Ultima ora
Il futuro del turismo nei borghi è già ravvisabile nei cambiamenti globali in atto.Il turismo dei borghi è un argomento di grande attualità anche per la Valsabbia e il Garda.
L'emergenza ambientale, la capillarità della comunicazione online e la trasformazione del lavoratore in nomade digitale, pongono nuove sfide agli Amministratori di borghi, nonché inedite opportunità di crescita e di visibilità.
La missione turistica alla quale i primi cittadini sono chiamati oggi è una riconversione delle offerte e dei servizi capace di incontrare le nuove esigenze del turista esperienziale, ma anche del nomade digitale, in un'ottica di sviluppo sostenibile. Un'occasione che costituisce a tutti gli effetti un moltiplicatore di vantaggi per tutti gli attori coinvolti nel settore turistico: è il caso di farsi trovare pronti, mettendo in campo azioni concrete per rispondere con immediatezza alle nuove richieste e generare al contempo ricchezza e lavoro, preparando di pari passo le comunità ad una cultura dell’ospitalità.
LE TENDENZE DEL TURISMO NEI BORGHI DAL 2017 AL 2020
Da un'analisi fatta da ilborghista, i numeri parlano chiaro: il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo proclamava già il 2017 come l’anno dei borghi, registrando il 36% dell’afflusso turistico totale italiano, con un trend in costante crescita del 3% annuo per il 2018 e il 2019.
Sebbene nel 2020 il settore del turismo abbia subito un grave arresto nel trimestre marzo-maggio a causa della pandemia da Covid-19, le rilevazioni ISTAT sul Movimento Turistico in Italia (gennaio – settembre 2020, p.5) hanno registrato un incremento del +6,5% rispetto al 2019 nell'estate 2020, a favore soprattutto delle destinazioni «meno consuete, presumibilmente meno affollate e con una più ampia ricettività di tipo extra-alberghiero (agriturismi, open air, ecc.) a discapito delle destinazioni estive più tradizionali, ossia le località balneari e le grandi città, solitamente caratterizzate da un maggior affollamento» (ibidem).
IL TURISMO CHILOMETRICO NEI BORGHI: IL NUOVO TREND DEI GIOVANI
I turisti mossi dal desiderio di scoprire storia e tradizioni legate ai borghi, sono gli stessi che si dimostrano attenti ad un turismo sostenibile e rispettoso dell’ambiente in cui le comunità ospitanti sono immerse.
Parliamo dei giovani, sempre più consapevoli dei rischi che la crisi ambientale in atto comporta: difatti, le loro mete di viaggio si corredano di mezzi di trasporto a basso impatto ambientale, di scelte culinarie all’insegna di prodotti a km 0 e di acquisti consapevoli orientati al sostentamento dell’artigianato locale.
Un uso ottimale delle risorse ambientali, il rispetto dell’identità socio-culturale delle comunità ospitanti e la rinascita dell’artigianato e delle tradizioni locali sono, oggi, possibili.
BORGHI ITALIANI: LE METE IDEALI DEI NOMADI DIGITALI
Si stima che entro il 2035 i nomadi digitali - ovvero coloro che scelgono di lavorare da remoto in modalità smart-working - saranno oltre un miliardo.
Il loro periodo di permanenza in un determinato luogo potrà variare da una settimana a un intero anno, desiderosi di immergersi nella vita quotidiana delle più disparate comunità, all’insegna del viaggio come stile di vita.
Si tratta di persone con un background socio-culturale ricchissimo, protese verso quella diversità socio-culturale che può costituire un vero e proprio motore propulsore per le piccole comunità locali, dove spesso manca la consapevolezza della propria unicità quale ricchezza. In questo senso, il punto di vista “esterno” di un visitatore esperienziale di media permanenza, quasi una sorta di antropologo profano, è in grado di colmare il gap che allontana i borghi dal circolo virtuoso del turismo lento e sostenibile.
UNA PIATTAFORMA DEDICATA AI BORGHI NELL’ERA DELLO SLOW TOURISM: IL BORGHISTA
La piattaforma il borghista si presenta come volano per la ripartenza e l'innovazione dei borghi, incontrando da un lato le esigenze di Amministratori desiderosi di mostrare l'offerta del proprio Comune ed inserirla nel circolo virtuoso dello slow tourism, dall’altro le necessità di artigiani, ristoratori, albergatori e commercianti di ritagliarsi uno spazio sul web agli occhi del proprio potenziale bacino di utenza.
Ciascuno degli stakeholders de il borghista ha delle credenziali di accesso ad una propria Area Riservata che gestisce autonomamente, arricchendola a piacimento di contenuti e aggiornandola con eventi in tempo reale.
Si tratta di uno spazio digitale unico nel suo genere, capace di preparare tanto i portatori di interesse del settore turistico quanto le stesse comunità ospitanti, ad accogliere nel modo più appropriato possibile i nuovi profili turistici che si vanno delineando, ovvero quello del turista di borghi e quello del nomade digitale.
CLUSTER DI BORGHI: LA NUOVA FRONTIERA DEL TURISMO POST-COVID
Un aspetto da non sottovalutare è che i borghi che confinano tra loro e condividono zone contigue di rilevanza paesaggistica, archeologica e culturale, possono creare dei veri e propri cluster strategici di attrazione turistica, in grado di trattenere i visitatori per più giorni nel proprio territorio, a beneficio dell'economia locale e a discapito del temuto "turismo mordi e fuggi".
I borghi e le loro attività, riunendosi e ponendosi un obiettivo comune, possono aspirare ad equiparare l’offerta turistica che è capace di sostenere un grande agglomerato cittadino, conservando tutti i vantaggi della lontananza dal caos metropolitano che solo i piccoli borghi sono capaci di offrire, e mostrando al contempo al mondo intero il proprio pregevole patrimonio culturale, storico e ambientale.
Ma soprattutto, i cluster di borghi possono costituire una concreta risorsa per risollevare l’economia e le sorti dei piccoli e medi Comuni e delle loro attività, ancor più all'indomani della pandemia da Covid-19.
Nei primi mesi del 2021 sono riprese le attività di “Smart School”, progetto avviato da Fondazione Comunità Bresciana e dall’impresa sociale Con i bambini e sostenuto da un partenariato comprendente 41 soggetti pubblici e di privato sociale (capofila Il Calabrone Società cooperativa sociale Onlus) appartenenti, in particolare, a Bassa Bresciana Centrale, Valle Trompia, Valle Sabbia.
Il gruppo di lavoro valsabbino di Smart School, costituito dalla Cooperativa Sociale Area e dalla Comunità Montana di Valle Sabbia, propone per i prossimi mesi un ciclo di corsi di formazione per il benessere della comunità scolastica. L’obiettivo generale è quello di stimolare un cambiamento culturale nel contesto locale al fine di contrastare la dispersione scolastica nella fascia d'età 11-17 anni e di promuovere il benessere e la crescita armonica dei minori, con attenzione anche alle nuove sfide poste dalla pandemia.
In questa prospettiva, dal mese di marzo, saranno attivate alcune proposte formative per insegnanti della scuola secondaria di 1°e 2°grado, in collaborazione con la cooperativa Curiosarte.
In particolare, sono previsti i seguenti appuntamenti:
- La scuola ai tempi della pandemia (Giovedì 11 - 18 marzo 2021)
- Comunicazione, assertività, progettazione (Venerdì 12 - 19 marzo e 9 aprile 2021)
- L’atto creativo Altre prospettive per apprendere (Martedì 13 - 20 - 27 aprile 2021)
Partendo da una riflessione sulle sfide dell’attività scolastica al tempo della pandemia, l’itinerario formativo si sofferma sulle dinamiche relazionali e sui contenuti delle relazioni improntate alle regole dell'assertività. Si approfondisce poi il potenziale dell'atto creativo inteso come pensiero originale e divergente dai modelli esistenti. Non solo nell'arte, ma in tutte le materie scolastiche, pensare e agire in modo creativo significa fornire nuovi e più fluidi strumenti per l'apprendimento, innalzare il grado di soddisfazione e diminuire il livello di stress.
Sempre dal mese di marzo, saranno avviati alcuni percorsi formativi per i genitori degli alunni della scuola secondaria di 1°e 2°grado, in collaborazione con Residenza Idra.
Sono previsti i seguenti incontri:
- Teatro per stare bene con sé (Sabato 6 - 13 - 20 - 27 marzo 2021)
- Rilassamento e autoipnosi (Lunedì 8 - 15 - 22 marzo 2021)
- Capire gli adolescenti oggi. Compiti evolutivi, sfide e risorse (Martedì 9 - 16 marzo 2021)
L’itinerario formativo aiuta a riflettere sui compiti che sono chiamati ad affrontare pre-adolescenti ed adolescenti nella complessità del momento attuale, al fine di comprenderli e supportarli nel loro percorso di crescita. Nello specifico, viene approfondito il tema delle emozioni e della loro gestione. L’avvento della pandemia ha, infatti, moltiplicato tensioni ed emozioni che, se non rielaborate tendono a sedimentarsi fino a diventare patologiche. Imparare a riconoscerle, soprattutto in situazioni di stress, aiuta a mantenere relazioni positive. Per farlo, sono utili alcune tecniche che saranno sperimentate con l’aiuto di esperti, quali improvvisazione teatrale e role playing, tecniche di rilassamento e per lo sviluppo della consapevolezza di sé, improvvisazione teatrale.
La cooperativa sociale valsabbina con sede a Barghe promuove la vendita benefica il cui ricavato servirà a finanziare terapie specializzate con bambini e adolescenti affetti da autismo.
In attesa della Pasqua, Co.Ge.S.S. gioca d’anticipo e invita a prenotare colombe artigianali e ovetti di cioccolata per raccogliere fondi da destinare a progetti benefici. La colomba da 500 grammi viene venduta a 18 euro, mentre quella da 750 a 25. Le colombe sono realizzate in collaborazione con “Il forno” di Pietro Freddi. Per un sacchetto da 200 grammi di ovetti viene invece richiesto un contributo di 5 euro. Esiste anche la promozione colomba da 500 grammi più due confezioni di ovetti a 25 euro in totale.
Per informazioni e prenotazioni chiamare Marcela (345.7611980), Marianne (342.7789197), Francesco (344.1472657) e Lara (345.4197897). Per conoscere meglio la cooperativa e i progetti Spazio A, dedicati all’autismo, www.lnx.coopcogess.org/spazioa.
Il centro commerciale Freccia Rossa da martedì 2 marzo ospiterà uno degli Hub Vaccinali predisposti dall’ASST Spedali Civili di Brescia per condurre la campagna di vaccinazione anti-COVID 19.
Per l’occasione, uno spazio di circa 1.200 mq al primo piano della galleria è stato trasformato e adeguatamente allestito con varchi di ingresso e uscita separati, banchi reception e aree attesa pre-e post somministrazione, cabine riservate per la vaccinazione, locali di servizio per il personale medico e la preparazione dei farmaci. Il servizio sarà attivo 7 giorni su 7 secondo l’ordine di priorità stabilito dal Piano strategico per la vaccinazione anti-COVID 19 e il calendario stimato da Regione Lombardia.
“L’offerta di ospitare il punto di vaccinazione temporaneo all’interno di Freccia Rossa nasce dalla volontà di sostenere Brescia, le Istituzioni Sanitarie e quelle Locali, assicurando ai cittadini un luogo confortevole e facilmente raggiungibile da tutta la provincia. In quest’ottica e con l’obiettivo di renderci utili alla comunità, abbiamo ritenuto opportuno proporre l’utilizzo, a titolo gratuito, di alcuni dei nostri spazi attualmente non utilizzati, anche se oggetto di lavori di rinnovo nei prossimi mesi,” spiegano Mario Bertolotti, partner e country head di Resolute Asset Management Italy e Paolo Nannini, amministratore delegato di Freccia Rossa Shopping Centre SpA.
L’iniziativa, fortemente voluta dalla nuova proprietà del centro commerciale e accolta positivamente dalle Istituzioni, non modificherà nè rallenterà il piano di rilancio di Freccia Rossa i cui lavori di restyling hanno preso il via lo scorso novembre.
“L’ASST Spedai Civili di Brescia, da più di un anno impegnata a fronteggiare l’emergenza sanitaria, sta progressivamente ampliando la sua capacità di offerta vaccinale, – spiega il Direttore Generale della ASST, Massimo Lombardo – per poter raggiungere in tempi brevi un grado di copertura più ampio possibile. Ci auguriamo che questa collaborazione tra pubblico e privato, possibile anche grazie al contributo di AiutiAMObrescia, che ha fornito gli arredi le dotazioni informatiche per la sede vaccinale, possa essere un modello e un esempio anche in altre realtà.”
Il centro commerciale gode di una posizione strategica e funzionale alle operazioni vaccinali: situato a pochi passi dal cuore di Brescia, Freccia Rossa si trova in prossimità della Stazione FS e della Stazione dei pullman da cui transitano tutte le linee di trasporto pubblico.
La logistica e le fasi di gestione degli assistiti saranno supportate dalla Protezione Civile e coordinate da Antonio Bazzani, Consigliere Delegato alla Protezione Civile della Provincia di Brescia: “Siamo orgogliosi di dare il nostro contributo, soprattutto ora che la situazione epidemiologica nel nostro territorio è purtroppo tornata critica. Il nostro obiettivo sarà agevolare le operazioni vaccinali facilitando le fasi di accoglienza e uscita degli assistiti.”
Il Comune di Brescia ha accettato senza esitazione la proposta di Freccia Rossa, sottolineando quanto la collaborazione tra le realtà territoriali sia fondamentale per una veloce ripresa. "Ringrazio il nuovo staff di Freccia Rossa per la disponibilità messa in campo: non scontata, non dovuta. Un gesto concreto di vicinanza alla nostra comunità,” commenta l’assessore al Marketing Urbano Valter Muchetti. “I problemi si superano più facilmente se si affrontano insieme. Andiamo avanti certi che verranno tempi migliori.”
Si è tenuta nei giorni scorsi l'assemblea della Comunità del Garda. Pubblichiamo la relazione della presidente On. Maristella Gelmini, oggi ministro per gli affari regionali.
Un saluto ed un ringraziamento a tutti voi Sindaci e, in particolare, a Cristina Santi di Riva del Garda, Maria Orietta Gaiulli di Peschiera del Garda, Luca Sebastiano di Lazise e Battista Girardi di Tremosine sul Garda che sono rientrati in Comunità in questo anno 2021.
1. Il ricordo del Presidente onorario Aventino Frau ad un anno dalla scomparsa
Circa un anno fa, il 12 marzo, Aventino Frau ci ha lasciato. Ritengo inutile ricordare quanto sia stato importante per lo sviluppo del Garda e della Comunità del Garda.
Il 10 ottobre scorso a Salò in un incontro molto partecipato, amministratori, studiosi, cittadini hanno approfondito la sua opera e ricordato le tante battaglie politiche di cui è stato protagonista. Prossimamente, ad iniziativa, e spese della moglie Giovanna, saranno pubblicati gli atti del convegno nella collana della Comunità del Garda “Civiltà Gardesana”.
Voglio comunicare infine che la signora Giovanna ha voluto donare alla Comunità del Garda un importante e prestigioso volume regalato ad Aventino da Giulio Andreotti in persona e riguardante Roma, la capitale d’Italia, a testimonianza dei rapporti che lo legano non solo al suo lago, ma anche a Roma.
2. Il Garda e la pandemia; riposizionamento, riqualificazione, sostenibilità: un nuovo turismo per il lago, all’insegna dell’unitarietà
In quest’ultimo anno i tanti problemi, sanitari ed economici, connessi alla diffusione del COVID 19 hanno evidenziato la fragilità di un’area come quella del Garda che si basa su una mono economia.
È pertanto necessario riposizionare l’offerta turistica gardesana, riqualificandola, investendo in un turismo di prossimità che abbia come stella polare la sostenibilità ambientale, la rivalutazione dell’entroterra ed il prolungamento della stagione all’insegna di cultura, termalismo, escursionismo, attività sportive.
È necessario pertanto che anche e soprattutto in tema turistico il Garda sia unito e si presenti in Italia, Europa e nel mondo con una voce sola.
3. Allargamento della base associativa della Comunità con le recenti riadesioni di Riva del Garda e Peschiera del Garda
Fin da quando nell’ottobre del 2015 sono stata eletta Presidente della Comunità del Garda ho cercato di riportare nella casa comunitaria i comuni che negli anni ne erano usciti. Proprio perché solo un Garda coeso può affrontare e risolvere i maggiori problemi dell’intero territorio.
Riscontro con soddisfazione che sono riuscita nell’intento. Nel corso di questi ultimi anni hanno riaderito alla Comunità i Comuni di: Sirmione, Desenzano del Garda, Lonato sul Garda, Valeggio sul Mincio, Riva del Garda, Peschiera del Garda, l’Unione dei Comuni della Valtenesi, e Lazise e Tremosine sul Garda proprio in questi giorni hanno manifestato l’intenzione di riaderire.
Ritengo questo un fatto politico importante, proprio per la maggiore autorevolezza che ne deriva all’Ente comunitario.
Come promesso negli anni scorsi, uno dei primi compiti del Consiglio Direttivo, alla luce della completa riadesione dei Comuni gardesani, sarà quello di proporre all’Assemblea una riduzione delle quote associative annue.
4. Riqualificazione del sistema di depurazione e collettazione del lago: situazione in atto e prospettive
Questo è l’argomento che mi ha maggiormente impegnato in questi anni in quanto trattasi della salvaguardia e della tutela della risorsa idrica gardesana, strategica per il futuro, non solo delle Regioni e Provincie gardesane, ma dell’Italia e dell’Europa.
Nella documentazione inviatavi, trovate l’ultimo verbale della Cabina di Regia, di cui come ATS Garda Ambiente facciamo parte insieme a Ministero, Regioni e ATO, nonché una mia lettera inviata ai giornali ed alle istituzioni. L’intervento di riqualificazione è urgente e assolutamente prioritario per l’ambiente e per l’economia benacense.
Abbiamo agito avendo come pilastri tre obiettivi fondamentali:
a. Dismissione condotte sublacuali
b. Esigenza di una progettazione unitaria
c. Evitare che il Garda sia corpo ricettore.
Il nostro impegno continuerà in tal senso mediante l’ATS Garda Ambiente che abbiamo appositamente costituito e la cui assemblea, come sapete, si terrà sabato prossimo.
A tal proposito consentitemi di ringraziare il Presidente uscente Giovanni Peretti, i componenti il Comitato di Gestione Patrizia Avanzini, Davide Benedetti, Giampiero Cipani, Filippo Gavazzoni. I Presidenti di AGS (Azienda Gardesana Servizi – Angelo Cresco) e Garda Uno (Mario Bocchio), nonché i vertici di ATO Brescia (Aldo Boifava), ATO Verona (Bruno Fanton) e Acque Bresciane (Gianluca Del Barba).
Non mi soffermo oltre, in quanto sabato prossimo nell’Assemblea dell’ATS l’argomento verrà sviscerato sia in termini tecnici che politici.
5. Contratto di lago, regolazione dei livelli, scolmatore Adige-Garda
Questo importante strumento, che nell’ottobre del 2019 a Peschiera del Garda è stato sottoscritto da tutti i Sindaci, ha come obiettivo la gestione unitaria delle acque gardesane, sia sotto gli aspetti qualitativi che quantitativi (regolazione dei livelli).
In questo anno si è molto lavorato anche grazie al contributo dei Sindaci nominati dall’Assemblea per questa iniziativa, che ricordo sono Gianni Morandi (Sindaco Nago Torbole), Stefano Nicotra (Sindaco Torri del Benaco), Maurizio Ferrari (delegato del Sindaco di Sirmione), Marcello Chincarini (delegato del Sindaco di Malcesine). Sugli aspetti tecnici riferiti in particolare alle concrete iniziative riguardanti la Galleria/Scolmatore Adige-Garda, la sanificazione dei natanti, la riqualificazione dei canneti, le problematiche dell’ittiofauna, etc., l’Assessore Filippo Gavazzoni di Peschiera del Garda, che molto ringrazio per il suo impegno, potrà poi intervenire.
6. Mobilità di residenti ed ospiti: un nuovo sistema, più sostenibile ed efficiente
Il secondo grande problema che il Garda deve con forza, coesione e priorità affrontare, dopo quello della depurazione, riguarda la realizzazione di un progetto che preveda in futuro una nuova mobilità di residenti e turisti.
Un nuovo modo di muoversi che integri la mobilità su gomma con quella su ferro e acqua previlegiando quest’ultima.
Proprio recentemente abbiamo visto come le frane sulle strade gardesane compromettano e pregiudichino la vita lavorativa, le attività turistiche e gli spostamenti in generale, recando un grave danno al territorio.
In particolare, in occasione della recente frana tra Malcesine e Nago Torbole devo vivamente ringraziare la Gestione Governativa Navigazione Laghi, nelle persone dell’avv. Alessandro Acquafredda, direttore generale, e dell’ing. Lorenzo Belloi direttore esercizio Navigazione lago di Garda, i quali tempestivamente hanno attivato servizi alternativi di traghetto, alleviando sensibilmente il disagio dei lavoratori e degli studenti.
Ho definito tale avveniristico progetto come la “metropolitana del Garda”, che sarà nei prossimi anni uno degli obiettivi della Comunità.
7. Potenziamento del Nucleo navale Guardia Costiera del Garda e aggiornamenti della legge interregionale vigente sulla navigazione da diporto.
Su questo argomento non mi dilungo molto in quanto vi è stata inviata per tempo la relazione sull’attività operativa svolta dalla Guardia Costiera nel 2020 e sarà oggetto del prossimo punto all’ordine del giorno.
Ringrazio soltanto tutti i militari del Nucleo Mezzi Navali Guardia Costiera Lago di Garda ed in particolare il Comandante Capitano di Corvetta Antonello Ragadale.
8. Salute e sanità del lago: un presidio socio-sanitario territoriale (PRESST) per il Garda bresciano
Mai come in questo periodo l’argomento salute e sanità per il nostro lago è attuale, ecco perché ritengo che l’istituzione di un presidio socio-sanitario territoriale (PRESST) per il Garda bresciano non riguardi solo Salò, ma l’intero Garda e che la Comunità debba impegnarsi in tal senso.
Il sindaco di Salò Giampiero Cipani poi interverrà sull’argomento.
9. Il portale www.lagodigarda.it
Il dominio www.lagodigarda.it è un bene immateriale di Vostra proprietà che negli ultimi tempi è stato oggetto di dibattito, cessione di utilizzo a vantaggio del comparto turistico ed in particolare dell’Ente Garda Unico.
Voglio qui ribadire l’importanza strategica di tale strumento e compito nostro è quello di utilizzarlo al meglio per lo sviluppo e i servizi dell’intero territorio.
Con Marco Benedetti, presidente di Garda Unico avremo modo di approfondire e valorizzare al meglio il portale.
10. La Rassegna “Suoni e Sapori del Garda” giunta alla nona edizione
Nonostante la pandemia anche nello scorso anno 2020 l’iniziativa si è svolta, con successo di pubblico.
Ringrazio l’ing. Gianpietro Seresina, coordinatore del progetto, il quale se ritiene potrà poi intervenire sull’argomento.
Un plauso infine al direttore artistico M° Serafino Tedesi.
OSSERVAZIONI FINALI
Ora l’Assemblea procederà con la trattazione dei successivi punti all’Ordine del Giorno e in particolare all’elezione degli organi della Comunità del Garda, presidente e Consiglio Direttivo.
Ho accolto l’invito rivoltomi da più parti a rinnovare la mia disponibilità ad essere rieletta e proprio allo scopo di evitare ogni condizionamento e lasciarvi liberi nell’esercizio del vostro voto, io tra poco abbandonerò la riunione, lasciando la gestione dell’Assemblea al Segretario Generale dott. Pierlucio Ceresa.
Infine, desidero congedarmi ricordando un altro importante obiettivo raggiunto: il pareggio di bilancio, anzi, l’avanzo fin dall’esercizio 2019.
Grazie per l’attenzione.
Il Presidente della Provincia di Brescia, Samuele Alghisi, dopo l'appello dei giorni scorsi a Governo e Regione, oggi scrive a Guido Bertolaso, attuale consulente per il piano vaccinale della Lombardia, affinché su tutto il territorio bresciano sia dirottato il maggior numero di vaccini.
"In questo momento di particolare criticità - ha dichiarato Alghisi - dove tutti i numeri ci pongono al primo posto per indice di contagiosità, dove si registra un'alta saturazione delle terapie intensive, ora non è più necessario, ma è diventato urgente concentrare su tutto il territorio bresciano, e non solo in qualche comune limitrofo, tutte le vaccinazioni. Se i dati sono realistici tutta la provincia è una situazione critica e non possiamo permettere che Brescia riviva quei drammatici momenti che lo scorso anno l'hanno resa la più colpita dalla pandemia a livello nazionale".
Alghisi sottolinea come tutte le zone del bresciano siano già organizzate in hub vaccinali pronti ad accogliere la popolazione, grazie anche all'impegno e al costante lavoro dei sindaci, di nuovo spaventati e allarmati oggi, come un anno fa.
"Bisogna partire immediatamente con un piano di vaccinazione a tappeto. Solo questo potrà consentirci di tornare a livelli accettabili. Qualche giorno fa, insieme al sindaco Del Bono, ho scritto una lettera ad Ats e ASST, chiedendo alle autorità sanitarie di fornire il prima possibile dati precisi riguardo alla campagna vaccinale e al numero di contagi. Ora il mio appello va dritto a Bertolaso. Abbiamo superato il muro dei 1000 contagi. Abbiamo bisogno che tutti i vaccini siano dirottati sul bresciano. Il prima possibile, come avevo già chiesto a Governo e Regione. Brescia è di nuovo in affanno. Che diventi la priorità di tutte le Istituzioni coinvolte".
Micro, piccole e medie imprese di Manerba del Garda potranno beneficiare di un nuovo contributo straordinario finalizzato al mantenimento e rilancio delle attività nel periodo di emergenza sanitariada Covid-19. L’intervento, per una somma complessiva di oltre 58 mila Euro, interesserà in particolar modo le realtà operanti nella filiera turismo, commercio e ricettività, ma anche le imprese artigiane colpite dalla recente crisi economica. L’agevolazione consiste in un contributo in conto capitale fino ad un massimo di 2 mila Euro per ogni singola impresa richiedente.
I contributi verranno assegnati in base alla graduatoria prodotta a seguito dell’analisi delle domande che dovranno essere presentate a partire dal 01/03/2021 fino al 15/04/2021. Per procedere all’erogazione dei contributi a chi ne avrà diritto, il Comune provvederà all’istruttoria delle domande complete ricevute per la verifica dell’esistenza dei requisiti di accesso richiesti. Successivamente si procederà all’inserimento in graduatoria dei soggetti beneficiari, a cui le somme saranno erogate entro il 30 giugno 2021.
Tutte le informazioni relative al nuovo bando saranno disponibili a breve sul sito istituzionale del Comune e sull’Albo Pretorio on-line del Comune. Per ulteriori informazioni i Cittadini sono invitati arivolgersi ai competenti uffici comunali. Questa iniziativa va ad aggiungersi ai numerosi provvedimenti avviati nei mesi scorsi dalla pubblica amministrazione a sostegno della popolazione e delle attività economiche di Manerba del Garda in questo momento di grave difficoltà.
SECONDO PIANO
Ha tentato di svaligiare una casa ma è stato scoperto dal proprietario ed arrestato dai poliziotti. Nel pomeriggio di domenica 21 febbraio, gli Agenti del Commissariato di P.S. di Desenzano del Garda hanno ricevuto una richiesta di intervento al NUE 112 da parte di un 80enne, per tentato furto nella propria abitazione. Il comunicato della Questura.
Immediatamente gli agenti della Volante si sono recati sul posto e notando un ragazzo in fuga lo hanno prontamente bloccato. I poliziotti hanno verificato che il giovane - un 23enne cittadino rumeno con precedenti specifici - si era introdotto all’interno di una abitazione sita nella frazione San Martino della Battaglia di Desenzano del Garda e, mentre cercava di rubare, è stato scoperto. L’anziana vittima, spaventata dall’intrusione nella propria abitazione, ha cominciato ad urlare, costringendo l’autore del tentato furto a scappare.
Il denunciante, unitamente alla figlia, ha iniziato ad inseguire il malfattore e nel contempo ha richiesto l’intervento della Polizia di Stato che è immediatamente sopraggiunta proprio durante l’inseguimento. A poca distanza dal luogo del tentato furto gli agenti del Commissariato hanno individuato il ragazzo e, dopo averlo raggiunto, lo hanno bloccato. Per il soggetto, l’arresto è stato convalidato con custodia cautelare in carcere.
Gli Agenti della Polizia Ferroviaria di Brescia hanno arrestato uno straniero, pluripregiudicato di 22 anni, per spaccio di sostanza stupefacente.
I poliziotti, durante un servizio a bordo di un treno, tra le stazioni ferroviarie di Brescia e Desenzano del Garda, hanno identificato un giovane dal quale proveniva un forte odore di “erba”. Gli Agenti, insospettiti, hanno deciso di effettuare un controllo.
Il giovane, è stato quindi trovato in possesso di circa 100 grammi di marijuana.
Pertanto è stato tratto in arresto, con successiva convalida, e la sostanza stupefacente sottoposta a sequestro.
Nel corso della settimana dal 01 al 07 febbraio 2021 la Polizia Stradale di Brescia ha effettuato numerosi controlli coinvolgendo 308 pattuglie di vigilanza stradale, di cui 138 in autostrada e 170 sulla viabilità ordinaria che hanno controllato 1084 veicoli e 1175 persone.
838 sono state le infrazioni complessivamente elevate con 1203 punti decurtati; le patenti ritirate sono state 13, le carte di circolazione 7, sono stati effettuati n. 6 sequestri di veicoli e n. 5 fermi amministrativi.
Nel periodo in questione sono state contestate 8 violazioni per eccesso di velocità e 16 violazioni per velocità pericolosa, in particolare 70 persone sono state sanzionate per l’uso del telefonino alla guida e 57 violazioni per il mancato o non corretto uso dei sistemi di ritenuta, 1 persona sanzionata per la violazione misure restrittive in materia di mobilità non rispettando le limitazioni del DCPM Covid-19.
L’attività infortunistica complessiva consta in 24 incidenti: 12 incidenti con feriti e 12 con soli danni a cose.
Il vescovo di Brescia, mons. Pierantonio Tremolada, “apre” alla comunione ai fedeli divorziati. Non si tratta però di un’apertura immediata e indiscriminata: la riammissione è prevista dopo un percorso di “discernimento” della durata indicativa di due anni, accompagnato da un sacerdote, ratificato dal vescovo, preparando nel contempo la comunità di appartenenza.
La decisione, che fa seguito al “Sinodo sulla famiglia” e al documento del 2017 di papa Francesco “Amoris laetitia”, è contenuto nella nota pastorale intitolata “Misericordia e verità si incontreranno” dedicata alla “reintegrazione delle famiglie ferite nella comunità ecclesiale”.
Il tema, per il vescovo, è “che fare” di fronte a chi – dopo il divorzio – “ha dato vita a una nuova unione civilmente riconosciuta” (dunque a un rapporto stabile) e chiede di essere riammesso alla pienezza della vita sacramentale”.
Al termine del “percorso di discernimento”, spiega il vescovo, si possono aprire quattro strade: “Il riconoscimento della nullità canonica del primo matrimonio; la serena accettazione della propria condizione senza la richiesta di venire riammessi a comunione e confessione; la riammissione ai sacramenti sentita in coscienza come condizione indispensabile per la propria integrazione nella Chiesa e per il proprio cammino spirituale; la decisione di proseguire la nuova relazione ‘come fratello e sorella’ astenendosi dall’esercizio dell’atto coniugale”.
Odoardo Resti
Dopo una serie di incontri conoscitivi e di confronto, a fine 2020 l’associazione di familiari di persone con disabilità “Sotto lo Stesso Cielo”, ha finalmente visto la luce e risponderà ad un bisogno forte sul territorio della Valle Sabbia.
In un anno difficile per tutti, una buona notizia per le famiglie valsabbine, che da oggi possono essere rappresentate territorialmente. Chi ha infatti un figlio, una sorella, un fratello, o un altro famigliare con disabilità, sa benissimo le difficoltà che si incontrano e sicuramente il confronto e l’aiuto reciproco con persone che hanno già intrapreso questo cammino, sono elementi fondamentali per affrontarlo al meglio insieme.
Tanti obiettivi quindi per la neonata associazione, che vede una forte collaborazione con la Cooperativa Co.Ge.S.S., che ne ha promosso la costituzione, anch’essa radicata sul territorio e da quasi 30 anni impegnata a supportare proprio le famiglie di persone con disabilità della Valle Sabbia.
Moltissimi i familiari che hanno aderito in questa fase iniziale come soci fondatori con ben 36 firmatari dell’atto costitutivo e dello statuto che regolerà l’associazione. Già eletto anche il consiglio direttivo che si farà portavoce delle istanze e degli obiettivi stabiliti di volta in volta dalle assemblee di famigliari. La quota associativa annuale prevista è di 25 euro e chi è interessato ad associarsi può contattare l’associazione tramite mail o telefono.
In questi primi mesi dell’anno il primo obiettivo sarà quello di conoscere le tantissime altre realtà presenti sul territorio così da far crescere la rete già presente, rete con cui la neo costituita associazione vuole fortemente integrarsi. Sotto lo stesso cielo intende infatti rappresentare le tante famiglie di persone con disabilità anche presso le varie istituzioni, le scuole e tutti i luoghi aggregativi, con l’intento di collaborare e cercare soluzioni condivise per favorire l’inserimento sociale e contemporaneamente sensibilizzare il territorio sul tema della disabilità.
Tante le proposte già portate all’attenzione del direttivo tra le quali l’organizzazione di attività sportive per persone con disabilità, aggregazioni ricreative e con finalità di raccolta fondi, non appena la situazione attuale lo permetterà.
Il direttivo in carica, che durerà un anno, è formato dalle seguenti persone:
Manuela Bonacina – presidente
Francesca Gheda – Vicepresidente
Antonietta Ciancio – Vicepresidente
Cristina Verza – Segretario
Daniela Mani – Tesoriere
Angelo Tosana – consigliere
Francesco Galelli - consigliere
Pubblichiamo la precisazione della Provincia di Brescia in merito alla vicenda del ponte di Ponte Caffaro.
Con la presente si comunica che la Provincia di Brescia ha intenzione di intervenire nel più breve tempo possibile per la manutenzione straordinaria del Ponte Caffaro, oggetto di recenti verifiche statiche e di sopralluoghi in collaborazione con l'Università di Brescia, dalle quali, nel novembre 2020, era emersa la capacità del ponte di supportare fino a 40 tonnellate.
Si precisa che il Comune di Bagolino ha svolto negli scorsi anni una progettazione di ristrutturazione del ponte provinciale al quale gli Uffici Provinciali e tutti i soggetti competenti bresciani e trentini avevano dato parere favorevole, progetto revocato dallo stesso comune lo scorso agosto. Subito dopo la revoca del progetto esecutivo da parte del Comune, la Provincia ha dato il via allo studio con società specializzata in indagini strutturali e con UNIBS e alle prove di carico e ora intende intervenire per sistemarlo.
Si precisa inoltre che il ponte nuovo chiuso, di cui sta parlando la stampa, non è di proprietà della Provincia, come erroneamente detto da alcuni media, ma di proprietà del Comune, che l'ha progettato, finanziato, realizzato e chiuso.
Nella foto: recenti controlli durante il lockdown tra Lombardia e Trentino
I volontari che affiancano la Fondazione Ugo Da Como, sostenendone le iniziative e garantendo l’apertura del complesso monumentale di Lonato del Garda, che comprende la Rocca Visconteo Veneta e la Casa del Podestà con relative Giardini ed aree verdi, patrocinano anche un’interessante attività editoriale: i Quaderni della Fondazione.
Si tratta di una pubblicazione periodica con cadenza annuale, quasi un diario di ciò che accade all’interno della sede istituzionale della Casa Museo del Senatore bresciano in termini di attività di ricerca, valorizzazione e studio. La Fondazione Ugo Da Como è infatti un luogo di studio, grazie alla straordinaria biblioteca, ricca di oltre 52.000 titoli, dal XII al XX secolo, lasciati dal fondatore per la gioia di tanti studiosi che chiedono di poter consultare i manoscritti, gli autografi, gli incunaboli, le preziose edizioni a stampa.
Il Senatore lasciò in quella che amava definire la “cittadella di cultura” a Lonato del Garda molti fondi documentari: agli archivi privati di Ugo Da Como stesso, nel tempo si sono aggiunti quelli di Antonio e Giovanni Tagliaferri e quello di Arnaldo Foresti. Ugo Da Como (1869 – 1941) fu Ministro delle pensioni di guerra e l’archivio ministeriale, quello che era originariamente collocato a Roma, giunse a Lonato dopo il suo ritiro dalla scena politica, avvenuto verso la metà degli anni Venti.
Proprio questo vasto insieme di documenti è da tempo sottoposto al vaglio dello studioso Mauro Pellegrini la cui ricerca è stata valorizzata dall’Associazione Amici della Fondazione Ugo Da Como che ha sostenuto le spese per la realizzazione di una nuova monografia intitolata “Ugo Da Como e la grande guerra. Clientelismo e raccomandazioni nel collegio elettorale di Lonato (1914-1919).” Qualcuno potrebbe semplicemente liquidarlo come un altro libro di "storia locale", ma con questa monografia Mauro Pellegrini, ricercatore free lance già collaboratore di istituti di cultura bresciani, dimostra con autorevolezza che la ricerca storica indipendente può produrre risultati degni di nota. Seguendo il metodo delle sue precedenti pubblicazioni di storia della conflittualità sociale, diffuse nelle biblioteche delle più importanti università statunitensi ed europee, l'autore analizza dettagliatamente l'azione dispiegata dall'onorevole Ugo Da Como attraverso la sua influenza politica e clientelare in favore del proprio collegio d'elezione, quello di Lonato, durante la prima guerra mondiale.
Pellegrini si è misurato con un imponente archivio inesplorato valutando fascicolo per fascicolo le decine di migliaia di raccomandazioni contenute. Ha scavato in profondità fino alla "viva roccia" i percorsi, le dinamiche, le interazioni di quel periodo cruciale dell'Italia liberale, dove le pratiche clientelari risultano così rilevanti da apparire per la loro sistematicità non come patologie delle relazioni sociali, ma elementi fisiologici ed imprescindibili del sistema politico. Attraverso il punto di osservazione privilegiato di un rappresentante di vertice, l'onorevole Ugo Da Como, si disvela un rapporto funzionale tra società e "potere" dove la "guerra nazionale" diventa un'opportunità dalla quale trarre profitto ad ogni costo.
Lo studio di Pellegrini, attraverso la restituzione di un'immagine coerente delle tensioni che si irradiarono nella società civile durante la Grande Guerra e che acuirono le disparità economiche e le divaricazioni di classe preesistenti all'interno delle comunità, ci permette di cogliere i prodromi dell'evoluzione politica e sociale degli anni che la seguirono.
La pubblicazione è disponibile presso il bookshop della Fondazione Ugo Da Como o acquistabile (al costo di 10 euro) facendone richiesta Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Informazioni - Fondazione Ugo Da Como
Via Rocca, 2 - Lonato del Garda (Brescia) - Tel. 0309130060 - www.roccadilonato.it - www.lonatoturismo.it
Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
La Fondazione Sipec nell'ambito delle attività del Fondo dedicato a Flavio Emer chiede l'aiuto di chi ha conosciuto Flavio. L'obiettivo è quello di ricostruire la vita e il pensiero di Flavio per far sì che la sua memoria non vada dispersa. Abbiamo cominciato con qualche incontro preliminare con alcuni amici che hanno aderito sin da subito e si sono messi a disposizione. Il primo obiettivo che ci poniamo è quello di ricostruire il più fedelmente possibile la biografia di Flavio a cui poi collegare la documentazione che ha lasciato.
Impresa non facile, per certi versi, per la complessità e la varietà delle sue relazioni e delle sue esperienze.
Per questo stiamo contattando amici, familiari, conoscenti, tutti coloro che possano fornire un contributo significativo per ricostruire cronologicamente le varie fasi dell'esistenza di Flavio.
I materiali (orali e scritti) che raccoglieremo saranno utilizzati nella stesura di una prima traccia di biografia che verrà poi corredata (questo è il progetto di massima) da testimonianze, fotografie, ecc. con testimonianze più personali.
Immaginiamo la vita di Flavio come un puzzle i cui tasselli vanno recuperati, riordinati e ricomposti. Per questo siamo a chiederti di offrire in tutta libertà il tuo contributo.
Indicheremo di seguito alcune domande e quesiti. Completa ciò che ti senti, le domande a cui sei in grado e semplicemente hai voglia di rispondere. Ti chiediamo anche di controllare se hai scritti, foto o altro di Flavio che ritieni di poter mettere a disposizione. Nel caso di preghiamo di segnalarlo. Ti chiederemmo di farci pervenire il tuo contributo a questa mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro la fine del mese di gennaio.
1) Hai conosciuto Flavio? In quale occasione?
2) In che periodo sei rimasto in contatto con lui?
3) Hai compiuto esperienze insieme a lui (percorso scolastico, viaggi, incontri, iniziative, conferenze, altro…)? Puoi raccontarle e indicare – ove possibile - anche i luoghi e le date.
4) Hai qualche episodio, aneddoto in particolare che ti sembra degno di nota?
5) Cosa ricordi di Flavio?
6) Cosa ti colpiva di più di lui?
7) C'è qualcosa che ci tieni a dire su di lui, un breve testimonianza di quello che ti ha lasciato?
Ringraziamo tutti per la collaborazione e ci auguriamo di avere presto vostre notizie.
Grazie di cuore
Fondazione Sipec
Il ritorno della Vittoria alata a Brescia. Bellissima. Oggi primo giorno di visite, dopo il rientro della statua-simbolo della città, fuori sede per un periodo di restauro. La Vittoria fa ora bella mostra di sè all'interno del Capitolium e può essere visitata gratuitamente per tutto questo mese di febbraio. Bisogna però prenotare. Tutte le informazioni si trovano sul sito di Brescia Musei.
Tratto dal libro Capolavori in guerra edito da Ubi Banca: il ricordo del salvataggio della Vittoria durante la Prima guerra mondiale:
Salvare la Vittoria
Particolare attenzione venne riservata in quei frangenti alla Vittoria alata, statua simbolo della città. Già nel
maggio 1915 il Sovrintendente agli Scavi e musei di antichità per la Lombardia Giovanni Patroni aveva manifestato
preoccupazione per le sorti del bronzo che era stato celebrato da D’Annunzio e Carducci. Patroni era
dell’idea di inviare subito la statua bresciana «al di là degli Appennini». Tuttavia nel 1917 la Vittoria era ancora
a Brescia, anche se effettivamente si era provveduto a imballarla con ogni cura ed era pronta da tempo per la
partenza. Lo aveva disposto lo stesso Patroni perché in caso di pericolo «la prima cosa che si penserà eventualmente
a mandare in salvo con le altre cose più preziose, sarà la Vittoria».
Il monumento infatti aveva un valore altamente
simbolico e il suo stesso ritrovamento aveva assunto i
contorni di un evento fondante per la storia della città.
Recuperata nel 1826 durante una campagna di scavi in
con ali e braccia smontate, per essere sottratta al saccheggio,
la statua di bronzo divenne ben presto l’emblema
di Brescia.
La Vittoria andava protetta ad ogni costo in quanto
– come spiegava il Soprintendente Patroni – rappresentava
un’icona nazionale propiziatrice di un felice
esito del conflitto. Proprio per la sua valenza politica e
patriottica la statua era maggiormente esposta alle offese
del nemico.
"Qui ci troviamo in un caso affatto speciale. Si tratta di un monumento
così insigne, che perciò solo appartiene alla Nazione
intera più che a Brescia stessa; e a questo valore nazionale si
aggiunge il fatto della consacrazione di esso per parte della
letteratura non locale, ma italiana e del simbolo ed augurio
che il bronzo racchiude. Di fronte a ciò bisogna porre, in caso
di guerra, la probabilità che Brescia debba non solo subire
bombardamenti ma anche una temporanea occupazione del
nemico, e che la Vittoria sia esposta non solo a danni eventuali
e affatto casuali, ma ad essere cercata e distrutta o rapita,
appositamente pel suo valore simbolico e nazionale, oltrechè
pel valore archeologico".
In effetti la Vittoria alata fu sempre oggetto di particolari
attenzioni. Lo confermerà l’impegno profuso per
evitarle danni e offese anche durante la Seconda Guerra
Mondiale.
Ma torniamo alla Grande Guerra. In più occasioni
l’assessore comunale Giorgio Montini aveva rassicurato
la Soprintendenza delle Antichità. Nell’aprile 1917 scriveva
al Regio Sovrintendente Patroni per sottolineare la
qualità dell’imballaggio in vista di un ormai probabile
viaggio verso un riparo sicuro.
La cassa per l’imballaggio della statua della Vittoria doveva essere
preparata dall’imballatore che costruì le casse per le altre
opere d’arte; ma egli dovette recarsi altrove prima che quella
fosse eseguita. Disporremo con altri mezzi affinchè la cassa
sia pronta per qualsiasi deprecabile necessità di trasporto; e
la S. V. Ill. non dubiti che questa amministrazione possa trascurare
i provvedimenti atti a salvaguardare nel miglior modo
il più prezioso oggetto che dà fama ai nostri Musei, tesoro
d’arte e insieme simbolo delle glorie cittadine.
Alla luce di queste premesse, la Nike bresciana fu
sorvegliata con la massima cura. Preparata con meticolosa
attenzione, fu ospitata nei sotterranei di Santa Giulia
fino al novembre 1917 quando – dopo la disfatta di
Caporetto – fu trasferita a Roma in treno insieme ad altri
oggetti preziosi. Non era più possibile, per ragioni di
sicurezza, trattenerla sul suolo bresciano.
Ciao a tutti,
sta per terminare un anno particolare, il mondo, da marzo, è entrato in una dimensione alienante, che ha condizionato, limitando di molto la libertà di ciascuno di noi. È prevalsa la modalità di vita conservativa, a discapito delle attività sociali, relazionali e aggregative, questione di priorità.
Tutto questo in un’ottica di preservazione della nostra esistenza, continuità della specie, nel vero senso della parola, con speranza di tornare al più presto alla nostra quotidiana routine. Sarà senz’altro così, l’ottimismo in questi casi è perentorio, nutrimento vitale.
Ovviamente anche l’attività della Polisportiva Pertica Bassa ha subito uno stop, da primavera le competizioni sono state annullate, qualcuno, in altri contesti, ha provato a posticiparle ma alla fine è prevalso il buon senso, giustamente.
Gli eventi sportivi/aggregativi sono stati posticipati al 2021.
Per cui niente Giro Del Monte Zovo e Sunset Bike che per ora sono rinviate rispettivamente al 30 maggio ed al 6 giugno 2021.
L’ultima attività messa in campo nel 2020 dalla Polisportiva è stata la Ciaspopertiche, appena prima della serrata generale, con conseguente chiusura dello sport locale.
Unico appuntamento, seppure ridimensionato (riservato ai nostri tesserati), la cronoscalata a ottobre con nuovo arrivo presso località Piazzole, a seguire ottimo spiedo presso il rifugio Amici Miei (format che ripeteremo anche nei prossimi anni).
In questo tempo sospeso, sono mancate senza dubbio le occasioni di confronto e competizione sui campi di gara, dal ciclismo al podismo, le uscite in compagnia, la convivialità e piacevolezza dello stare insieme.
L’uomo, viene ribadito spesso, è un animale sociale.
Il nostro sodalizio è ormai riconosciuto anche per la sua dinamicità ed abilità nel sorprendere, e quest’anno è stata anche l’occasione per il “rebranding” del nostro Logo a cui dedichiamo un articolo specifico.
Alla nostra comunità abbiamo cercato di non far mancare il nostro supporto nel periodo di maggiore emergenza, mettendo a disposizione il nostro pulmino societario ed alcuni volontari per supportare gli aventi bisogno nel trasporto.
Un raggio di sole ha squarciato l’opacità di questo periodo, mi riferisco alla fantastica prestazione della nostra Simona, vincitrice per la prima volta del Campionato Italiano FCI Up Hill (13 settembre 2020 a Moena nel vicino Trentino) e per il secondo anno consecutivo Campionessa Italiana FCI Marathon (10 ottobre Isola d’Elba) ormai una campionessa assoluta, che porta sempre alto il nome della Polisportiva e del nostro territorio Perticarolo, una vera e propria testimonial. Complimenti vivissimi, sempre al top, grazie alla sua grande determinazione unita alla passione e indiscusso talento. Tenacia, umiltà e costanza in un perfetto connubio tra bellezza fisica e sportiva, la rendono UNA CAMPIONESSA!
Questo breve testo è anche gradita occasione da parte di tutta la Polisportiva Pertica Bassa per augurare un Sereno Natale, a tutti voi, sicuramente meno appariscente, ma sempre luce per ciò che rappresenta.
Un segno della nostra vicinanza è stata la distribuzione a domicilio dello spiedo natalizio sabato 19 dicembre (ben 100), grazie alla preziosa opera di alcuni volontari, iniziativa in linea con l’emergenza sanitaria in corso, che non consentiva l’annuale ritrovo presso il ristorante Al Mulino, ma che ha avuto un grande successo e ci ha permesso di aiutare una delle nostre attività di ristorazione fortemente penalizzate in quest’annata oltre che entrare nelle case di molti che condividono le stesse passioni, con la nostra positività e con il nostro drago, questa volta oltre che con il nostro immancabile gadget anche con il “Dolce del Drago” realizzato da Simona nella Pasticceria Mazzacani di Gavardo.
Il Nostro “Drago di Natale” non poteva dimenticarsi dei bimbi delle nostre scuole d’infanzia e primaria, ed anche quest’anno, seppure con modalità diverse a come eravamo abituati, abbiamo fatto sentire la nostra vicinanza con il solito panettoncino, il trittico di braccialetti, una borraccia in alluminio e la nostra sciarpa del “tifoso”, il tutto ovviamente brandizzato Polisportiva Pertica Bassa.
Torneremo, presto, a vivere la nostra vita, piena, facendo quello che ci piace e ci rende liberi.
Il drago, dal canto suo, come nella Desolazione di Smaug, è sopito, pronto a spiccare nel cielo al minimo segnale.
Buon Natale a tutti
Andrea Pialorsi
REBRANDING LOGO POLISPORTIVA PERTICA BASSA
Ad inizio anno, uno dei nostri più talentuosi giovani Perticaroli, Michele Bacchetti, ci ha chiesto se potessimo collaborare con lui ad un progetto nato da un corso universitario di computer graphic a cui iscritto e finalizzato al rebranding del nostro logo, che racchiudesse anche il nostro desiderio di promozione del territorio e di tutto ciò che ha da offrire con i suoi eventi e con la gente che ne fa parte.
Abbiamo subito appoggiato l’iniziativa per due semplici motivi, il marchio aveva bisogno di essere “svecchiato”, fermo al 2003, anno di costituzione della Polisportiva Pertica Bassa e secondo motivo, dove possiamo appoggiare i nostri ragazzi non ci siamo mai tirati indietro.
E così, nella splendida cornice dell’Agriturismo Piane, domenica 14 giugno, con molti dei nostri tesserati, abbiamo presentato questa novità:
il rebranding della Nostra Polisportiva!
In questo modo, abbiamo "svecchiato" la Nostra immagine con un logo più aggressivo, riprendendo alcuni elementi del vecchio logo, come l'increspatura della cresta ed i colori iconici della società, ma dandogli un aspetto più dinamico ed energico.
In questa nuova icona volevamo racchiudere ciò che sono i nostri valori:
ENERGIA.
L'iconico drago non è più fermo ma è in volo, questo per rappresentare la forza di volontà che durante gli anni ci ha portato a raggiungere grandi risultati.
UNIONE.
Il simbolo è racchiuso dentro un cerchio, però aperto, per sottolineare il desiderio di Polisportiva di unire e coinvolgere attraverso lo sport ed i suoi eventi.
SOGNI.
Il drago è stato da subito scelto per simboleggiare la determinazione ed il desiderio di riscatto, infatti lo slogan scelto da Polisportiva è da sempre "Follow your dreams".
Nelle nostre pagine social e nell’abbigliamento dei nostri Team abbiamo già sostituito il Logo, gradualmente lo sostituiremo anche nel sito web e dove ancora brilla il vecchio “drago”.
In un’annata particolare, altro fuoco per il nostro drago, funzionale nel continuare come abbiamo dimostrato anche nel 2020, ad aiutare il nostro territorio nella sua promozione, le nostre strutture di ristorazione a lavorare, ma soprattutto creare aggregazione, sempre più indispensabile in questa società dove prevale l’individualismo.
Grazie Michele,
Grazie ai più di cento tesserati che continuano a scegliere la Polisportiva Pertica Bassa per coltivare le proprie passioni sportive in amicizia.
Vi salutiamo con una frase di Papa Francesco che abbiamo fatto nostra negli Auguri Natalizi,
“Nessuno vince da solo, né sul campo di gioco, tantomeno nella vita.”
Auguri di Buon Natale ed di un Fortunato 2021.
Polisportiva Pertica Bassa
Il Direttivo
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Alla prima edizione della Rowing Winter Challenge, gara nazionale di canottaggio di fondo sulla lunga distanza (6 Km), che si è svolta sabato 23 e domenica 24 gennaio sul lago di Pusiano (CO), gli atleti della Canottieri Garda Salò sono saliti sul podio con 1 oro, 3 argenti e 2 bronzi nelle diverse specialità.
Andrea Apollonio e Martin Papa si sono aggiudicati il primo posto nel Doppio Junior, secondo posto per Vittoria Tonoli nel Singolo U23, per Giulia Macchia nel Singolo Ragazze e per Attilio Storari, Giovanni Longo Simonini, Samuele Prati e Nicola Pretto nel 4 di coppia Cadetti; terzo posto per Priscilla Olivetti e Chiara Bertelli nel Doppio U23 e per Emanuele Distaso nel Singolo Junior.
Al suo debutto, l’8 femminile della Canottieri Garda Salò, composto da Camilla Zanni (timoniera), Gemma Fontana, Laura Benedetti, Anna Salvadori, Giulia Maroni, Eleonora Bogoni, Anna Benedetti, Giada Copeta e Carlotta Zanca, ha conquistato il secondo gradino del podio.
“La prima regata della stagione è sempre un momento importante per verificare la bontà della preparazione invernale. Torniamo a casa con ottime conferme e consapevoli del lavoro da fare nei prossimi mesi. Questo è stato anche il debutto del nuovo organigramma tecnico societario con Francesco Niboli e Andrea Bortolotti responsabili della sezione Agonistica e Matteo Pasini della sezione giovanile: sono sicuro che lavorando in team potremo ottenere grandi risultati”, commenta Stefano Melzani, responsabile tecnico della sezione canottaggio e neo direttore della sede e del porto Canottieri Garda.
Alla prima gara dell'anno di sedile scorrevole hanno partecipato diverse tipologie di barca: singolo, due di coppia, quattro di coppia e otto, e diverse categorie di atleti dai cadetti ai seniores, fino ai master. Più di quaranta le società che hanno aderito provenienti anche da fuori regione (Lazio, Liguria, Piemonte e Veneto), per un totale di quasi 500 atleti.
La Canottieri Garda Salò ha fatto scendere in acqua 29 atleti di livello agonistico over 15.
L'evento ha previsto un rigido protocollo anti Covid-19, approvato dalla Federazione Italiana Canottaggio, e si è svolto a porte chiuse.
Il canottaggio è una delle poche attività che, svolgendosi all'aperto, ha permesso ai soli atleti agonisti di continuare a fare attività, con le dovute restrizioni.
La Provincia di Brescia aderisce alla richiesta di istituzione della Fondazione Mille Miglia, avanzata del Presidente dell’Automobile Club Brescia, Aldo Bonomi, con l’obiettivo di migliorare, grazie a un maggior coinvolgimento del territorio, i già ottimi risultati ottenuti dal marchio 1000 Miglia, a vantaggio dell’intera provincia.
La 1000 Miglia vanta una storia che risale al 1927 e che da allora vede appassionati e collezionisti in prima linea per far rivivere il mito della corsa Brescia-Roma-Brescia. Un prestigio e un’appartenenza che si rinnova e che indiscutibilmente rilancia al mondo un messaggio univoco: il fascino della 1000 Miglia vince la sfida del tempo e dei confini, oltrepassa le barriere del comune sentire per restare un contributo solido e concreto alla cultura del lavoro e del saper raccogliere sfide tecnologiche e di grande complessità.
Una sfida nel tempo contro il tempo, che ha saputo andare oltre alla sua semplice valenza di gara sportiva, per diventare momento epico di confronto e crescita culturale ed economica.
“La Provincia di Brescia aderisce volentieri alla istituzione della Fondazione 1000 Miglia – ha commentato il Presidente della Provincia di Brescia, Samuele Alghisi – in quanto, nel tempo, il marchio 1000 Miglia ha saputo sapientemente espandere, anche a livello internazionale, l’interesse non solo per la competizione sportiva, ma anche verso il nostro territorio, consolidando la storicità della manifestazione e tramutandola in una tradizione alla quale i bresciani sono legati e offrendo alla provincia di Brescia una potente e originale occasione di visibilità. Una Fondazione dedicata alla “corsa più bella del mondo” è un importante volano per accrescere ulteriormente il valore culturale della manifestazione, considerata la valenza pubblica della 1000 Miglia. Ritengo utile pertanto procedere con la creazione di una Fondazione che veda tra i soci i principali Enti Pubblici del bresciano. Ringrazio pertanto il Presidente Aldo Bonomi per la richiesta e garantisco la mia disponibilità affinché il progetto veda la luce nel minor tempo possibile”.
Siamo alla cascina Marsina a Gavardo. Un'antica bellissima cascina trasformata diversi anni fa in residence con piscina. Qui pochi sanno che, quasi cinquecento anni fa, nasceva l’agricoltura moderna europea. Su questi terreni infatti Camillo Tarello, possidente dotato di una certa agiatezza, originario di Lonato, uomo inquieto e un po’ attaccabrighe, fu una delle figure più geniali del Rinascimento europeo. Di Tarello si parlerà domenica 17 gennaio alle ore 15.30 in una conferenza in diretta facebook dal titolo: “Camillo Tarello: tra Lonato e Gavardo la nascita dell’agricoltura moderna” visibile sulla pagina di Cultura&Lonato. Tarello comprese che grazie ad alcuni accorgimenti fondamentali, alternando le varie colture, sarebbe stato possibile far rendere maggiormente le terre pedemontane , incapaci di soddisfare il bisogno di biade dell’affamata popolazione in territorio della Repubblica di Venezia.
“L'esperienza maturata alla Marsina – spiega Enrico Valseriati, storico moderno (Istituto storico italo-germanico di Trento) che si è occupato di questo periodo nel Bresciano - portò Tarello a scoprire che il moderno concetto di rotazione continua, fondata sull’alternanza dei cereali con le foraggere e in particolare del trifoglio e sull'integrazione dell'allevamento nel ciclo di produzione delle aziende agricole, sarebbe stata decisiva”. Così nel 1566, esattamente 455 anni fa, convinse la Signoria veneziana a concedergli il privilegio di stampare l'opera che lo ha reso famoso, ‘Ricordo di agricoltura’, stampato a Venezia l'anno successivo, il 1567. La sua era una vera e propria rivoluzione con potenzialità straordinarie, ma non fu capito. Solo più tardi venne riscoperrto. Ora meriterebbe di essere maggiormente conosciuto almeno nella sua terra tra Valsabbia e Garda.
Riceviamo dall'Ufficio stampa della Regione Lombardia.
Regione Lombardia ha aderito ad alcune misure in favore delle PMI previste dall’“Accordo per il credito 2019”, grazie alle quali sarà possibile sospendere le rate o richiedere l'allungamento della scadenza dei finanziamenti, a valere su misure agevolative regionali.
Nel merito è intervenuto il vicecapogruppo della Lega in Consiglio Regionale, Floriano Massardi.
“La Moratoria Regionale consente alle imprese di sospendere il pagamento della quota capitale o di allungare la scadenza fino al 100% della durata residua dell'ammortamento dei finanziamenti in essere al 31 gennaio 2020” spiega Massardi.
“La misura – prosegue Massardi – è valida anche per i Comuni e in generale per tutti i soggetti che non esercitano attività di impresa che risultino non avere posizioni debitorie, non siano sottoposti a procedure fallimentari e che abbiano in essere un finanziamento a valere su una misura agevolativa regionale.
I finanziamenti, per poter essere ammessi, devono risultare in essere al 31 gennaio 2020, essere già stati erogati a saldo ed essere in ammortamento e non essere già stati sottoposti a sospensione della rata o allungamento della scadenza nell'arco dei 24 mesi precedenti la richiesta”.
“Si tratta di una vera boccata d'ossigeno per molte famiglie e imprese, drammaticamente strangolate dalla crisi generata dalla pandemia di Covid-19. Con questa misura Regione Lombardia mette in campo l'ennesimo provvedimento a favore del mondo produttivo" ha concluso Massardi.
I servizi svolti dai volontari non sono mai banali. Accanto alla sfera dei trasporti di urgenza emergenza e dei trasporti socio sanitari vi è infatti una miriade di altre attività, che esigono impegno, competenza, tempo e passione: ci sono corsi didattici di Primo Soccorso nelle scuole sia primarie che secondarie, le serate di informazione e formazione aperte alla cittadinanza, i corsi ai privati, alle aziende e agli Enti Locali per l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico, ecc…
In Pronto Emergenza non ci sono titoli, non esiste una carriera. Ci sono solo nomi, ci sono le persone. Per questo ci si sente davvero in una grande famiglia. E in questa famiglia ci sono donne e uomini che fanno un servizio disinteressato e prezioso alla comunità. I volontari seguono impegnativi percorsi formativi e si aggiornano con serietà per il servizio che svolgono. Non è un percorso semplice, serve dedizione, e tutto si svolge nella massima armonia e serenità.
L'anno appena trascorso è stato caratterizzato da notevole impegno, accompagnato da tanta emozione ma anche da momenti tristi. I volontari di Pronto Emergenza hanno visto coi loro occhi la sofferenza, la tristezza, il dolore, ma anche tanta gioia e speranza. Pronto Emergenza, oltre a garantire un equipaggio a tre soccorritori 24 ore su 24, 365 giorni all'anno presso la postazione di Agnosine, è stata impegnata su più fronti, anche fuori dal territorio della Provincia di Brescia per il soccorso di emergenza. Nei mesi di marzo, aprile, maggio e novembre abbiamo garantito un'ambulanza per 12 ore al giorno nei territori di Lodi, Bergamo e Milano. Sempre nei mesi di marzo e aprile, per un totale di 32 giorni, 61 soccorritori volontari sono stati impegnati al check point allestito nell'area esterna degli Spedali Civili di Brescia per coadiuvare medici ed infermieri nel soccorso urgente ai pazienti che avevano contratto il Covid-19. Non sono mancati anche i turni al Call-Center di Regione Lombardia, a Milano, per rispondere alle telefonate provenienti dai cittadini che chiedevano informazioni legate all'emergenza epidemiologica.
L'arrivo del virus ha coinvolto maggiormente i volontari, i quali sono stati impegnati in modo decisivo nell'espletamento dei servizi che sono aumentati non di poco. Lo sforzo continuo e disinteressato di tutti i volontari di Pronto Emergenza è stato ripagato dall'amicizia e dalla vicinanza di aziende e famiglie che non hanno fatto mancare il loro sostegno, anche economico: grazie a 229 donatori Pronto Emergenza ha raccolto oltre 62.000 Euro! Il denaro è stato utilizzato per l'acquisto di presidi sanitari, dispositivi di protezione individuale e strumentazioni elettroniche ad ozono per la sanificazione delle ambulanze, degli ambienti della sede e dei presidi sanitari. Di rilievo la campagna di donazioni promossa dal Giornale di Brescia e dalla Fondazione della Comunità Bresciana che ha sostenuto non solo Pronto Emergenza ma anche tutte le realtà di volontariato dislocate sul territorio provinciale.
Ad inizio pandemia il Presidente Marsilio Benini non ha mancato di scrivere un messaggio di incoraggiamento e di ringraziamento a tutti i 120 volontari: "Carissimi volontari soccorritori, Pronto Emergenza è una realtà eccellente per la professionalità, per lo spirito di sacrificio e per la propensione al servizio del bene comune. Siamo al servizio della cittadinanza da tantissimi anni, anche oggi in un momento così triste per la nostra Regione e per l’intero Paese. Non sappiamo quanto durerà l’emergenza e nemmeno che forme assumerà, ma sappiamo che possiamo contare su ognuno di Voi! Rivolgiamo ad ognuno un immenso grazie, non solo per la Vostra grande disponibilità ad affrontare i servizi che ci vengono richiesti, ma anche per il rispetto dei ruoli e della catena dell’organizzazione, la diminuzione dei messaggi impropri, la centralizzazione della comunicazione che è assai fondamentale per ridurre disagi e rischi. Ci stiamo organizzando, sotto tutti i profili, in maniera responsabile e razionale. Stiamo gestendo tanti servizi, su molti fronti, con tempi ridotti. Ogni attività che portiamo a termine è grazie a Voi! Grazie a chi ha raddoppiato la propria disponibilità oraria, e grazie anche a chi, per problemi familiari o di salute, ha comunicato la propria assenza con tristezza. Siamo un gruppo straordinario, una grande famiglia dove ogni giorno ci si arricchisce, siamo un fiume in piena, un sole splendente pronto a scaldare i cuori di chi incontriamo. Grazie per chi si sta facendo in “quattro”, sacrificando la propria famiglia e i propri affetti, grazie a chi si mette al servizio rischiando. Continuiamo a camminare, insieme, nella giusta direzione. Usciremo da questa emergenza, non sappiamo quando, ma ne usciremo, più forti di prima e con la certezza che nella vita non vi è nulla di scontato. Siamo la prova vivente che la solidarietà vera e cristallina esiste e, nel nostro caso, indossa una divisa di colore arancione. Nessuno avrebbe potuto immaginare questa situazione, ma con il vostro grande cuore tutto andrà per il meglio. Un forte abbraccio."
- 229 DONAZIONI DA AZIENDE E PRIVATI
- 9 ASSISTENZE A MANIFESTAZIONI
- 531 TRASPORTI PROGRAMMATI CON AMBULANZA E AUTO
- 1.069 INTERVENTI DI EMERGENZA/URGENZA 118 (DI CUI 786 NELLA POSTAZIONE DI AGNOSINE)
- 5 CORSI PER L'USO DEL DEFIBRILLATORE
- 42 PERSONE FORMATE ALL'USO DEL DEFIBRILLATORE
- 40 PERSONE FORMATE AL PRIMO SOCCORSO
- 99.297 KM PERCORSI
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"Due passi e un Pirlo....di nuovo a Desenzano": riparte da qui la Galleria Civica Bosio dopo i mesi della chiusura e la rinnovata possibilità di aprire grazie all'ultima ordinanza ministeriale che colloca Desenzano in zona gialla.
Da venerdì 5 febbraio gli allestimenti a Palazzo Callas Exhibitions sono nuovamente aperti al pubblico ogni venerdì dalle 16 alle 21. Consigliata la prenotazione al numero 030.9909184 (Ufficio Cultura).
È tempo di ripartire anche per Sirmione e per i sirmionesi. Venerdì 5 febbraio Palazzo Callas Exhibitions ha aperto nuovamente i battenti al pubblico, pronto ad accogliere turisti e curiosi con la XIII mostra collettiva degli artisti del paese. Opera – Art in progress, l’allestimento che raccoglie le opere di 36 artisti tra pittori, scultori fotografi e poeti, dopo aver subito un temporaneo arresto a causa della pandemia, sarà nuovamente visitabile.
Sirmione riparte dalla cultura, dall’arte e dalla bellezza, firmata da chi Sirmione la vive, la respira e la racconta nella vita di tutti i giorni. L’arte è una creatura in continuo mutamento ed evoluzione, un moto perpetuo di correnti, movimenti, tecniche e sensibilità. Specchio di una realtà che scorre incessantemente, l’arte rappresenta la capacità creativa di cambiamento e re-invenzione. Una capacità che oggi, in un mondo chiamato ad affrontare un capitolo inedito, può aiutare a decifrare il presente e ripensare il futuro.
Espongono: Elisabetta Arici, Luisa Baccinelli, Roberto Bellini, Edoardo Bianchi, Marco Bombana, Michela Bonzio, Massimo Bottura, Elia Brighenti, Umberto Cagliari, Maria Gioia Casagrande, Nazzareno Coccia, Maria Chiara Dal Cero, Antonella Domenegoni, Aurelio Drago, Alessandro Duina, Mauro Duina, Benedetta Ferranti, Giulia Ferrari, Cristina Gaiera, Elena Giordano, Vito Grisoni, Jennifer Guerra, Peppino Mellini, Chiara Mezzana, Enrico Mezzana, Antonello Perin, Maria Teresa Pietta, Anna Prandi, Giuseppe Rossini, Margherita Salaorni, Gaia Soldà, Cristina Treccani, Damiano Valbusa, Luciano Vicentini, Renato Vismara, Elena Volongo.
Provvisoriamente verrà mantenuta l’apertura ogni venerdì. Per garantire una visita della mostra in completa sicurezza è consigliabile la prenotazione.
Approvati dalla Giunta regionale della Lombardia i criteri di accesso al finanziamento per il recupero e la valorizzazione delle miniere dismesse, destinato alle Unioni e aggregazioni di Comuni e alle Comunità montane.
Con lo stanziamento di questi 2 milioni di euro sul prossimo biennio la regione vuole puntare alla valorizzazione delle miniere dismesse, con progetti che puntino alla loro fruibilità dal punto di vista culturale e turistico. Le domande potranno pervenire a Regione Lombardia entro il 15 marzo; i contributi saranno erogati in favore di interventi con progettazione sviluppata almeno a livello definitivo e che riguardi siti già autorizzati ai sensi dei regolamenti regionali. Si tratta di contributi a fondo perduto che potranno arrivare a coprire fino al 100% del progetto finanziato.
Le miniere rappresentano un’importante testimonianza dell’economia della nostra regione, che non va dimenticata. In provincia di Brescia, in particolare, le realtà minerarie sono molte; penso alle miniere di Pezzaze, di Pisogne, di Collio e molte altre. Si punta alla valorizzazione delle miniere in termini di riuso del territorio e delle sue risorse: non solo minerarie, ma anche turistiche.