Ultima ora
Nei giorni scorsi un uomo di Gavardo ha pensato bene di approfittare dell'oscurità per abbandonare un'ingente quantità di rifiuti in una zona boschiva di Villanuova. Le indagini della polizia locale hanno portato gli agenti a individuarlo. Per lui una denuncia penale e una maxi multa.
In questa vicenda la tempestività ha fatto la differenza: tempestiva la segnalazione di un cittadino e altrettanto veloce l'intervento degli agenti della polizia locale della Valle Sabbia. Raggiungere la mole copiosa di rifiuti poco tempo dopo l'abbandono ha permesso di raccogliere subito alcuni elementi utili all'indagine e di cominciare a stilare la lista dei possibili indiziati. Il cerchio si è chiuso infatti su alcuni sospettati che sono stati convocati al comando per essere interrogati.
Nessuno dei sospetti ha però ammesso di essere il colpevole, anzi, tutti hanno negato con enfasi e respinto ogni accusa. Si è pertanto reso necessario un supplemento di indagini che ha permesso di individuare il responsabile senza alcun margine di errore. Solo dopo essere stato messo alle strette e davanti ai riscontri oggettivi il colpevole ha ammesso le sue responsabilità, negate con vigore fino al giorno prima. Si tratta di un uomo che risiede e ha un'attività a Gavardo che, non si sa per quale motivo, ha improvvisamente deciso di disfarsi di una serie di materiali e oggetti che non gli servivano più abbandonandoli nel bosco del paese vicino.
Per lui è scattata una denuncia penale alla Procura della Repubblica per abbandono di rifiuti. Il Codice dell'ambiente prevede in questi casi l'arresto da 3 mesi a 1 anno e un'ammenda da 2600 a 26.000 euro. Per il gavardese il procedimento potrà concludersi solo dopo che avrà smaltito regolarmente tutti i rifiuti abbandonati e avrà dimostrato di aver pagato allo Stato una sanzione di 6500 euro, pari a un quarto dell'ammenda massima prevista.
Giovanna Gamba
Creatività, fantasia, eleganza, abilità che si stanno perdendo. Nei lavori di Lucrezia Damiani Piccoli c’è tutto questo e molto altro. Dal 9 al 23 dicembre una parte di essi sono in mostra ("Il mio viaggio nell'arte") nella sala Bruni Conter presso il Museo archeologico della Valle Sabbia a Gavardo.
Piatti decorati, scatoline impreziosite da colori tenui e ricercati, tazze, acquarelli, ricami: la rassegna di questo piccolo “tesoro” realizzato negli anni dalle mani abili di Lucrezia è in mostra da lunedì a venerdì dalle 16 alle 19, sabato e festivi dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. Informazioni 0365-377462. L'inaugurazione è inj programma alle ore 16 di questo sabato 9 dicembre. In questo periodo di feste dove la casa diventa il centro delle nostre giornate, a questa esposizione è possibile ispirarsi per realizzare tante idee. Certo poi è necessaria l’abilità, la passione e la gentilezza di Lucrezia che sono sempre di più, oggi, doti rare… (mpp).
Oggi, 8 dicembre alle 16, apre una nuova mostra immersiva presso la Fondazione Cominelli a Cisano di San Felice del Benaco. Si potrà visitare fino al 28 gennaio 2024 il sabato, la domenica e nei giorni festivi (escluso il 25 dicembre) dalle 10 alle 13 e dalle 14:30 alle 17:30. Ingresso libero.
Dopo il successo delle mostre Polvere e Di demoni, mostri, ninfe e altre storie, allestite nel 2021 e nel 2022 a Palazzo Cominelli, l’associazione Equilibri Avanzati, in collaborazione con la Fondazione Raffaele Cominelli, presenta un’altra suggestiva mostra immersiva.
Mondi Immaginari è curata da Anna Lisa Ghirardi con la collaborazione di Valentina Pedrali ed è realizzata con i contributi di Stefano Bombardieri, Alessandro Cardinale, Alberto Casiraghy, Gabriella Goffi, Felice Martinelli, Barbara Martini, Marco Mazzoni, Alice Padovani, Mario Piavoli, Livio Scarpella.
L’intero palazzo, i giardini, la cappella di famiglia e la torretta prospiciente il lago sono occupate dalle numerose opere realizzate dai dieci artisti coinvolti: disegni, sculture, installazioni, video e suoni. Molte delle opere sono inedite o rilette sulla suggestione del tema della mostra. La casa che fu del poeta Raffaele Cominelli è un luogo incantevole, che ben si presta a portarci in “altri spazi”. Il palazzo con le sue stanze è raccolto, adatto ad ospitare pensieri e riflessioni, tant’è che facilmente possiamo immaginare qui seduto a comporre versi il poeta e quasi sentirne sussurrare la voce. Nel medesimo tempo la dimora è aperta allo straordinario paesaggio lacustre, che offre un panorama mozzafiato pronto a cambiare veste ad ogni ora.
Sono ormai tre anni che viene ospitata una mostra in inverno, il periodo in cui il lago e le montagne che lo cingono sono soliti regalare intimi tramonti, spesso dipinti di sfumature rosate. Qui la meraviglia e la fantasia possono avere sfogo, sicché questa casa è punto di partenza per viaggi interiori aperti ad ogni luogo.
Mondi immaginari è una mostra dedicata al potere dell’immaginazione. Essa può creare mondi paralleli a quelli tangibili, concreti, conducendoci in spazi liberi ma anche in anfratti bui e pericolosi, il limite tra reale e immaginario è infatti spesso sottile, labile, tanto è vero che l’immaginazione si può persino trasformare in realtà. Del resto il mondo razionale e quello irrazionale non sono sempre distinti e l’immaginazione, come ha sostenuto Carl Gustav Jung, talvolta può essere una forma più fluida capace di cogliere essenze e forme globali. A proposito dell’inconscio collettivo, da lui teorizzato, pare curioso individuare nelle opere generate dagli artisti alcune immagini ricorrenti: la porta, la casa, la scala, l’albero, il pesce. Jung ha affermato inoltre che ogni realtà psichica esiste prima sotto forma di pensiero immaginale, di immagini e poi nella realtà esterna.
Chi meglio degli artisti ha la capacità di dar forma alle immagini che fluttuano nel nostro pensiero, sia esso vigile od onirico? Nelle loro opere si può pertanto trovare la materializzazione di suggestioni, riflessioni e concetti che possiamo riconoscere o che si rivelino. Tutti i sensi sono le vie di trasporto attraverso il viaggio. Ognuno sceglierà se affidarsi totalmente all’immaginazione per traghettare il proprio essere o se trattenere le briglie, affinché l’irrazionalità non prenda il sopravvento.
Il Visual della mostra è stato realizzato dagli studenti del corso di Graphic Design dell’Accademia Santa Giulia di Brescia, coordinati da Francesca Rosina, Docente di Graphic Design II-III e Coordinatrice della Scuola di Grafica e Comunicazione. Nell’ambito della mostra saranno tenuti laboratori didattici in un progetto di inclusività, con il Patrocinio di Fondo Silvestro e Margherita Niboli sezione Raffmetal.
In programma nei pomeriggi di sabato 16 dicembre e domenica 14 e 21 gennaio visite guidate su prenotazione (all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
Venerdì 8 dicembre alle 17, presso la chiesa della Visitazione, il Trio Calliope propone “La musica tra parole e immagini”. Ingresso libero.
Venerdì 8 dicembre nella Chiesa della Visitazione a Salò (Piazza Vittorio Emanuele II) si terrà il ventesimo concerto del Festival Suoni e Sapori del Garda. Si esibirà il Trio Calliope (Gian Marco Solarolo – oboe, Alfredo Pedretti – corno, Cristina Monti - pianoforte) che proporrà “La musica tra parole e immagini”.
Programma: Georg Gershwin: They cant’t take that away from me, Embraceable you, Summertime, I got rhythm, Bess, you is my woman now, Let’s call the whole thing off (adattamento di Alfredo Pedretti ); Nicola Piovani: La vita è bella (1997, dal film omonimo arr. di Luigi Giachino); John Williams: Tema da “Schindler's List” (dal film omonimo arr. Alfredo Pedretti); Jerry Goldsmith: Katia (1990 - dal film “The Russia house“ arr. di Luigi Giachino); Ennio Morricone: Gabriel’s Oboe (1986, “The mission“, arr. di Luigi Giachino), C’era una volta il West (1968, dal film omonimo arr. di Luigi Giachino). Seguiranno alcuni brani tradizionali natalizi.
Gian Marco Solarolo si è diplomato in oboe presso il Conservatorio "Verdi" di Torino e in Didattica della musica presso il Conservatorio "Vivaldi" di Alessandria. Si è successivamente perfezionato in Belgio presso il Reale Conservatorio di Musica di Bruxelles. Oltre a svolgere un'intensa attività concertistica con gruppi da camera, ha collaborato con l'Orchestra Sinfonica di Torino della RAI, con l'Orchestra Stabile di Bergamo e con diversi altri gruppi cameristici e orchestrali come l'Orchestra Barocca Italiana, l'Orchestra Barocca del "Santo Spirito" di Torino, l'Orchestra da Camera di Linz (Austria), l'Orchestra da Camera "Musica Rara" e la Verdi Barocca da Milano. Dal 2017 è titolare della cattedra di oboe presso il Liceo Musicale Statale Tenca di Milano.
Alfredo Pedretti, diplomato al Conservatorio G. Verdi di Milano, collabora regolarmente come primo corno e assistente al primo corno con prestigiose orchestre quali: Teatro alla Scala, Filarmonica della Scala, Pomeriggi Musicali di Milano, Orchestra della Radio Svizzera, Orchestra R.A.I., Milano Classica, Orchestra Cantelli con Maestri del calibro di Pavarotti, Accardo, Muti, Giulini, Ceccato, Chailly, Gatti, Sinopoli, Pretre, Ihmbal, Berio, Jurowsky, Sado e incidendo per etichette quali Fonit Cetra, Decca, Rai, Mediaset, BMG, Ricordi, Nuova Era, Bongiovanni. Si dedica da tempo allo studio e all’esecuzione di brani del repertorio barocco e classico con strumenti d’epoca. E’ stato per cinque stagioni primo corno solista dell’Orchestra Sinfonica di Milano G. Verdi con la quale ha effettuato tournées in tutta Europa e U.S.A. E’ docente di corno presso il Conservatorio di Piacenza.
Cristina Monti si è diplomata in pianoforte e in clavicembalo presso il Conservatorio "Verdi" di Milano, dove ha anche seguito gli studi di composizione tradizionale conseguendo il compimento medio. Successivamente e per diversi anni si è perfezionata presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano nella classe di Nora Doallo. Ha partecipato sia come solista che in gruppi da camera a diversi corsi estivi tenuti da importanti docenti quali Charles Rosen, Bruno Canino e Michael Holtzel e ha frequentato in duo oboe-pianoforte il corso annuale di perfezionamento tenuto da Pietro Borgonovo presso l'Accademia Europea di Musica di Erba (Co) e il corso di perfezionamento biennale in musica da camera presso l'Accademia Musicale Pescarese con Hans Helhorst. Nel campo della musica antica ha seguito in diverse sedi corsi di clavicembalo e musica da camera. Da ormai un trentennio svolge attività concertistica in Italia e all'Estero (Svizzera, Germania, Spagna), soprattutto come componente del duo "Paul Hindemith" (oboe/corno inglese e pianoforte), dell’ensemble Calliope (fiati, voce e pianoforte) e dell'ensemble "Il fabbro armonioso" con strumenti barocchi. E’ presidente dell'Associazione di musica e cultura Mikrokosmos di Lecco e titolare della cattedra di pianoforte presso l'I.C. Stoppani della stessa città.
Il Festival propone un circuito di spettacoli ad ingresso libero inseriti in un unico cartellone, con il diretto coinvolgimento dei Comuni afferenti all’intero bacino lacustre e al suo immediato entroterra. La direzione artistica è affidata al maestro Serafino Tedesi coadiuvato dalla sua associazione culturale Infonote; l’intento è quello di riuscire a coinvolgere sempre più comuni, anche delle province limitrofe. I comuni che fanno parte dell’edizione 2023 sono: Calvagese della Riviera, Castelnuovo del Garda, Desenzano del Garda, Gardone Riviera, Gargnano, Lonato del Garda, Malcesine, Manerba del Garda, Nago Torbole, Riva del Garda, Salò, San Felice del Benaco, Tignale e Toscolano Maderno. La Comunità del Garda sovrintende al coordinamento istituzionale e amministrativo.
Il Comune di Manerba del Garda, in collaborazione con l'assessorato alla Cultura, la Biblioteca di Manerba del Garda e la Pro Loco, presenta due straordinarie serate culturali programmate per il 7 e il 15 dicembre alle ore 20:30 presso la sala consiliare di Palazzo Minerva. Evento libero e gratuito.
La prima serata del 7 dicembre offrirà un'approfondita panoramica sulla storia di Manerba del Garda attraverso il libro "Infrastrutture, economia e società tra XV e XIX secolo", presentato da Giovanni Pelizzari. Il volume, frutto della collaborazione tra illustri studiosi, si propone di ricostruire la complessa rete di comunicazioni via terra e via acqua, le peschiere e i paesaggi agrari di Manerba del Garda, offrendo una prospettiva unica sulla sua evoluzione economica e sociale.
Il secondo appuntamento, fissato per il 15 dicembre, sarà dedicato alla presentazione del libro "7 storie di Manerba" a cura di Gian Pietro Brogiolo. Il volume esplora le radici profonde della comunità manerbese, dalle sue origini al periodo in cui divenne un Comune unificato. Il racconto coinvolgente abbraccia la storia della Rocca, del palazzo Belgioioso, dell'isola di San Biagio e delle cinque piccole comunità che contribuirono alla formazione della città.
Entrambi i volumi fanno parte della nuova collana "Quaderni dell’Archivio della Comunità di Manerba", recentemente lanciata dall'Associazione Storico Archeologica della Riviera del Garda (ASAR) in collaborazione con la casa editrice SAP di Mantova. Questa iniziativa culturale si inserisce nella cornice di una convenzione triennale sottoscritta tra ASAR e il Comune di Manerba del Garda, che ha visto la partecipazione attiva di volontari impegnati in ricerche storiche e archeologiche.
Non solo due serate di approfondimento storico, ma un invito a esplorare le radici e l'identità di Manerba del Garda attraverso gli occhi di studiosi e appassionati di storia locale. Sarà un'occasione per immergersi nelle vicende millenarie di questa affascinante località sulle sponde del Lago di Garda.
Venerdì 8 dicembre alle ore 15.30, presso Palazzo Morani a Prevalle, sarà inaugurata la mostra 'Incisori sotto torchio', tappa bresciana della mostra della bottega di Giusy Lazzari che ha avuto un buon riscontro di pubblico già a Soncino, presso il Museo della Stampa nello scorso ottobre.
Insieme a Giusy Lazzari, incisore e stampatrice cremonese, bresciana di adozione, espongono alcuni suoi allievi, quattro donne e un uomo, provenienti da esperienze culturali, artistiche e di vita assai differenti. “I risultati - spiega Adriano Filippa, assessore alla Cultura - mostrano la vivacità della bottega di Giusy Lazzari: nulla di già scritto, nulla che sia imitazione del suo stile. Piuttosto imitazione del suo amore per l’arte del segno che si traduce in incisione e in stampa. Ciascuno porta il suo gusto e la sua ricerca, coerente al proprio mondo interiore, racconta un modo di approcciarsi al fatto artistico per ciascuno particolare”.
La bottega di Giusy Lazzari è un luogo nel quale non si insegna, ma si trasmette un sapere antico, proprio come nelle botteghe del passato. La conoscenza delle tecniche, la sperimentazione, le prove hanno un solo e inappellabile giudice: il torchio. Sotto la pressione del rullo, quanto inciso sulla lastra prende una vita a volte inaspettata: i risultati aprono a considerazioni e a nuovi traguardi, a volte nemmeno immaginati. Ogni stampa è differente dall’altra proprio perché la sensibilità dello stampatore trasforma l’oggetto inciso in un tutto a sé, è la prova superata o ancora da affinare, da rivedere, la ripensare.
Oltre alle opere di Giusy Lazzari, gli altri artisti che esporranno a Prevalle sono Antonella Bitonte, Patrizia Beccari, Silvia Tagliabue, Clelia Adami, Giuseppe Fusari.
Il Castello Scaligero si illumina e diventa un simbolico faro che richiama i viaggiatori alle proprie origini.
Il desiderio di tornare in Italia per visitare e conoscere i luoghi di provenienza dei propri genitori, dei nonni ed anche dei bisnonni: nasce da qui il “Turismo delle Radici”, un’esperienza unica di ricerca delle proprie origini. Una forma di turismo ad alto contenuto emotivo ed estremamente importante per il nostro Paese, segnato in passato da flussi migratori molto consistenti (il numero dei discendenti di emigrati italiani nel mondo è stimato fra i 60 e gli 80 milioni), in grado di toccare l’intero territorio nazionale in ogni periodo dell’anno.
La promozione del “Turismo delle Radici” è diventato così uno speciale progetto, finanziato dal PNRR e gestito dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione, “per incrementare l’attrattività dei nostri borghi e dare risalto alla loro bellezza e varietà, coniugando l’offerta di beni e servizi (alloggi, enogastronomia, artigianato, Made in Italy ecc.) con la conoscenza della storia familiare e della cultura d’origine delle nuove generazioni di italiani e italo-discendenti all’estero”. Per rendere omaggio a tale progetto il Castello Scaligero illuminato di radici diventa un simbolico faro che richiama i viaggiatori alle proprie origini: un luminoso invito a tornare e riscoprire la storia, l’arte e la cultura italiana, a cominciare da un luogo dal fascino unico qual è Sirmione.
Grazie alla disponibilità e alla collaborazione della Direzione Regionale dei Musei della Lombardia, per tutto il periodo delle festività natalizie chi giungerà a Sirmione nelle ore serali e notturne troverà la maestosa Rocca Scaligera illuminata da un motivo grafico particolarmente suggestivo ed evocativo: un intreccio di radici luminose che simbolicamente rimandano ai nostri valori più profondi ed alle nostre origini. Sirmione può infatti vantare una storia millenaria di testimonianze umane, dalle Palafitte Neolitiche agli straordinari resti romani delle Grotte di Catullo, dal gioiello medievale rappresentato dal Castello Scaligero fino alla storia più recente che ha visto uno sviluppo impetuoso dell’accoglienza turistica e delle attività legate all’enogastronomia.
L’emozionante ed originale illuminazione del Castello Scaligero, unita alle altre luminarie che abbracciano l’intero territorio, accoglierà ed accompagnerà i turisti in visita alla penisola nelle notti più lunghe dell’anno. Ricordiamo che il 2024, come anno del Turismo delle Radici, sarà al centro di una serie di iniziative e attività di promozione mirate a coinvolgere un numero sempre maggiore di italiani all’estero e italo-discendenti. Per il loro forte radicamento verso la Patria di origine le comunità italiane all’estero possono infatti agire come ambasciatori dell’Italia, favorendo anche l’attrazione di nuovi investimenti e lo sviluppo delle relazioni politiche. Intere filiere produttive possono essere stimolate dalla valorizzazione del rapporto tra l’Italia e gli italiani all’estero, prima fra tutte quella del turismo.
SECONDO PIANO
Il sostituto procuratore ha chiesto l'assoluzione per i sette imputati a processo per traffico illecito di rifiuti pericolosi. L'indagine aveva preso il via nel 2015, coinvolgendo manager e dipendenti della ditta prevallese.
L'accusa era pesante: associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti pericolosi. L'indagine, allora condotta dai Ros e coordinata dal procuratore aggiunto Sandro Raimondi, ipotizzava che all'interno dell'azienda il materiale ferroso venisse mescolato ad altri rifiuti pericolosi, secondo la tecnica del sandwich, ossia mascherare il materiale tossico - si parlava in particolare di pcb e diossine - fra due strati di ferro regolare e "pulito". Alcuni indizi raccolti attraverso video e intercettazioni telefoniche avevano portato al sequestro dell'azienda prevallese per otto mesi e all'interdizione dei titolari dall'attività produttiva.
Ad oggi, tuttavia, non sono emerse prove a carico degli imputati, pertanto il sostituto procuratore Teodoro Catananti ha chiesto l'assoluzione per i sette imputati coinvolti: Giancarlo, Stefano e Daniel Sanca, Claudio, Davide e Mauro Andreassi, il classificatore Rudi Tonni. Ne escono perciò pulite la Valferro e la VF Trasporti.
La polizia locale valsabbina ha fermato nei giorni scorsi un'automobilista che da mesi riusciva a sfuggire ai controlli. Pioggia di sanzioni per lui, oltre a ulteriori accertamenti.
Nei mesi scorsi l'uomo era fuggito a due diversi posti di controllo, facendo perdere le proprie tracce; un'altra volta era riuscito a nascondersi dopo che gli agenti lo avevano riconosciuto. Le indagini sulla sua automobile sono comunque partite e gli approfondimenti hanno rivelato che la vettura era intestata a una persona defunta nel 2002 senza lasciare moglie né figli, quindi non si capiva a chi potesse essere andata a finire.
Evidentemente la persona alla guida aveva approfittato della situazione e, per aggiungere infrazione a infrazione, circolava senza revisione dell'automobile e senza copertura assicurativa dallo scorso giugno.
L'altro ieri una pattuglia è riuscita a intercettare l'autovettura mentre transitava per Roè Volciano. Il conducente non era la persona vista alla guida nei mesi precedenti, tuttavia appena lo sguardo cade sul passeggero gli agenti riconosciuto l'uomo fuggito in passato ai posti di blocco. Identificato, l'uomo risulta tra l'altro senza patente da più di tre anni. Consideranto che la vettura è anche senza revisione e senza assicurazione, saranno molto salate le sanzioni riservate al "fuggitivo" per poter dissequestrare il veicolo. I due automobilisti sopresi in Valsabbia risultano residenti in Valtrompia e saranno oggetto di ulteriori accertamenti da parte del comando di polizia locale valsabbino.
Uno stipendio di 1.500 euro al mese, moglie e tre figli a carico: il tribunale gli cancella 60mila euro di debiti grazie alla legge "salva-suicidi".
I giudici hanno approvato la procedura di esdebitazione chiesta da un commesso quarantenne con moglie e tre figli minori a carico. Nel 2018, un attimo prima di finire per strada con moglie e figli, l'uomo aveva deciso di rivolgersi al Tribunale di Brescia. A fine ottobre 2023 - dopo aver versato 350 euro al mese per quattro anni - si è visto cancellare ufficialmente dai giudici oltre 60mila euro di pendenze che gli impedivano di guardare al futuro con la speranza di farcela.
Protagonista della vicenda è un quarantenne che vive a Bedizzole con la moglie e tre figli minorenni. Ogni mese, come commesso, porta a casa circa 1.500 euro al mese, ma il suo è l’unico reddito di casa e quei soldi non gli bastano nemmeno a sostenere le esigenze familiari. Intorno al 2017, l’uomo contrae i primi prestiti per l’acquisto di beni di uso quotidiano (un’auto di modesto valore e i mobili di casa) che - sommati alle spese correnti e al loop dei successivi finanziamenti fatti solo per sostenere le rate dei debiti - lo portano ben presto a trovarsi circa 80mila euro sulle spalle. Soldi che non sarà mai in grado di pagare.
A questo punto, il quarantenne decide di rivolgersi allo Studio Pagano & Partners di Brescia. “Al Tribunale – spiega l’avvocato Monica Pagano – abbiamo chiesto l’applicazione della Legge 3/2012 (nota anche come legge sul Sovraindebitamento o Salva-suicidi), oggi confluita nel Codice della crisi, che sancisce un principio molto semplice: nessuna persona onesta finita in difficoltà finanziaria può essere condannata a pagare per tutta la vita debiti che vanno ben oltre le sue capacità economiche. Concretamente – continua il legale – il nostro cliente ha versato con cadenza mensile quanto ragionevolmente poteva dare senza far venir meno il sostentamento alla propria famiglia (16.800 euro in tutto) e, ultimato questo percorso, è arrivata per lui l’esdebitazione. In parole povere – conclude Pagano - i restanti debiti sono stati azzerati e da questo momento il quarantenne e la sua famiglia possono ripartire da capo, senza il fardello di segnalazioni pregresse e tornando anche ad accedere al credito, se mai ne avranno davvero bisogno”.
Si è riunito in Prefettura nei giorni scorsi il Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica. Dopo le numerose denunce di furti nelle abitazioni, oltre alla pianificazione di controlli intensificati, è stato redatto un elenco di consigli per i cittadini per la prevenzione.
Nel corso della riunione, presieduta dal Prefetto, tra gli argomenti all’ordine del giorno è stato esaminato il fenomeno dei furti in abitazione che, con il cambio dell’ora e il buio, fa registrare un incremento specialmente nelle ore tardo-pomeridiane, quando i quartieri residenziali sono meno frequentati dagli abitanti impegnati nelle attività lavorative. Il Prefetto e i vertici delle Forze di polizia hanno quindi concordato una linea di intervento basata su una costante azione preventiva da attuarsi con l’intensificazione del controllo del territorio da parte degli equipaggi automontati e motomontati della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Locale.
Accanto all’attività di prevenzione svolta dalle pattuglie in divisa, proseguono i servizi effettuati dal personale in borghese degli uffici investigativi a bordo di auto civetta. Per quanto riguarda in particolare la prevenzione, oltre all’operato delle forze di polizia, è fondamentale rammentare che il comportamento dei cittadini può fare la differenza: da un lato con l’adozione di misure di tutela passiva a beneficio delle proprie abitazioni; dall'altro lato con l’adozione di accorgimenti volti al raggiungimento di una sicurezza sempre più attiva e partecipata da parte della cittadinanza.
Di seguito, alcuni consigli utili per i cittadini per prevenire i furti in abitazione:
1. Aumentate le misure di tutela passiva: sono consigliabili porte blindate con serratura a mappa europea e inferriate alle finestre, oltre a impianti di allarme, da attivare anche se vi assentate per brevi periodi e punti luce in prossimità delle porte di ingresso.
2. E' preferibile non custodire in casa ingenti somme di denaro, gioielli o oggetti di valore.
3. La luce e il rumore tengono lontano i malviventi: se non siete tranquilli, tenete accesa la luce in due o più stanze per simulare la presenza di più persone.
4. Limitate l’utilizzo dei social network per condividere i vostri programmi e la vostra posizione.
5. Se tornando a casa trovate la porta aperta o chiusa dall'interno, non entrate e per la vostra sicurezza non ponete in essere azioni avventate: telefonate subito al 112 NUE.
6. Sensibilizzate anche i vicini affinché ci sia reciproca attenzione a rumori sospetti sul pianerottolo, all’interno o nelle immediate vicinanze delle vostre abitazioni.
7. Se vi assentate per brevi periodi, lasciate qualche luce accesa, oppure la radio, l'impianto stereo o il televisore in funzione. Ci sono in commercio anche spine con timer per programmare accensione e spegnimento di una lampada.
In ogni caso, si ricorda l’importanza di segnalare tempestivamente al 112 NUE la presenza di persone o di situazioni sospette in modo tale da permettere alle forze dell’ordine di intervenire tempestivamente e con efficacia.
Il periodo natalizio a Salò è come sempre ricchissimo di eventi destinati a un pubblico di tutte le età e di tutti i gusti. Riportiamo il calendario che va dal 2 al 31 dicembre.
Sabato 2 dicembre • ore 15.00 Apertura pista di pattinaggio | Piazza Vittoria • ore 16.30 Accensione delle luci e intrattenimento musicale con Marching Band “Rusty Brass Street Band” (fino alle ore 18.00) | Nelle vie del centro storico e lungolago.
Domenica 3 dicembre • ore 15.30 Intrattenimento musicale | Nelle vie del centro storico.
Venerdì 8 dicembre • ore 17.00 Passeggiata con le Dame Alate | Nelle vie del centro storico e lungolago • ore 17.00 La musica tra parole e immagini. Concerto del Festival d’area “Suoni e Sapori del Garda” | Chiesa della Visitazione.
Venerdì 8, sabato 9 e domenica 10 dicembre • dalle 15.00 alle 18.00 Villaggio di Babbo Natale: Pomeriggi dedicati ai bambini con laboratori e animazioni a tema natalizio, incontra Babbo Natale | Portici del Palazzo Municipale.
Martedì 12 dicembre • ore 16.00 Arriva Santa Lucia con l’asinello a cura del gruppo Alpini Salò | Partenza da Via Zane.
Venerdì 15 dicembre • ore 20.30 Gran Galà dello Sport e Associazioni | Sala Provveditori del Palazzo Municipale.
Sabato 16 dicembre • ore 10.30 La passeggiata della Linea, speciale colore! Laboratorio creativo per bambini dai 6 agli 11 anni. Ispirandosi ai colori della mostra “La passeggiata della linea”, vivremo una fantastica avventura giocando con i colori e scoprendo macchie, forme e sfumature nuove per un magico natale. Ingresso € 5,00 (bambino + accompagnatore) - Prenotazione obbligatoria: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - 0365 20553 - 338 9336451 | MUSA Museo di Salò • ore 12.30 Natale insieme, pranzo per la terza età. Prenotazione obbligatoria. Per informazioni Ufficio Servizi Sociali Tel. 0365 296849- 855 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. • ore 15.30 Intrattenimento musicale | Nelle vie del centro storico • ore 16.45 Il suono di Gasparo, Christmas edition. Dopo il successo delle precedenti edizioni, torna Il Suono di Gasparo, in un’inedita versione natalizia! Il Contrabbasso Biondo, realizzato da Gasparo da Salò attorno al 1590, uscirà dalla sua teca per un’istante musicale di pura bellezza. Il prezioso strumento verrà suonato da Giovanni Pietro Fanchini. Ingresso € 9,00 - Prenotazione obbligatoria entro il 15 dicembre: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - 0365 20553 - 338 9336451 | MUSA Museo di Salò.
Domenica 17 dicembre • ore 14.30 Auguri in Musica. Cori natalizi a cura dell’Associazione O.P.E.R.A. | Nelle vie del centro storico e lungolago.
Venerdì 22 dicembre • ore 20.30 Concerto degli Auguri a cura della Banda Cittadina di Salò Gasparo Bertolotti | Cinema Teatro Cristal.
Sabato 23 dicembre • ore 10.30 Al MuSa è arrivato il Natale! Laboratorio per bambini dai 6 agli 11 anni. Particolari delle opere, dettagli, disegni, possono trasformarsi in immagini da rielaborare per creare una personale decorazione natalizia da appendere all’albero o un brillante e colorato biglietto d’auguri. Ingresso € 5,00 (bambino + accompagnatore). Prenotazione obbligatoria: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – 0365 20553 – 338 9336451 | MUSA Museo di Salò • ore16.30 Concerto della Vigilia di Natale con il Gruppo Corale ICAT Città di Treviglio, accompagnati sul finire da uno spettacolo piromusicale (in caso di pioggia l’evento è rimandato a domenica 24) | Piazza Vittoria.
Domenica 24 dicembre • ore 15.00 Auguri in musica con le Pastorelle | Nelle vie del centro storico e lungolago.
Domenica 31 dicembre • ore 24.00 Spettacolo Pirotecnico | Golfo di Salò.
Se lo sono chiesti Stefano Terzi e Beatrice Gabusi, del PD di Desenzano, che hanno rivolto un'interpellanza all'amministrazione. Pubblichiamo il loro comunicato.
Oggi i sottoscritti consiglieri comunali hanno presentato una interpellanza a risposta scritta per chiedere agli assessori Maiolo e Avanzi quale progetti abbia l’amministrazione comunale per il centro natatorio comunale “G. Signori” e come intenda garantire la continuità del servizio e tutelare i lavoratori. «La preoccupazione dei tanti cittadini che frequentano le piscine comunali – afferma Beatrice Gabusi – aumenta di giorno in giorno. Incertezza che comprende anche i lavoratori della struttura. Manca meno di due mesi alla scadenza della concessione e non ci sono informazioni ufficiali sul futuro.».
«L’impianto necessita di lavori importanti – rincalza Terzi Stefano – l’amministrazione comunale aveva inizialmente affidato l’incarico a Garda Uno per la progettazione, per poi ad aprile cambiare direzione per esplorare la strada del partner privato. Dopo quello nessuna notizia ufficiale». «Il sindaco ha dichiarato che i proventi dell’alienazione della ex-Ragioneria, 3,6 milioni, saranno destinati alla piscina - aggiunge la consigliera democratica – ma al momento non risulta alcun progetto.». «In questi giorni il sindaco ha chiesto ancora ai desenzanesi “pazienza perché ne varrà la pena” – prosegue il capogruppo della coalizione per Desenzano - cercando ora un gestore che possa subentrare a fine anno.
L’impressione è di un ritardo complessivo dell’amministrazione, di una disorganizzazione nella gestione di un tema noto da tempo. Ritardo che rischia di trasformarsi in disagi per utenti e lavoratori. Non si può continuare a chiedere pazienza senza dare una prospettiva chiara». «Con la nostra interpellanza – conclude Gabusi – vogliamo fare prima di tutto un’operazione trasparenza per cittadini, utenti e lavoratori. Vogliamo poi stimolare l’amministrazione a trovare una soluzione in tempi rapidi per garantire la continuità del servizio, tutelare l’occupazione e ridare a Desenzano delle piscine comunali degne della capitale del Garda».
Stefano Terzi, Desenzano Progetto Futuro, PD e Viviamo Desenzano
Beatrice Gabusi Partito Democratico
Venerdì 1 dicembre alle 20:30, presso il teatro Zero negativo (via Tre Bocche, terza traversa), il giornalista bedizzolese Giorgio Mora, con il patrocinio del Comune di Bedizzole, ha organizzato un happening dal titolo "Beat, Beatles & rock'n'roll". Ingresso a offerta libera.
Sarà una serata all'insegna dei ricordi e delle emozioni quella in programma domani a Bedizzole: musica, poesia, riflessioni e molto altro, parlando del gruppo che ha rivoluzionato la musica del Novecento, ma anche del contesto storico e culturale in cui quei musicisti si sono formati, grazie al quale hanno avuto l'opportunità di emergere e lasciare un segno indelebile nella storia. La serata non sarà quindi dedicata solo ai Beatles, ma a tutta la musica inglese degli anni '60 che ha rivoluzionato il mondo delle sette note e di tutto ciò che vi ruotava intorno.
Dal palco verrà offerta una contaminazione di linguaggi che toccherà testa e cuore di chi quegli anni li ha vissuti, ma anche di chi ne ha solo sentito parlare e vorrebbe approfondirne la conoscenza. Condurrà Giorgio Mora, giornalista appassionato ed esperto della materia, accompagnato dall'attrice Maria Acampa e con la partecipazione del duo acustico "The Orlingins", oltre all'arte in movimento di Rovatinsky, steet artist ormai noto ben oltre i confini di Calcinatello, suo paese d'origine.
L'ingresso è a offerta libera e chi volesse prenotare può chiamare i numeri 338.1268635 o 338.7757013.
Grande partecipazione, nella serata di sabato 11 novembre, alla cerimonia di inaugurazione di «Segantini a Milano: la serie dei Navigli (1880-1881)», la nuova mostra allestita fino al 12 maggio alla galleria civica «Giovanni Segantini». L'allestimento è visitabile dal martedì alla domenica ore 10-18.
Per l'amministrazione comunale c'erano il sindaco Alessandro Betta con l’assessore alla cultura Guido Trebo e la Giunta al completo, una rappresentanza del Consiglio comunale con il presidente Flavio Tamburini, la responsabile dell’Ufficio cultura Giancarla Tognoni e il direttore della biblioteca civica «Bruno Emmert» Alessandro Demartin. Presenti anche numerosi ex amministratori di Arco, tra cui tre ex assessori alla cultura: Ruggero Morandi, Massimiliano Floriani e Stefano Miori.
La nuova mostra si sofferma su un periodo breve, il biennio 1880 - 1881, ma intenso e di grande importanza per quello che diventerà il maestro del Divisionismo. In quei due anni Segantini abita e lavora a Milano, nel complesso delle case operaie, un fabbricato di moderna edilizia sociale che costeggia il naviglio di San Marco. Il naviglio, con i suoi colori brillanti e l'atmosfera di festa, diventa quindi per Segantini un'immagine familiare, ma soprattutto gli consente di studiare dal vero gli effetti della luce e del suo riverberarsi sulle acque dei canali, cogliendo sul vero gli effetti atmosferici, preparando la svolta della sua produzione più nota.
A questo periodo risale il prezioso olio su tela «Nevicata sul naviglio» (60 per 30 centimetri), ultima, recente acquisizione del comune di Arco, al quale la galleria civica ha accostato, per la cura di Niccolò D’Agati e grazie a prestigiosi prestiti internazionali, gli altri dipinti noti della serie dei navigli: il «Ritratto della signora Torelli» (1880, 99 per 73 centimetri), che i proprietari tedeschi, ebrei, hanno portato con sé negli Stati Uniti, dove si sono rifugiati all’inizio della seconda guerra mondiale per sfuggire alle persecuzioni naziste. Gli altri sono «Il naviglio sotto la neve» (46 per 70,5 centimetri, collezione privata, courtesy Bottegantica, Milano), il «Naviglio a ponte San Marco» (76 per 52,5 centimetri, collezione privata) e il «Giovane donna in via San Marco» (52 per 34 centimetri, collezione privata).
«Siamo davvero orgogliosi di inaugurare questa importante mostra, ben 34 opere di Segantini - ha dichiarato l’assessore Trebo - che dimostra come siamo riusciti a crescere, facendo a ogni mostra qualcosa in più, e di presentare il nostro ultimo acquisto, lo splendido dipinto “Nevicata sul naviglio”, che ci è servito come gancio per avere in prestito altri dipinti. Tra questi, il famoso “Ritratto della signora Torelli”, che il museo di St. Moritz ha appena acquistato e che ci ha prestato. Noi contraccambieremo portando la nostra mostra a St. Moritz, e questo è la seconda volta che accade. Una cosa che ci fa davvero onore, e che dimostra come piano piano iniziamo a essere riconosciuti come autorità nel mondo dell’arte moderna».
«Quando il “Ritratto della signora Torelli” è arrivato a St. Moritz - ha spiegato D’Agati - la direttrice mi ha chiamato per curarne la presentazione. Io ne ho approfittato per chiederlo in prestito, prestito che ci è stato accordato. Un fatto davvero eccezionale perché questo dipinto in Europa è stato visto pochissimo, se n’è andato infatti negli Stati Uniti negli anni Trenta, assieme ai suoi proprietari, ebrei in fuga dalle persecuzioni naziste. È rientrato l’anno scorso ed è stato presentato in maggio. Ho chiesto questo dipinto anche perché nel frattempo ad Arco siamo riusciti a concludere l’acquisizione della “Nevicata”, che Segantini ha realizzato in contemporanea alla signora Torelli. Da lì l’idea di riunire tutte le opere di quel periodo, quelle sopravvissute, che sono cinque. Opere inusuali per Segantini, sconnesse dal resto della sua produzione. La mostra nasce con un portato di ricerca e genesi di questa opere, i cui esiti renderemo noti tra un mesetto, alla conclusione degli esami diagnostici».
Oltre alla sezione principale, nelle altre sale sono esposte le opere della collezione permanente della galleria civica di Arco e altri prestigiosi prestiti del Segantini Museum di St. Moritz, della Fondazione Otto Fischbacher – Giovanni Segantini Stiftung di St. Moritz, del Mart, il Museo d’arte contemporanea di Trento e Rovereto, e della Cassa Rurale AltoGarda-Rovereto. Da segnalare, tra gli altri, il «Ritratto di uomo anziano» (anch’esso del 1880), proveniente da una collezione privata e mai esposto prima.
«Una mostra che inizia con il migliore degli auspici - ha detto Giancarla Tognoni - ovvero il grande successo, non solo di pubblico ma anche della più qualificata critica, della precedente “Orizzonti di luce”, che ha superato per numero di presenze tutte le precedenti. Questa nuova mostra sul nostro illustre concittadino Giovanni Segantini rappresenta un ulteriore, prestigioso passo nella direzione che ci siamo dati, entrare di diritto dentro una rete museale internazionale, con particolare riferimento al Segantini Museum di St. Moritz, con il quale sempre più si sta consolidando uno stretto rapporto di collaborazione e di fiducia».
La mostra è aperta alla visita dal martedì alla domenica (chiuso lunedì) dalle 10 alle 18 fino al 12 maggio 2024. Chiusa dal 24 al 26 dicembre, il 31 dicembre e il 1° gennaio. Dal 1° febbraio al 22 marzo è aperta solo per le scuole e le visite guidate di gruppo, su prenotazione.
Prende il via domani, 12 novembre, la seconda edizione di una rassegna musicale molto apprezzata dal pubblico. Appuntamento presso l'ex monte di pietà alle 17. Ingresso libero e aperitivo dopo ogni concerto.
Dopo il successo della prima edizione de “Un inverno dal cuore romantico”, organizzata dal Comune di San Felice e svoltasi tra febbraio e marzo 2023, riprende il 12 novembre la serie di concerti dedicata al repertorio romantico, presentando le pagine più importanti e amate dal pubblico.
Dopo Beethoven, Schumann, Schubert, Wieck, il viaggio avventuroso (perché di avventure musicali e umane si parlerà e ascolterà) riparte con un concerto di assoluto prestigio: l’eroe romantico per eccellenza Niccolò Paganini e i suoi Capricci per violino solo, vera sfida all’impossibile. In occasione dell’uscita per Da Vinci Classic dei 24 Capricci di Niccolò Paganini da parte del violinista Igor Riva, uno dei pochissimi violinisti italiani che ha affrontato l’eroica impresa, ne viene proposta una selezione comprendente i più funambolici e amati dal pubblico, che ne hanno decretato in pieno romanticismo il mito del suo compositore.
Il 19 novembre si continua con le “Danze ungheresi” per pianoforte a quattro mani di J. Brahms piccoli capolavori di estro e vivacità, presentate dai pianisti dell’ensemble del “Il Giardino delle Muse”. Il 26 novembre riflettori sulla giovane pianista Isa Trotta, vincitrice della settima edizione del concorso pianistico internazionale Bruno Bettinelli, in un recital dedicato a F. Chopin e S. Prokoviev.
Come tutte le notti romantiche che sfumano nell’alba, per l’ultimo appuntamento in cartellone il 3 dicembre vi sarà un programma dal titolo “Alba a Parigi” con “Arioso Furioso Trio” (arpa, fagotto, flauto). Un’alba piena di magia e sorprese perché il nuovo secolo è alle porte.
Ogni concerto sarà preceduto da una guida all’ascolto della musicologa Lorena Portalupi.
Concerti Aperitivi con le Muse in Comune - Ex Monte di Pietà San Felice del Benaco ore 17.00 - Ingresso Libero
Nella tradizionale Notte delle Stelle, che si è svolta nei giorni scorsi al Teatro Cristal di Salò, la Canottieri Garda ha festeggiato gli atleti del circolo gardesano e nominato 5 ambasciatori dello sport che rappresenteranno la società nel prossimo anno solare.
Un Teatro Cristal gremito ha accolto gli atleti portacolori della Società Canottieri Garda e festeggiato le vittorie della stagione agonistica appena conclusa in occasione della sesta edizione della Notte delle Stelle. L’evento ha visto la partecipazione delle squadre agonistiche delle cinque discipline promosse dal circolo gardesano: canottaggio, nuoto, vela, tennis e triathlon. Sul palco per le premiazioni, il presidente Marco Maroni e il direttore sportivo Fabio Rizzardini; ospite d’onore il presidente della Federazione Italiana Triathlon Riccardo Giubilei. Presente anche Aldo Silvestri, assessore allo Sport del Comune di Salò.
In un appuntamento ricco di medaglie, la Canottieri ha inoltre presentato ufficialmente una nuova iniziativa per diffondere i valori dello sport, nominando 5 Ambassador: ambasciatori che avranno il compito di rappresentare la società in diverse occasioni e ispirare con il loro esempio le giovani generazioni. Un ruolo che verrà rinnovato ogni anno coinvolgendo nuovi atleti. Gli Ambassador Canottieri per il 2024 sono Emanuele Distaso (canottaggio), Martina Ratti (nuoto), Giovanni Santi (vela), Francesca Ischia (triathlon) e Christopher Ferretti (tennis).
“Interpretiamo la pratica sportiva non solamente in chiave agonistica, ma soprattutto valoriale” ha sottolineato il Presidente SCGS Marco Maroni. “Le vittorie dei nostri atleti ci esaltano, ma sono gli ideali ad unirci, quella capacità di lavorare e faticare per raggiungere un obiettivo che non deve per forza essere una vittoria, ma anche un miglioramento personale. Sempre con correttezza e nel rispetto degli avversari".
In evidenza, tra gli atleti premiati, nel canottaggio l’equipaggio del Quattro di coppia maschile U23 (Emanuele Distaso, Martin Papa, Nicola Speziani e Andrea Apollonio), vincitore del Campionato Italiano. Nella vela premi per Andrea Goffi, vincitore della Coppa del presidente classe optimist, Giovanni Santi, bronzo al Campionato Mondiale 29er, primo fra gli U19, e bronzo ai campionati Giovanili in Doppio; Davide Di Maria, argento ai Sailing World Championships nella classe 2.4 e oro all’Eurocup Inclusive Cup; nella stessa classe Antonio Squizzato, bronzo ai Sailing World Championships e argento all’Eurocup Inclusive Cup e vincitore del Campionato Italiano Classi olimpiche. Nel nuoto Martina Ratti finalista ai campionati italiani assoluti di Nuoto 400 misti, finalista al Trofeo Sette Colli, bronzo nei 400 misti ai Campionati Italiani Estivi di Roma. Per il triathlon invece Francesco De Cillis per la qualificazione e partecipazione al Campionato Mondiale Ironman di Nizza.

«Proprio per questa peculiarità, i nostri atleti e le nostre atlete ci sembrano il “terreno” ideale su cui provare ad approfondire i temi del rispetto e della parità di genere - ha spiegato, per il direttivo, Luisa Malpaga - in gruppi misti e in una situazione positiva qual è lo stare in palestra. Questo partendo dalla consapevolezza che la violenza contro la donna è un fallimento di tutta la società, per il quale il nostro direttivo si è interrogato. L'obiettivo è dare un contributo a quel cambiamento culturale che ci appare sempre più necessario per arginare questo drammatico fenomeno. La risposta che ci siamo dati è che vogliamo provare a educare al rispetto e alla parità all’interno della nostra società sportiva partendo da concetti chiave come il body shaming, l’equità di genere e il contrasto a pratiche discriminatorie contro le donne».
La società si è affidata alla dott.ssa Alessia Tuselli, sociologa, ricercatrice all’università di Trento nonché ex giocatrice di pallavolo, con la quale si è formalizzata l’iscrizione dell’iniziativa all’interno del progetto più ampio «She leads», promosso dal Centro studi interdisciplinari di genere dell’università di Trento e coordinato dalla stessa Tuselli. Focus: la leadership femminile all’interno dello sport.
Il progetto si concretizzerò all’inizio del prossimo anno, nei mesi di gennaio e febbraio, in diverse iniziative. Ci sarà una serata di presentazione del progetto agli allenatori e ai dirigenti della società per approfondire il tema del linguaggio e riflettere su come possa rafforzare stereotipi di genere, condividendo nuovi linguaggi inclusivi per costruire spazi sportivi paritari, plurali e rispettosi. Quindi, due incontri per ogni gruppo misto (ragazze e ragazzi) di allenamento (per un totale di 16 incontri) suddivisi in una parte teorica, tema le pari opportunità nello sport, e una parte pratica, per promuovere lo stare insieme con corpi diversi per raggiungere un obiettivo comune. «L’obiettivo è promuovere una maggiore consapevolezza rispetto alla parità di genere nello sport a partire dalle nuove generazioni - spiega Malpaga - per prevenire e contrastare discriminazioni, retoriche tossiche e violenze. La parte pratica degli incontri in palestra ha l’obiettivo di allenarsi insieme, facendo esperienza delle differenze come opportunità e non come limite».
Infine, una serata aperta ai genitori, in cui parlare del progetto, dei suoi obiettivi e di come atlete e atleti hanno risposto, e una aperta alle altre società sportive, per illustrare «She Leads» con l’obiettivo di farne un «progetto pilota» del territorio altogardesano.
Whisper in testa alla classifica provvisoria dell’Autunno Inverno Salodiano. Wanderfun tra i Fun vince la prima tappa al campionato invernale organizzato dalla Canottieri Garda.
Domenica 19 novembre nel Golfo di Salò le imbarcazioni della classe Protagonist 7.50 e della classe Fun sono scese in acqua rispettivamente per la seconda e per la prima giornata del tradizionale campionato invernale Autunno Inverno Salodiano, organizzato dalla Canottieri Garda Salò.
Tra i Protagonist Whisper del timoniere armatore Andrea Taddei conduce la classifica provvisoria dopo quattro prove, seguita da Avec Plaisir timonata da Paolo Masserdotti e da El Moro con alla barra Enrico Sinibaldi. Tra i Fun è invece Wanderfun del timoniere armatore Alberto Azzi in testa dopo due prove, seguito da Funny Frog di Paolo Tagliani e da Banana Joe con al timone Andrea Cremonesi.
“Oggi le regate si sono svolte con vento leggero ma costante sui 5 nodi che ci ha permesso di realizzare nel tempo limite possibile due prove”. Così ha commentato Mino Miniati, presidente del Comitato di Regata, coadiuvato dagli altri ufficiali Ezio Pozzengo, Paolo Zanellato e Giorgio Battinelli.
L’Autunno Inverno Salodiano tornerà ad animare il golfo di Salò domenica 4 e domenica 18 febbraio 2024.
Il consiglio direttivo ha eletto in questi giorni come presidente Marco Girardi, storico direttore della DMO del Garda lombardo. In giunta con lui, i rappresentanti delle 3 aree del territorio.
Con speranza e voglia di fare per il brand Garda lombardo sempre in crescita, il Consorzio turistico ha eletto a presidente Marco Girardi, già direttore dello stesso e tra i suoi fondatori, riconosciuto esperto del settore alberghiero, espressione da sempre del “buon turismo” della sponda. In un’area così variegata come quella del Benaco occidentale, il Consorzio Lago di Garda Lombardia riveste un ruolo importante, accresciutosi nel corso dei suoi oltre 20 anni di vita: è il maggiore della regione della quale è portavoce nel mondo ed uno fra i più importanti d'Italia nel promuovere il turismo associando istituzioni ed imprese e riunendo Comuni, enti, fondazioni culturali, consorzi di produzione, associazioni alberghiere e più operatori dell’area che da Sirmione va a Limone, fino alla Valvestino.
Il Consiglio Direttivo si è riunito nella sede di Gardone Riviera: all’ordine del giorno, in primis, le elezioni del nuovo presidente e di una nuova giunta, dopo le dimissioni di Massimo Ghidelli dalla presidenza. Il consiglio, da statuto, è composto da un rappresentante di ognuno dei 20 Comuni rivieraschi e dell’entroterra, e degli altri 10 enti suoi soci (Pro loco e associazioni di albergatori in primis).
Ancora all’unanimità il consiglio ha eletto Marco Girardi, limonese e storico direttore del consorzio, espressione da sempre del buon turismo della sponda e dell’unione di intenti tra il pubblico ed il privato. A seguire, secondo le deleghe giunte in rappresentanza dei tre consorzi preesistenti - Limoni, Castelli e Colline Moreniche, ovvero di alto, medio e basso lago - ha nominato a vice presidenti la ristoratrice di Sirmione Mariasole Broglia ed il sindaco di Manerba Flaviano Mattiotti, entrambi della giunta uscente; la giunta è stata completata con Gianpietro Seresina, vicesindaco di Gardone Riviera, Stefania Lorenzoni, assessore al turismo e commercio di Desenzano, e Mauro Moretti, assessore al turismo di Padenghe.
Il nuovo presidente inizia il suo mandato all'insegna dell’ottimismo, annunciando che “cercherà di ripristinare in primis i rapporti tra tutti, pubblici e privati, di trovare partner nuovi, ma soprattutto di proseguire con quelli come Visit Brescia e Regione che ci sostengono: per il brand Garda da sempre in crescita”. Girardi è già al lavoro con il suo staff, dato che questo è il momento dell’anno più strategico per la promozione. "Non c’è tempo da perdere - aggiunge - nei prossimi giorni riunirò la giunta per partire con un programma ben preciso, partecipare a fiere e preparare materiale divulgativo digitale e cartaceo. Organizzerò a breve anche un’assemblea aperta a tutte le cariche istituzionali e private del Garda lombardo, indispensabile per poter lavorare in sinergia. Lavorerò anche all'idea di nuove forme giuridiche, ma solo e sempre con apporti professionali”.
Filippo Gavazzoni, vicepresidente della Comunità del Garda, interviene in merito all'apertura nei giorni scorsi della galleria Adige-Garda.
Con la presente intendo rimarcare, ancora una volta, la posizione della Comunità del Garda in merito all'attivazione della Galleria Adige Garda. Questo comunicato si rende necessario in quanto credo si sia ormai oltrepassato il limite varie volte, attraverso commenti e posizioni ideologiche irricevibili e offensive, pubblicate sui social, da alcune persone che, evidentemente, non conoscono come funziona questo sistema idraulico né i motivi per cui è stato realizzato.
E quindi mio dovere chiarire ancora una volta quale sia la funzione di questo sistema (scolmatore), ovvero salvare persone, garantendo loro l'incolumità in caso di piene potenzialmente distruttive del Fiume Adige. L'apertura della Galleria Adige Garda risulta quindi essere "l'estrema ratio" nel momento in cui il fiume, sorpassando determinati limiti idrometrici sanciti nell'accordo interregionale vigente di utilizzo siglato del 2002, in concomitanza di condizioni meteo particolarmente avverse, rischia di mettere in pericolo l'incolumità delle persone.
È evidente quindi che la Comunità del Garda non può che essere a favore dell'apertura di detta galleria, quando vi siano però i presupposti sopracitati, che non sono quindi solo discrezionali, ma seguono quella procedura basata sull'accordo di utilizzo sopra citato. Ricordo inoltre che, rispetto la modalità di apertura indicata nell'accordo interregionale di utilizzo del 2002, è stata utilizzata l’esperienza condotta dal Genio Civile di Verona da parte dell’allora dirigente ing. Federico Menna che ha gestito la galleria durante la piena del 1966.
Proprio in quei periodi il Fiume Adige raggiunse livelli e portate che superarono anche quelle distruttive di fine '800, con la differenza però, rispetto ad allora, che l'attivazione della Galleria Adige Garda fu in grado di ridurne drasticamente l'impatto sulla città ed il Polesine, salvandole entrambe. Questo per ribadire che la città di Verona ed i territori a sud di essa, risultano già protetti proprio dall'attivazione di questo sistema idraulico e dall'accordo interregionale che ne disciplina l'apertura e chiusura.
Una volta terminata l'emergenza e scongiurati quindi i pericoli per Verona e tutti i territori interessati, rimane la questione Lago di Garda che, in virtù proprio di questa galleria, diventa di fatto quando in emergenza un enorme ed efficiente bacino di laminazione (espansione), di cui oggi tanto si parla. Il lago di Garda però è anche un ecosistema, un habitat e una riserva d'acqua idro-potabile, la più importante e strategica d'Italia e vitale per molti comuni gardesani che attingono ad essa per approvvigionamento idrico potabile.
Quindi credo sia doveroso, rispettando la corretta scala di priorità, in cui la vita umana ovviamente ed indiscutibilmente viene per prima, valutare anche definitivamente e una volta per tutte, quali siano gli impatti di queste immissioni nel Lago di Garda, senza che una cosa pregiudichi l'altra. Questo al fine di poter definire cosa succede nel breve, medio e lungo termine nel Garda e per poter affrontare, di conseguenza e con rigore scientifico soprattutto, eventuali azioni di mitigazione, in caso doverose.
Mi auguro che le future attivazioni della Galleria Adige Garda risultino più chiare ed indiscutibili, rispetto la precedente del 31 ottobre scorso. Ritengo inoltre doveroso che, come già espresso nel Contratto di Lago sottoscritto da tutti i sindaci gardesani nel 2019, vi sia un rappresentante della Comunità del Garda all'interno della cabina di regia della Galleria. Questo rappresentante non avrà ovviamente una funzione decisionale (se aprire o meno) in quanto questa deve essere presa e assunta da tecnici specializzati e soprattutto titolati, ma piuttosto di informazione e collegamento diretto con i sindaci dei territori gardesani, potendo così comunicare direttamente modalità e tempistiche dell'attivazione. Non é più accettabile infatti che i sindaci gardesani non siano messi preventivamente al corrente, dagli organi competenti, rispetto ciò che coinvolge i territori da loro amministrati.
Il Lago di Garda si sacrifica quando serve per una nobile causa e di questo siamo fieri; va quindi portato il massimo rispetto e la massima attenzione a questo territorio e si chiede alle istituzioni sovracomunali la massima attenzione e collaborazione in tal senso. Rimango a disposizione per qualsiasi delucidazione.
Assessore Comune di Peschiera del Garda
Vice Presidente Comunità del Garda
dott. Filippo Gavazzoni
L'ASST Garda prosegue nel processo di digitalizzazione e lancia l’APP che favorisce il dialogo con i cittadini e fornirà informazioni in tempo reale sullo stato dei servizi.
L’APP ASST Garda è disponibile offrendo uno strumento che intende migliorare la relazione tra il pubblico e gli addetti, in particolare tra pazienti, accompagnatori e operatori sanitari del Pronto soccorso.
Grazie all’APP ASST Garda, ad esempio, si può visualizzare lo stato di affollamento del Pronto Soccorso di tutti e tre Presidi Ospedalieri, sapere come raggiungerli grazie al collegamento al sistema di navigazione, controllare in tempo reale sui dispositivi mobili (cellulari o tablet) lo stato della propria chiamata, nelle sue varie fasi (codice d’urgenza, tempo medio di attesa), verificare la propria situazione, nel percorso in PS, dall’ingresso fino alla dimissione con la possibilità di condividere con accompagnatori/caregiver. L’identificazione dell’assistito si otterrà esclusivamente tramite il numero/codice presente sul verbale di triage che conferma l’accesso al Pronto Soccorso per garantirne la Privacy e la sicurezza.
“Con l’esperienza Covid abbiamo capito l’importanza di rispondere maggiormente alle esigenze dei cittadini. L’innovazione dei processi di accoglienza nel Pronto Soccorso ne rappresenta il primo passo – commenta Anna Gerola, Commissario Straordinario dell’ASST Garda -. Spesso in Pronto Soccorso arrivano persone fragili, e gli accompagnatori/caregiver desiderano rimanere informati in tempo reale sul percorso di presa in carico del proprio caro”.
L’APP mobile ASST Garda per smartphone e tablet è disponibile sia per i dispositivi Android che iOS e sarà scaricabile sui “market” di entrambe le piattaforme.
Grande serata per l'iniziativa "Cantata della natura. Dalla Franciacorta un inno alla bellezza e all'armonia". Nella suggestiva scenografia della Carpenteria Belleri di Cazzago San Martino, una fabbrica trasformata per l'occasione in un grande teatro, si è tenuto uno straordinario concerto e una mostra d'arte a conclusione di un'iniziativa che ha visto il coinvolgimento di numerose grandi imprese della Franciacorta. Ad esibirsi l'orchestra Filarmonica italiana diretta da Domenico Capasso per soprano, coro maschile, pianoforte orchestra. Sempre all'interno della fabbrica, liberata per un giorno dalle attrezzature e dai macchinari che sono stati spostati e sono stati trasformati di fatto in scenografie, anche una mostra di installazioni artistiche legate al tema del ferro e non soltanto. Oltre cinquecento gli spettatori, alla fine entusiasti. Davvero un grande esempio di organizzazione, di arte, di lavoro armonizzate insieme grazie alla visione illuminata di numerosi imprenditori del territorio. Una provincia che può veramente essere considerata… capitale della cultura!
Maria Paola Pasini
Il Comune di Riva del Garda propone AttivaMente, un bonus-giovani per attività sportive, culturali, ricreative, aggregative e formative.
Dopo l’emergenza sanitaria causata dalla pandemia di covid-19 l’amministrazione comunale aveva messo in atto numerose iniziative a sostegno delle categorie della cittadinanza più colpite, tra cui «Re… start», progetto rivolto ai giovani residenti nel Comune in età scolare, con cui abbattere i costi per lo sport e lo studio della musica. Attivato nel 2021 e rinnovato l’anno successivo, il bonus è ora riproposto con alcune novità, con l’obiettivo di contrastare la povertà educativa e l’isolamento sociale delle giovani generazioni; sostenere le attività sportive, ricreative, culturali e sociali in ambito associazionistico al fine recuperare momenti ricreativi, di formazione e aggregazione per i giovani; promuovere l’offerta diversificata delle attività sportive e l’esercizio di quelle poco praticate; sensibilizzare l’attenzione dei giovani al territorio e al patrimonio culturale e ambientale, nonché favorire la pratica sportiva all’aperto per una cultura dello sport “eco-sostenibile”; favorire l’inclusione sociale attraverso lo sport e la cultura.
«Re… start è stato molto gradito - spiega la vicesindaca e assessora alle politiche sociali Silvia Betta - ed è opinione unanime che sia stato efficace. Ma gli effetti della pandemia sono ancora presenti, in particolare tra i giovani tra i quali, come sappiamo, si registra purtroppo un preoccupante disagio psicologico ed emotivo e un impoverimento delle competenze sociali. Per questo abbiamo deciso di riproporre, con caratteristiche perfezionate, un nuovo buono giovani che abbiamo chiamato AttivaMente, quale azione positiva a favore dei giovani e delle loro famiglie per prevenire i fenomeni di disagio sociale e per favorire lo sviluppo delle potenzialità personali e del benessere e della qualità della vita dei giovani».
Una novità: le associazioni sportive e culturali per cui è possibile chiedere il bonus non sono più limitate al territorio comunale. L’importo massimo concesso è di 100 euro; il costo per il Comune di Riva del Garda è stimato in 150 mila euro. «Re… start», in relazione all’emergenza sanitaria, era stato possibile finanziarlo con l’avanzo di amministrazione; AttivaMente è finanziato dal Comune di Riva del Garda in modo canonico con risorse proprie.
Tutte le informazioni necessarie e la modulistica richiesta sono disponibili sul sito del Comune di Riva del Garda (www.comune.rivadelgarda.tn.it) nella sezione Aree tematiche (in alto a destra nella home page), seguendo il percorso «Politiche sociali abitative e pari opportunità», «AttivaMente23».
A partire dal 22 ottobre e con un concerto al mese fino al 5 maggio, presso il santuario Valverde di Rezzato si svolgerà il primo festival organistico internazionale dedicato alla memoria della signora Silvana Tirini Bonometti, a cui si deve il restauro del prezioso organo settecentesco.
L'evento è stato presentato in una conferenza stampa presso la sede della OMR (Officine Meccaniche Rezzatesi) cui erano presenti i figli della signora Silvana, scomparsa nel 2020, l'assessora alla Cultura Elena Bonometti, il parroco di Rezzato don Stefano Bertoni, il rettore del santuario don Gino Regonaschi e il direttore artistico del festival Giorgio Benati.
Il Festival Internazionale d'Organo è dedicato alla rezzatese Silvana Tirini Bonometti perché fu proprio lei nel 2001 a volere e finanziare integralmente il restauro del pregevole organo Bonatti del 1713 in modo da renderlo ancora funzionante e godibile all’intera comunità rezzatese e agli estimatori. Il lavoro di restauro fu allora condotto dalla bottega organaria di Giorgio Carli.
È risaputo che uno strumento musicale ha bisogno di essere continuamente suonato per mantenere le sue qualità foniche e tecniche. Ecco perché Tiziana, Marco e Franco Bonometti, figli di Silvana e titolari della OMR, la prestigiosa ditta rezzatese dell’automotive, hanno voluto promuovere un ciclo di concerti: la musica contribuirà a conservare le preziose peculiarità timbriche dell'organo, ma nel contempo manterrà vivo il ricordo della loro amatissima mamma, che in tempo di guerra si era sposata proprio al santuario, continuando poi a frequentarlo assiduamente per tutta la vita.
Il primo concerto è in calendario per domenica 22 ottobre alle 18:30 con Lorenzo Ghielmi. Seguiranno i concerti di Enrico Viccardi il 19 novembre alle 17:30, Paolo Bottini il 17 dicembre alle 17:30, Ana Marija Krajnc il 21 gennaio alle 17:30, Luciano Carbone con il soprano Eleonora Mingardi il 25 febbraio alle 17:30, Enzo Pedretti con Emanuele Maffullo all'oboe il 17 marzo alle 17:30, Susanna Soffiantini il 14 aprile alle 18:30 e infine Tom Coopman il 5 maggio alle 18:30. Tutti gli appuntamenti sono affidati a musicisti di chiara fama e si terranno di domenica pomeriggio, dopo la messa pomeridiana. Nel programma di ogni esibizione verrà inserito un pezzo mariano per celebrare il luogo sacro.
Al pubblico viene dunque offerto un connubio di cultura e spiritualità in un luogo tra i più amati dai rezzatesi per il suo valore storico-artistico, ma anche religioso, grazie a questo festival che ci si augura possa conoscere numerose edizioni di successo.