontani a quelli più contemporanei… perché in fondo la nostra vita… è un film, e tocca a noi scegliere la nostra colonna sonora! 

Il Festival propone un circuito di spettacoli ad ingresso libero inseriti in un unico cartellone, con il diretto coinvolgimento dei Comuni afferenti all’intero bacino lacustre e al suo immediato entroterra. La direzione artistica è affidata al maestro Serafino Tedesi coadiuvato dalla sua associazione culturale Infonote; l’intento è quello di riuscire a coinvolgere sempre più comuni, anche delle province limitrofe. I comuni che fanno parte dell’edizione 2022 sono: Calvagese della Riviera, Desenzano del Garda, Gardone Riviera, Lonato del Garda, Malcesine, Nago Torbole, Riva del Garda, Salò, San Felice del Benaco, Tignale e Toscolano Maderno.

La Comunità del Garda sovrintende al coordinamento istituzionale e amministrativo. 

Ha preso il via in questi giorni il progetto "Callas, arie on air": dieci tappe in altrettanti luoghi suggestivi del centro gardesano con dieci arie interpretate dalla Divina da poter ascoltare durante una passeggiata, con la possibilità di approfondimenti inquadrando i QR-code associati. L'iniziativa fa parte delle celebrazioni per il centenario della nascita di Maria Callas, che si concluderanno nel 2023.

 

Le più belle arie interpretate da Maria Callas in dieci tappe, passando dalla Casa del Pescatore a Punta Grò fino alla chiesa di San Pietro in Mavino, solo per elencare alcuni dei luoghi più suggestivi. Dopo Dante, protagonista di un percorso multimediale nel 2021 per i 700 anni dalla sua morte, a Sirmione arriva “Callas, arie on air”: un modo per immaginare la Divina nei suoi anni sirmionesi e per riportala al presente grazie alle sue indimenticabili interpretazioni. L’iniziativa fa parte del ricco programma di Sirmione Callas 21-23.

Il percorso si compone di 10 tappe in 10 iconici luoghi della penisola: Casa del pescatore, Punta Grò, Lido di Lugana, Lido Galeazzi, Via XXV Aprile, Veduta Sandro Pertini, Piazza Carducci, Parco Callas, San Pietro in Mavino, Piazzale Orti Manara. Nei dieci luoghi scelti si possono ascoltare alcune tra le più belle arie interpretate da Maria Callas tratte da registrazioni storiche della Divina. Lungo il percorso cittadini e turisti troveranno una grafica che riporta il nome della romanza, un breve testo di presentazione curato dal giornalista Fabio Larovere e un QR code da inquadrare con il proprio smartphone per poter ascoltare l’interpretazione di Maria Callas. L’itinerario proposto è dalla doppia percorrenza: seguendo la musica sarà possibile scoprire scorci suggestivi e meno noti della penisola sirmionese, così come passeggiando sarà possibile scoprire il mondo musicale di Maria.

Le arie scelte sono tratte dalle raccolte The very best of Maria Callas edito da Warner Classic, Maria Callas, Serie Immortales edito da YoYo Usa, Maria Callas, I puritani e la sonnambula, edito da All I have to do is dream, Collection: The Voice of The Opera Diva edito da Halidon Music. Nel dettaglio, il percorso e le arie sono:  Casta diva dalla Norma di Vincenzo Bellini (1831) presso la Casa del Pescatore; La mamma morta da Andrea Chénier di Umberto Giordano (1896) a Punta Grò; Suicidio! da La gioconda di Amilcare Ponchielli (1876) al Lido di Lugana; Ah non giunge, uman pensiero da La sonnambula di Vincenzo Bellini (1831) presso il Lido Galeazzi; Un bel dì vedremo da Madama Butterfly di Giacomo Puccini (1904) in Via XXV Aprile; Vissi d’arte da Tosca di Giacomo Puccini (1900) presso la Veduta Sandro Pertini; Habanera da Carmen di Georges Bizet (1875) in Piazza Carducci; Una voce poco fa da Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini (1816) al Parco Callas; Al dolce guidami da Anna Bolena di Gaetano Donizetti (1830) presso San Pietro in Mavino; Addio del passato da La Traviata di Giuseppe Verdi (1853) in Piazzale Orti Manara.

Si è spenta a 93 anni Elsa Pelizzari, la staffetta Gloria. Ora si è ricongiunta a suoi cari che l’hanno preceduta e ai suoi compagni d’armi.

 

Staffetta partigiana all’età di 14 anni (era nata nella sua Gazzane il 4 aprile del 1929) era entrata nel Gruppo Niko creato dal curato don Angelo Bianchi; prese subito il soprannome di “Gloria” e svolse il suo compito con coraggio ed abnegazione.

Riconquistata la Libertà non mancarono i soprusi ai suoi danni da parte di chi non riconobbe subito il suo importante ruolo; ma Elsa non si perse d’animo e, divenuta sposa e madre, non mancò di impegnarsi nel sociale sia nel suo paese natale, ricoprendo l’incarico di assessore nell’amministrazione di Roè Volciano, a Salò presiedendo la locale sezione AVIS, ma anche all’estero, in Venezuela sostenendo suo figlio don Adriano le battaglie a favore degli indios. Fu lei insieme agli altri partigiani volcianesi a dare vita alla locale sezione ANPI, ricoprendo anche il ruolo di presidente.

La scomparsa di Elsa Pelizzari toglie di fatto a Roè Volciano e alla Valle Sabbia uno degli ultimi protagonisti della guerra di Liberazione ancora viventi.

A nome di tutti Grazie Elsa

Cristina Pedercini Anpi Medio Garda

Anpi Salò - Anpi Roè Volciano

 

Elsa riposa alla casa del Commiato Moschini a Roè Volciano.

I funerali si svolgeranno  Giovedi 30 giugno alle ore 16.00 nella Chiesa Parrocchiale di San Pietro in Roè Volciano.

 

Sabato 25 giugno alle 19 sarà inaugurato il nuovo percorso multimediale alla Casa del Pescatore: la cultura dell'acqua protagonista a Punta Grò, le storie e le ambientazioni di un tempo in un’esperienza immersiva per i visitatori.

 

Nell'area museale a Punta Grò apre un nuovo percorso multimediale, uno spazio di incontro e di approfondimento sulla cultura dell’acqua che da sempre caratterizza Sirmione, come territorio e come società; la Casa del Pescatore diviene così anche un importante luogo di conoscenza della vita dei pescatori di un tempo. L’esposizione allestita alla Casa del Pescatore integra elementi attivi e tecnologici in grado di ricostruire le storie e le ambientazioni di un tempo, coinvolgendo il visitatore nella narrazione complessiva.

Il percorso multimediale verrà inaugurato sabato 25 giugno alle ore 19, subito dopo il concerto Big Band Music Show della Catullo Sound Orchestra in programma per le 18 a Punta Grò, ultima tappa degli apprezzatissimi concerti aperitivo andati in scena dalla primavera. Alla cerimonia di apertura saranno presenti il Sindaco, Luisa Lavelli, il vicesindaco e assessore alla Cultura e Turismo, Mauro Carrozza, l’amministratore unico di Sirmione Servizi, Giuseppe Marcotriggiano. Chiuderà l’evento una degustazione a cura delle Cantine del Lugana di Sirmione che offrirà l’opportunità di assaporare un’altra eccellenza del territorio.

Il progetto è stato realizzato dal Comune di Sirmione, in stretta collaborazione con Sirmione Servizi, ponendo la massima attenzione alla creazione di percorsi immersivi in grado di calare i visitatori nel mondo della pesca, attività che ha fatto la storia della comunità di Sirmione. Grazie alla tecnologia sono stati realizzati percorsi inclusivi, così da permettere a tutti di apprezzare appieno il valore delle esposizioni. A partire da domenica 26 giugno, la Casa del Pescatore sarà aperta tutti i giorni escluso il lunedì, dalle 9 alle 13.

E' stato un successo la proposta molto particolare presentata nei giorni scorsi al Teatro Garda Guida di Villanuova sul Clisi. L'autore e ideatore Dario Bellini di Roè Volciano vuole ringraziare tutti quanti hanno preso parte alla sua performance "Il piede".

 

Grazie a Tutti! Al numeroso pubblico, ai bravissimi attori Dora Carlo Maddalena Irene Maurizio Andrea Cristina e Irwan, ad Andrea in particolare che ha sostenuto la regia del primo livello (la piece pseudo-marinettiana) e che ha scoperto una stella, a Mariella per i costumi bellissimi, a Fabio e sua moglie per l'ospitalità e la cortesia, a Irwan e a tutta la sua famiglia, a Sandra, grazie dei vostri commenti e delle reazioni, a caldo e a freddo, ai 2 + 2 spettatori che, coinvolti seduta stante, hanno gridato gli slogan, a Gabriele per le bellissime foto che vi allego, a Giulia e Ale che hanno tentato di insegnarmi a ballare ma poi non se n'é fatto nulla (sarà per un'altra volta), a Edoardo col suo furgone, grazie anche a chi non é potuto venire ma ci ha fatto sentire la sua vicinanza e ha condiviso la comunicazione...

Tutti noi c'eravamo!

Dario Bellini

 

Vede finalmente la luce nel 2022 GardaLo!, il Festival culturale che coinvolge la sponda lombarda del Lago di Garda e che arricchisce il calendaio estivo.

Dopo i festeggiamenti dell’anno del centenario che ne hanno battezzato la ripresa, il Vittoriale degli Italiani prosegue dunque nella sua missione di promozione della cultura e del pensiero riconfermandosi un motore di modernità. Ideati dal Presidente del Vittoriale Giordano Bruno Guerri, tre giorni aperti a tutti, per un’edizione pilota tra percorsi e attività pensati per i più piccoli che affiancheranno incontri sui grandi temi del presente - dalla storia all'innovazione e alle start up, passando per la scuola e i giovani come investimento per il futuro - e che accoglieranno il pubblico di visitatori negli splendidi spazi del Parco del Vittoriale. A concludere le giornate di sabato e domenica, due spettacoli all’Anfiteatro del Vittoriale per ritrovarsi insieme, di fronte al Lago illuminato nella sua veste notturna.. 

Così Giordano Bruno Guerri, a commento di una prima edizione, che guarda al futuro e alla costruzione di un Festival sempre più ricco centrale nell’offerta culturale del Garda: “Ormai gardesano, da molto sento la mancanza – nello splendore del Garda – di un festival che porti bellezza, intelligenza, divertimento, scoperte alla marea di turisti che vengono a trovarci. Adesso è il momento, perché i periodi di crisi sono anche punti di partenza per una rinascita. GardaLo!, già in questa edizione pilota che si svolgerà interamente al Vittoriale degli Italiani, toccherà proprio i punti fondamentali per la rinascita: la formazione di bambini e giovani, anzitutto, poi la scuola, il rapporto città-abitanti, la storia, l’economia nelle sue forme più dinamiche, le start up; infine, spettacoli clamorosi per intelligenza e bellezza. Si chiama GardaLo! perché, nelle intenzioni, l’anno prossimo affiancherà Bergamo Brescia 2023 Capitale Italiana della Cultura con dieci giorni di eventi in tutte le città della sponda lombarda del Garda, compresa Brescia e oltre. Ma nel progetto finale diventerà GardaGa!, e coinvolgerà le tre sponde e le tre regioni di questa meraviglia senza confini: né fisici né mentali”.

Quattro le sezioni in programma:

Sezione Innovazione: a cura di Giovanni Iozzia, una serie di incontri per un dialogo serrato tra imprenditori affermati e giovani startupper, per scoprire insieme quali opportunità possono nascere da uno sguardo trasversale, aperto su prospettive nuove. Come si diventa imprenditori innovativi? Come è possibile farlo a 20 anni o poco più? Quali motivazioni spingono ad affrontare un’impresa non semplice in Italia? Quali caratteristiche bisogna avere? A GardaLo! sono i protagonisti a rispondere, nell’incontro dal titolo La storia saremo noi, che porrà a confronto Danila De Stefano (Founder Uno Bravo), Maurizio Campia (CEO Pharmecure) e Marcello Pelucchi (Holidoit). Saranno protagonisti anche Marco de Rossi, fondatore di WeSchool, che darà una dimostrazione pratica di come sia possibile Andare oltre la Dad: un salto nella scuola del futuro. Nell’epoca del digitale diffuso si è consapevoli che, per un’azienda, innovare è una vera e propria questione di sopravvivenza: in Davide e Golia alleati: l’innovazione è un gioco per grandi e piccini le aziende, il gigante Golia, rappresentate da Fabio Tentori (Enel), Doris Messina (Banca Sella) e Patrick Oungre (A2A), racconteranno perché convenga allearsi con Davide, la piccola impresa. E come accade che, anche all’interno di una grande azienda, possa nascere una start up. 

Sezione Letteratura: curati da Luigi Mascheroni, gli appuntamenti in programma porranno a confronto i punti di vista di numerosi studiosi, filosofi, giornalisti, chiamati a dialogare su temi d’attualità, urgenti quanto sfaccettati. La scuola sarà la prima protagonista di questi incontri: sul nostro sistema di istruzione si interrogheranno Ernesto Galli Della Loggia, Domenico De Masi e Luca Doninelli, consci che lo stato di salute di un Paese veramente democratico si misura proprio dalla scuola, motore di sviluppo della società e insieme garanzia di un futuro migliore per le nuove generazioni. A seguire la Storia, oggi quanto mai terreno di dibattito pubblico, che determina gli orientamenti morali, politici e civili di un popolo: sulla necessità di affrontare la conoscenza del passato senza manipolazioni né acritiche apologie discuteranno Franco Cardini, Michela Marzano e Vittorio Emanuele Parsi. Infine, uno sguardo più stringente su un presente in cui la pandemia, lo smart working e le nuove forme di socialità a distanza costringono a ripensare il rapporto fra la città e i suoi abitanti, tra spazi pubblici e privati: Elena Granata, Camillo Langone, Gianni Biondillo e Italo Rota rifletteranno su come progettare e abitare le città del domani. 

Sezione Giovani: ideato da Paola Veneto, un calendario di laboratori dedicati ai più piccoli, con attività che puntano a risvegliarne la curiosità con stimoli dai più diversi ambiti, dalla mindfulness - cui verranno dedicati dei laboratori a cura di Carmen Colibazzi - alla musica, all’arte. Cuore. La cacciata dal Paradiso Terrestre sarà dunque un dialogo per i genitori con Nicola Gelo, mentre a Stefania Gianfrancesco è affidata la cura dei laboratori Nomi, cose, realtà: i linguaggi dell’Arte. Infine, un incontro con lo psichiatra e scrittore Paolo Crepet e una conversazione con Marco Crepaldi, di Hikikomori Italia. Accanto a queste, per la prima volta il Vittoriale degli Italiani realizzerà delle speciali visite della Prioria pensate ad hoc per i più piccoli, per introdurli alla scoperta della figura eclettica di Gabriele d’Annunzio negli stessi spazi da lui abitati, massima espressione della sua arte e della sua vita. 

Sezione Spettacolo: organizzate da Viola Costa, due serate esclusive all’Anfiteatro del Vittoriale che offriranno un tributo alle arti del teatro, con lo spettacolo Trascendi e sali Alessandro Bergonzoni, e della musica internazionale, con l’esclusivo concerto di Beck (unica data italiana, già tutta esaurita), che passerà idealmente il testimone di GardaLo! al Festival Tener-a-mente. Nella mattinata di domenica, il programma di GardaLo! si arricchisce di un evento in collaborazione con il Comune di Cremona: un’esibizione al violino Stradivari Golden Bell di Lena Yokoyama.

Il Consorzio GARDA DOC è partner dell’edizione 2022 del Festival GardaLo!. La denominazione, riconosciuta nel 1996, insiste su un’area collinare di 31.000 ettari suddivisi tra Verona, Mantova e Brescia. Ogni anno si producono circa 20 milioni di bottiglie, tra vini varietali e bollicine.

* I biglietti di Trascendi e sali Alessandro Bergonzoni sono in prevendita dal 28 aprile sul sito www.anfiteatrodelvittoriale.it al costo di € 20 e € 25 + prevendita. 

* Aggiornamenti e informazioni sul sito www.gardalo.it e alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

GardaLo! – edizione pilota al Vittoriale degli Italiani, direzione Giordano Bruno Guerri

Venerdì 24 giugno, h.19 | Nave Puglia | ingresso gratuito, consigliata la prenotazione. Sezione Innovazione: “La storia saremo noi” – relatori: Danila De Stefano (founder Uno Bravo) – Maurizio Campia (CEO Pharmecure) – Marcello Pelucchi (Holidoit). A seguire: piccolo aperitivo accompagnato da una curata selezione di vini GARDA DOC 

h.21 | Anfiteatro | ingresso gratuito, consigliata la prenotazione. Sezione Letteratura: “Scuola” – relatori Ernesto Galli Della Loggia, Domenico De Masi e Luca Doninelli

Sabato 25 giugno. Durante la giornata Speciali visite alla Prioria dedicate ai bambini (6-10 anni). h.11-13 / 15-17 Casa Cama | ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria
Sezione Giovani: Laboratorio “Arte e Mindfulness come valore” di Carmen Colibazzi (6-10 anni). h.11-13 / 15-17 Casa Cama | ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria
Sezione Giovani: “Cuore. La cacciata dal Paradiso Terrestre” - colloqui per i genitori con Nicola Gelo. h.11-13 | Auditorium | ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria
Sezione Giovani; Laboratorio “Nomi, cose, realtà: i linguaggi dell’Arte” di Stefania Gianfrancesco (11-13 anni). h.15 | Auditorium | ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria. Sezione Innovazione: “Oltre la dad: un salto nella scuola del futuro” – simulazione di didattica digitale in presenza condotta da WeSchool (14-18 anni). 

h. 18  | Nave Puglia | ingresso gratuito, consigliata la prenotazione. Sezione Giovani: "La società dell'ansia sociale. Dagli hikikomori agli incel: una generazione di giovani a rischio" dialogo con Marco Crepaldi, di Hikikomori Italia. h.19 | Laghetto delle Danze | ingresso gratuito, consigliata la prenotazione. Sezione Letteratura: “Storia” – relatori Franco Cardini, Michela Marzano e Vittorio Emanuele Parsi. A seguire: piccolo aperitivo accompagnato da una curata selezione di vini GARDA DOC. 

h.21 | Anfiteatro | ingresso a pagamento. Sezione Spettacolo:  “Trascendi e Sali” di e con Alessandro Bergonzoni

Domenica 26 giugno. Durante la giornata Speciali visite alla Prioria dedicate ai bambini (6-10 anni). h. 11-00 |Auditorium | ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria. Sezione Spettacolo: “Uno Stradivari al Vittoriale” - esibizione al violino Golden Bell di Lena Yokoyama, in collaborazione con il Comune di Cremona. A seguire: piccolo aperitivo accompagnato da una curata selezione di vini GARDA DOC. h.12.00 | Laghetto delle Danze | ingresso gratuito, a seguire visita al parco inclusa. Sezione Innovazione: “Davide e Golia alleati: l’innovazione è un gioco per grandi e piccini” – relatori Fabio Tentori (Enel) – Doris Messina (Banca Sella) – Patrick Oungre (A2A). A seguire: piccolo aperitivo accompagnato da una curata selezione di vini GARDA DOC. 

h.11-13 / 15-17 Casa Cama | ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria. Sezione Giovani: Laboratorio “Arte e Mindfulness come valore” di Carmen Colibazzi (6-10 anni). h.11-13 | Auditorium | ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria. Sezione Giovani: Laboratorio “Nomi, cose, realtà: i linguaggi dell’Arte” di Stefania Gianfrancesco (14-18 anni). h.15.30-16.30 | Auditorium | ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria. Sezione Letteratura: “Città” – relatori Elena Granata  - Camillo Langone – Gianni Biondillo – Italo Rota. h.19.30 | Laghetto delle danze | ingresso gratuito, consigliata la prenotazione. Sezione Giovani: Lezioni di sogni, con Paolo Crepet. h.21 | Anfiteatro | ingresso a pagamento. Sezione Spettacolo: Concerto di Beck. 

Per informazioni e prenotazioni: www.gardalo.it  

La Filarmonica Conca d’Oro propone un convegno e una rassegna musicale per onorare Giovanni Ligasacchi, quale direttore di banda, musicista ed educatore. La giornata di studi dedicata al maestro Giovanni Ligasacchi si tiene domenica 12 giugno sin dalla mattinata (dalle 9) presso l'auditorium comunale di Preseglie. Numerosi gli interventi previsti. Seguiranno in date successive una serie di concerti a lui dedicati.

 

Il Maestro è stato un direttore di banda (tra l’altro fondatore della Filarmonica Conca d’Oro) e un musicista tra i più dinamici e innovativi nel panorama italiano del secondo Novecento.

Nato a Preseglie, in Valle Sabbia, il 6 Giugno 1920, cominciò a studiare musica sin da bambino. Durante il servizio militare suonò nella Banda Presidiaria di Milano e in seguito, durante la guerra, fu deportato dal fronte greco in un campo di concentramento in Germania e vi rimase fino al 1945.

Tornato in Italia, lavorò come operaio presso il cotonificio Ottolini di Villanuova sul Clisi e nel 1957, tornato a Brescia, riprese gli studi musicali e fu assunto alla Pinacoteca Tosio Martinengo dei Civici Musei, con l’incarico di bibliotecario.

Divenne Direttore dell’Associazione Filarmonica “Isidoro Capitanio”, Banda Cittadina di Brescia dal 1960 al 1987, ha operato un autentico rinnovamento di tale organico, favorendo in tal modo una più generale rivoluzione della banda all’interno dell’intero mondo musicale italiano.

Il suo interesse musicale non si è fermato al mondo bandistico, infatti nel 1965 gli fu affidata la direzione dell’Orchestra a Plettro "Costantino Quaranta", con cui vinse, in Germania e Olanda, sempre primi premi. 

Il suo bisogno di diffondere la cultura musicale, lo portò alla creazione presso la scuola elementare Calini nella zona del Carmine, del "Centro Giovanile Bresciano di Educazione Musicale", una scuola per bambini basata su principi non tradizionali, dove si associava l’insegnamento musicale con l’educazione alla convivenza e alla socialità.

Da questa scuola mossero i loro primi passi nel mondo della musica molti bambini, che in seguito approfondendo i loro studi in conservatorio, divennero musicisti professionisti e in alcuni casi concertisti di fama mondiale.

In quella realtà nacque "l’Orchestra di Mandolini e Chitarre Città di Brescia", che ebbe lo scopo di far musica con gioia e, nel contempo, di riprendere una prassi esecutiva totalmente rinnovata, che risaliva al suo teorico Bartolomeo Bertolazzi, mandolinista bresciano del XVII secolo.

La rassegna porterà in Valle musicisti che hanno fatto la storia della musica per banda e offrirà una serie di momenti culturali per i nostri cittadini e per gli appassionati di musica.

 

 

 

Domani, sabato 21 maggio alle 17:30, presso la Libreria Ferrata (corso Martiri della Libertà 39, Brescia) sarà presentato il libro "La vita insieme", dedicato ai vent'anni a Brescia dell'Associazione Italiana Leucemie.
 
Il racconto della storia di AIL Brescia sarà affidato all'autore stesso del volume, Roberto Barucco, in dialogo con Milla Tinkermilla Prandelli. Saranno presenti Giuseppe Navoni, presidente di AIL Brescia, ed Emilio Del Bono, sindaco di Brescia.
 
Il libro racconta una serie di storie, non tutte a lieto fine proprio come accade nella vita, di protagonisti incontrati in questi anni e si conclude con uno sguardo al futuro che abbraccia i prossimi progetti dell'associazione. Il percorso dei volontari ha mosso i primi passi quando nella nostra città non c'era ancora il reparto di ematologia ed è cresciuto grazie all'impegno quotidiano di migliaia di persone sensibili e generose che hanno sostenuto in vari modi AIL e sono stati vicini alle persone e ai loro bisogni nei passaggi più difficili della vita, quelli caratterizzati dalla malattia e dal dolore.
 
"Desidero ringraziare il sindaco Emilio Del Bono che sarà con noi - ha affermato lo stesso Barucco - e l'amica Monica Ferrata Scalia che ha avuto questa splendida idea e ci ospita". L'intero incasso per la vendita del libro andrà ad Ail Brescia.
 
 

“Castelli, Fantasmi, Leggende” alla Rocca di Lonato del Garda fino al 5 giugno, con le fotografie oniriche di grandi dimensioni di Salvatore Attanasio. Orario di visita: tutti i giorni dalle 10 alle 18.

Nuovo capitolo e nuova tappa per “Castelli, Fantasmi, Leggende”, la serie di fotografie oniriche di grandi dimensioni con cui il fotografo Salvatore Attanasio dà forma - mediante un’elaborazione al computer in postproduzione - a personaggi storici o a protagonisti di leggende popolari ambientandoli nei manieri del Bresciano dove hanno abitato o nella realtà o nella fantasia delle leggende: è la quattrocentesca rocca visconteo-veneta di Lonato del Garda ad ospitare nel Salone della Casa del Capitano fino al 5 giugno la mostra Gli Otisi nella Casa del Podestà.

Si tratta di una narrazione fantasiosa in 15 immagini inedite, in grande formato e in rigoroso bianconero, retroilluminate, che raccontano la “Storia degli Otisi”, concepita nel XIX secolo da due esponenti di rilievo del milieu culturale bresciano fin de siècle (il medico dottor Carlo Tagliaferri e il conte Teodoro Lechi), giunta fino a noi in un prezioso manoscritto realizzato da Fra Doretto da Calvisano (pseudonimo del conte Teodoro Lechi). Non una storia reale, ma un’invenzione, che testimonia la propensione, tipica della cultura tra Ottocento e Novecento, di evocare il passato rivivendolo a tutti i costi, anche attraverso una proposta giocosa, divertita e dal sapore teatrale.

Il manoscritto descrive dodici antenati Tagliaferri, la cui precisa identità è restituita da altrettanti ritratti en travesti, autentici tableaux vivants all’interno dei quali, nei diversi costumi dei diversi momenti storici, compare il medesimo personaggio, ovvero Carlo Tagliaferri che impersonifica i suoi avi, fotografato dal figlio ing. Giovanni. sono dunque 15 immagini che, anziché narrare una leggenda come nelle altre mostre del ciclo “Castelli, Fantasmi, Leggende”, vogliono rendere omaggio alla fantasia di coloro che hanno concepito questo capolavoro di cultura, ironia, creatività.

A fare da sfondo ai personaggi leggendari della stirpe degli Otisi, sono le stanze della storica dimora del senatore Ugo Da Como a Lonato, la Casa del Podestà, dove si aggirano le velate presenze del poeta Folco, del procuratore Otisello, dell’alchimista Dosso e altre effimere e suggestive figure.

“La mostra di Salvatore Attanasio - spiega Stefano Lusardi, conservatore dei beni storici della Fondazione Ugo Da Como - rende omaggio alla cultura bresciana tardo ottocentesca, una cultura fortemente radicata al tema della rievocazione storica.  Basterebbe ricordare le favolose ed elaborate architetture di revival concepite dal maggiore architetto della seconda metà del XIX secolo, Antonio Tagliaferri fratello di Carlo e zio di Giovanni. Di questo mondo, la Fondazione voluta da Ugo Da Como a Lonato è una testimonianza imprescindibile e per questa ragione abbiamo voluto rievocare gli Otisi all’interno degli ambienti della casa museo del Podestà, interamente restaurata da Antonio Tagliaferri tra il 1907 e il 1909”.

Ad accrescere il fascino della mostra, l’allestimento inconsueto e spettacolare. Le fotografie, stampate in fineart, sono presentate in cornici retroilluminate a led in ambiente oscurato. L’effetto è di assoluto impatto, anche considerando la narrazione evocata dai soggetti rappresentati. In collaborazione con la sezione di Brescia dell'Unione Ciechi e Ipovedenti, le immagini sono corredate di una breve descrizione in alfabeto Braille, per consentire ai visitatori non vedenti di immaginarle. 

Informazioni - Fondazione Ugo Da Como, via Rocca, 2 - Lonato del Garda (Brescia); Tel. 0309130060 - www.roccadilonato.it - www.lonatoturismo.it.

Mercoledì 18 maggio alle 20:30, presso l'auditorium Cecilia Zane, sarà presentato l'ultimo libro di Enrico Giustacchini sul giudice vissuto a Brescia nel XIII secolo, divenuto protagonista di gialli di successo. Partecipa alla serata il coro La Faita. Ingresso gratuito.

 

Il caso del santo senza volto è il nono su cui Albertano da Brescia è chiamato a indagare, con la sua logica acuta ed efficace che svela inevitabilmente la verità. Dopo ambientazioni che hanno attraversato l'intera provincia, questa volta il magistrato avrà a che fare con un delitto commesso a Zenato, oggi Ponte Zanano, dove si trova una massiccia struttura difensiva posta, non a caso, alle porte della Valtrompia. 

Il delitto che scatena gli eventi pare avere questa volta un testimone: Masuccio, guardiano di porci, racconta di aver assistito nel bosco all'aggressione di un uomo, trascinato poi nelle acque di uno stagno da un assassino in tutto simile al fratello della vittima. I compaesani, non avvezzi alla violenza, faticano a dargli credito, ma ben presto scopriranno che quel delitto era solo il primo di una serie, in un inestricabile groviglio di fatti su cui fare luce sembra essere un'impresa impossibile. Non per Albertano, naturalmente, che infatti saprà riordinare i tasselli per ricostruire - e rivelare - una sorprendente verità.

Le indagini di Albertano sono sempre ricche di colpi scena e conducono i lettori allo svelamento della realtà dopo aver mantenuto la suspense fino all'ultima pagina. Sono inoltre sostenute da indagini documentarie accurate, con ricostruzioni meticolose degli scenari e della quotidianità intrecciate a temi, personaggi e vicende della cosiddetta grande Storia, che talvolta irrompe nel romanzo.

La serata di mercoledì vedrà sul palco l'autore. Con lui dialogherà Claudio Baroni del Giornale di Brescia, mentre le letture saranno affidate a Deni Giustacchini. Si consiglia la prenotazione presso la biblioteca al numero 0365.377462 o via mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. L'evento può essere seguito in diretta anche sulle pagine Facebook Area 63 Gavardo e Davide Comaglio Sindaco.

Giovanna Gamba

Enrico Giustacchini, Il giudice Albertano e il caso del santo senza volto, Liberedizioni, 160 pagine, 16 euro.

Prenderà il via lunedì 9 maggio la seconda edizione della rassegna gavardese Civis Gattopardo, organizzata dall’Amministrazione comunale di Gavardo e patrocinata dalla Provincia e dalla Comunità Montana di Vallesabbia. Quest’anno sarà dedicata all’importante tema della Legalità. Tutti gli incontri si terranno nella Biblioteca Civica “E.Bertuetti” di Gavardo alle ore 20:45.

 

Il primo incontro dal titolo "Se le conosci le eviti", di e con l’ Associazione Libera e con Libera Brescia, si terrà dunue il 9 maggio: la serata sarà dedicata al racconto di chi, tramite l’associazionismo, organizza e struttura attività sul territorio legate al riutilizzo dei beni confiscati alla mafia, alla divulgazione e all’informazione su cosa sia il fenomeno mafioso e come si manifesta nella società.

Lunedì 16 maggio interverrà Filippo Ferrari, professore di Diritto Costituzionale all’Università degli Studi di Verona, sul tema "Come nascono i diritti. Il principio di legalità tra giudice e legislatore dal punto di vista del costituzionalista".

Lunedì 23 maggio sarà la volta di LegamiLeali che racconterà "La lotta alla mafia attraverso i progetti sul territorio": si parlerà della qualità delle relazioni tra le persone e delle esperienze condivise di cura della collettività.

Infine lunedì 30 maggio, Mattia Maestri, ricercatore universitario, membro dell’Osservatorio sulla Criminalità Organizzata di Milano e allievo di Nando Dalla Chiesa, farà il punto su "Mafia al Nord: dinamiche di insediamento": cercherà cioè di dare una risposta alla domanda su quali sono i fenomeni sociali e culturali che hanno consentito a Cosa Nostra, alla ‘Ndrangheta e alle altre mafie di attecchire nella nostra società e di come abbiano potuto trovare terreno fertile anche nel ricco Nord Italia.

Essendo i posti limitati è consigliata la prenotazione. Per informazioni e prenotazione: Ufficio cultura tel. 0365.377462 oppure Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Eventbrite sui canali social. E’ prevista la diretta sulla pagina Facebook Area 63 Gavardo e Davide Comaglio Sindaco.

Dal 4 maggio al 29 giugno presso la rocca di Lonato del Garda si terrà un corso base di fotografia con il fotografo Salvatore Attanasio. Organizzato dalla Fondazione Ugo da Como, prevede una quota di 50 euro a persona.

Fotografare non solo per il piacere di immortalare un luogo, una persona, una situazione, ma anche per esprimere se stessi, indagare nel profondo del proprio io, creare un sottile trait d’union fra l’occhio di chi scatta la fotografia e il soggetto ripreso. In un’epoca di selfie e di scatti facili col cellulare, tutti si illudono di essere bravi fotografi, ma in realtà non è così. Ci vogliono capacità tecniche, sensibilità, conoscenze, cultura per realizzare scatti perfetti ed esprimere l’artista che è in noi. Questo lo scopo del corso di fotografia di base organizzato nella Sala Alta del Capitano all’interno della Rocca dalla Fondazione Ugo Da Como.

Intitolato “Fotografia in Rocca”, il corso si terrà a cadenza settimanale, il mercoledì, dal 4 maggio al 15 giugno. A condurlo sarà un maestro d’eccezione e di grande sensibilità artistica, il noto fotografo/artista bresciano Salvatore Attanasio, autore delle immagini della mostra “Gli Otisi nella Casa del Podestà” che sarà inaugurata venerdì 6 maggio 2022, alle ore 17, sempre nella Sala Alta della Casa del Capitano.

I sei incontri in programma, di un'ora e trenta ciascuno (dalle 17 alle 18.30), si terranno nella Rocca di Lonato del Garda nelle giornate 4-11-18-25 maggio, 8 e 15 giugno, cui si aggiungono i due pomeriggi del 22 giugno (uscita fotografica di gruppo all’interno della Rocca) e del 29 giugno (proiezione e commento tecnico/estetico delle immagini dei partecipanti).

Di seguito il programma dettagliato. 

4 maggio: L’apparecchio fotografico, struttura e componenti. Le tipologie; compatte, reflex, grande formato. Metodi di ripresa: program, le priorità, manuale, correzioni. Cenni sulle ottiche e sugli accessori.

11 maggio: Dalla pellicola al sensore, la transizione. L’ambiente analogico, il digitale; le differenze. Le pellicole in breve, schemi, dimensioni e proprietà del sensore. Capire la relazione tra tempo di scatto e apertura del diaframma. 

18 maggio: Misurare la luce; l’esposizione, gli ISO. Valutazione empirica, matematica, strumentale. Le tipologie di illuminazione, ambiente, artificiale, mista. La messa a fuoco, gli schermi, profondità di campo.

25 maggio: Lo spazio colore; la sua struttura, sintesi additiva e sottrattiva. L’uso dei filtri, la polarizzazione, le dominanti. Temperatura del colore, bilanciamento del bianco. Introduzione alla fotografia digitale.

8 giugno: Il file di una immagine; lo standard JPEG, i formati TIF e Raw. Risoluzione, definizione, pixel, dpi, ppi; capire la terminologia. Scalabilità e dimensione dell’immagine in relazione ai parametri scelti. Impostare la ripresa in funzione del risultato.

15 giugno: Impariamo a fotografare; predisporre l’apparecchio alla ripresa. Evitare gli errori più comuni di impostazione, esposizione e inquadratura. Estetica dell’immagine, i generi fotografici, la composizione. Prepariamo l’immagine per la stampa.

22 giugno: Uscita fotografica di gruppo all'interno della Rocca.

29 giugno: Incontro con proiezione e commento tecnico/estetico delle immagini dei partecipanti.

Per informazioni: Fondazione Ugo Da Como, Via Rocca, 2 - Lonato del Garda (Brescia). Tel. 0309130060 - www.fondazioneugodacomo.it.

A partire dal 21 aprile torna a Gavardo il corso di geopolitica promosso dalle Acli in collaborazione con diverse altre realtà del territorio. Gli incontri si terranno alle 20:30 presso la sede della scuola parrocchiale. Ingresso libero.

 

Fabula Mundi è il corso di geopolitica organizzato dalle Acli provinciali Aps e da Ipsia Brescia Odv. La dodicesima edizione del corso propone anche un breve percorso in Valsabbia, realizzato con la collaborazione del Circolo Acli Medio Chiese, della zona Acli Vallesabbia e con l’erigenda Unità Pastorale di Gavardo. L’obiettivo è quello di comprendere le dinamiche internazionali e gli interessi che muovono gli attori politici sulla scena internazionale.

Gli argomenti trattati nel corso di quest’anno saranno naturalmente influenzati dalla guerra scoppiata il 24 febbraio in Ucraina, che modificherà notevolmente le dinamiche geopolitiche in tutto il mondo. Oltre all’attenzione sulla nuova centralità dell’Europa (una delle conseguenze del conflitto in atto), ci sono altri temi centrali in questo inizio del 2022, come lo scontro tra Stati Uniti e Cina per la supremazia mondiale, la nuova centralità del Mediterraneo (snodo strategico di collegamento tra Atlantico e Indo-Pacifico e terminale delle Nuove vie della Seta) e il dramma afghano, con l’urgenza di interventi umanitari e con la domanda “geopolitica” ineludibile: che conseguenze può avere il fallimento dell’intervento occidentale? Perché non è possibile esportare la democrazia?

PROGRAMMA DEL PERCORSO 2022

Giovedì 21 aprile, ore 20.30: La politica estera della Cina e le tensioni con l'Occidente, con Giuseppe Gabusi, docente presso l’Università di Torino e fondatore di T.wai. (Torino World Affairs Institute).

Giovedì 28 aprile, ore 20.30: La guerra in Ucraina e l’Europa. Un conflitto che rivoluzionerà i rapporti tra gli Stati europei, con Carlo Muzzi, Giornalista del Giornale di Brescia ed esperto di Geopolitica.

Giovedì 5 maggio, ore 20.30: Il Mediterraneo torna al centro del mondo. E l’Italia che fa?, con Claudio Gandolfo, Giornalista del Giornale di Brescia ed esperto di Geopolitica.

Gli incontri si terranno presso la Chiesa di Santa Maria (Scuola parrocchiale) a Gavardo. La partecipazione al corso è libera e gratuita. Sono rischiesti il green pass e l'uso della mascherina.

Esce in questi giorni, edito da Liberedizioni, l'ultimo volume dello scrittore bresciano, dedicato all'ottava indagine del commissario di polizia Leonardo Cardona.

Patrizio Pacioni, nato a Roma ma bresciano di lungo corso, ha fino a oggi pubblicato ventisette libri tra romanzi, raccolte di racconti e testi teatrali. Anche se i suoi più recenti interessi lo hanno orientato verso la drammaturgia, l'autore ritorna alla narrazione in chiave giallo-noir.

In "Cardona e il fantasma di Marlene" le vicende scorrono intorno al suo personaggio più conosciuto, quel commissario Cardona tanto inflessibile nel ruolo di funzionario di polizia, quando assai più elastico nella gestione della propria vita privata. Anche in quest'ultima avventura il personaggio si muoverà nello scenario di Monteselva, luogo immaginario creato dallo scrittore e situato più o meno fra Parma e Piacenza.

Una località che ha portato fortuna a Pacioni, dato che nel 2020, proprio con un libro dal titolo «Le notti di Monteselva», l'autore si è aggiudicato uno dei più prestigiosi riconoscimenti della letteratura italiana di genere: il premio Garfagnana in Giallo.

Teatro Gavardo protagonista. Conferenza stampa nei giorni scorsi per il lancio della Rassegna in Agrodolce organizzata con il Teatro Gavardo. Insieme all'Assessore alla cultura Ombretta Scalmana e a John Comini del Teatro Gavardo, sono stati presentati gli 8 spettacoli della rassegna che vanno dalla leggerezza e divertimento della Signora Maria a spettacoli che sono spunti di riflessione. Presenti Claudio Ferremi, Assessore alla cultura di Comunità Montana di Valle Sabbia, e Roberto Bondio, Consigliere delegato alla cultura della Provincia, che hanno dato il patrocinio alla rassegna.

La rassegna teatrale "Rassegna in Agrodolce": 8 spettacoli scritti da John Comini e diretti da Peppino Coscarelli che andranno in scena ad aprile e a maggio presso il Teatro Salone Pio XI, a giugno in Piazza Marconi, alle ore 20.45. Si comincia il 22 aprile.

Prenotazione obbligatoria contattando l'Ufficio cultura: tel. 03650377462; email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Ingresso a pagamento:

- Singolo spettacolo 5€ (da pagare presso la biblioteca di Gavardo o con bonifico);

- Abbonamenti (da pagare con bonifico):

3 spettacoli 10€

6 spettacoli 20€

8 spettacoli 30€

Obbligo di green pass rafforzato e mascherina FFP2 all'interno del teatro, greenpass base e mascherina FFP2 all'aperto (salvo diverse disposizioni di legge).

Con il patrocinio di: Comunità Montana di Valle Sabbia e Provincia di Brescia

 

 

Viene presentata venerdì 1 aprile alle ore 18 al Teatro Grande di Brescia la nuova guida dedicata a Brescia. Si chiama "Brescia adagio".

Brescia è una città ricca, fatta di lavoro e spirito d’impresa, bravura tecnica e infinita capacità di ingegno. Città fortemente colpita e ferita dalla pandemia, ha saputo rialzare la testa e ripartire. Nel 2023, insieme a Bergamo, sarà Capitale italiana della cultura.

Brescia è una piccola potenza economica che si mantiene con un’unica ricetta: correndo. Sempre. Senza sosta. Ma anche la città più operosa nasconde angoli di quiete e il segreto - suggerisce Massimo Tedeschi di Gavardo, autore della guida - per assaporare Brescia in tutta la sua anima cangiante, ricca di bellezza, è rallentare.

Brescia adagio è un viaggio a passo lento per assaporare il cuore della città: la Loggia e il Duomo, il Broletto e il Vantiniano, i chiostri e le torri, gli aromi dei viali dei tigli in fiore, il profumo delle cucine di mezzo mondo che aleggia nel Carmine; Brescia adagio è una guida per scovare angoli di quiete e bellezza nella città industriale per antonomasia, la città sempre in movimento. Questo libro vuole suggerire spunti, percorsi ed esperienze per vivere, amare e gustare questa città, perché Brescia può essere affrontata adagio anche nel bel mezzo di una giornata lavorativa frenetica, basta solo soffermarsi a contemplare la magia dei suoi chiostri, le sue meravigliose chiese e i suoi parchi urbani. 

Brescia adagio è un viaggio in una città-enciclopedia, che racconta una stratificazione di epoche e di stili, in una città-mondo, una città-confine, una città-laboratorio di 196.000 abitanti con 38.000 cittadini di 142 nazionalità diverse che costruiscono ogni giorno un’ipotesi di convivenza per una Brescia dalla mille sfaccettature, da gustare adagio.

Massimo Tedeschi, giornalista e scrittore, di Gavardo, è stato inviato del quotidiano “Bresciaoggi”. Successivamente, come caporedattore del “Corriere della Sera”, ha fondato e diretto il dorso bresciano del quotidiano di via Solferino ed è oggi presidente dell’Associazione Artisti Bresciani. Ha pubblicato Il Palazzo e la Città. Storia del Consiglio comunale di Brescia (1946-2006) (Grafo, 2008), il thriller La maledizione del numero 55 (La Nave di Teseo, 2019) e Il Grande Flagello. Il Covid-19 a Bergamo e Brescia (Scholé, 2020).

 

A partire da venerdì 25 marzo alle 20, presso l'ex monte di pietà in piazza Municipio 1, a San Felice del Benaco si svolgerà una serie di incontri con autori gardesani che avranno l'opportunità di presentare le loro opere. Ingresso libero fino a esaurimento posti.

Gardabianca è una rassegna culturale in cui gli scrittori hanno carta bianca per presentare le proprie opere: i quattro incontri con scrittori gardesani sono organizzati da Assessorato alla Cultura del Comune di San Felice del Benaco, Biblioteca di San Felice del Benaco con Rete bibliotecaria bresciana, Sistema bibliotecario del Nord-Est bresciano e Commissione Cultura di San Felice.

Venerdì 25 marzo Andrea Benussi  presenterà “A Virginia” e Nivangio Siovara “Finché nulla ci separi”. Lunedì 28 marzo Serena Bocchio parlerà di “Celeste, il mio bambino custode” e Roberta Chemel di “Il contraccolpo”. Venerdì 8 aprile Enzo Bonetti presenterà “L’età dell’attesa”, mentre venerdì 22 aprile sarà la volta di Fabrizio Voltolini con “Ephémeros”.

“Il progetto Gardabianca - afferma Sandra Tarmanini, assessora alla Cultura del Comune di San Felice del Benaco - è composto da quattro incontri con scrittori sanfeliciani e della provincia per valorizzarne la loro scrittura. Il programma è destinato agli appassionati di letteratura e a chiunque desideri scoprire gli autori presenti sul territorio. Questo programma è un primo appuntamento che segna l’inizio di un percorso di scambi e conoscenze, di attività e letture a voce alta tra gli scrittori e il pubblico”.

Presso la sede dell'associazione culturale Via Glisenti 43 è stata inaugurata la mostra "Figure" con opere delle artiste Elena Suvoret e Simona Tonni. L'allestimento sarà visitabile fino a venerdì 8 aprile ogni sabato (ore 17-19) e domenica (ore 10-12).

 

Due donne, due diversi paesi e due diversi percorsi artistici hanno dato vita a un fecondo incontro di stili messo in mostra a Vestone in questi giorni con "Figure". Elena Surovet, moldava residente a Vestone, diplomata all’accademia di belle Arti di Brera, contribuisce con opere grafiche a lapis. Simona Tonni, laureata in Architettura al Politecnico di Milano, architetto e docente, specializzata nella lavorazione di ceramica e porcellana, accompagna le opere dell'artista moldava con "poesie materiche". L'esposizione si pone dunque l’obiettivo di far dialogare due diverse espressioni d’arte tessendo una comunicazione che attraversa la diversità del mezzo espressivo per approdare a un punto d’incontro nella poetica e nel significato dei soggetti raccontati.

Nei lavori di Elena Surovet spicca una profonda sensibilità poetica nell'osservare l’umano da punti di vista non consueti. Si lascia ispirare dalle figure umane, dai corpi, dai volti, da ciò che questi possono esprime in diverse posizioni, sottraendo lo sfondo e lo spazio che è parte del contesto. Restano quindi figure sospese in uno spazio ideale e assente. Il centro dell’attenzione è tutto per il soggetto. Tra gli stati emotivi, i più ricorrenti sono apatia e senso di abbandono, che sfuma nella noia e lascia trasparire la condizione dell’uomo contemporaneo: i corpi stanchi si abbandonano nello spazio.

Le “poesie materiche” di Simona Tonni sono invece piccole “creature”, cose vive: un viaggio nell'anima. Nascono dall’unione di più azioni, con lo scrivere che si accompagna al gesto di foggiare piccoli oggetti in porcellana. La ripetizione e minuzia del gesto diventa forma espressiva, che si accompagna alla ricerca del suono della giusta parola, creando cuciture d’incontro. Le parole sanno cucire, curare, custodire. Scrivere diventa la “cura”, una zattera custode di ricordi, immagini, tempi vissuti e amati, desideri sottesi. Nella scrittura, l’indicibile diventa esprimibile. Ecco quindi la ricerca dello sguardo al femminile, la curiosità verso la scrittura di grandi autrici/poetesse, perché la curiosità è la spinta propulsiva per guardare il mondo con gli occhi intrisi di altri sguardi.

Le poesie materiche guardano al crescente isolamento sensoriale del mondo e al silenzio, ciò che spaventa l’uomo contemporaneo. La poesia ha la forza di ridare consistenza ad un corpo immateriale. Poetare la parola è cura, curando l’erotika delle parole, intesa come bellezza e rimando ad un singolo universale. La poesia è svuotare il proprio vissuto, farsi voce di partecipata umanità.

"Figure" si concluderà venerdì 8 aprile con finissage e lettura di “poesie materiche”. Per aperture fuori orario contattare associazione Culturale Via Glisenti 43, Vestone al numero 328.2139658 Marilde Scalmana).

 

La Fondazione Ugo Da Como e il Centro per il Libro e la Lettura (CEPELL) hanno siglato in questi giorni una convenzione per cui sarà organizzata nel prossimo mese di luglio residenza estiva per traduttori di saggistica italiana. Durante il corso sono previsti alcuni appuntamenti pubblici legati all'iniziativa e alle attività della fondazione.

 

La Fondazione Ugo Da Como di Lonato del Garda e il Centro per il Libro e la Lettura (CEPELL), istituto autonomo del Ministero della Cultura che afferisce alla Direzione Generale Biblioteche e diritto d’autore, hanno sottoscritto una convenzione per realizzare nel luglio 2022 a Lonato, presso la sede della Fondazione,  “ESSAYS”, una residenza estiva per traduttori stranieri di libri italiani, con particolare riferimento e attenzione alla pubblicistica saggistica, di divulgazione scientifica, medica, di costume e società, di tecnologia, letteratura e filosofia. 

I due enti incrociano in tal modo la propria vocazione culturale, i propri  fini e le proprie competenze istituzionali: per il CEPELL, la diffusione del libro e della lettura in Italia e, su scala più estesa, la promozione del libro e della cultura italiana all’estero attraverso la collaborazione con gli operatori pubblici e privati che operano nei vari ambiti della produzione e diffusione editoriale; per la Fondazione Ugo Da Como, lo sviluppo e valorizzazione delle attività culturali che ne hanno da tempo fatto un selezionato luogo di studi e di ricerca, oltre che un punto di interesse turistico. 

Il programma di luglio sarà realizzato con la Direzione scientifica del dott. Giovanni Sciola, direttore della Fondazione Luigi Micheletti di Brescia e già direttore di Istituti Italiani di Cultura all’estero (ultimo IIC diretto: Praga). A luglio saranno presenti a Lonato sei traduttori stranieri professionisti attivi nel settore specifico della traduzione saggistica dall’italiano. Per l'assegnazione dei posti disponibili è indetto un bando riservato a traduttori di lingua madre tedesca, inglese e francese, due per ciascuna delle lingue menzionate. La realizzazione del progetto passa attraverso una collaborazione con il Ministero degli affari esteri che, tramite la propria rete di Ambasciate, Consolati e Istituti Italiani di Cultura nelle aree linguistiche in questione, pubblicizzerà l’iniziativa. 

“ESSAYS” prevede, nel corso del periodo di residenza, una serie di incontri seminariali di taglio professionale con scrittori, giornalisti, docenti universitari, traduttori, editori e responsabili di case editrici. In calendario anche, con i partecipanti al progetto, una serie di appuntamenti pubblici legati all’iniziativa stessa e alle attività della Fondazione e del Centro per il Libro e la Lettura. 

Per informazioni: Fondazione Ugo Da Como, via Rocca, 2 - Lonato del Garda (Brescia); tel. 030.9130060 - www.fondazioneugodacomo.it.   

 

L'assessorato alle Pari Opportunità e Politiche Giovanili del Comune di Brescia propone tre incontri in videoconferenza nei giorni 24 marzo, 31 marzo e 7 aprile.

 

“I diritti delle donne e dei minori sono anche nelle tue mani": con questo titolo l'assessorato vuole sensibilizzare il pubblico a riflettere e cogliere la ricchezza la ricchezza della diversità di genere. Il percorso è inserito nel palinsesto delle attività e delle iniziative proposte dall’Assessorato alle Pari Opportunità per contrastare gli stereotipi di genere, il linguaggio non rispettoso e la violenza di genere.

Relatrici saranno la dott.ssa Flavia Maffezzoni, psicoterapeuta e docente dell’Istituto di Analisi Immaginativa della Scuola Superiore di Formazione in Psicoterapia di Cremona, e la dott.ssa Donatella Cafiero, educatrice e formatrice. 

Il primo appuntamento, dal titolo “Distinzione tra conflitto e violenza. I diritti dei minori e delle donne: una recente acquisizione”, si terrà giovedì 24 marzo 2022 dalle 17.30 alle 19.30 mentre giovedì 31 marzo 2022, dalle 17.30 alle 19.30, si parlerà de “Il divario di genere. L’importanza del linguaggio per promuovere il rispetto”. L’ultimo incontro, giovedì 7 aprile 2022 dalle 17.30 alle 19.30, affronterà il tema “La teoria del doppio standard. Pregiudizi e stereotipi che inquinano le relazioni. Indicatori per vivere relazioni sane”.

Per partecipare è necessario iscriversi, entro due giorni dalla data dell’incontro, inviando una mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure telefonando ai numeri 030 2977314 - 030 2978968.

L'evento dal titolo “Donna La Primavera” è in programma il 19 e 20 marzo a Padenghe al West Garda Hotel. Ingresso gratuito con green pass rafforzato.

Due giorni di incontri in presenza a Padenghe sul Garda su donne e storie di donne: dal giallo alla cronaca, dalla tv alla filosofia, dal linguaggio contemporaneo alle associazioni impegnate su tematiche del femminile. Festival Giallo Garda celebra la figura della donna con il convegno dal titolo “Donna La Primavera” che si svolgerà il 19 e 20 marzo in presenza a Padenghe sul Garda al West Garda Hotel.

Due giorni per omaggiare il mondo femminile, per parlare di libri e di società, ma anche di cronaca e di attualità, con numerosi incontri con autori e autrici, una tavola rotonda tra associazioni, proiezioni cinematografiche e dibattiti su letteratura e linguaggio contemporaneo. 

Il programma si apre sabato 19 marzo alle 14:30 con un appuntamento dedicato a libri, filosofia e donne con l’autrice di “Papyrus” Irene Vallejo e la filosofa Ilaria Gaspari. Alle 15:30 il giornalista Aldo Dalla Vecchia parlerà di un “Poker di donne” di primo piano della televisione e del mondo dello spettacolo, alle quali ha dedicato una serie di libri: Mina, Franca Valeri, Raffaella Carrà, Maria De Filippi. Alle 16:30 l’autrice Antonella Grandicelli presenta il suo libro “Silvia Plath. Le api son tutte donne”, biografia romanzata della poetessa americana edita da Morellini nella collana Femminile Singolare diretta da Sara Rattaro. Di “Femminicidi” dalle 17 dialogano l’autrice e giornalista Nadia Busato e l’avvocato e scrittore Nicky Persico. Alle 18:30 la giornalista Ilaria Dondi entra nel tema del rapporto tra mondo femminile e comunicazione con “Parole come sassi - Il linguaggio che discrimina”.

Alla cena delle 19:30 (su prenotazione e a pagamento) seguirà alle 21 la proiezione integrale del film “Bombshell” con la critica cinematografica Ilaria Feole. 

Domenica 20 marzo la giornata di eventi inizierà alle 9:30 e prevede un  incontro con le associazioni, durante il quale si parlerà dell’antologia “Anch’io. Storie di donne al limite” (Prospero Editore) che raccoglie storie di 44 autori italiani e stranieri sul tema delle discriminazioni; sarà illustrato il progetto DonnexStrada, uno strumento di prevenzione sviluppato dall’omonima associazione; interverrà Lilt Associazione provinciale di Brescia Aps-Ets; e sarà presentata la “Casa delle donne”, centro antiviolenza di Brescia. Alle 11:30 l’autrice Giulia Caminito, vincitrice del Premio Campiello 2021, parlerà in streaming del suo romanzo “L’acqua del lago non è mai dolce”. 

Al light lunch delle 12:30 (su prenotazione e a pagamento) seguirà l’incontro con l’autrice e giornalista Silvia Truzzi e il suo romanzo “Il cielo sbagliato”. Alle 15 l’autrice Alice Urciuolo presenterà il suo romanzo “Adorazione”. L’evento si chiuderà dalle 16:30, con i ringraziamenti e saluti degli organizzatori.

Tutti i singoli eventi della due giorni sono a ingresso gratuito con obbligo di presentare il GreenPass rafforzato. Per avere informazioni sul programma e prenotare la cena del sabato e il pranzo della domenica si può contattare via mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

L’evento di Festival Giallo Garda è organizzato con il contributo di Regione Lombardia e Fondazione della Comunità Bresciana onlus, con il patrocinio di La Cassa Rurale, Provincia di Brescia e Rete Pym, in collaborazione con Libreria Bacco - Cantina Marsadri, Filmfestival del Garda, Sistema Bibliotecario del Nord Est Bresciano, Associazione DonnexStrada, Lilt Lega italiana per la lotta contro i tumori, Casa delle Donne centro antiviolenza di Brescia, centro antiviolenza Chiare Acque di Salò. L’illustrazione sulla locandina è un disegno di Marco Petrella.  

Per maggiori informazioni su questa e altre iniziative consultare il sito www.festivalgiallogarda.it o la pagina Facebook: https://www.facebook.com/FestivalGialloGarda

Nell'ambito delle celebrazioni per il centenario della nascita della Divina, sono in programma tre serate in bilbioteca alle 20:45 condotte da Fabio Larovere: il 25 febbraio, l'11 e il 25 marzo. Ingresso libero.

Maria Callas: vita, musica, parole, rivalità della più grande diva dell'opera. Con questo programma prosegue il progetto "Sirmione - Callas 21-23" che comprende una serie di eventi, iniziative e conferenze dedicati alla Divina; un programma ricco e articolato per celebrare l’artista e raccontare la donna, sopra e al di là del palcoscenico.

I primi destinatari delle prossime iniziative sono proprio i cittadini sirmionesi, per consentire loro di conoscere più a fondo l’artista e la concittadina che – con la sua arte e il suo talento - ha reso indimenticabile la storia del nostro paese in tutto il mondo. A tal fine la Biblioteca Comunale organizza tre serate di approfondimento realizzate e condotte da Fabio Larovere, giornalista, scrittore e promotore di eventi culturali legati a tutto il territorio bresciano e non solo.

Venerdì 25 febbraio ore 20:45: Tu sei come una pietra preziosa – Vita amori e musica di Maria Callas. L’immortale figura di Maria Callas, rievocata con un percorso originale che mescola musica, parole, immagini legati alla più grande diva della storia dell’opera. Dall’infanzia tormentata al matrimonio con Giovanni Battista Meneghini, dal successo sui palcoscenici di tutto il mondo all’incontro con Aristotele Onassis, fino al lento declino, l’incontro ricostruisce le tappe principali della vita e della carriera della voce più affascinante del Novecento, intrecciando biografia e belcanto, vita e passione.

Venerdì 11 marzo ore 20:45: La Callas e le altre – Evoluzione del divinismo. L’incontro entra nel merito della rivalità tra Maria Callas e Renata Tebaldi, con ascolti che spiegano il diverso approccio delle due cantanti al repertorio. Si presentano poi alcune delle altre grandi voci di soprano della seconda metà del Novecento, in un viaggio nell’evoluzione del concetto di divismo, fino alla contemporaneità.

Venerdì 25 marzo ore 20:45: L’immagine del mito – Maria Callas nelle arti visive. L’incontro racconta la presenza del “mito Callas” nel cinema, nelle arti figurative e nel documentario, con la visione di alcuni spezzoni di film legati alla figura del celebre soprano, dalla “Medea” con la regia di Pier Paolo Pasolini a “Callas forever” di Franco Zeffirelli. Sarà presente il professor Michele Nocera, biografo di Maria Callas ed autore di numerosi volumi a lei dedicati.

Per riservare il proprio posto: Tu sei come una pietra preziosa > https://www.eventbrite.it/e/biglietti-tu-sei-come-una-pietrapreziosa-vita-amori-e-musica-di-maria-callas-255865670107; Callas e le altre > https://www.eventbrite.it/e/biglietti-la-callas-e-le-altre-evoluzione-del-divismo255904656717; L’immagine del mito > https://www.eventbrite.it/e/biglietti-limmagine-del-mito-maria-callas-nellearti-visive-255914385817.

Giovedì 10 febbraio alle 18 prende il via un ciclo di appuntamenti con le arti performative alla pinacoteca di Brescia. La violoncellista Daniela Savoldi sarà la prima artista a esibirsi nella contaminazione tra arti per indicare, attraverso il potere evocativo di parola e musica, un modo nuovo di gustare il patrimonio esposto. Partecipazione gratuita con prenotazione obbligatoria.

 

TALKS. Le arti in dialogo: è questo il titolo del nuovo progetto che la Fondazione Brescia Musei ha messo in campo per raccontare e vedere con occhi diversi la bellezza e il potere evocativo del patrimonio della Pinacoteca Tosio Martinengo. Si tratta di un ciclo di cinque appuntamenti che, da febbraio a giugno, vedranno coinvolti altrettanti artisti per dar vita a un dialogo nuovo e avvincente, che mette in relazione diverse discipline delle arti: musica, poesia, fotografia, danza e canto tesseranno infatti un profondo legame con la pittura. 

Gli appuntamenti, che si rivolgono a un pubblico adulto, non avranno né forma di visita, né di lezione: ciascuno di essi sarà un sentiero inedito che condurrà il pubblico a scoprire l’arte attraverso linguaggi diversi. Ogni artista coinvolto porterà dunque la propria interpretazione, secondo una specifica disciplina, di una o più opere della collezione, insieme a un momento di scambio e di confronto con il pubblico.

Questa novità assoluta riporta nella contemporaneità la bellezza dei salotti culturali di romantica memoria, nel quale le diverse declinazioni delle discipline artistiche, che per questa prima edizione sono affidate a un parterre di ospiti tutto femminile, si incontrano e si svelano al pubblico.

I Talks si terranno un giovedì al mese alle ore 18.00. Ad aprire il cartellone, Opere in musica, giovedì 10 febbraio, sarà la violoncellista italo-brasiliana Daniela Savoldi, il cui stesso lavoro è una contaminazione di generi ed esperienze: klezmer, bossa nova, musica indiana, rock, pop, musica popolare, musica d’autore, per vere e proprie pennellate sonore, come lei stessa ama definire i propri incontri con lo strumento, che si rivelano in melodie autentiche e fraseggi personalissimi.

Il 31 marzo la poetessa Maria Zanolli guiderà il pubblico con Opere in versi. Giornalista bresciana, autrice, esperta di comunicazione, lavora a scuola come educatrice, progetta e conduce laboratori di poesia. È guida ambientale escursionistica ed è ideatrice dell’iniziativa “Leggiamo Poesia”, incontri di lettura condivisa per vivere insieme il piacere della poesia. Sue opere letterarie sono pubblicate su riviste e antologie di riferimento della poesia italiana. La Misura del vuoto, L’erudita, 2020 è la sua ultima pubblicazione.

Il 14 aprile, nell’ambito del Brescia Photo Festival, la fotografa Tiziana Arici condurrà il talk Opere in dettaglio. Autrice di numerosi servizi fotografici, pubblicati in riviste nazionali, in libri di cultura, architettura mostre ed eventi, da anni è attenta alle tematiche sociali che riguardano la vita delle donne, collaborando con associazioni e comunità e conducendo approfondimenti e dibattiti sulla tematica dell'utilizzo del corpo femminile nella pubblicità e sull'educazione allo sguardo.

L’appuntamento di maggio, in programma giovedì 12, Danzare un’opera, sarà condotto dalla coreografa e danzatrice Marina Rossi, direttrice artistica dell'associazione culturale Lelastiko e collaboratrice di C.AR.M.E. per l'area Performing Arts.

Chiuderà la prima edizione del progetto, il 9 giugno, Anna Teotti, attrice, scenografa, regista, formatrice teatrale, animatrice in Psicofonia, con l’appuntamento Dar voce a un’opera.

Gli incontri si tengono sempre di giovedì alle ore 18.00. Ritrovo: presso la biglietteria della Pinacoteca Tosio Martinengo. La partecipazione è gratuita dietro prenotazione al CUP, Centro Unico Prenotazioni: 030.2977833-834 o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. La durata dell'evento sarà di circa un'ora, durante la quale sarà garantito il rispetto di tutte le norme anti Covid-19 (distanziamento, igiene e sanificazione). Super green pass obbligatorio.

13 fotografi per interpretare, ciascuno secondo la propria sensibilità, i 13 musei statali facenti capo alla Direzione regionale Musei Lombardia del Ministero della Cultura. L’iniziativa, proposta dalla stessa Direzione, sfocerà in una mostra che si terrà in autunno a Milano, a Palazzo Litta.

 

“La nostra rete di Musei - evidenzia Emanuela Daffra che ne è il Direttore - è diffusa in tutta la Lombardia, senza continuità, a macchia di leopardo. Porre le diverse componenti a sistema è una sfida stimolante e ardua, date le distanze, l’esiguità del personale e le diversissime caratteristiche”.

Si va infatti dal Cenacolo leonardesco, alla Certosa di Pavia, alle Grotte di Catullo a Sirmione, a Palazzo Besta, per citare solo alcuni degli istituti. E da pochissimo (7 dicembre 2021) al gruppo si sono aggiunti l’intero complesso monumentale della Certosa di Pavia e il Parco Archeologico di Castelseprio. Realtà molto dispari, ma che nel loro insieme rappresentano il più visitato museo di Lombardia, che conta siti Unesco come i parchi delle incisioni rupestri della Valle Camonica, monumenti e opere d’arte celebrate in tutto il mondo come il Cenacolo e la Certosa di Pavia, realtà archeologiche d’epoca romana tra le più importanti dell’Europa centrale come le Grotte di Catullo a Sirmione o la Villa Romana a Desenzano del Garda. Poi testimonianze importantissime dell’epoca medievale e rinascimentale, dal Castello Scaligero, ancora a Sirmione, a Palazzo Besta, sino al Novecento, con la monumentale Cappella Espiatoria di Monza. Tesori d’arte e di architettura che, tranne alcuni, non hanno ancora espresso tutte le loro potenzialità in termini di visita e conoscenza.

“In questi anni – prosegue Daffra – si è investita ogni possibile risorsa in interventi di restauro, adeguamento, riallestimento e ovviamente la pianificazione continua. Abbiamo, in altri termini, lavorato sui beni per metterli in sicurezza, adeguarli alle normative, offrire condizioni confortevoli ai visitatori. Ora stiamo lavorando alla revisione degli apparati comunicativi e la messa a punto dei programmi educativi e di ricerca.

È stato, e continua a essere, un lavoro capillare i cui frutti non sono immediati ma sono già evidenti con i risultati in costante crescita del periodo di poco antecedente alla pandemia. Il 2019 infatti ha visto aumentare da 1.154.140 a 1.188.793 il numero complessivo di visitatori rispetto al 2018, con due musei (Cenacolo Vinciano e Castello Scaligero) collocati nella classifica dei trenta musei italiani più visitati nel 2019, la “Top 30 2019”, rispettivamente al 15° posto con 445.728 ingressi e al 22° posto con 308.459 ingressi. Ora, con i responsabili che dirigono i diversi siti, ci stiamo dedicando a una programmazione sartoriale, che stringa legami forti con i contesti e renda ogni visita occasione di conoscenza e di approfondimento della storia dei diversi territori di cui i nostri musei sono espressione.

Avendo messo a punto una immagine coordinata, per la prima volta in tutti i nostri 13 musei il visitatore troverà materiali uniformi, sia in cartaceo che online, nuovi e unificati nella grafica e nell’impostazione. In ciascun museo/sito verrà evidenziata l’intera rete regionale”.

In questa linea va anche il progetto “13 fotografi per 13 musei”, condotto insieme a Giulia Valcamonica ed al Museo di fotografia contemporanea di Cinisello Balsamo. I fotografi individuati sono Marina Caneve, Alessandro Sambini, Claudio Beorchia, Flavia Rossi, Vaste Programme, Alessandro Calabrese, Arianna Arcara, Caterina Morigi, Federico Clavarino, Fabio Barile, Roberto Boccaccino, Delfino Sisto Legnani, Rachele Maistrello. Saranno loro a dare concretezza a questo che è il primo passo di una strategia pluriennale intesa da una parte a presentare i tredici siti come insieme imprescindibile per conoscere la storia culturale non solo della regione e dall’altra farne percepire l’attualità, la presenza viva nell’oggi. 

“Sono professionisti giovani (nati tra il 1979 e il 1991), ma già affermati e più volte premiati, selezionati insieme a Gabriella Guerci e Matteo Balduzzi del MUFOCO, che affiancheranno la Direzione regionale Musei in questo progetto di committenza pubblica”, evidenzia la Direttrice Daffra. 

Ad essi è stata lanciata la sfida di raccontare o, meglio, di interpretare, il museo loro affidato, dimostrando come questi luoghi carichi di storia sappiano suscitare echi molteplici e impensati se li si guarda con attenzione. Il lavoro si protrarrà fino a inizio estate e sfocerà in una mostra collettiva che sarà allestita dal 26 settembre 2022 al prossimo Natale in Palazzo Litta sede della Direzione”.

“Stiamo anche riflettendo sulla reale possibilità di concretizzare un progetto parallelo: chiedere ad altrettanti poeti di scrivere alcuni versi da affiancare alle immagini delle 13 sedi. Il tutto da raccogliere in un volume che potrebbe essere presente in tutti nostri musei. Qualora ci fossero i presupposti, il progetto potrebbe continuare nel ’23 coinvolgendo, ad esempio, 13 fumettisti e 13 scrittori, o videomaker accanto a bambini… A creare una consuetudine di racconti sempre originali intorno al nostro straordinario patrimonio”.

 

Direzione regionale Musei Lombardia

Corso Magenta, 24 – 20123 Milano

Tel. 0280294401

www.museilombardia.cultura.gov.it

 

 

 

Da gennaio a maggio la fondazione propone una serie di dieci incontri pomeridiani per un pubblico adulto, due martedì al mese, il primo in pinacoteca (piazza Moretto 4) e il secondo al cinema Nuono Eden (via Bixio 9). Si comincia martedì 18 gennaio alle 15, presso la Pinacoteca, approfondendo la figura di Paolo Tosio. Obbligatori la mascherina FFP2 e il super green pass.

 

Gli incontri pomeridiani ideati da Brescia Musei offrono l'opportunità di conoscere o approfondire la collezione e la storia della Pinacoteca Tosio Martinengo oppure, per gli amanti del cinema, di godersi le emozioni dei più bei film della stagione sul grande schermo, nella sala fiore all’occhiello della città, il cinema Nuovo Eden. Si tratta di dieci appuntamenti, da gennaio a maggio, due al mese il martedì alle 15, ideati e progettati dai gruppi di lavoro dei Servizi Educativi e del Nuovo Eden, per riappropriarsi degli spazi più significativi della comunità, luoghi aggregatori e identitari, custodi del nostro passato, centri di svago in cui riscoprire il gusto dell’incontro e del confronto, per nuove letture del presente.

Si inizia martedì 18 gennaio, quando aprirà il cartellone un percorso speciale per scoprire la figura di Paolo Tosio, collezionista fuori dal comune, che nel corso della sua vita ha raccolto straordinari capolavori. Un viaggio nelle sale della Pinacoteca Tosio Martinengo per raggiungere il centro da cui sono nate le Collezioni Civiche e per conoscere gusto e passioni che hanno guidato il collezionista nella sua mirabile impresa. Si prosegue la settimana successiva, il 25 gennaio, al cinema Nuovo Eden con "Il matrimonio di Rosa", di Icíar Bollaín, premio per la miglior attrice non protagonista e per la miglior canzone ai Goya 2021. 

Febbraio sarà l’occasione per immergersi nelle sontuose atmosfere dell’arte tardo gotica esposta in pinacoteca. Il percorso proposto, l’8 febbraio, partirà dall’osservazione dei gioielli nella pittura tra Cinquecento e Settecento e terminerà con un laboratorio per sperimentare la tecnica dello sbalzo su metallo. Il 22 febbraio al cinema, invece, verrà proposta una commedia francese raffinata e divertente, "I profumi di Madame Walberg", di Grégory Magne, con Emmanuelle Devos e Grégory Montel.

L’incontro dell’8 marzo in pinacoteca proporrà una visita tra le sale per scoprire curiosità e stili della moda attraverso i secoli. Nel mese in cui ricorre la giornata internazionale dei diritti della donna, il Nuovo Eden il 22 marzo propone invece il film di Paolo Licata, "Picciridda - con i piedi nella sabbia", tratto dall’ omonimo romanzo di Catena Fiorello e ambientato nell’isola di Favignana degli anni ’60.

L’incontro di aprile, martedì 12, in Pinacoteca Tosio Martinengo sarà l’occasione per sperimentare alcune tecniche pittoriche antiche, utilizzate dai grandi artisti del passato le cui opere sono esposte nelle sale del museo. Il 26 aprile al Nuovo Eden verrà invece proposto l’ultimo lavoro di Andrea Segre, "Welcome Venice".

L’ultimo incontro che si terrà presso la pinacoteca, martedì 3 maggio, sarà un laboratorio sperimentale, in cui il pubblico sarà guidato in una vera e propria indagine al buio: l’esplorazione di diversi materiali, attraverso il tatto, l’olfatto e l’udito, condurrà alla comprensione del dipinto nella sua interezza per un viaggio speciale che stimolerà i sensi oltre la conoscenza visiva. Concluderà il programma l’appuntamento al Nuovo Eden, martedì 17 maggio, con il film di Viviana Calò "Querido Fidel".

"Il Cinema e il Museo delle 15" è organizzato con il Comune di Brescia - Assessorato alle politiche per la famiglia, la persona e la sanità, in collaborazione con La Nuvola nel sacco - Coop. Sociale, Centro diurno Odorici e Centro diurno Franchi.

Per il cinema delle 15 il biglietto è di 3 euro a proiezione (10 euro per tutti i film). Iscrizioni presso Centro diurno Odorici, via F. Odorici 4, tel. 030.3778042 e 342.1878180 (da lunedì a venerdì dalle 10 alle 13). Per il museo delle 15 il biglietto è di 5 euro a incontro, comprensivo dell’ingresso in pinacoteca e dell’attività. Prenotazione obbligatoria chiamando il numero 030.2977833/34 oppure scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

L’apertura del nuovo Museo della Santa Fabbrica Gian Carlo Maroni; la sepoltura dell’ultimo compagno voluto da Gabriele d’Annunzio nel suo Mausoleo; il restauro delle facciate, delle piazze, degli oggetti (tra i molti, lo SVA, le stoffe e i cuscini); le celebrazioni che hanno felicemente incrociato il centenario del Vittoriale con i 700 anni dalla morte di Dante, legando con lo stesso filo secoli di storia e tradizione letteraria; gli interventi su luoghi esterni al Vittoriale ma ugualmente legati alla sua storia, come la crescita di GardaMusei e il restauro della tomba di Luisa Baccara a Venezia. E ancora, concerti, opere teatrali, mostre, festival e conferenze ospitati nel nuovo Anfiteatro e in tutti gli spazi rinnovati: un’offerta raddoppiata per venire incontro alle esigenze di un pubblico dimezzato dal distanziamento.

 

Il primo centenario ha significato per il Vittoriale non un punto di arrivo, ma di ripartenza: lo confermano i 179.047 ingressi (con un incremento di 66.000 rispetto al 2020), cui si aggiungono i 108 studiosi che hanno frequentato gli Archivi, costantemente arricchiti grazie a continue donazioni e acquisizioni.

La Fondazione, dopo la riconferma del mandato al Presidente Giordano Bruno Guerri e al Consiglio di Amministrazione da parte del Ministro Dario Franceschini, intende proseguire l’opera di promozione di uno dei nostri luoghi di cultura più amati e frequentati portandone il nome oltre i confini nazionali e collaborando con le più importanti realtà culturali d’Italia. In questa prospettiva, il Vittoriale festeggia l’entrata della casa-museo dannunziana nell’AICI - Associazione Istituti di Cultura Italiani. 

Così il Presidente Guerri, a chiusura dell’anno del centenario: Catene, catene, catene ovunque affliggevano il Vittoriale degli Italiani, per impedire l’accesso dei visitatori a questa o a quella zona. Oggi – finalmente – non ci sono più, a parte qualcuna disposta non per impedire, ma per guidare la visita al parco. È questa la straordinaria conquista del Vittoriale in questo periodo sfortunato: sono sicuro che nei prossimi anni – liberi tutti noi dall’oppressione del Covid – il Vittoriale degli Italiani riprenderà e migliorerà lo slancio degli Anni Dieci.

 

L’Associazione Arnaldo da Brescia, in collaborazione con EcoMuseo del Botticino, riprenderà il consolidato ciclo Caffè&Chiacchiere-Vetrina Giovani e offrirà alla cittadinanza l’opportunità di scoprire curiosità, novità ludiche ed editoriali ideate esclusivamente da giovani studiosi e ricercatori, appassionati del proprio territorio. L'edizione sarà online a causa dell'emergenza sanitaria. Primo appuntamento il 19 gennaio alle 18.

 

Nonostante il clima di incertezza condizionato dal perdurare della pandemia, l’associazione ha deciso di mantenere l’impegno di promozione culturale che è ormai la “firma” distintiva dell’Arnaldo da Brescia: le conversazioni, anche quest’anno, si svolgeranno da remoto sulla piattaforma zoom a partire dal 19 gennaio alle ore 18.00.

Inizierà Francesco Florenzano, giornalista free lance, con il tema “Chiusure, un quartiere aperto”. Vi risiedono circa 11.000 abitanti e la sua recente storia racchiude vicende significative legate all’espansione edilizia, alla nascita della Parrocchia di S. Antonio e alla presenza di due figure importanti: Padre Giulio Bevilacqua, padre spirituale di Paolo VI, e padre Ottorino Marcolini, qui parroco dal 1965 al 1969.

Il 16 febbraio Sara Dalena, scrittrice e guida turistica, svelerà i risultati delle sue ricerche sul tema ”C’era una volta Brescia al cinema”. Proporrà uno sguardo rigoroso sulle location, i set, i registi, i film e le sale cinematografiche cittadine .

Il 16 marzo Pietro Bianchetti, giovane laureato in Archeologia e Storia, parlerà di “S.Giacomo al Mella”, chiesetta molto antica e suggestiva, ospizio e spazio conventuale: al suo interno trovavano ricovero e ospitalità i pellegrini che si dirigevano verso luoghi santi. 

Il 20 aprile Bruno Zanotti, presidente dell'Associazione Ludica Dadododici, e Davide Zucchi, docente di italiano e storia e guida turistica, presenteranno “Gioco da tavolo per scoprire la storia del nostro territorio”. In un tempo nel quale si è un po' persa la gioia di giocare con i giochi tradizionali, i due relatori, con la committenza del Comune di Orzinuovi, hanno ideato il gioco “En gir de Portec” che non è un semplice gioco dell’oca, ma offre regole nuove e schemi originali con il supporto della storia locale. Il lockdown invece ha suggerito ai due studiosi di creare il gioco in Pdf  “Gheba”, con tematiche relative ai capitani di ventura e aneddoti legati alle province di Brescia, Bergamo, Cremona.

Terminerà la rassegna Maurizio Nicolini con la sua opera prima “Al tempo del Covid-19.Testimonianze ed Emozioni”, Edizioni Arnaldo da Brescia. Il giovane soccorritore, da sempre appassionato di scrittura, ha raccolto le testimonianze di donne e uomini che, aprendosi anche in maniera anonima, hanno fatto emergere dal profondo gli stati d’animo più intimi e sofferti di questi ultimi tempi.

Il ciclo gode del patrocinio del Comune di Brescia, dei Comuni di Prevalle, Paitone, Nuvolento, Muscoline e Botticino; dell’Associazione Strada del Vino e dei Sapori - Colli dei Longobardi, Centro Culturale 999 e della Libertas. Coordinamento a cura di Sandra Morelli; Segreteria organizzativa Sara Dalena e Marco Luppis.

Il link verrà pubblicato sulle pagine FB di Arnaldo da Brescia ed Ecomuseo del Botticino.

Nasce a Manerba l'Archivio di Comunità. Di cosa si tratta? A partire dagli anni ’70 l’ASAR sviluppa – in collaborazione con alcune Università – attività di ricerca e di didattica partecipata nel territorio gardesano. Siamo infatti convinti (come già indicato dalla Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948 e ribadito dalla Convenzione di Faro, recepita dall’Italia nel 2020) che il coinvolgimento delle comunità nel progresso scientifico e culturale – in questo caso nell’individuazione, conoscenza, tutela e valorizzazione del patrimonio sia materiale  che immateriale – sia non solo imprescindibile per favorire la tutela, ma anche un “obbligo etico” e un’opportunità di sviluppo economico.

L’obiettivo prioritario di questi progetti è infatti di mostrare alle comunità come sia possibile pro­muovere uno sviluppo sostenibile del paesaggio valoriz­zandone la storia e i beni culturali, integrati con l’offerta agrituristica e con le iniziative per un turismo rispettoso dei valori delle comunità locali.

 

Nel giugno 2021, il comune di Manerba del Garda ha sottoscritto con l’Associazione storico archeologica della Riviera del Garda (ASAR-Aps) una convenzione per realizzare, nell’arco di un triennio, un “Archivio di comunità”. Vi confluiranno sia le informazioni sulla storia e sul patrimonio culturale del comune, prodotte a partire dal 1970 dall’ASAR e dal Museo in collaborazione con Università e altri enti di ricerca, sia quelle che verranno raccolte nel’ambito del progetto.

L’obiettivo è di coinvolgere la popolazione e in particolare l’Istituto scolastico della Valtenesi-sede di Manerba, nella valoriz­zazione della storia locale e dei suoi beni culturali.

 

Anima del progetto è la ‘Scuola partecipativa’, avviata dal 20 novembre 2021, che prevede:

  1. conferenze e convegni (in presenza e on line) e visite guidate aperte al pubblico a siti e monumenti del territorio di Manerba e della Valtenesi;
  2.  attività seminariale di gruppo per quanti sono disponibili a collaborare attivamente nella ricerca e/o nella didattica-divulgazione .

 

Le attività della Scuola, per la quale è prevista un’iscrizione gratuita, si svolgeranno – in presenza e on line - nelle giornate di sabato presso la Biblioteca Civica di Manerba, (Piazza Aldo Moro), Sala del Consiglio.

Il programma del primo bimestre - novembre-dicembre 2021 – riguarda “I caratteri originari di Manerba del Garda” e comprende:

20 novembre

-          ore 11. Conferenza aperta al pubblico e alla stampa con presentazione della Scuola e dei suoi obiettivi (sindaco, dirigente scolastico, presidente ASAR, direttore del Museo,  responsabili dei gruppi di ricerca)

-          ore 16. Conferenza aperta al pubblico: Dalla Vallis Tenensis alle comunità storiche del comune di Manerba (Gian Pietro Brogiolo)

-          ore 17. Presentazione delle attività seminariali di gruppo

27 novembre

-          ore 14. Visita alla Pieve di Santa Maria di Valtenesi (Gian Pietro Brogiolo)

-          ore 16. Conferenza aperta al pubblico: Le comunità preistoriche di Manerba (Brunella Portulano)

4 dicembre

-          ore 10. Visita guidata al Museo della Valtenesi e alla Rocca (Brunella

Portulano)

 

-          ore 14.30. Convegno aperto al pubblico: Come valorizzare le mille storie di un archivio di comunità:

 

Gian Pietro Brogiolo, Dalla ricerca partecipata agli Archivi di comunità

 

Irene Tirloni, Divulgazione e didattica di un Archivio di comunità

 

Raffaella Dalò, Divulgazione e didattica gardesana nell’esperienza della cooperativa “La Melagrana”

                Domenico Fava: presentazione del volume ASAR 50 anni

11 dicembre

ore 16. Conferenza aperta al pubblico: I nomi dei luoghi di Manerba (Antonio

Foglio)

 

Il Dipartimento di Ingegneria Civile, Architettura, Territorio, Ambiente e di Matematica – DICATAM dell’Università degli Studi di Brescia e la Fondazione Ugo Da Como di Lonato del Garda presentano l’Accordo-quadro di collaborazione sul tema “Studio, tutela e valorizzazione del patrimonio storico-architettonico, paesaggistico, archivistico, librario, artistico e museale di proprietà della Fondazione Ugo Da Como”. L’Accordo rilancia e formalizza in un quadro unitario i vari rapporti di collaborazione sorti in anni passati fra singoli docenti del DICATAM dell’Università di Brescia e la Fondazione Ugo Da Como. In ambito storico-architettonico vanno ricordate le ricerche condotte dalla prof.ssa Irene Giustina a partire dal 2011, sia nell’ambito di progetti di rilevanza nazionale finanziati dal Ministero dell’Università, sia su temi più specifici come quello relativo al progetto per il monumento ad Arnaldo da Brescia, e quelle svolte anche attualmente e aventi ad oggetto il Fondo archivistico e librario Tagliaferri, donato alla Fondazione dagli eredi della famiglia nel 2010. Un’attività di studio e di ricerca che, oltre alla valorizzazione del fondo archivistico, ha contribuito a mettere in evidenza l’importanza dell’opera di Antonio Tagliaferri e l’influenza che egli ha avuto in ambito lombardo sulla edilizia residenziale borghese di fine secolo diciannovesimo. All’archivio Tagliaferri, che si è rivelato una fonte molto ricca per la storia architettonica e urbanistica di Brescia e della provincia, si è poi affiancato il deposito del Fondo Nocivelli che comprende 184 opere monografiche per un totale di 400 volumi riguardanti l’architettura, l’archeologia e l’antiquaria. L’archivio Tagliaferri, il Fondo Nocivelli, unitamente alla biblioteca, costituiscono un patrimonio che la Fondazione Ugo Da Como intende rendere sistematicamente accessibile agli studenti laureandi del DICATAM e in particolare a coloro che hanno intrapreso il percorso magistrale. Responsabile delle attività previste dall’Accordo in relazione ai contenuti scientifico – disciplinari della Storia dell’architettura è indicata la prof.ssa Irene Giustina.

Sul versante del restauro e della conservazione dei beni architettonici della Fondazione Ugo Da Como si ricordano le collaborazioni instaurate a partire dal 2012, dapprima con il prof. Gian Paolo Treccani e successivamente con il prof. Ezio Giuriani, per interventi sulla cinta muraria esterna della Rocca e per il recupero del quartiere medievale della Cittadella in Lonato, finalizzato alla realizzazione di un albergo diffuso. La Fondazione è impegnata nella costante verifica dello stato conservativo della Casa del Podestà, degli edifici della Cittadella e in particolare del circuito murario della Rocca, per la quale vanno messe in campo competenze di geologia applicata, tecnica delle costruzioni, rilievo e di restauro architettonico. Competenze che operano nell’ambito del DICATAM e che ritrovano possibilità applicative nel patrimonio immobiliare della Fondazione, con benefici effetti per entrambi gli Enti che hanno dato vita all’Accordo. La Fondazione può infatti fare affidamento su un panel di esperti in grado di valutare lo stato di conservazione del proprio patrimonio architettonico, di suggerire gli interventi che si rendano necessari e di proporre le linee di sviluppo di un piano integrato di restauro in grado di valorizzare detto patrimonio. L’Università può d’altro canto trarre da questa collaborazione positive ricadute, sia in termini di avanzamento della ricerca applicata, sia di efficacia dell’attività didattica: i docenti del DICATAM hanno la possibilità di sperimentare sul campo l’applicazione delle tecniche diagnostiche o delle metodiche di intervento sulle quali si incentra la loro ricerca, mentre agli studenti viene offerta la possibilità di sottoporre a verifica le competenze teoriche acquisite, con la Rocca di Lonato che si trasforma in una speciale aula universitaria. La responsabilità per i contenuti scientifico – disciplinari inerenti il settore del restauro è attribuita alla prof.ssa Carlotta Coccoli.

Sul punto l'intervento della professoressa Carlotta Coccoli:

 

Prima di affrontare più nel dettaglio gli aspetti che riguardano nello specifico la cura del prezioso patrimonio immobiliare della Fondazione Ugo da Como, permettetemi di ricordare la figura centrale del professor Gian Paolo Treccani (ordinario di Restauro del nostro dipartimento), che grazie a pregressi rapporti di reciproca stima con la Fondazione, promosse nel 2011 la stipula della prima Convenzione fra i due enti a cui volle imprimere fin da subito una solida impronta interdisciplinare chiamando la professoressa Irene Giustina a condividerne con lui la responsabilità scientifica.

Questa interdisciplinarità – che caratterizza fortemente la disciplina del Restauro architettonico – ha consentito negli anni successivi non solo di affrontare e risolvere (con i colleghi di riabilitazione strutturale, in particolare col prof. Ezio Giuriani) alcune problematiche di tipo conservativo che si sono tradotte in interventi sulla cinta muraria esterna della Rocca, ma di ampliare il campo anche alla sperimentazione di ipotesi di riuso e valorizzazione degli edifici del quartiere della Cittadella attraverso un progetto di albergo diffuso.

Mi piace ricordare che attorno a questi temi (a cui tra l’altro sono stati dedicati convegni, mostre e pubblicazioni), non si sono solo confrontati esperti di vari ambiti disciplinari (da quelli più eminentemente architettonici e ingegneristici, a quelli economici), ma anche i nostri studenti e laureandi, per i quali questo patrimonio storico-architettonico e queste tematiche hanno costituito e costituiranno anche in futuro un’eccezionale palestra di sperimentazione e di verifica pratica dei saperi acquisiti sui banchi universitari.

Guardando però alle prospettive future, vorrei spendere 2 parole per illustrare le rinnovate premesse sulle quali – per ciò che attiene il campo del Restauro – questo Accordo-quadro si basa.

Chi ha l’onore di detenere un patrimonio storico-architettonico e paesaggistico come quello della Fondazione, ha anche l’onere della sua conservazione e della sua valorizzazione.

Naturalmente questo comporta un notevole sforzo non solo economico, ma ancora prima direi “culturale”: richiede una visione complessiva che inquadri in una prospettiva ampia e a lungo termine, una serie di operazioni finalizzate alla cura, ma anche a una fruizione consapevole di questo patrimonio.

Purtroppo, in Italia siamo ancora troppo abituati a intervenire in situazioni di emergenza, ad affrontare un problema quando ormai si è manifestato, a danno ormai avvenuto.

Che nel campo del Restauro significa, per esempio, intervenire dopo un crollo, cosa che determina tra l’altro (oltre alla perdita spesso irrimediabile del bene), anche situazioni di ulteriore rischio, che richiedono quindi di “fare presto”, cosa che di solito poco si accorda con il “fare bene”.

Il necessario cambio di paradigma (condiviso con la Fondazione e applicato nella recente consulenza sullo stato di conservazione del circuito murario della Rocca) si basa su un concetto molto semplice ma altrettanto essenziale, cioè che “prevenire sia meglio che curare”, che – tradotto nel nostro caso – significa garantire un controllo e un monitoraggio costanti dello stato di conservazione di questo patrimonio architettonico.

Per fare questo non è sufficiente la competenza di un singolo esperto, ma è un processo che richiede invece, a seconda dei casi, il coinvolgimento di diverse discipline (dalla storia, al rilievo, alla geologia, alla riabilitazione strutturale, alla diagnostica) che – con il coordinamento dell’esperto di Restauro – concorrono a fornire un quadro conoscitivo (il più esaustivo possibile) della situazione conservativa, necessario per impostare e affrontare correttamente la fase progettuale.

Sulla base di questi dati conoscitivi, la Fondazione potrà programmare le future attività (di manutenzione o di restauro vero e proprio), partendo da quelle definite più urgenti in base agli approfondimenti condotti. 

In quest’ottica, la necessità di poter contare su un team di esperti di discipline diverse e altamente specialistiche ha fatto sì che il dipartimento DICATAM fosse individuato come l’interlocutore naturale per la definizione di un “piano di conservazione programmata” del proprio patrimonio architettonico che la Fondazione sta avviando, e che quindi ci vedrà collaborare nei prossimi anni in base a un programma piuttosto articolato e ambizioso dal quale ci aspettiamo di ottenere non solo un utile supporto alle fasi decisionali della Fondazione, ma anche interessanti ricadute sul piano dei risultati scientifici e didattici.

 

 

La Fondazione Ugo Da Como, con l’Associazione di volontari “Amici della Fondazione Ugo Da Como” e il Comune di Lonato del Garda, organizza una serie di 4 incontri pubblici dedicati proprio al “tesoro” che il Senatore ha voluto regalare alla bellissima cittadina dell’entroterra gardesano.

Con questi 4 appuntamenti, il Presidente della Fondazione Ugo Da Como, Professor Antonio Porteri, e la Presidente dell’Associazione Amici della Fondazione, Dottoressa Paola Facchi, intendono offrire alla cittadinanza lonatese un’occasione in più per valorizzare l’Istituzione lonatese e per far conoscere il gruppo di volontari.

Sin dall’apertura al pubblico della Fondazione sono stati proprio i volontari a consentire le visite al complesso monumentale di Lonato.

Il lavoro è molto, anche in considerazione dei molti progetti per il futuro, per questa ragione l’appello che la Fondazione Ugo Da Como rivolge ai cittadini di Lonato del Garda è quello di farsi loro stessi promotori di uno dei luoghi culturali più attivi e affascianti del territorio bresciano, visitato ogni anno da circa 80.000 presenze.

ultimo appuntamento - I NUOVI PROGETTI DELLA FONDAZIONE UGO DA COMO

Sabato 30 ottobre: Giovanna Nocivelli & Viviana Zieger.                                                                                                    

 

La Fondazione Ugo Da Como sta organizzandosi per rendere sempre più accessibile il proprio vastissimo patrimonio, storico, artistico, librario, documentario e monumentale. Si cerca in questo modo di contribuire efficacemente a rendere ancora più attrattiva l’offerta culturale destinata, in primis, ai cittadini lonatesi, ma anche alle migliaia di visitatori che annualmente scelgono Lonato del Garda quale meta dei propri interessi. Questo sforzo deve essere condiviso dall’Amministrazione comunale e dai cittadini in grado essi stessi di divenire promotori di un Luogo unico nel bellissimo panorama dell’entroterra gardesano.

Organizzazione:

Fondazione Ugo Da Como, con l'Associazione Amici della Fondazione Ugo Da Como

Patrocinio del Comune di Lonato del Garda, Assessorato alla Cultura

Per info e prenotazioni:

030 91 30 060

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I libri arrivano in bicicletta. Siamo a Gavardo e questo è uno degli ultimi servizi messi in atto dalla biblioteca comunale Eugenio Bertuetti. I libri richiesti possono arrivare direttamente a casa sulla due ruote. Per ogni informazioni rivolgersi direttamente alla biblioteca di Gavardo. E questo è questa una delle tante opportunità che in questi ultimi anni la biblioteca di Gavardo ha messo a disposizione degli utenti. Si aggiunge al grande impegno garantito durante il periodo dei lockdown.

Giunto alla settima edizione, il Festival Giallo Garda ha raccolto i risultati dell’intenso lavoro della giuria e può comunicare chi sono gli autori vincitori per le due sezioni del Premio letterario internazionale: editi e inediti.

Per la sezione racconti gialli nasce l’antologia “Giallo in tour – Racconti del crimine da territori insospettabili”, disponibile in tutte le librerie, pubblicata da isenzatregua edizioni.

“Con la grande festa di premiazione si conclude l’attività annuale,” - ha dichiarato il presidente Dott. Laura Marsadri - “ma l’ottava edizione è già sui blocchi di partenza.

Chi sarà il primo autore iscritto al premio? Quali saranno le novità del 2021-22? Per restare aggiornati collegarsi al sito www.festivalgiallogarda.it

 

 

 

EDITI ITALIANI

 

1° Classificato Il segreto di Lazzaro – Letizia Vicidomini

 

2° Classificato L'appartamento dell'ultimo piano – Cristina Brondoni

 

3° Classificato Di notte arrivano i lupi – Nanni Cristino

 

 

 

MENZIONI D’ONORE (ai romanzi di particolare merito)

 

Blues per i nati senza cuore – Ferdinando Salamino

 

Un colpo al cuore - Piergiorgio Pulixi

 

 

 

MENZIONI

 

Bruciati vivi - Daniela Stallo

 

Canalnero – Le indagini di Vivian Deacon - Marco Belli

 

Il comunista. Una nuova indagine per il commissiario Annone - Angelo Mascolo

 

Il respiro dell'alba – Antonella Grandicelli

 

Il segreto di Mr Willer - Chicca Maralfa

 

La regola del rischio – Matteo Severgnini

 

L'ombra dentro – Raffaella La Villa

 

Omicidio al Milano Innovation District - Giovanni Azzone

 

Piani inclinati - Eleonora Carta

 

 

 

MENZIONI libri per ragazzi

 

Dieci piccoli gialli 2 – Carlo Barbieri

 

Il disegnatore di nuvole – Giorgia Simoncelli

 

I misteri del lago Nero – Luca Occhi

 

Uccidiamo lo zio - Rohan O'Grady

 

 

 

 

 

EDITI TRADOTTI

 

1° CLASSIFICATO

 

Il labirinto delle ombre – Remigiusz Mróz

 

 

 

MENZIONI D’ONORE (ai romanzi di particolare merito)

 

Perchè Istanbul ricordi – Ahmet Ümit

 

 

 

MENZIONI:

 

Debiti di sangue – Susana Rodriguez Lezaun

 

La casa al civico 6 - Nela Rywikova

 

La signorina Zeisig – Kerstin Cantz

 

Scelte sbagliate – Susana Hernandez

 

 

 

 

 

INEDITI

 

1° CLASSIFICATO

 

Mimma - Ciro Pinto

 

 

 

MENZIONI

 

Il terzo vizio - Gian Luca D'Aguanno

 

Non temerò alcun male - Alberto Sollberger

 

L'Orlando investigatore - Lucia Giustini

 

 

Terminato luglio, ecco agosto con le nuove inziative programmate dall’Amministrazione comunale di Gavardo.

 

Continua il cinema all’aperto in piazza De’ Medici alle ore 21, il 19 agosto con “Il meglio deve ancora venire”. In caso di maltempo le proiezioni verranno rimandate a nuova data.

Proseguono anche “I Concerti dell’Isolo” mercoledì 1 settembre, data raddoppiata a martedì 7 settembre.

L' ultima data di Pilates nei parchi lunedì 23 agosto presso il Parco De Gasperi alle 18,45.

Martedì 17 agosto alle ore 20,45 l’Isolo di Gavardo sarà il luogo della presentazione di “Semiramide”, il nuovo libro di Massimo Tedeschi, giornalista del Corriere della Sera e scrittore.

E se il 27, 28 e 29 agosto piazza Aldo Moro sarà la sede di tre giorni dedicati allo Street Food, saranno due domeniche, il 5 e il 12 settembre alle 21,15, che vedranno piazza Marconi riempirsi della musica, dei canti e della recitazione di “It’s Time to Musical” dell’ArtPoint Academy.

Tutte le iniziative, ad eccezione del cinema all’aperto, hanno la prenotazione obbligatoria telefonando alla Biblioteca civica E.Bertuetti di Gavardo allo 0365.377462 oppure scrivendo una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure al link di eventbrite specifico per ogni evento pubblicato sul canale facebook Area 63 Gavardo o Davide Comaglio Sindaco.

Si ricorda che dal 6 agosto è obbligatorio il possesso del Green Pass.

 

 

L'Amministrazione Comunale di Pertica Alta organizza la presentazione del I Quaderno del Centro Interattivo di Studi-Museali. L'appuntamento è in Piazzetta Fontana a Livemmo di Pertica Alta in data Domenica 08 Agosto 2021 alle ore 17:30. Il professor Giuseppe Biati presenterà l'opera da lui realizzata: Livemmo e il suo Carnevale. Tra riti, miti, storia, tradizioni e lavoro.

 

«Nella rete della modernità. Esperienze artistiche tra le Alpi e il lago di Garda» è il titolo della nuova mostra temporanea del Mag, il Museo Alto Garda.

Dopo il sofferto rinvio dello scorso anno, questo sabato, 26 giugno, prende il via la decima edizione di Tener-a-mente, il festival dell’Anfiteatro del Vittoriale a Gardone Riviera (BS) completato nei mesi scorsi con marmo rosa, come da progetto originario di Gabriele D’Annunzio.

La città darà il via in questi giorni alle celebrazioni per i cento anni dalla nascita della Divina. L’inaugurazione sarà il 25 giugno alle 21 con un concerto alle Grotte di Catullo. Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria.

  

Sirmione Callas 21-23 inizierà con “L’Oriente di Maria. La Divina Emozione”, un tuffo nelle sfumature e nei suoni d’Oriente con le più belle arie tratte da Madama Butterfly e da Turandot, di Giacomo Puccini. Il percorso celebrativo sarà svelato nei prossimi giorni, per ora si sa soltanto che ha inizio in questa estate 2021 e si concluderà nel 2023, anno in cui si festeggeranno i 100 anni dalla nascita della Callas.

Sul palco allestito nel Prato della Pelosa, uno degli scorci più belli delle Grotte di Catullo, il 25 giugno 2021 alle ore 21 si esibirà l’Orchestra Virgilio Ranzato composta da 30 giovani musicisti (under 35) e diretta dal giovane, ma già affermato maestro Jacopo Rivani. Il prestigioso ensemble è completato da Chiara Isotton, soprano, e Simone Frediani, tenore. Presenta Fabio Larovere. La progettazione e il coordinamento sono a cura di Elena Trovato e Sabina Concari del Gruppo da camera Caronte.

«Per tutti – commenta Mauro Carrozza, vicesindaco e assessore alla Cultura – Maria Callas è una delle artiste più acclamate del secolo scorso e Sirmione, che l’ha accolta e abbracciata negli anni forse più felici della sua vita, si appresta a onorarne la memoria con un programma di eventi a lei dedicati: tre anni di concerti, mostre, dibattiti ed altre iniziative per ripercorre e svelare ancora una volta lo straordinario percorso di una donna unica nel talento e di grande umanità».

Il legame tra Maria Callas e Sirmione rimane profondo e indissolubile. Il ricordo della cantante nei sirmionesi che hanno avuto il piacere di incontrarla è immutato e l’amore che Sirmione nutre nei confronti dell’artista cresce di anno in anno e sarà ulteriormente alimentato dalle celebrazioni che il Comune di Sirmione ha organizzato. Il concerto sarà ripreso dalle telecamere di SKY Classica e trasmesso nei giorni successivi.

L’ingresso è gratuito. La prenotazione è obbligatoria per consentire il corretto allestimento della location e la gestione della platea nel totale rispetto delle regole anti-Covid19. Scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o chiamare il numero 030.9909184.

La Sezione di Lonato dell'ANPI lunedi 14 giugno ospiterà Franco D'Aniello, fondatore dei Modena City Ramblers, gruppo storico della musica italiana. Al circolo ARCI "Machiri" in Via Fonte del fabbro 3 presenteremo il suo libro "E alla meta arriviamo cantando - Le storie, i viaggi, la musica dei Modena Citu Ramblers" (La nave di Teseo editore).

Sarà anche un'occasione per parlare degli ultimi trent'anni del nostro Paese: dal G8 del 2001, a "Bella ciao" censurata sul palco del 1° maggio etc.

 L'evento si svolgerà all'aperto, rispettando rigorosamente tutte le normative anti-covid in vigore.

Lo stesso D'Aniello dichiara: "Sono trent'anni che vado in giro per l'Italia e il resto del mondo a suonare con i Modena City Ramblers. Centinaia di palchi, milioni di chilometri in macchina, un'ernia al disco, migliaia e migliaia di persone conosciute, di strette di mano, qualche birra ogni tanto, e musica, tanta. L'idea di mettere in parole scritte tutte le emozioni, o se non tutte molte di esse, non è per vanità o voglia di mettermi alla prova con qualcos'altro che non sia la musica. Credo che sia bello, o almeno così spero fortemente, pensare che tanti nostri fan, tanti amici che ci hanno seguiti in tanti anni possano condividere con me questi miei pensieri. Un po' il dietro le quinte di una canzone, di un disco, del viaggio che magari ha proprio ispirato quella canzone. Per i Modena City Ramblers il viaggio non è mai stato fine a sé stesso. Rappresenta un momento importante dal punto di vista artistico e sociale. Come dice il titolo del nostro primo album, che abbiamo tradotto da un disco di Bob Dylan, Riportando tutto a casa, il viaggio non è il fine ma il mezzo perché la testa si apra totalmente lasciando entrare esperienze, visioni, rumori, suoni, profumi che poi diventano canzoni. Tutto quello che ho visto e sentito in questi anni è ancora vivo nella mente, nel cuore, nella pancia."

Hanno suonato a Plaza de la Revolución a Cuba e nel deserto del Sahara, hanno portato la loro musica tra i dimenticati del mondo e fatto ballare migliaia di persone nelle piazze d'Italia, hanno collaborato, tra gli altri, con Luis Sepúlveda, Bob Geldof, Francesco Guccini, Goran Bregovic.

Dopo trent'anni di musica, viaggi e avventure insieme, Franco D'Aniello, fondatore dei Modena City Ramblers, racconta per la prima volta la loro storia.

Carlo Susara (Presidente ANPI Lonato) - 3288820409

https://www.facebook.com/anpilonato/

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Quando passava il tram a Vobarno. «I passa adèss i majoni»: questo, stando al resoconto del Farfarello – giornaletto satirico che uscì a Brescia negli anni Ottanta dell’Ottocento e che si autodefiniva Giornale popolare politico sociale anticlericale, monitore della Società dei non-elettori – questo, dicevamo, il saluto irriverente rivolto da un tribolato carrettiere alla folta schiera delle autorità che, a bordo del tram, nella mattina del 6 dicembre 1881, martedì, facevano il loro ingresso a Vobarno.

Non era certo un razzo quel nuovo mezzo di trasporto, visto che la velocità massima consentita dai regolamenti era di 18 km all’ora; diciamo che, tenendo conto delle fermate e degli inevitabili rallentamenti, il tragitto Brescia-Vobarno richiedeva due ore e mezza di viaggio; un tempo infinito, secondo i nostri standard, ma terribilmente veloce per l’uomo di fine Ottocento, abituato a servirsi, nel migliore dei casi, alla forza del cavallo.

Il progetto, portato a compimento grazie ai capitali belgi della Compagnie Generale des Chemines de fer secondaires (che operava sul nostro territorio attraverso una sua controllata, la Tramways à Vapeur de la Province de Brescia) aveva portato il tram fino a Gavardo giusto un paio di mesi prima, il 1° ottobre di quello stesso anno, e avrebbe proseguito il suo percorso fino a Barghe (1885), Vestone (1887) e Idro (1917). Nel maggio 1887 fu inaugurata anche la tratta che da Tormini portava a Salò (il tronco Brescia-Tormini era evidentemente comune alle due linee).

Il tram era dunque à vapeur, a vapore; l’elettrificazione avvenne grazie al passaggio della gestione alla Società Elettrica Bresciana; il tratto Brescia-Tormini fu elettrificato nel 1910; la tratta Tormini Vestone dovette attendere fino all’aprile del 1914.

La storia del tram si intreccia (e per un certo periodo si sovrappone, anche fisicamente) alle vicende della tratta ferroviaria Rezzato-Vobarno, il primo tratto ferroviario privato realizzato nel nostro Paese. In effetti anche la linea tramviaria prevedeva infatti la possibilità del trasporto di merci; tuttavia si rivelò ben presto inadatta e insufficiente allo scopo. Lo sviluppo industriale che andava interessando in quegli anni l’asse Brescia-Valle Sabbia, suggerì, e quasi impose, la realizzazione di un’apposita linea ferroviaria. Com’è facile intuire convinti propmotori del progetto vi era Angelo Migliavacca, allora “padrone” della Ferriera di Vobarno; nel 1896 venne così costituita la Società Anonima Ferrovia Rezzato-Vobarno-Valle Sabbia.

 L’opera venne inaugurata il 6 dicembre 1897; il servizio prevedeva, anche in questo caso, un trasposto misto di merci e passeggeri, perlopiù gli stessi operai delle grandi fabbriche della zona.

Non possiamo qui seguire nel dettaglio il cambiamento delle gestioni e degli assetti societari degli enti che gestirono sia la tranvia che la ferrovia. Ricordiamo che, in seguito all’unificazione della proprietà delle due strutture, nell’agosto del 1931 il servizio tranviario venne trasferito sulla sede della ferrovia fra Virle Treponti e Tormini, grazie alla realizzazione di due punti di scambio. Questo permetteva alle corse del tram di evitare il passaggio, con il passare degli anni sempre più laborioso, nei centri urbani.

 

A partire dagli anni Trenta, prima sommessamente, poi in maniera sempre più decisa, si attuò una politica che incentivava il trasporto su strada; la “gloriosa” S.I.A. nacque appunto nel 1935. Così nel 1931 fu chiusa la tratta Vestone-Idro, l’anno dopo la Tormini Vestone; la tratta Tormini-Salò sopravvisse invece fino al 1954. Fu appunto in quell’anno che cessò il servizio di trasporto passeggeri e che la linea ferroviaria Rezzato-Vobarno divenne di fatto la ferrovia delle Acciaierie e Ferriere Lombarde Falck. Con il trionfo del trasporto su gomma, il trasporto merci su rotaia divenne sempre più antieconomico; le corse andarono progressivamente diradandosi fino al 23 marzo1968, data ufficiale dell’arrivo al definitivo capolinea.

Quello che è accaduto dopo nel campo del traffico e della mobilità è sotto gli occhi di tutti. Con il senno di poi, limitiamoci a dire che una bella metropolitana leggera che unisse la Valle Sabbia a Brescia, magari sul percorso dell’antica ferrovia proprio non ci darebbe fastidio.

 

Fabrizio Galvagni

 

 

 

 

Per decenni, e senza che la notizia fosse pubblica, villa Boschi ha dato riparo a numerose opere d’arte giunte da Milano negli anni della seconda guerra mondiale. L’attuale sede della biblioteca ha conservato alcuni capolavori fino agli anni ottanta e novanta del secolo scorso.

 

Alcuni capolavori che hanno contribuito alla nostra formazione artistica sono rimasti per decenni molto più vicini di quanto potessimo immaginare: giacevano infatti a Bedizzole, dove erano stati portati in salvo durante il secondo conflitto mondiale insieme a diverse altre centinaia di opere d'arte della Collezione Boschi Di Stefano. Dal centro di Milano erano infatti giunte a Sedesina, in Bedizzole, opere come La Venere dei Porti di Sironi, diversi Tagli di Fontana, Annunciazione di Savinio, La scuola dei gladiatori di De Chirico, le Nature morte di Morandi e Lavandaie di Bruno Cassinari.

Anche se non mancava chi negli anni scorsi riferisse la notizia, la conferma in realtà è recente e viene dalla direttrice della Casa-Museo Boschi Di Stefano, Maria Fratelli, che la documenta con una serie di atti del Comune di Milano secondo i quali viene certificato il ritorno “a casa” dei dipinti tra la fine degli anni '80 e il giugno '91.

L’attuale sede della biblioteca era stata acquistata dall’ingegner Antonio Boschi (1896-1988) all’inizio degli anni ’40 e negli anni della guerra l’edificio ospitò lui e la moglie, oltre ai preziosi quadri che si volevano salvare dai bombardamenti. Stefano Ambrogio ha la casa di famiglia nelle vicinanze e custodisce numerosi ricordi: «L'ingegner Antonio Boschi – racconta – lavorava alla Pirelli e arrivò un giorno durante la guerra. Sceso dal treno alla stazione di Ponte San Marco, fece a piedi la strada fino all'abitazione di mio nonno, suo futuro vicino, chiedendo le chiavi dei proprietari, i signori Cavagnini di Brescia, di cui noi eravamo i fiduciari. Vede la casa, se ne innamora e nasce una lunga storia. Vi portò un'infinità di capolavori chiusi sottochiave. Dal '43 al '46 poi sfollò qui con la moglie, la ceramista Marieda Di Stefano (1901-1968). Dopo la guerra passavano a trovarci due o tre volte all'anno. La mia famiglia aveva il compito di controllare la situazione in casa, con l'obbligo di consultarlo prima di mostrare i quadri a chicchessia».

«Qui – continua Ambrogio – veniva gente a selezionare opere per la Biennale di Venezia. Poi dal 1969, dopo la morte della moglie, tornò a Bedizzole più spesso: eravamo la sua famiglia estiva, pranzava da noi a mezzogiorno e tornava a vedere la tivù alla sera. Era un uomo semplice, sobrio e parco. Dei suoi quadri diceva: 'Li ho comprati perché rimangano agli altri, son patrimonio di tutti’».

Risalgono alla fine degli anni '20 le prime acquisizioni da parte della coppia, alla quale poi nel '38 il suocero Francesco Di Stefano affidò un nucleo consistente di opere d'arte. Villa Boschi fu lasciata in eredità al Comune di Milano e da questo poi venduta nei primi anni '90 a quello di Bedizzole. In quegli anni le opere depositate a lungo in terra bresciana tornarono a Milano alle Civiche Raccolte d’Arte. Da lì furono trasferite nella attuale Casa Museo realizzata nei locali abitati in vita dai coniugi, che oggi offre ai visitatori la possibilità di ammirare una selezione di circa trecento delle oltre duemila opere della collezione.

Straordinaria testimonianza della storia dell’arte italiana del Novecento, essa comprende tele, sculture e disegni della prima metà del Novecento, con opere di artisti come Baj, Birolli, Boccioni, Brindisi, Campigli, Carrà, Casorati, Cassinari, De Chirico, De Pisis, Fontana, Guttuso, Léger, Mafai, Manzoni, Manzù, Marussig, Modigliani, Morandi, Oppi, Permeke, Peverelli, Picasso, Prampolini, Rosai, Sassu, Savinio, Severini, Sironi e Vedova.

Del periodo bedizzolese di questa singolare collezione ha parlato la storica dell'arte Veronica Locatelli il 12 aprile scorso al Museo Civico di Grenoble nel corso del convegno di studi “Du privé au public”.

Giovanna Gamba

Fino al 31 agosto 2021 le ragazze e i ragazzi nati nel 2002 possono richiedere il cosiddetto bonus cultura, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

Peri i diciottenni è infatti prevista un'erogazione di 500 euro da spendere in buoni per cinema, musica e concerti, eventi culturali, libri, musei, monumenti e parchi, teatro e danza, corsi di musica, di teatro, di lingua straniera, abbonamenti a quotidiani anche in formato digitale.

Per tutte le informazioni utili e per registrarsi, si può consultare il sito www.18app.italia.it

Un convegno via web per tenere a battesimo il progetto di museo degli stampatori di Sabbio Chiese. È questo il significato dell’iniziativa intitolata “Per gli stampatori ‘da Sabbio’. Un libro, un museo: progettualità culturali tra memoria e futuro” promossa da Comune di Sabbio Chiese e Ateneo di Salò con il patrocinio della Comunità montana di Valle Sabbia. L’appuntamento è per venerdì 9 aprile alle ore 17 con diretta sul canale you tube https://youtu.be/o98G4WFod3Q. L’occasione è la presentazione del volume intitolato “Per gli stampatori ‘da Sabbio’. Uomini e storie prima del museo” che getta le basi del costituendo museo valsabbino dedicato agli stampatori originari di Sabbio che, fra la fine del XV secolo e per tutto il XVI, fecero fortuna a Venezia e nelle principali città italiane, segnalandosi per la grande abilità tecnica e il modernissimo spirito industriale nella nascente industria dell’editoria a caratteri mobili. Famiglie come i Nicolini, i Ventura, i Gelmini, i Tini, i Degli Antoni, i Bericchia, I Carampelli, i Marucco, i Pelizzari, i Baruzzi, i Comencini ed i Rosa gettarono le basi del sistema tipografico-editoriale modernamente inteso e diedero grande lustro al paese d’origine, che ora progetta di rendere loro omaggio con un museo. Tra l'altro alcune famiglie provenivano anche da paesi vicini come Vobarno e Gavardo. Moderati da Massimo Tedeschi, giornalista del Corriere della Sera e storico, ne parleranno – dopo l’introduzione del sindaco di Sabbio Onorio Luscia e dell’assessore alla Cultura Claudio Ferremi - Angelo Piero Cappello (direttore del Centro per il libro e la lettura del ministero dei Beni e delle attività culturali); Alfredo Bonomi (storico), Michela Valotti (storica dell’arte e docente), Elena Ledda (presidente dell’Ateneo di Salò), Flavio Richiedei (bibliofilo).

 

Odoardo Resti

 

 

Banchiere, Consigliere della Banca Credito Agrario Bresciano, del Banco di Brescia, Consigliere di Editoriale Bresciana, Presidente della Fondazione Cab, della Fondazione Guido Berlucchi. Fotografo, viaggiatore, filantropo, Pierangelo Gramignola è stato un profondo conoscitore della cultura bresciana e alla presidenza dell’Associazione Amici dei Musei di Brescia si rese protagonista di un importante recupero: l’Arnaldo da Brescia realizzato nel 1866 dallo scultore Odoardo Tabacchi.

Nel 2016 Pierangelo Gramignola apprese che l’antiquario Francesco Bucaro di Varese possedeva una scultura di straordinaria importanza per Brescia. Si trattava dell’Arnaldo scolpito nel 1866 da Odoardo Tabacchi, autore del bronzo monumentale che nel 1882 venne inaugurato nell’omonima piazza cittadina.

 La scultura, realizzata in marmo statuario di Carrara, costituiva il prototipo dal quale la Città di Brescia approvò la fisionomia di Arnaldo.

Nessuna scultura di Odoardo Tabacchi è posseduta da collezioni pubbliche bresciane, nonostante l’artista avesse realizzato anche alcuni monumenti funebri per il cimitero Vantiniano.

Compresa immediatamente l’opportunità, Pierangelo Gramignola coordinò una cordata composta da Fondazione CAB, Associazione Amici dei Musei di Brescia e Fondazione Ugo Da Como, per raccogliere la somma necessaria.

Raggiunto l’obbiettivo, la bellissima scultura di Odoardo Tabacchi venne donata alla Fondazione Ugo Da Como, laddove poteva affiancarsi ad altre testimonianze progettuali legate alla genesi del più importante monumento risorgimentale bresciano, fortemente voluto da Giuseppe Zanardelli e l’intera classe politica liberale.

Una volta giunta a Lonato, sede della casa museo del Senatore Ugo Da Como, la scultura è stata sottoposta a restauro e immediatamente esposta all’interno della mostra organizzata in collaborazione con la Fondazione Brescia Musei e intitolata “Arnaldo ritrovato”.

La scultura è oggi perfettamente inserita nel percorso di visita della Fondazione Ugo Da Como.

Questo episodio testimonia perfettamente la determinazione di Pierangelo Gramignola, raffinato esteta e gentiluomo d’altri temi di cui tutta la Comunità bresciana sente la mancanza.

 

L'associazione dei familiari di ragazzi diversamente abili propone una nuova iniziativa solidale, l'acquisto di una guida pratica per curare l'orto, opera di Daniela Rabaglia. Il ricavato contribuirà alla costruzione della casa famiglia in progetto nella frazione di San Vito.

 

Questa volta si chiama "Regali per costruire" e come sempre chi aderirà sa in partenza di dare un contributo concreto, per quanto minuscolo, alla costruzione di qualcosa di importante e speciale: i genitori la chiamano "la casa per il dopo di noi" ed è la struttura pensata per ospitare i figli diversamente abili quando i familiari faticheranno a occuparsi di loro. Un progetto per il futuro, che testimonia ancora una volta la lungimiranza dell'instancabile associazione bedizzolese.

«In occasione del risveglio della primavera - spiega la presidente Ernesta Cominelli - abbiamo pensato di proporre l'acquisto di un volume dedicato alla coltivazione degli ortaggi, una guida pratica per la cura dell'orto fai-da-te. Ringraziamo l'autrice Daniela Rabaglia per la collaborazione all'iniziativa».

"L'orto di casa mia con un tocco bio"  è dunque disponibile per l'acquisto e si può prenotare chiamando il numero 330.216926 o scrivendo alla pagina facebook dell'associazione, www.facebook.com/ilfarobedizzole. Offerta minima, 18.50 euro.

Per conoscere meglio il progetto (nella foto) e le attività dell'associazione, www.ilfarobedizzole.org.

Giovanna Gamba

 

 

Un nuovo modo di esplorare i luoghi della cultura gardesani, anche a distanza. Come?
Con l’app “1, 2, 3 Musei del Garda”, voluta dalla Direzione regionale Musei Lombardia e sviluppata da Ett S.p.A. L’app, scaricabile gratuitamente dagli store Android e IOS, guida il visitatore alla scoperta di tre siti della Direzione affacciati sul celebre lago: il Castello Scaligero e le Grotte di Catullo a Sirmione e la Villa Romana a Desenzano del Garda. Per ogni museo sono stati predisposti percorsi diversi per durata e tipologia, arricchiti da approfondimenti testuali e video, gallerie fotografiche e immagini a 360°, esperienze in realtà aumentata e giochi interattivi per i più piccoli.

Ideata come strumento di accompagnamento alla visita, l’app offre – ora che i musei sono nuovamente chiusi – la possibilità di conoscerli e di avere anche una anticipazione virtuale delle loro caratteristiche uniche: la vista spettacolare dal mastio del Castello, la grandiosità delle Grotte protese sul lago; la raffinatezza inventiva nei mosaici della Villa... Il download è strutturato in diverse fasi, così da aiutare nella scelta dei contenuti più adatti alle proprie esigenze, evitando di appesantire la memoria di cellulare o tablet. Coerentemente con gli indirizzi della Direzione regionale Musei della Lombardia, la app vuole parlare a pubblici diversi: è in 6 lingue (italiano, inglese, tedesco, spagnolo, francese e russo), con descrizioni nella duplice versione per ascolto o lettura, itinerari per persone con difficoltà motorie, percorsi per le famiglie. Uno strumento immaginato come supporto prima, durante e dopo la visita, che ora diventa anche l’ambasciatore dei musei gardesani presso i visitatori che presto saranno riaccolti non solo virtualmente.

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www.musei.lombardia.beniculturali.it

I volontari che affiancano la Fondazione Ugo Da Como, sostenendone le iniziative e garantendo l’apertura del complesso monumentale di Lonato del Garda, che comprende la Rocca Visconteo Veneta e la Casa del Podestà con relative Giardini ed aree verdi, patrocinano anche un’interessante attività editoriale: i Quaderni della Fondazione.

 

Si tratta di una pubblicazione periodica con cadenza annuale, quasi un diario di ciò che accade all’interno della sede istituzionale della Casa Museo del Senatore bresciano in termini di attività di ricerca, valorizzazione e studio. La Fondazione Ugo Da Como è infatti un luogo di studio, grazie alla straordinaria biblioteca, ricca di oltre 52.000 titoli, dal XII al XX secolo, lasciati dal fondatore per la gioia di tanti studiosi che chiedono di poter consultare i manoscritti, gli autografi, gli incunaboli, le preziose edizioni a stampa.

 

Il Senatore lasciò in quella che amava definire la “cittadella di cultura” a Lonato del Garda molti fondi documentari: agli archivi privati di Ugo Da Como stesso, nel tempo si sono aggiunti quelli di Antonio e Giovanni Tagliaferri e quello di Arnaldo Foresti. Ugo Da Como (1869 – 1941) fu Ministro delle pensioni di guerra e l’archivio ministeriale, quello che era originariamente collocato a Roma, giunse a Lonato dopo il suo ritiro dalla scena politica, avvenuto verso la metà degli anni Venti.

 

Proprio questo vasto insieme di documenti è da tempo sottoposto al vaglio dello studioso Mauro Pellegrini la cui ricerca è stata valorizzata dall’Associazione Amici della Fondazione Ugo Da Como che ha sostenuto le spese per la realizzazione di una nuova monografia intitolata “Ugo Da Como e la grande guerra. Clientelismo e raccomandazioni nel collegio elettorale di Lonato (1914-1919).” Qualcuno potrebbe semplicemente liquidarlo come un altro libro di "storia locale", ma con questa monografia Mauro Pellegrini, ricercatore free lance già  collaboratore di istituti di cultura bresciani, dimostra con autorevolezza che la ricerca storica indipendente può produrre risultati degni di nota. Seguendo il metodo delle sue precedenti pubblicazioni di storia della conflittualità sociale, diffuse nelle biblioteche delle più importanti università statunitensi ed europee, l'autore analizza dettagliatamente l'azione dispiegata dall'onorevole Ugo Da Como attraverso la sua influenza politica e clientelare in favore del proprio collegio d'elezione, quello di Lonato, durante la prima guerra mondiale.

 

Pellegrini si è misurato con un imponente archivio inesplorato valutando fascicolo per fascicolo le decine di migliaia di raccomandazioni contenute. Ha scavato in profondità fino alla "viva roccia" i percorsi, le dinamiche, le interazioni di quel periodo cruciale dell'Italia liberale, dove le pratiche clientelari risultano così rilevanti da apparire per la loro sistematicità non come patologie delle relazioni sociali, ma elementi fisiologici ed imprescindibili del sistema politico. Attraverso il punto di osservazione privilegiato di un rappresentante di vertice, l'onorevole Ugo Da Como, si disvela un rapporto funzionale tra società e "potere" dove la "guerra nazionale" diventa un'opportunità dalla quale trarre profitto ad ogni costo.

Lo studio di Pellegrini, attraverso la restituzione di un'immagine coerente delle tensioni che si irradiarono nella società civile durante la Grande Guerra e che acuirono le disparità economiche e le divaricazioni di classe preesistenti all'interno delle comunità, ci permette di cogliere i prodromi dell'evoluzione politica e sociale degli anni che la seguirono.

La pubblicazione è disponibile presso il bookshop della Fondazione Ugo Da Como o acquistabile (al costo di 10 euro) facendone richiesta Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

Informazioni - Fondazione Ugo Da Como

 

Via Rocca, 2 - Lonato del Garda (Brescia) - Tel. 0309130060 - www.roccadilonato.it - www.lonatoturismo.it

 

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

 

La Fondazione Sipec nell'ambito delle attività del Fondo dedicato a Flavio Emer chiede l'aiuto di chi ha conosciuto Flavio. L'obiettivo è quello di ricostruire la vita e il pensiero di Flavio per far sì che la sua memoria non vada dispersa. Abbiamo cominciato con qualche incontro preliminare con alcuni amici che hanno aderito sin da subito e si sono messi a disposizione. Il primo obiettivo che ci poniamo è quello di ricostruire il più fedelmente possibile la biografia di Flavio a cui poi collegare la documentazione che ha lasciato.

Impresa non facile, per certi versi, per la complessità e la varietà delle sue relazioni e delle sue esperienze.

Per questo stiamo contattando amici, familiari, conoscenti, tutti coloro che possano fornire un contributo significativo per ricostruire cronologicamente le varie fasi dell'esistenza di Flavio.

I materiali (orali e scritti) che raccoglieremo saranno utilizzati nella stesura di una prima traccia di biografia che verrà poi corredata (questo è il progetto di massima) da testimonianze, fotografie, ecc. con testimonianze più personali.

Immaginiamo la vita di Flavio come un puzzle i cui tasselli vanno recuperati, riordinati e ricomposti. Per questo siamo a chiederti di offrire in tutta libertà il tuo contributo.

 

Indicheremo di seguito alcune domande e quesiti. Completa ciò che ti senti, le domande a cui sei in grado e semplicemente hai voglia di rispondere. Ti chiediamo anche di controllare se hai scritti, foto o altro di Flavio che ritieni di poter mettere a disposizione. Nel caso di preghiamo di segnalarlo. Ti chiederemmo di farci pervenire il tuo contributo a questa mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro la fine del mese di gennaio.

 

1) Hai conosciuto Flavio? In quale occasione?

 

2) In che periodo sei rimasto in contatto con lui?

 

3) Hai compiuto esperienze insieme a lui (percorso scolastico, viaggi, incontri, iniziative, conferenze, altro…)? Puoi raccontarle e indicare – ove possibile - anche i luoghi e le date.

 

4) Hai qualche episodio, aneddoto in particolare che ti sembra degno di nota?

 

5) Cosa ricordi di Flavio?

 

6) Cosa ti colpiva di più di lui?

 

7) C'è qualcosa che ci tieni a dire su di lui, un breve testimonianza di quello che ti ha lasciato?

Ringraziamo tutti per la collaborazione e ci auguriamo di avere presto vostre notizie.

Grazie di cuore

Fondazione Sipec

 

 

 

Il ritorno della Vittoria alata a Brescia. Bellissima. Oggi primo giorno di visite, dopo il rientro della statua-simbolo della città, fuori sede per un periodo di restauro. La Vittoria fa ora bella mostra di sè all'interno del Capitolium e può essere visitata gratuitamente per tutto questo mese di febbraio. Bisogna però prenotare. Tutte le informazioni si trovano sul sito di Brescia Musei.

Tratto dal libro Capolavori in guerra edito da Ubi Banca: il ricordo del salvataggio della Vittoria durante la Prima guerra mondiale:

 

Salvare la Vittoria

 

Particolare attenzione venne riservata in quei frangenti alla Vittoria alata, statua simbolo della città. Già nel

maggio 1915 il Sovrintendente agli Scavi e musei di antichità per la Lombardia Giovanni Patroni aveva manifestato

preoccupazione per le sorti del bronzo che era stato celebrato da D’Annunzio e Carducci. Patroni era

dell’idea di inviare subito la statua bresciana «al di là degli Appennini». Tuttavia nel 1917 la Vittoria era ancora

a Brescia, anche se effettivamente si era provveduto a imballarla con ogni cura ed era pronta da tempo per la

partenza. Lo aveva disposto lo stesso Patroni perché in caso di pericolo «la prima cosa che si penserà eventualmente

a mandare in salvo con le altre cose più preziose, sarà la Vittoria».

 

Il monumento infatti aveva un valore altamente

 

simbolico e il suo stesso ritrovamento aveva assunto i

 

contorni di un evento fondante per la storia della città.

 

Recuperata nel 1826 durante una campagna di scavi in

 

con ali e braccia smontate, per essere sottratta al saccheggio,

 

la statua di bronzo divenne ben presto l’emblema

 

di Brescia.

 

La Vittoria andava protetta ad ogni costo in quanto

 

– come spiegava il Soprintendente Patroni – rappresentava

 

un’icona nazionale propiziatrice di un felice

 

esito del conflitto. Proprio per la sua valenza politica e

 

patriottica la statua era maggiormente esposta alle offese

 

del nemico.

 

"Qui ci troviamo in un caso affatto speciale. Si tratta di un monumento

 

così insigne, che perciò solo appartiene alla Nazione

 

intera più che a Brescia stessa; e a questo valore nazionale si

 

aggiunge il fatto della consacrazione di esso per parte della

 

letteratura non locale, ma italiana e del simbolo ed augurio

 

che il bronzo racchiude. Di fronte a ciò bisogna porre, in caso

 

di guerra, la probabilità che Brescia debba non solo subire

 

bombardamenti ma anche una temporanea occupazione del

 

nemico, e che la Vittoria sia esposta non solo a danni eventuali

 

e affatto casuali, ma ad essere cercata e distrutta o rapita,

 

appositamente pel suo valore simbolico e nazionale, oltrechè

 

pel valore archeologico".

 

In effetti la Vittoria alata fu sempre oggetto di particolari

 

attenzioni. Lo confermerà l’impegno profuso per

 

evitarle danni e offese anche durante la Seconda Guerra

 

Mondiale.

 

Ma torniamo alla Grande Guerra. In più occasioni

 

l’assessore comunale Giorgio Montini aveva rassicurato

 

la Soprintendenza delle Antichità. Nell’aprile 1917 scriveva

 

al Regio Sovrintendente Patroni per sottolineare la

 

qualità dell’imballaggio in vista di un ormai probabile

 

viaggio verso un riparo sicuro.

 

La cassa per l’imballaggio della statua della Vittoria doveva essere

 

preparata dall’imballatore che costruì le casse per le altre

 

opere d’arte; ma egli dovette recarsi altrove prima che quella

 

fosse eseguita. Disporremo con altri mezzi affinchè la cassa

 

sia pronta per qualsiasi deprecabile necessità di trasporto; e

 

la S. V. Ill. non dubiti che questa amministrazione possa trascurare

 

i provvedimenti atti a salvaguardare nel miglior modo

 

il più prezioso oggetto che dà fama ai nostri Musei, tesoro

 

d’arte e insieme simbolo delle glorie cittadine.

 

Alla luce di queste premesse, la Nike bresciana fu

 

sorvegliata con la massima cura. Preparata con meticolosa

 

attenzione, fu ospitata nei sotterranei di Santa Giulia

 

fino al novembre 1917 quando – dopo la disfatta di

 

Caporetto – fu trasferita a Roma in treno insieme ad altri

 

oggetti preziosi. Non era più possibile, per ragioni di

 

sicurezza, trattenerla sul suolo bresciano.

 

Ci scrive l'Archivio storico della Resistenza e dell'Età contemporanea dell'Università Cattolica di Brescia per la giornata della memoria.

Segnaliamo la recente News «Le leggi razziali e gli ebrei a Brescia, dalle prime limitazioni alla deportazione (1938-1945)», video in streaming preparato in occasione del Giorno della Memoria 2021 da Rolando Anni e Maria Paola Pasini.

Trovate inoltre, come di consueto ormai, l'accesso alla Rassegna stampa dell'AREC aggiornata al 26 gennaio 2021. Nelle segnalazioni delle date più recenti numerosi articoli sono relativi al Giorno della Memoria 2021. Vi ricordiamo di registrare il relativo link nei vostri siti preferiti se desiderate consultare con frequenza gli aggiornamenti pressoché quotidiani.

Rinnoviamo infine l'invito a segnalarci indirizzi e-mail di persone che gradirebbero essere inserite nella nostra lista di distribuzione.

La segreteria

Ismaele Pedrini

 

Importante novità per la biblioteca del comune di Gavardo. Dal giorno 7 gennaio 2021 verrà infatti attivato il Bibliolocker, il nuovo servizio che permetterà agli utenti di ritirare i libri chiesti in prestito h24 senza dover necessariamente rispettare gli orari di apertura. Le cassette infatti sono collocate all’esterno della struttura.

Come funziona il Bibliolocker?

E’ molto semplice: si prenotano i libri desiderati, si richiede la consegna nella cassetta, si chiede la combinazione, infine, la riconsegna viene effettuata come di consueto conferendo i libri nel contenitore apposito. Un servizio immediato e utile per chi ha il desiderio di leggere chiedendo un libro in prestito ma che, avendo difficoltà negli orari di apertura della biblioteca, può in autonomia ritirare, e poi riconsegnare, i libri richiesti.

L’Amministrazione comunale di Gavardo ha attivato il Bibliolocker, in aggiunta alla consegna del prestito a domicilio, con il desiderio di dare maggior possibilità alla comunità di poter usufruire della ricchezza della biblioteca.

Giunto alla sua attivazione proprio nel periodo natalizio, al termine di un anno difficile per l’emergenza sanitaria e alla soglia del nuovo anno, il Bibliolocker vuole essere un nuovo tassello per una sempre maggiore qualità dei servizi della biblioteca gavardese.

 

Per informazioni è possibile telefonare alla Biblioteca “E.Bertuetti” di Gavardo al numero 0365.377462 oppure scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

 

 

 

L’undicesima edizione del premio ha assegnato i premi in diretta streaming sul canale YouTube del Comune di Sirmione, la scorsa domenica 13 dicembre.

Quest’anno hanno partecipato 505 fotografi che hanno inviato 1001 fotografie; numeri sempre più importanti per un concorso che ormai è una tradizione. La Giuria era presieduta dal vicesindaco e assessore alla Cultura Mauro Carrozza e composta dai fotografi professionisti Roberto Bellini, Luigi Brozzi e Antonello Perin, insieme a Luisa Baccinelli, Ennio Poli e Maria Sole Broglia.

Di seguito riportiamo i nomi dei concorrenti premiati.

“Lake Garda Photo Challenge” – tema lago: Mauro Zorer, Marco Golfrè Andreasi, Giovanni Brighente. “Lake Garda Photo Challenge” – tema Sirmione: Roberto Telloni, Andrea Pagliari, Isacco Destro, Stefano Mani, Sisto Perina, Gianluca Muscianisi. 

“Sirmione Photo Marathon”, tema “Ora et Labora”: Emanuele Sironi; tema “L’ozio è il padre dei vizi”: Alessandro Bacchetti; Tema “Less is more”: Vera Bennardo; Tema “Gó gnent de meter”: Daniela Baronchelli.

“Sirmione 10% Photo Marathon”: Iris Vestali, Carolina Marassi, Arik Oberrauch, Valentina Poddi.

“Block Notes Photo Contest”: Elisa Bello, Michele Discardi, Stefano Mani, Valentina Poddi. Menzione d’onore per Davide Pisano, Paulo Vasconcelos, Patrizia Sonato, Mauro Zorer.

La Giuria ha assegnato anche il Premio Patrimonio storico e archeologico a Dario Benevento e il Premio Cantine del Lugana di Sirmione a Valentina Duryagina.

Per ulteriori informazioni sul “Premio Sirmione per la Fotografia”, si può consultare il sito www.sirmionefotografia.it.

Ci scrive Carlo Susara - Presidente ANPI Lonato. Anche a Lonato sono stati depositati i moduli in Comune, è quindi possibile firmare da subito per la legge ad iniziativa popolare contro la propaganda nazista e fascista. Basta essere residenti e telefonare all'ufficio Anagrafe per prendere appuntamento: 03091392269. Di seguito il messaggio di Maurizio Verona, Sindaco di Stazzema e Presidente del Comitato promotore per una legge ad iniziativa popolare contro la propaganda nazista e fascista.

 

Cara cittadina, caro cittadino,

 

mando a tutti voi un appello accorato: firma contro il Fascismo e il nazismo!

 

Recati nel tuo comune di residenza e sottoscrivi la legge antifascista.

 

La proposta di legge per essere presentata in Parlamento necessita di 50 mila firme.

 

Serve una forte mobilitazione di tutti noi, dei nostri amici, conoscenti. Invita tutti a sottoscrivere la proposta di legge.

 

Ciascuno di noi può firmare presso il proprio comune di residenza.

 

Abbiamo inviato la modulistica a tutti i comuni d’Italia.

 

Comunicaci all’email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. se presso il tuo Comune la raccolta firme non fosse ancora attivata . Non possiamo perdere questa occasione.

 

Associazioni, cittadini, consiglieri comunali, sindaci: aiutateci a raggiungere le 50 mila firme necessarie.

 

In Italia purtroppo il Fascismo è più vivo che mai. Lo troviamo negli stadi, nei palasport, nei bar, nelle edicole, nei tatuaggi, per la strada. Lo troviamo sui libri, in cui si vuole a tutti i costi sdoganare la figura del Duce.

 

Lo scorso 17 novembre nel programma di Rai3 Agorà, Bruno Vespa, fece passare il falso messaggio che “Mussolini aveva fatto anche cose buone”, sostenendo in maniera storicamente sbagliata provvedimenti che, secondo lui, avrebbe fatto il Fascismo. Consiglierei a lui e a tanti nostri connazionali di leggersi il libro “Mussolini ha fatto anche cose buone. Le idiozie che continuano a circolare sul fascismo” di Francesco Filippi per capire le falsità che vengono messe in giro.

 

Troviamo il Fascismo su Facebook, nei gruppi, nei post e nei commenti. Tra i giovani si è radicato.

 

E’ inutile, ve lo dico con il cuore in mano, indignarsi sui social: è uno sfogo, ma non produce niente. Serve una legge!

 

Leggo decine di post di partiti politici, di rappresentanti delle istituzioni, condannare su Facebook le varie forme in cui si manifesta il Fascismo. E poi? Cosa succede? Niente! Non serve a niente indignarci virtualmente se quando abbiamo la possibilità di andare in comune a firmare una proposta di legge che bloccherebbe la propaganda fascista e nazista non lo facciamo!

 

Vi ricordate la legge Fiano, pochi anni fa? E’ finita in un cassetto: approvata in prima lettura alla Camera, lì si è fermata. Non è neppure arrivata in Senato! Una bella occasione gettata al vento, senza capirne il perché.

 

E’ per questo che tocca a noi agire! Ora è la nostra occasione. Con una legge popolare, che parta dalla gente, possiamo arrivare in Parlamento e farla discutere perché venga approvata.

 

Con la tua firma.

 

Abbiamo tempo fino al 31 marzo 2021 per firmare: dopo non ci saranno più scuse.

 

Ti invito a recarti nel tuo comune di residenza e firmare.

 

Tienici informati su come sta procedendo la raccolta firme nel tuo comune inviando una email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

 

Diventa sostenitore della raccolta, coinvolgendo i consiglieri comunali del tuo comune: in quanto pubblici ufficiali, possono autenticare le firme.

 

Organizza iniziative, appena potremo muoverci liberamente.

 

Condividi sui tuoi social personali la raccolta di firme ed informa i tuoi conoscenti.

 

Mi raccomando: essere già iscritti all’Anagrafe Antifascista non vuol dire avere sottoscritto la proposta di legge. Sono due cose diverse.

 

La proposta di legge bisogna sottoscriverla presso il proprio comune di residenza, di persona. Troverai i moduli che l’ufficio ha fatto vidimare e le firme vengono autenticate. La legge che disciplina la materia, la n.352/1970, non prevede forme alternative per la sottoscrizione: quindi non sono possibili firme elettroniche o via web.

 

Per ogni informazione scrivici a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. : creiamo una rete e ce la faremo.

 

Aspetto con fiducia una tua email per stabilire un filo ancora più diretto con tutti voi.

 

Maurizio Verona

 

Sindaco di Stazzema e Presidente del comitato promotore legge antifascista

 

 

 

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La Rsa Cenacolo Elisa Baldo di Gavardo come altre case di riposo della Vallesabbia hanno bisogno di aiuto. Soprattutto di personale che possa sostenere quello impegnato da giorni in corsia con ospiti positivi, alcuni anche in gravi condizioni. Attualmente il personale operativo è ridotto al minimo perchè molte operatrici risultano positive al covid.

Il Signore questa volta non l'ha tenuta la sua mano protettiva sul nostro tetto. Questa volta il virus è entrato tra le mura di questa casa di riposo e ha decimato le sue ospiti. Ha colpito il personale, ha sferrato un durissimo attacco alla sua guida, Suor Serafina: una vita dedicata agli anziani, a lenire le sofferenze dei nostri vecchi, a proteggerli, a custodirli. Ha visto morire, una dopo l'altra le sue “nonne” una, due, tre…otto…nove

Sono andate via nel giro di pochi giorni. La prima è stata la mia mamma. Aveva 98 anni e tanti acciacchi. Ed era positiva al covid. Poi via via le altre. E allora da questo osservatorio, la camera ardente che si affaccia sul grande giardino della casa, ho vissuto da lontano, ma anche da vicino, lo sgomento, la paura, il dolore, profondo, ma allo stesso tempo muto e dignitoso della piccola comunità di casa San Giuseppe a Gavardo. La Rsa Cenacolo Elisa Baldo: 40 posti accreditati, tra cui una decina dedicati a sacerdoti anziani. In questi giorni trascorsi davanti alla bara sigillata di mia mamma, ho rivissuto vecchi ricordi personali, ma anche le belle ore trascorse qui dentro con le ospiti Pierina, Agnese, Nadia, Maria Teresa, Wilma, Anna, Silvia, Maria, Gentile, Giulia, Lucia e tutte le altre. Centinaia di pomeriggi a giocare a tombola con Maria Carla che sorteggia i numeri, Manuela che li segna al tabellone, Giorgio, Dario e Vanna, a cantare e fare musica, le merendine, le messe con don Diego, i bambini dell'asilo in visita ai nonni, le conversazioni con Don Pierluigi, i compleanni, le passeggiate nel giardino. Insieme alle operatrici: Giulia che racconta le barzellette, Mira con la sua dolcezza, Laura con le sue attenzioni, Cathy con la sua abilità a montare i ventilatori, Elena con la sua determinazione, Roberta con il suo sorriso gentile, Michelle coi suoi occhi sorridenti e tutte le altre, ognuna con la sua vita, il suo carattere, le sue premure. Adesso le vedo da lontano con gli occhi stanchi e spaventati dietro le visiere, mi salutano dalla finestre, alzando le due mani. In mezzo a tutte Suor Serafina, delle Umili serve del Signore, direttrice della casa, piglio generalesco, una straordinaria umanità. Questo maledetto virus si è insinuato subdolamente e ha fatto a pezzi la nostra piccola comunità, il nostro cenacolo, fatto di ospiti, familiari, suore, operatori, volontari. Fino a pochi giorni fa Suor Serafina ripeteva: “Il Signore ha tenuto la sua mano sul nostro tetto”. Poi, forse, si è distratto solo per un attimo e qui tutto è cambiato. Infermiere e operatrici a casa positive ai tamponi, gli ospiti lo stesso. Le più fragili non hanno retto. Patologie pregresse, l'età avanzata, il covid ha picchiato duro. Inesorabile. Così in questi giorni da lontano ho osservato l’instancabile dedizione delle poche infermiere e operatrici rimaste a fare i doppi turni (non si trova personale per dare un po’ di respiro, ma le autorità sanitarie non possono fare davvero nulla in questi casi?). Ho visto arrivare le bare degli addetti alle pompe funebri, vestiti con tute e visiere come nelle serie televisive di CSI. Ho visto i parenti chiamati a visitare un' ultima volta, per l'ultimo saluto la propria mamma, nonna, sorella. Cinque minuti avvolti nei camici azzurri, le lacrime colare sulle mascherine fp2. Il dolore ha il rumore del fiume Chiese che scorre, tumultuoso in questi giorni di piena, qui accanto. Vorrei abbracciarle tutte le signore che ho conosciuto qui, le infermiere, le suore, i medici. Vorrei dire loro che passerà, che verrà un nuovo tempo. Non sono certa ma voglio sperarlo. E se qualcuno osa dire che tutto questo è un'invenzione o in fondo “solo un' esagerazione” faccio voto di tirargli il collo con le mie mani.

Maria Paola Pasini

 

La lettera è stata pubblicata sul Corriere della sera Brescia il 9 dicembre 2020

 

In questi giorni è stato allestito l'albero di Natale in Broletto. Come decorazioni sono stati utilizzati gli stemmi dei 205 Comuni della nostra provincia.

Si tratta di una tradizione che si ripete da tempo, ma quest'anno è particolarmente suggestiva perché ricorda a tutti quanto sia importante restare uniti per affrontare il periodo particolarmente difficile che stiamo vivendo.

Ami scrivere la tua vita? Tieni un diario, un memoriale un epistolario? Scrivere i ricordi è un'esperienza emozionante che riguarda non solo l'esistenza delle singole persone ma anche quella di un paese o di una comunità, poichè le vicende di ognuno si intrecciano con quelle degli altri contribuendo così ad una comprensione più approfondita e ampia memoria collettiva.

Il Punto Comunità Brescia Antica indice la I edizione di un concorso a premi di scrittura autobiografica rivolto a scrittori/trici di ogni età. Il concorso è organizzato da AmbienteParco, in collaborazione con Patto per la Lettura del Comune di Brescia, Porto delle CultureAssociazione Culturale La Fionda (Biblioteca Vivente Brescia)Nuova Libreria Rinascita.

Il tema del concorso è "Ricordi di scuola".

La proposta è rivolta a chiunque interessato senza distinzioni anagrafiche e di provenienza geografica e in particolare a quanti amano scrivere la propria vita tramite diari, memoriali, epistolari.
I testi a carattere strettamente autobiografico, potranno essere spediti a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o recapitati a mano a: AmbienteParco, L.go Torrelunga, 7 Brescia, (orari d’ufficio dal lunedi al venerdi, dalle 9 alle 17), entro il 14 gennaio 2021.

 

 

Presentato il nuovo progetto della Franciacorta concert hall per gli appassionati di musica. Ecco il comunicato stampa.

Minor consumo di suolo, miglior integrazione nel paesaggio, riduzione della quota dell’edificato, contenimento della superficie lorda di pavimento, aree verdi più estese: sono alcune delle caratteristiche della nuova proposta urbanistica che Moretti Spa, soggetto sviluppatore della Franciacorta Concert Hall, ha depositato oggi, giovedì 22 ottobre, al Comune di Erbusco.

La Franciacorta Concert Hall, nata da un’idea del maestro Emiliano Facchinetti, sarà un contenitore tecnologicamente all’avanguardia per le diverse forme della creatività musicale: dal pop alla lirica, dalla classica al balletto. Un polo culturale innovativo incentrato sul mondo dello spettacolo con l’obiettivo di integrare le funzioni produttive, didattiche e divulgative. Un luogo di identità inedita che si rivolgerà ad un pubblico internazionale, proiettando la notorietà della Franciacorta al livello che si merita.

Franciacorta Concert Hall presenta una NUOVA PROPOSTA URBANISTICA CHE RECEPISCE LE ISTANZE EMERSE DAL DIALOGO CON IL TERRITORIO. Redatta dall’architetto Giorgio Goffi e presentata nelle sue linee essenziali il 28 luglio scorso ai rappresentanti dell’Associazione Terra della Franciacorta, essa intende rispondere ad un criterio di migliore integrazione con il paesaggio.

L’intervento edilizio, stimato per un valore di 70 milioni, porterà alla realizzazione di una Concert Hall da 5.900 posti e di un Teatro Auditorium da 460 posti, al quale saranno collegati accademie di musica e danza, sale di registrazione, uffici e museo della musica; infine un albergo da 60 camere con ristorante.

Il palcoscenico sarà ribassato di 8 metri rispetto alla quota stradale per ridurre l’impatto dell’edificato.

La superficie lorda di pavimento (slp) scenderà a 35.000 metri rispetto ai 39.000 ipotizzati inizialmente.

Previsti 16mila metri quadrati di verde profondo e 15.000 metri di verde d’arredo su un’area di complessivi 52mila metri.

I tre blocchi edificati si affacceranno su una piazza arredata: uno spazio pubblico da vivere all’interno del nuovo grande polo musicale e culturale. IL PUBBLICO, L’AFFLUENZA. Il piano economico, sviluppato dalla società Fch project, prevede a regime un’affluenza di pubblico annua pari a 655mila spettatori (624mila per la Franciacorta Concert Hall e 31mila per il Teatro Auditorium).

Il sistema viabilistico della zona ha dimostrato di essere adeguato, in passato, a volumi di traffico superiori a quelli attuali e a quelli che verranno raggiunti con la creazione della Fch. Peraltro la nuova viabilità già prevista dal Comune di Erbusco potenzierà ulteriormente la risposta agli afflussi generati da Fch. Verrà creato un nuovo parcheggio completamente interrato da 1.000 posti-auto a cui si aggiungeranno 20 posti-bus. Per gli eventi di maggior richiamo verrà utilizzata anche parte dei parcheggi del vicino centro commerciale Porte Franche, che sono già di utilizzo pubblico e nelle ore serali sono occupati solo in minima parte.

Il progetto culturale, che si è avvalso della consulenza di un pool di esperti dello show business internazionale, è a cura della Fondazione Emiliano Facchinetti che avrà qui il proprio “cuore”, il baricentro della propria produzione artistica.

GLI EVENTI, IL BUSINESS PLAN. Il business plan predisposto da Fch project prevede 152 spettacoli all’anno nella Franciacorta Concert Hall (a cui si aggiungono 112 giorni di allestimento, che portano a 264 i giorni di occupazione della sala) e 30 spettacoli all’anno nel Teatro Auditorium.

Previsti tutti i generi musicali: pop (38% della programmazione), opera (13%), repliche estive (9%), balletto (11%), anteprime giovani (12%), musica sinfonica (5%), altri eventi (12%).

A regime il Franciacorta Concert Hall darà lavoro a 41 persone a tempo pieno e ad altre 100 quale indotto medio dei singoli eventi artistici. LO STUDIO DI FATTIBILITÀ, OGGI DEPOSITATO AL COMUNE DI ERBUSCO (22.10.2020), SOSTITUISCE LA PRECEDENTE PROPOSTA DEPOSITATA L’8 OTTOBRE DEL 2019 RECEPENDO LE SOLLECITAZIONI EMERSE NEL DIALOGO CON IL TERRITORIO DURANTE UN PRIMO DIBATTITO. IL NUOVO DEPOSITO SEGNA UNA TAPPA FONDAMENTALE DELL’ITER PER GIUNGERE ALL’ACCORDO DI PROGRAMMA E ALLA RELATIVA VARIANTE URBANISTICA AL PGT.

 

 

Festival Giallo Garda – Sesta Edizione - 2020. Il 10 e 11 ottobre 2020 si chiude la sesta edizione del Festival Giallo Garda. Conto alla rovescia per scoprire il vincitore del Premio Letterario. L’hotel West Garda di Padenghe sul Garda (Brescia), in collaborazione con la Cantina Marsadri – Libreria Bacco di Raffa di Puegnago del Garda, ospiterà la Cerimonia di Premiazione. Sabato 10 e domenica 11 ottobre 2020, l’Hotel West Garda di Padenghe sul Garda, in collaborazione con la Cantina Marsadri – Libreria Bacco di Raffa di Puegnago del Garda, sede ufficiale del Festival Giallo Garda, ospiterà la Premiazione dell’omonimo Premio Letterario che sancisce la chiusura di questa sesta edizione, ricca di successi e di partecipazione.

Si apre sabato 10 ottobre:

alle ore 14:00  Saluto del Presidente. a seguire “Spazio Autori”, durante il quale sarà possibile incontrare a tu per tu i concorrenti finalisti e menzionati del Premio Letterario (Romanzi editi e Romanzi inediti ed e-book) godendo delle degustazioni offerte dal Festival.

 

Saranno presenti (titolo e autore):

 

Il margine della notte – Ferdinando Salamino

 

L'arte sconosciuta del volo – Enrico Fovanna

 

Q.B. – Matteo Colombo

 

Controcanto – Sonia Sacrato

 

Cous cous blues – Dario La Rosa

 

Echi del silenzio – Chuah Guat Eng

 

Grado nell'ombra – Andrea Nagele

 

Il Club dei Pescatori del fiume inesistente – Alberto Zella

 

L'antiquario del Garegnano – Paola Varalli

 

La ballata del Re di Pietra – Fabrizio Borgio

 

Le Tigri e l'Agnello – Antonio Forni

 

L'inverno dentro – Claudio Benazzoli

 

Panamericana – Franco Amato

 

Rose bianche sull'acqua – Erica Gibogini

 

Flavia's end – Claudia Aloisi

 

La gemma del Cardinale De' Medici – Patrizia Debicke

 

33 indagini per Sarti Antonio – Loriano Macchiavelli

 

Padania Blues – Nadia Busato

 

Blu Oltremare – Salvo Di Caro

 

La pazienza della formica – Marina Bertamoni

 

Sono solo coincidenze – Domenico Carpagnano

 

Vasco l'investigacane – Aldo Dalla Vecchia

 

 

alle ore 19:00 Barbara Baraldi, madrina della sesta edizione del Festival, incontra i lettori.

alle ore 20.00 Cena presso West Garda Hotel, Padenghe sul Garda.

 

Prosegue domenica 11 ottobre:

alle ore 9:15 ritrovo all’hotel e partenza per visita guidata a Padenghe sul Garda, in collabo-razione con “Arte con noi”. La passeggiata sarà gratuita con prenotazione obbligatoria.

 

alle ore 11:30 “Lezione a due voci”: presentazione del nuovo libro di Carlo Zaza Magistrato con Alessandra Calanchi - Urbinoir

 

alle ore 13:00 pranzo presso il ristorante del West Garda Hotel

 

alle ore 15:00 cerimonia di Premiazione dei vincitori 2020 con Barbara Baraldi

 

alle ore 16:30 saluti e arrivederci al 2021 con la settima edizione del Festival Giallo Garda.

 

Gli eventi sono a ingresso libero.  www.festivalgiallogarda.it

 

Facebook: FestivalGialloGarda

 

Info: Libreria Bacco - Cantina Marsadri

 

via Nazionale 26 - Raffa - Puegnago del Garda

 

t. 0365 651005 • Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. -

 

 

“Uno sforzo collettivo di affermazione della necessità di rinascere”: così Francesca Bazoli, presidente della Fondazione Brescia Musei, ha definito la mostra itinerante “GestoZero. Istantanee 2020”, ospite al Museo di Santa Giulia dall’1 agosto al 20 settembre 2020.

Una mostra che nasce come “chiamata alle armi” degli artisti bresciani, bergamaschi e cremonesi, in risposta all’appello lanciato da Maurizio Donzelli ad aprile 2020: davanti alla tragedia del Covid-19, dove sono gli artisti? Dove il loro lavoro diventa unico e uguale per tutti? Prende così forma il Manifesto “GestoZero”, seguito da una pagina Instagram e, infine, dalla mostra. Al cuore del Manifesto, una citazione del filosofo Giorgio Agamben: “Come abbiamo potuto accettare […] che le persone che ci sono care e degli esseri umani in generale non soltanto morissero da soli, ma che […] i loro cadaveri fossero bruciati senza un funerale?”. Una provocazione alla quale l’esposizione prova a dare voce attraverso la domanda: “Cosa c’è dopo il gesto zero?” e il contributo di 71 fotografie d’artista e 41 opere, che rappresentino quanto allo spettatore è solitamente celato: “Mani che pensano e, pensando, fanno”, la musicalità del gesto raccontata in soggettiva.

L’esibizione, curata in particolare da Ilaria Bignotti insieme ad ACME Art Lab, Giorgio Fasol e Matteo Galbiati, si divide in quattro macro-percorsi che, partendo dal grado zero della pittura, attraverso il rapporto tra isolamento, condivisione e memoria, giungono al concetto di rigenerazione e “incominciamento”. Il gesto artistico come capacità di vivere nuovamente, per “aprire forse ancora una porta, o solo una fessura, per infinite altre porte da aprire”, come scrisse il pittore Emilio Vedova nel 1954.

“Siamo in un tempo sospeso: è necessario parlare con linguaggi diversi ai cittadini, per elaborare il lutto, le sofferenze e la mancanza di relazione” - afferma il sindaco Emilio Del Bono - “Non sprechiamo questa occasione unica nella storia, lasciamo una traccia”.

Chiara Mento

 

 

Aperta da oggi, 1 agosto, la mostra itinerante “GestoZero. Istantanee 2020”, ospitata al Museo di Santa Giulia a Brescia fino al 20 settembre 2020.

Presentata da Fondazione Brescia Musei e Alleanza per la Cultura, essa nasce da un progetto ideato dall’artista Maurizio Donzelli; è curata da Ilaria Bignotti insieme ad ACME Art Lab, Giorgio Fasol e Matteo Galbiati, con la collaborazione di Antonio Marchetti Lamera, e raccoglie e confronta i linguaggi di più di settanta artisti delle province di Brescia, Bergamo e Cremona (per un totale di settantuno fotografie e quarantuno opere).

Riflessione sui drammatici eventi e sulle conseguenze che la pandemia ha provocato anche nell’arte, la mostra si interroga su temi come la vita e l’isolamento, la relazione e la memoria, e prova a rispondere alla domanda “Cosa c’è dopo il gesto zero, dopo l’atto primigenio di creazione?”. Un grande sforzo collettivo di affermazione della necessità di rinascere.

In considerazione del valore sociale del progetto, l’accesso alla mostra sarà gratuito.

Chiara Mento

 

Dopo il lockdown, riapre il MuSa di Salò. Si riapre a suon di musica con un inno all’unità del Garda, un concerto di tre musicisti provenienti alle tre regioni che si affacciano sul Garda (Gerardo Chimini bresciano al pianoforte, Stefano Biguzzi veronese al violino e Massimiliano Rizzoli trentino al contrabbasso, quello originale, di Gasparo da Salò). A fare gli onori di casa il presidente della Fondazione che gestisce il MuSa Alberto Pelizzari che - anche a nome degli altri consiglieri di amministrazione Marco Bonometti, Orlando Niboli, Giampaolo Comini ed Elena Ledda - ha spiegato che per il futuro sarà necessario rendere più organico il percorso che si snoda tra le varie sezioni del museo con particolare attenzione a due momenti in cui Salò fu una vera e propria capitale, durante la Magnifica patria in epoca veneta, e nel periodo della Rsi. Per le “grandi mostre” bisogna attendere tempi migliori fino al 2021.

Un saluto e un invito a godersi in questo periodo, come non mai, le bellezze di casa nostra è venuto dal vicesindaco di Salò Federico Bana e dalla presidente della Comunità del Garda Mariastella Gelmini. Presente alla riaoertura anche Giordano Bruno Guerri, già direttore del MuSa, che ha ricordato le tante cose fatte in questi anni anche in collaborazione con il Vittoriale degli Italiani e Garda Musei.

 

Torna il cinema all’aperto da lunedì 29 giugno fino alla fine di agosto nel cortile di Villa Boschi (biblioteca comunale). Proiezioni alle 21:30. Ingresso 3 euro, mascherina obbligatoria. 

L’assessorato alla Cultura propone anche quest’anno la rassegna “Cinema d’estate” con la proiezione di diversi titoli passati in sala nel corso della stagione appena conclusa. Per recuperare la rassegna invernale, interrotta a causa dell’emergenza sanitaria, due film saranno a ingresso libero, mentre per gli altri è previsto un biglietto del costo di 3 euro.

I posti a sedere saranno limitati e disposti a distanza di sicurezza, ma per accedere sarà necessario indossare la mascherina. Sarà inoltre misurata la temperatura all’ingresso, dove verrà anche messo a disposizione gel igienizzante. Al pubblico viene richiesta la massima collaborazione: tutti dovranno lasciare nome e numero di telefono e sedersi al posto numerato che verrà assegnato. L’accesso sarà possibile a partire dalle 21, con ingressi scaglionati per evitare assembramenti.

Il calendario avrà inizio lunedì 29 giugno con Il concerto, proiezione gratuita per il recupero della rassegna invernale. Seguiranno Sergio e Sergei (6 luglio), Non sono un assassino (13 luglio), La famiglia Addams (20 luglio, ingresso libero), Odio l’estate (27 luglio), Parasite (3 agosto), L’ufficiale e la spia (10 agosto), Il traditore (17 agosto), Pinocchio (24 agosto) e Restiamo amici (31 agosto).

Le proiezioni saranno nel cortile della biblioteca comunale (via De Gasperi 2) e avranno tutte inizio alle 21:30

Il programma di riaperture previsto dalla Direzione regionale Musei Lombardia si estende, a partire dal 9 giugno, anche ai musei del Garda: saranno di nuovo accessibili al pubblico il Castello Scaligero e le Grotte di Catullo di Sirmione e la Villa Romana di Desenzano del Garda. I visitatori potranno tornare ad ammirare le bellezze culturali e paesaggistiche dei siti, collocati in una cornice – quella del Lago di Garda – dove natura e cultura si fondono in un unicum irripetibile.

Per garantire a tutti una visita in sicurezza sono state introdotte modifiche nei percorsi e nelle modalità di accesso. In tutti e tre i siti è stata introdotta la prenotazione obbligatoria, aperta dalla sera dell’8 giugno, al seguente link: www.midaticket.it/garda I nuovi orari di apertura, sperimentali e validi fino al 22 giugno prossimo, sono i seguenti:

 

 Castello Scaligero:

 

da domenica a mercoledì: h 8.15-13.45, con ingressi ogni 45’ a partire dalle h 8.30

 

da giovedì a sabato: h 13.45-19.15, con ingressi ogni 45’ a partire dalle h 14.00

 

 Grotte di Catullo: da domenica a mercoledì: h 14.00-19.20 (ultimo ingresso alle h 18.40)

 

da giovedì a sabato: h 8.30-13.50 (ultimo ingresso alle h 13.10) Chiuso il lunedì.

 

 Villa Romana:

 

da domenica a mercoledì: h 14.00-19.30 (ultimo ingresso alle h 19.00)

 

da giovedì a sabato: h 8.30-14.00 (ultimo ingresso alle h 13.30) Chiuso il lunedì.

 

All’interno dei musei valgono le norme nazionali e regionali volte a contrastare la diffusione del coronavirus. Le informazioni dettagliate sulle norme di accesso, le mappe dei percorsi e le indicazioni volte a prepararsi alla visita sono consultabili e scaricabili al seguente link:

https://musei.lombardia.beniculturali.it/news/riaprono-i-musei-del-garda/

 

 

Per gli amanti dei concerti di musica classica è in programma un evento imperdibile. Takahiro Yoshikawa, per la prima volta in streaming, suonerà brani di Beethoven, Chopin e Ravel venerdì 29 maggio alle 13.00 e alle 21.00, in diretta sulla pagina 

 dallo studio Torrevado.

Varie attività culturali italiane iniziano a ripartire, ma gli spettacoli dal vivo sono ancora sospesi poiché il distanziamento fisico è ancora necessario per il bene di tutti. 

 

Proprio per questo Takahiro ha dovuto, come tanti altri artisti come lui, rinunciare ad una intensa stagione concertistica. In questi giorni, infatti, avrebbe dovuto esibirsi, sui palcoscenici della madre patria, da Tokyo a Osaka, fino al Nord del Giappone, in una serie di esibizioni solistiche, cameristiche e con balletto. In Italia invece, tra marzo e maggio, si sarebbe dovuto esibire sia solo che con l’Orchestra Filarmonica della Scala.

Musica e teatro hanno dovuto perciò attrezzarsi per raggiungere il proprio pubblico attraverso vecchi media e nuovi social media. E proprio avvalendosi di questa tecnologia che Takahiro Yoshikawa, pianista giapponese da molti anni residente e attivo a Milano, intratterrà il suo pubblico esibendosi per la prima volta in concerto in streaming dallo Studio Torrevado.

Torrevado è una storica casa di produzioni musicali e audio-post attiva a Milano dal 1996 ed avrà il privilegio di registrare e rendere al meglio la qualità del suono pianistico affidata a uno Steinway D dalla lunga e prestigiosa carriera. Si tratta del Duecentesimo della collezione Fabbrini, uno strumento storico già apprezzato da grandi pianisti come Martha Argerich o Evgenij Igorevičs Kisin, curato dal tecnico Sandro Chiara Vailati di Classica Musica s.r.l.

Buon ascolto!

 

Luisa Maioli

Il Parco del Vittoriale riaprirà al pubblico il 18 maggio, dalle ore 10:00 alle 18:30. Il numero massimo di visitatori ammessi contemporaneamente è stato fissato a 500. La biglietteria sarà aperta fino alle 17:00, al fine di evitare assembramenti consigliamo l’acquisto online.

Chiediamo cortesemente ai visitatori di:
😷Munirsi di mascherina e guanti propri e di indossarli all’interno del Parco
📐Mantenere una distanza di sicurezza di almeno un metro
🌡Effettuare la misurazione della temperatura corporea prima di recarsi al Vittoriale.

Tutte le misure di sicurezza, le informazioni relative all’apertura e le tariffe d’ingresso sono disponibili sul sito web ️
https://www.vittoriale.it/…/il-vittoriale-riaprira-il-18-ma…

 

 

 

Prosegue la nostra trasmissione "Primo piano" su Radio 51,canale 636 e www.51news.it. Ogni giorno in onda alle 8 e alle 12.30 circa. Da segnalare nella puntata del giorno venerdì 1 maggio la presenza (in voce) del presidente del Vittoriale degli italiani Giordano Bruno Guerri che ci annuncerà delle belle novità riguardanti l'importante istituzione di Gardone Riviera: dal drive in, al cinema in auto fino all'offerta di migliaia di biglietti di ingresso gratis per gli operatori sanitari. Non mancate!

E poi ci saranno gli esercizi proposti da Federica Romano per sgranchirsi un pò...restando a casa.

Potete poi risentire le trasmissioni su www.51news.it alla sezione Podcast (nella banda in alto).

Ricordare la Resistenza attraverso la lettura dei documenti. Autentici, vividi, grondanti di vita e di morte. E’ l’iniziativa dell’Archivio di Stato di Brescia che ha messo a disposizione attraverso il sito una parte della documentazione custodita nella sede di via Galilei.

“Per ricordare il 75° anniversario della liberazione – spiega il direttore Leonardo Leo - sul sito dell'Archivio di Stato di Brescia sono stati pubblicati alcuni documenti con i quali si intende offrire uno spunto di riflessione in questi giorni nei quali stiamo vivendo in solitudine ed isolamento altre sofferenze, su quei giorni terribili ma fondamentali nella nostra storia. Si tratta di alcuni documenti tratti dal fondo “Corte d’Assise Straordinaria per i reati di collaborazionismo” che è stato recentemente riordinato e presto sarà in consultazione presso il nostro Istituto”. Il materiale è relativo all’eccidio di dieci partigiani la notte del 27 aprile, a guerra ormai terminata, con le forze alleate che erano già insediate a Brescia.

“Le SS italiane, costituitesi nel novembre del 1943, ebbero a Rodengo Saiano la sede di un “nucleo di pronto impiego” composto di circa 200 uomini. Il 26 aprile del 1945 – ricorda lo storico Rolando Anni - un gruppo di 72 SS italiane che si trovava presso l’Abazia di Rodengo venne disarmata dagli insorti del luogo. Ben consapevole che il restante reggimento era numeroso e ben armato, Giovan Battista Vighenzi (segretario comunale a Rodengo aderente alle Fiamme verdi) a capo degli insorti, si recò in serata  a Rovato per chiedere rinforzi. Al suo rientrò però le SS avevano ripreso il controllo. Vighenzi venne catturato e portato al comando a villa Fenaroli di Corneto. Qui venne interrogato e torturato insieme ad altri.  Nella notte del 27 aprile vennero tutti fucilati. I loro nomi: Mario Andreis di anni 19 da Rodengo Saiano, Giuseppe Caravello di anni 24 da Palermo, Giovanni Ceretti di anni 19 da Gussago, Gastone Diego di anni 22 da Boara Polesine, Giovanni Felappi  di anni 28 da Rodengo, Angelo Franchini da Rodengo, Carlo Lumini di anni 22 da Rodengo, Giuseppe Malvezzi da Desenzano, Giovanni Pezzatti di anni 29 da Rodengo. I documenti resi pubblici dall’Archivio di Stato riguardano l’eccidio: foto e verbali e la copia della lettera – struggente -  che Vighenzi scrisse alla moglie prima di morire. La documentazione è visionabile da questa pagina:http://www.archiviodistatobrescia.beniculturali.it/index.php?it/232/valorizzazione-del-patrimonio.

Maria Paola Pasini

In occasione del 25 aprile la Grafo edizioni dà il benvenuto al suo primo E-book. Si tratta del saggio di Maria Paola Pasini "Brescia 1945", cronaca intensa e vitale di un anno cruciale per la nostra città.

"Brescia, settantacinque anni fa - scrive nella prefazione Maria Paola Pasini che è anche direttore di Radio 51 - doveva fare i conti con la tragedia della guerra. E sperava nella rinascita. Era il 1945. Oggi, primavera 2020, deve combattere contro un nemico invisibile ma letale che si chiama coronavirus, e prova a guardare a una nuova ricostruzione. Rileggere gli avvenimenti di allora può aiutare a vedere un nuovo orizzonte".

Puoi acquistare e scaricare il libro in formato digitale dal nostro sito: https://bit.ly/34ZKVp8

 

 

La Rete Bibliotecaria Bresciana e Cremonese, grazie ai suoi bibliotecari, ha promosso la pagina “La cultura resta” in cui vengono raccolte risorse online gratuite di tutti i tipi. La pagina verrà continuamente aggiornata.

Il nostro appuntamento del fine settimana con lo psicologo, la dottoressa Luisa Poli di Salò.

Il Soroptimist Salò Alto Garda Bresciano ha promosso una campagna di aiuto a favore dei medici e degli operatori sanitari dell'Ospedale di Gavardo.

Il giorno 1 marzo 1938 moriva nella sua dimora di Gardone Riviera Gabriele d'Annunzio.

I “Cantalettori” saranno a Gavardo con il “Passaggio al Cielo”, uno spettacolo nel quale testi tratti da le “Città invisibili” di Italo Calvino si alternano con le canzoni dei Nomadi.  Come in un filo rosso i brani e le musiche proposte saranno il percorso che aiuterà un vecchio signore nel suo “Passaggio al Cielo”.

Si terrà sabato 22 febbraio alle 21 a Lonato del Garda il concerto in memoria del maestro Giovanna Sorbi (Brescia, 17 febbraio 1959 – Brescia, 12 febbraio 2018), promosso dall’Associazione Musicale Infonote in ricordo della direttrice d’orchestra, pianista e compositrice bresciana scomparsa due anni fa per una grave malattia.

La Banda di Salò cerca un direttore per l'orchestra fiati. Ecco il bando. L’Associazione Banda Cittadina di Salò con sede legale in P.za Bresciani Salò (Bs) seleziona per la propria attività artistica e culturale un DIRETTORE ARTISTICO/DIRETTORE ORCHESTRA DI FIATI .

Il gruppo “Voci del Carnevale”, costituitosi alcuni anni fa per la tutela del carnevale di Bagolino, ha organizzato quattro serate dedicate al “Saper fare del passato”, relativo alla preparazione dei materiali vari utilizzati per la festa, che ancora oggi vengono costruiti o confezionati artigianalmente dalle donne e dagli uomini per i costumi e le rappresentazioni dei màscär e per le danze dei bälärì.

Venerdì prossimo 31 gennaio alle ore 20.30 presso la sala di via Glisenti 43 a Vestone si terrà un incontro che, a partire dal lavoro di Biati-Bonomi-Valotti sui Bontempelli (Dalla Valsabbia a Venezia di Giuseppe Biati, Alfredo Bonomi, Michela Valotti), cercherà di indicare prospettive per un prosieguo nell'approfondimento dei Valsabbini a Venezia (e non solo).

Venerdì 31 gennaio alle 20:30, presso la biblioteca comunale Primo Levi (via De Gasperi, 2) Luca Flocchini presenterà la sua autobiografia. Ingresso libero.

Una storia intensa, drammatica eppure piena di speranza, che coinvolge il lettore e lo rende partecipe di ogni passaggio. Una storia vera, perciò così emozionante: è la storia di Luca Flocchini, 46enne di Odolo che, ispirandosi a Vasco Rossi, ha voluto intitolare il suo libro “Eh già... Sono ancora qua!”.

La vita di Luca subisce una cesura terribile nel 1999, durante una vacanza in Namibia. A causa di un autista ubriaco, il mezzo su cui viaggiava esce di strada e si ribalta, sbalzando fuori i sei passeggeri. Luca è il più grave dei feriti e la sentenza per lui è tremenda: frattura di quattro vertebre cervicali e lesione al midollo spinale. Da quel giorno il ragazzo è tetraplegico e per diversi mesi sarà ricoverato in vari ospedali, fino al ritorno a casa circa un anno dopo l’incidente. Ha 26 anni.

La battuta d’arresto non ferma però il giovane, anzi, da allora per lui è cominciata una rinascita, un’occasione per vivere la vita in pienezza nonostante i nuovi limiti, imparando a essere se stesso con una consapevolezza nuova. Il coraggio del giovane odolese, la forza d’animo, la capacità di riprendersi e non farsi vincere dallo sconforto, la sfida alle difficoltà: tutto viene raccontato in modo lieve e a tratti ironico, con il risultato di commuovere ma non di rattristare, perché quello di Luca è un inno alla vita e riempie il cuore di speranza.

Raccontando le sue vicende, l’autore arriva a scoprire che esiste qualcosa forse perfino più importante della guarigione fisica e mostra che il cambiamento è possibile per tutti. Lo scrive nelle pagine del libro, lo condividerà con il pubblico presente in sala venerdì a Bedizzole. Un'occasione da non perdere.

Giovanna Gamba

 

 

Martedì 28 gennaio alle 21, presso il Teatro Centro Lucia, Ubaldo Pantani sarà sul palco per lo spettacolo “Bartali, il campione e l’eroe”. Ingresso 20 euro, ridotto 18.

Il ciclo di iniziative culturali “Musei del Garda: abbonarsi conviene!” riprende nel 2020 con “Per Giove!”, sabato 11 gennaio alle ore 15.30 presso la Villa Romana di Desenzano del Garda.

La nostra piccola rubrica di foto storiche inviateci dai nostri lettori. Ecco Gavardo...di una volta.

Domenica 5 gennaio alle 21, presso il teatro Don Gorini, il gruppo musicale diretto da Francesco Andreoli proporrà il nuovo concerto sul prog italiano. Ingresso 8 euro.

Salvatore Manenti è un apprezzato pittore di Gavardo. Per anni ha condiviso con la moglie Francesca la gestione dell’omonima “Casa d’Arte Francesca Soncini” a Brescia.

Si concluderà il 22 dicembre presso il teatro della Parrocchia di San Giovanni Evangelista in centro storico a Brescia il primo atto della stagione Us da le as , la stagione di dedicata al teatro dialettale con un appuntamento dedicato tutto al Natale grazie alla collaborazione con l'Associazione Culturale Choros, promotrice de "La Dodicesima Notte"  il festival delle Stelle del bresciano, che quest'anno presenta l'anteprima del cartellone nella città di Brescia.

Lunedì 16 dicembre alle ore 11.00 presso la Sala del Pendolo all'interno del Palazzo comunale di Salò (Lungolago Zanardelli, 55) si terrà la conferenza stampa sulle attività svolte nel corso del 2019 dall'Associazione culturale GardaMusei, con la presenza del Presidente dell'associazione Matteo Bussei e del Direttore Generale Giordano Bruno Guerri. L'incontro sarà inoltre l'occasione per la presentazione dei progetti e degli obiettivi per l'anno 2020. 

 

Pubblichiamo la nota del Comitato costituituosi a Vobarno che si batte per mantenere la biblioteca nell'attuale spazio ex Falck. Qui si ricostruisce la vicenda e vengono indicate le ragioni. La nostra redazione è naturalmente pronta a dare spazio anche a ragioni diverse: siamo in attesa. Pubblicheremo senz'altro.

Con Il primo incontro del 27 novembre parte la nuova edizione della Rassegna Letteraria “LA MONTAGNA RACCONTA”.

L’Associazione Culturale GardaMusei propone un concorso rivolto agli studenti e studentesse di scuole superiori e università per l’anno accademico 2019/2020. Lo scopo dell’iniziativa è valorizzare il patrimonio culturale tramite fotografie e video.

Stefano Lusardi conservatore del Martes di Calvagese e della Fondazione Ugo da Como di Lonato è ospite questa settimana di Radio 51 per la trasmissione Primo piano. Si parla dunque di cultura, di musei anche in chiave turistiche. Diverse le iniziative in programma sia sull'una che sull'altra casa-museo. Appuntamento ore 8 e 12.30 su radio 51, canale 636 e www.51news.it

Sabato 26 ottobre alle 9:30, presso la sala consiliare del Municipio, proseguono gli incontri promossi dal Comune di Sabbio Chiese, in collaborazione con l'Ateneo di Salò, sugli stampatori sabbiensi.

Il progetto, intitolato "Alla scoperta di luoghi inimitabili" e attivo per l'anno scolastico 2019/2020, ha come obiettivo l'avvicinamento del turismo scolastico al territorio di competenza GardaMusei favorendo l'interscambio tra le attività culturali del territorio e suggerendo agli istituti scolastici anche le realtà meno conosciute.

È tempo di Microeditoria: fate largo ai sognatori! Dall'8 al 10 novembre torna a Chiari, per la sua diciassettesima edizione, la manifestazione dedicata all’editoria indipendente quest'anno dedicata alla Luna con tre giorni di incontri, ospiti e letture.

In libreria e nei book store on line, da giovedì 17 ottobre, il nuovo romanzo del giornalista bresciano Massimo Tedeschi.

Don Pietro Boifava di Serle eroe risorgimentale e uomo davvero particolare, morì come oggi, 140 anni fa il 16 ottobre 1879 e oggi, i ragazzi delle scuole elementari e medie di Serle, avranno modo di conoscere più da vicino la figura del loro antenato. Grazie ad amministrazione comunale e pro loco Don Pietro tornerà in vita grazie ad una sorta di conferenza “teatralizzata” che avrà come protagonista il giornalista-attore Sergio Isonni.

La compagine, guidata fin dagli esordi da Chiara Turati, festeggia il primo decennio di vita con un concerto che si terrà sabato 19 ottobre alle 20:30 presso l’auditorium Paolo Ceccato. Ingresso libero.

Sabato 21 settembre sei scuole di ballo si esibiranno sul palco desenzanese a partire dalle 21. Direzione artistica di Rosanna Di Terlizzi. Ingresso 10 euro.

Il via del progetto di recupero del Roseto del Vittoriale, una nuova mostra, il centenario dell’impresa di Fiume e molto altro. Presenza costante nell’opera poetica e letteraria di Gabriele d’Annunzio come simbolo di amore e bellezza, la rosa diviene ora un ulteriore tributo al Vate in quello che fu il monumento alla sua vita inimitabile, il Vittoriale degli Italiani il Gardone Riviera.

Venerdì 20 e sabato 21 settembre presso l’aula magna delle scuole medie (via Resistenza 2 – Molinetto) sarà proiettato il film sul genocidio del popolo africano. Ingresso gratuito con offerta libera.

Stefano Cipani, salodiano, brillante regista del film "Mio fratello rincorre i dinosauri", sarà a Salò domenica 15 settembre alle ore 21.15 in occasione della presentazione del suo film ospitato e vincitore anche a Venezia. Appuntamento al Cinema Cristal. Da non perdere

Il violino della pace è nella sua nuova casa: il Musa di Salò.

Prende ufficialmente il via la seconda edizione del concorso dedicato al giudice medievale creato dalla penna feconda di Enrico Giustacchini. Termine ultimo per inviare gli elaborati il 31 dicembre 2019. Partecipazione gratuita.

Grande evento culturale di settembre. Fiume 1919-2019. Un centenario europeo tra identità, memorie e prospettive di ricerca.

Questa volta Giuseppe Merlo ci intrattiene su Leonardo da Vinci, a 500 anni dalla sua scomparsa, definendolo tra l'altro come una sorta di cervello in fuga ante litteram, vista la sua permanenza in Francia, dove morì nel 1519. A proposito della moneta celebrativa che gli è stata dedicata...

Brescia d’estate, atmosfere urbane è il palinsesto di iniziative che animerà la città nel periodo estivo con un programma ricco di eventi. Tanti appuntamenti in grado di abbracciare gli interessi e la curiosità di tutti: concerti, mostre, esposizioni ed eventi enogastronomici che valorizzeranno ogni spazio urbano, rispettandone tipicità e caratteristiche.

Domenica 25 agosto alle 14:30 e alle 16:30 appuntamento per famiglie con “Quante emozioni…”, divertente laboratorio per bambini dai 5 agli 11 anni al costo di 3 euro. Il MarteS si trova in piazza Roma 1 a Calvagese della Riviera.

Nella seduta dello scorso 29 luglio il consiglio comunale di Lonato del Garda ha conferito con voto unanime la cittadinanza onoraria al senatore lonatese Ugo Da Como, nella ricorrenza dei 150 anni dalla sua nascita.

Sabato 27 luglio dalle 18:30 alle 20:30 prenderà il via un’iniziativa che continuerà fino al 31 agosto presso la galleria del centro commerciale Auchan. La proposta viene da Avs/3 Store per rispondere alla domanda di un numero sempre più elevato di clienti.

Il primo passo compiuto da Neil Armstrong esattamente cinquant’anni fa, sulla polverosa superficie lunare, non è stata solo la più grande avventura mai compiuta dal genere umano ma anche la realizzazione di un sogno. Il sogno della conquista della Luna che ha visto l’uomo sfidare i propri limiti: tecnologici, scientifici e anche personali. 

Sarà inaugurata il 13 luglio alle 18 la mostra di Franco Matticchio dedicata alla figura femminile, curata da Melania Gazzotti e Rosanna Padrini Dolcini. Le opere sono esposte presso la Fondazione Cominelli (via Padre Santabona 9, Cisano) fino al 6 ottobre. Ingresso libero.

I bambini del Lucone: un mistero di 4000 anni fa. Questo il titolo di una conferenza sui risultati delle ricerche del Museo Archeologico di Gavardo che si tiene Martedì 18 giugno 2019 ore 20.30 presso il Museo.

Consegnate le borse di studio ai ragazzi meritevoli delle superiori e dell’università, secondo la volontà del fondatore Giovanni Quarena.

A Salò venerdì 7 giugno alle ore 17 sarà presentato nella Biblioteca comunale il volume “Pippo Zane: un uomo, una guida” curato dalla Cooperativa di cultura “Aldo Moro”. Nel libro sono pubblicati gli Atti del convegno dedicato alla figura dell’insegnante, uomo politico e scout gardesano tenutosi nel novembre del 2018.

Al via la serie di eventi a Bagolino che vede sabato 1 giugno il primo appuntamento. Siamo nella chiesa di San Rocco con il duo chitarra mandolino Baronio-Arcari. L'iniziativa prende il nome di "San Rocco in musica". Appuntamento alle ore 20.45. Tutti sono invitati.

A Giordano Bruno Guerri, presidente del Vittoriale di Gardone Riviera, il premio “Custodi della Bellezza”. La cerimonia sabato 25 maggio. Si rinnova l' appuntamento con il premio “Custodi della Bellezza”, intitolato a Khaled Al-Asaad, ed ideato da Naxoslegge nell'ambito di Nostos, “Festival del viaggio” che da quest'anno si trasferisce a Siracusa, grazie al progetto dell’assessorato alla Cultura guidato da Fabio Granata.

“Giochiamo con l’arte” è la piccola rassegna artistica portata a termine dai 24 bambini di Tignale, di età compresa tra i 3 ed i 5 anni e scaturita in una mostra. Apertura oggi (venerdì 17 maggio dalle ore 14,30 alle ore 16) e replica lunedì 20 dalle9 alle 11. La scuola dell’Infanzia del Comune alto gardesano fa capo all’Istituto Comprensivo di Gargnano – Dirigente è Maria Luisa Orlandi – e opera con la Coordinatrice di plesso, Graziosa Ghidotti, coadiuvata dalle insegnanti Elisa Fuga e Oriana Faraci.