Da lunedì 22 maggio è attivo in nuovo autovelox sulla statale 45bis nei pressi della galleria. La fase sperimentale durerà un anno, ma le sanzioni sono possibili fin da ora.
Sulla pericolosità della “Gardesana Occidentale” non ci sono dubbi: è una delle strade con più incidenti, anche mortali, non solo a livello provinciale ma anche nazionale. Da tempo si pensava a deterrenti per limitare la velocità dei mezzi di passaggio, prima causa dei troppi sinistri, e a risultare particolarmente pericolosa è proprio la galleria in territorio di Prevalle, soggetta tra l'altro a facili allagamenti. Oggettivamente la strada risulta inadeguata per il flusso massiccio di veicoli che quotidianamente transita e infatti da molti anni sia amministrazioni che cittadini e comitati hanno chiesto un intervento strutturale di modifica, considerando anche il fatto che la 45bis è un passaggio obbligato non solo per chi deve compiere il tragitto casa-lavoro, ma anche per chi nel weekend vuole raggiungere il lago di Garda.
Per tutti questi motivi l'amministrazione comunale di Prevalle ha di poter installare due rilevatori di velocità, ottenendo il parere favorevole sia della Polizia Stradale e della Prefettura. L’installazione è avvenuta utilizzando i portali in acciaio, già esistenti, messi a disposizione da Anas ed ed è operativa dall'inizio di questa settimana. “In qualità di sindaco - ha precisato Damiano Giustacchini, sindaco di Prevalle - mi sono sentito in dovere di mettere in atto azioni concrete per cambiare il trend negativo di incidentalità della 45 bis. Gli strumenti a nostra disposizione come amministrazione sono pochi, siamo consci che l’installazione di autovelox non sia la soluzione più idonea ma, non vedendo all’orizzonte interventi strutturali importanti, riteniamo possa essere per il momento un buon deterrente”.
“La velocità - gli fa eco Massimo Zambarda, comandante della Polizia Locale di Prevalle e Paitone - è un fattore determinante rispetto alle conseguenze dei sinistri stradali. Anche quando non è il fattore scatenante, abbassarla anche solo di pochi km/h può salvare delle vite. L’attivazione del dispositivo di rilievo è solo uno dei passi che stiamo facendo nel tentativo di rendere più sicura una strada che ha enormi criticità. Criticità che, ogni volta che un incidente accade, si riversano sulla viabilità ordinaria dei centri abitati. Gli ulteriori passi sono la verifica statistica di quelli che saranno i transiti da oggi in poi, per restituire alla prefettura dei dati aggiornati”.
I dati recentemente raccolti indicano un flusso di oltre 9,5 milioni di veicoli leggeri e 800mila mezzi pesanti all'anno; tra questi, oltre 245mila automobili e 18mila camion superano il limite dei 90 km/h. Nel 2021 la Ss 45 bis ha registrato 80 incidenti, con 3 decessi e 121 feriti. L’indice di mortalità lungo la Gardesana Occidentale è del 3,75%, mentre l’indice di gravità è pari al 2,82%. Sono dati effettivamente gravi, su cui si spera di poter incidere con la nuova installazione.
Incendio al centro commerciale di Desenzano nel pomeriggio di oggi, 23 maggio, poco prima delle 17: le fiamme in pochi minuti hanno avvolto numerosi edifici della struttura e provocato un'enorme nuvola di fumo, visibile anche a chilometri di distanza, mentre si udivano numerosi boati.
Per tentare di domarla sono giunte sul posto numerose squadre di vigili del fuoco, non solo dal Garda, ossia Desenzano e Salò, ma anche da Brescia e perfino da Mantova e Verona. Sono presenti anche la protezione civile e i carabinieri. In arrivo anche i tecnici di Arpa.
Pare che le fiamme si siano sprigionate da una zona in cui sono in corso dei lavori, a partire dai tetti, ma sulle cause è troppo presto per avere certezze, come anche per fare ipotesi. Al momento non si ha notizia di persone ferite, il centro comunque è stato totalmente evacuato.
(Un ringraziamento ai nostri lettori che ci hanno inviato foto e video della scena)
Giovanni Battista Guerra è stato confermato sindaco di Barghe grazie al quorum raggiunto già nella serata di ieri. Ad Agnosine il primo cittadino deciso dalle urne è Paolo Siliqua.
Giovanni Battista Guerra aveva come unico avversario l'astensionismo, essendo candidato unico per la poltrona di sindaco di Barghe. Il pericolo, tuttavia, era già stato scongiurato nella serata di ieri sera, visto che aveva votato più del 40% degli elettori già nel corso della prima giornata di apertura dei seggi. Alla chiusura di oggi pomeriggio, invece, l'affluenza ha raggiunto il 58% degli aventi diritto. A quel punto, bisognava solo verificare che ci fosse il 50% più uno di voti validi - poco più che una formalità - e questo è il motivo per cui l'annuncio ufficiale ha dovuto attendere lo spoglio dei voti. Per Guerra si tratta di una riconferma per la terza volta.
Ad Agnosine la corsa era a tre, con tre liste e tre candidati sindaci a contendersi il posto del primo cittadino "storico" Giorgio Bontempi, passato ora in consiglio regionale. La percentuale dei votanti si è attestata intorno al 61%: gli elettori potevano scegliere tra “Prima Agnosine – Siliqua sindaco" (candidato sindaco Paolo Siliqua), “Obiettivo Agnosine – cultura e innovazione” (candidato sindaco Santino Campagnoli) e “Agnosine attiva” (candidato sindaco Roberto Bernardelli). La vittoria è andata alla prima lista, in continuità con l'operato di Bontempi che pure è presente tra i candidati. Il nuovo sindaco del centro valsabbino è dunque Paolo Siliqua eletto con 577 su 1005 votanti, ossia il 58,40%. Secondo è Santino Campagnoli con il 22%, perciò la sua lista avrà due consiglieri comunali, mentre Bernardelli si ferma al 18% ed entrerà solo lui in consiglio.
Oggi, 3 maggio, intorno alle 13 è scoppiata una bombola di acetilene sul tetto del capannone dove alcuni operai stavano posando i pannelli per l'impianto fotovoltaico. Nessun ferito.
C'è una squadra di operai al lavoro sul tetto, oggi alla Tecnofor di Paitone: da qualche giorno stanno posando i pannelli dell'impianto fotovoltaico e tutto procede secondo i piani. Improvvisamente, uno scoppio: si tratta probabilmente - ma saranno le indagini a dirlo con certezza - di una delle bombole di acetilene utilizzata nei giorni scorsi per posare le guaine la quale, per fortuna, si trova lontano da dove stanno lavorando gli operai. L'incendio che segue provoca un fumo molto denso, ma le persone riescono ad allontanarsi in tempo e nessuno viene ferito né intossicato.
Domare le fiamme, tuttavia, risulta più difficoltoso del previsto, tanto che i vigili del fuoco di Salò, intervenuti per primi sul posto, devono chiamare in aiuto altre squadre antincendio: arriveranno tre squadre con un'autoscala, poi altre due autobotti e un'altra autoscala, con la mobilitazione di più sedi dei vigili del fuoco della provincia a supporto di quelli già operanti sul posto. Anche la polizia locale di Prevalle e Paitone raggiunge subito il luogo con i suoi agenti.
Dopo un paio d'ore il tetto viene messo in sicurezza e la concitazione delle prime fasi lascia il posto alla consapevolezza di aver scongiurato il rischio di crolli o altri disastri. Ci vorrà però ancora parecchio tempo perché la situazione torni alla normalità, intorno alle 17, soprattutto per il fumo che ha invaso le zone limitrofe ed è stato visto anche a parecchia distanza dal luogo dell'incendio, tuttavia ciò che importa è che nessuno si sia ferito o sia stato intossicato.
Nei giorni scorsi gli agenti della polizia locale valsabbina, insieme al comandante Fabio Vallini, hanno incontrato i circa 420 alunni della scuola secondaria di primo grado di Gavardo. I ragazzi hanno mostrato interesse e partecipato in modo attivo e vivace all'iniziativa.
L'incontro tra i ragazzi delle scuole medie e gli agenti della locale aveva principalmente l'obiettivo di informare e formare gli studenti in merito alla situazione del nostro territorio, sia per quanto riguarda la sicurezza che per l'educazione alla legalità. Il tutto a partire da esperienze concrete vissute dagli agenti nei paesi dell'aggregazione valsabbina e quindi con ricchezza di testimonianze dirette, che hanno reso il tutto ancora più vivo e interessante.
Il progetto ha potuto essere realizzato grazie a un finanziamento speciale di 12mila euro che il comune di Gavardo ha ottenuto dalla Prefettura di Brescia. Di questi soldi, la metà è stata destinata all'intensificazione dei controlli fuori dalle scuole del paese, mentre il resto ha contribuito sia alle lezioni di educazione alla legalità che per migliorare gli standard di sicurezza. A questo proposito, gli agenti continueranno fino a fine anno i controlli in borghese fuori dalle scuole, dove presto saranno anche installate telecamere per la videosorveglianza.
Ancora un automobilista truffato da una assicurazione "fantasma". La polizia locale raccomanda di prestare attenzione prima di stipulare un contratto, soprattutto se si tratta di agenzie online che chiedono di pagare su carte prepagate.
I fatti risalgono a qualche giorno fa e prendono il via da uno dei tanti controlli sul traffico del territorio da parte della polizia locale della Vallesabbia. A Gavardo viene fermato un automobilista che esibisce regolarmente patente e libretto, ma non risulta assicurato, dato che il sistema non lo segnala presente nel terminale. L'uomo è incredulo e sostiene con sicurezza di essere in regola, mostrando anche la ricevuta dell'assicurazione come prova di quanto afferma.
Il tentativo di contattare l'agenzia con cui ha stipulato il contratto assicurativo va a vuoto: il numero risulta disattivato, nonostante l'uomo lo avesse più volte utilizzato per scambiare messaggi con la compagnia assicurativa e redigere online lo stesso contratto. Il sospetto di una truffa diventa sempre più una certezza e viene in effetti confermato poco dopo, con una verifica da parte degli agenti presso l'agenzia centrale delle assicurazioni.
Alla povera vittima non resta che rivolgersi agli stessi agenti che lo hanno fermato per sporgere denuncia. L'uomo fornisce tutte le informazioni in suo possesso per favorire lo sviluppo delle indagini, dal numero di telefono dell'assicurazione all'Iban cui era stato fatto il versamento per attivare la polizza. La polizia locale si è messa subito al lavoro per capire se sia possibile risalire al responsabile della truffa.
"Il problema delle truffe assicurative - commenta il comandante Fabio Vallini - si sta pericolosamente diffondendo da quando esiste la possibilità di stipulare contratti online, che possono essere più vantaggiosi, ma spesso nascondono insidie o sono vere e proprie truffe, come in questo caso. Ai cittadini raccomandiamo di prestare attenzione prima di fornire i propri dati e fare versamenti, soprattutto se viene chiesto di procedere su carte prepagate".
Dall'inizio di quest'anno sono già stati sequestrati 55 veicoli che circolavano senza assicurazione. Tra questi, 3 sono di cittadini vittime di truffe che si muovevano tranquillamente, senza pensare al rischio corso e ai guai che avrebbero potuto incontrare in caso di incidenti senza essere assicurati.
Giovanna Gamba
Nei giorni scorsi un uomo ha rubato un furgone a Gavardo e provocato un incidente a Rezzato, prima di darsi alla fuga. I due comandi di polizia locale hanno collaborato per poterlo individuare e sono riusciti ad arrestarlo già il giorno dopo. L'uomo, un 59enne di Villanuova, ha opposto resistenza e ferito tre agenti, pertanto la sua posizione si è ulteriormente aggravata. Processato per direttissima, è stato condannato a un anno.
La vicenda prende avvio martedì 17 aprile quando, intorno alle 8:30, la polizia locale di Rezzato viene chiamata per un incidente stradale: sulla 45bis, più o meno all'altezza del Bricoman, un furgone di proprietà dell'ospedale di Gavardo ha tamponato un'autovettura alla cui guida c'è una donna di Serle. È proprio quest'ultima a telefonare, perché l'altro conducente subito dopo l'urto ha abbandonato il veicolo e si è dato alla fuga nei campi adiacenti, facendo perdere le proprie tracce.
La pattuglia rezzatese conclude i rilievi e raggiunge l'ospedale di Gavardo per acquisire le immagini della videosorveglianza, nella speranza di identificare l'uomo alla guida. In effetti si scopre che la persona in questione aveva rubato il furgone poco prima dell'incidente ed è stata immortalata dalle telecamere esterne alla struttura, pertanto si estrapolano alcuni fotogrammi dal filmato e a tutti i comandi viene diramata la foto del ladro.
Nel frattempo viene coinvolto anche il comando di polizia locale della Vallesabbia, che non riconosce il ladro dal filmato, tuttavia sa che una persona aveva creato disagi al pronto soccorso per poi scappare e collega i due eventi, ipotizzando che il disturbatore e il ladro siano la stessa persona. I due comandi si attivano con indagini congiunte sul territorio.
Nel pomeriggio di mercoledì 18, intorno alle 15:30, un cittadino gavardese chiede l'intervento della polizia locale in piazza Zanardelli per la presenza di un uomo molto agitato che sta creando disordine e spaventa i passanti. Gli agenti valsabbini riescono a calmare la situazione, anche grazie all'aiuto di una pattuglia di passaggio del comando di Calvagese-Muscoline, ma notano una somiglianza tra l'uomo in escandescenze e il ladro del furgone. Siccome è in evidente stato di alterazione per ubriachezza, l'uomo viene accompagnato al pronto soccorso dove sopraggiunge anche una pattuglia da Rezzato.
Gli agenti ormai non hanno dubbi e attendono che l'uomo venga dimesso per poterlo portare al comando e procedere con l'identificazione. Appena in macchina, il presunto ladro comincia a urlare, sputare, insultare, spintonare e assestare calci e pugni agli agenti, al punto che questi devono fermare l'automobile e chiedere l'aiuto della pattuglia che viaggia dietro a loro per poterlo ammanettare. La sua furia ha ferito tre agenti, due della locale valsabbina e uno di Rezzato, che sono stati medicati per ecchimosi e tagli su volto, braccia e mani e giudicati guaribili in sei giorni.
Oltre al furto aggravato, l'uomo vede dunque peggiorare la propria posizione con l'accusa di violenza aggravata e lesioni, quindi viene arrestato e condotto in una cella di sicurezza del comando di polizia locale di Brescia, dove passa la notte. Si viene a sapere che si tratta di un 59enne di Villanuova con numerosi precedenti penali, in quanto pluripregiudicato per rapine, furti aggravati, minacce e lesioni. Nella mattinata di ieri, giovedì 19, viene processato per direttissima e condannato a un anno di reclusione con custodia cautelare e obbligo di dimora nel Comune di Villanuova, dove risulta residente.
I due comandi coinvolti nelle indagini hanno sottolineato l'ottima collaborazione che si è instaurata fin dall'inizio della vicenda, grazie alla quale il lavoro congiunto è risultato più agile e la gestione del caso più fluida, così da giungere in tempi molto brevi alla soluzione del caso.
Giovanna Gamba
L'incidente è avvenuto oggi, venerdì 14 aprile, poco dopo mezzogiorno. Nessun ferito, ma le ripercussioni sul traffico sono state notevoli.
Erano circa le 12:45 circa di oggi, quando un mezzo pesante percorreva la strada che va da Lonato del Garda verso Soiano del Lago. Nel rettilineo che a Calvagese della Riviera costeggia il golf Arzaga, per evitare di entrare in collisione con un altro mezzo pesante, l'autista è stato costretto a uscire di strada, finendo la corsa in una scarpata a bordo carreggiata e abbattendo un palo della linea elettrica da 15000W. Il camionista alla guida, un 30enne di Verona, è rimasto illeso e, considerando i rischi che ha corso, si può dire con certezza che è stato molto fortunato.
Sul posto per i primi soccorsi sono intervenuti i volontari del COSP di Bedizzole, una squadra dei Vigili del Fuoco e i tecnici di Enel distribuzione per disattivare la linea elettrica. I rilievi sono stati eseguiti dalla Polizia Locale del Servizio Intercomunale Calvagese della Riviera e Muscoline, guidata dal comandante Stefano Dondelli.
Per il recupero del mezzo pesante si è resa necessaria la chiusura totale al traffico della Sp. 78. La viabilità è stata gestita dalla Polizia Locale di Calvagese e Muscoline, con la collaborazione della Polizia Locale di Bedizzole-Calcinato. Le ripercussioni sul traffico sono state pesanti e si sono prolungate fino a metà pomeriggio.
Nei giorni scorsi la polizia locale della Valle Sabbia ha fermato un giovane residente sul Garda che circolava con la patente sospesa dal 2018. Nella giornata di ieri, 7 aprile, un altro ragazzo, questa volta della Valtrompia, è stato sorpreso a guidare in stato di ebbrezza.
Il primo caso risale al 5 aprile ed è venuto a galla grazie a un controllo stradale nel territorio di Roè Volciano: una pattuglia ha fermato un ragazzo che circolava tranquillamente nonostante avesse la patente sospesa fin dal 2018, senza mai essersi presentato da allora alla visita di revisione. Il provvedimento aveva avuto luogo per il rifiuto da parte del giovane di sottoporsi alla prova con l'etilometro e per omissione di soccorso a seguito di un incidente stradale.
Dapprima l'automobilista ha sostenuto di aver dimenticato un permesso di circolazione provvisorio a casa, ma gli agenti hanno scoperto ben presto che non era vero niente. Successivamente il giovane insisteva ad affermare che, secondo il suo avvocato, avrebbe avuto comunque diritto a circolare con la patente sospesa per recarsi in ospedale, al lavoro o dall'avvocato stesso: peccato che certe deroghe possono essere ammesse solo in situazioni molto particolari e in ogni caso, comunque, lo spostamento del giovane non contemplava nessuno di questi casi.
Anzi, l'impressione degli agenti di fronte alla sua spavalderia è stata che con ogni probabilità il ragazzo circolasse abitualmente sulle strade, nonostante il provvedimento restrittivo emesso nei suoi confronti. Per lui ora è scattata la revoca della patente e la pratica è stata trasmessa alla Prefettura.
La seconda notizia riguarda quanto accaduto ieri a Vestone durante un normale controllo stradale. La pattuglia in servizio ferma un'automobile guidata da un giovane residente in Valtrompia che viaggiava in compagnia di un amico. Agli agenti non sfugge un forte odore di alcol nell'abitacolo, per cui sottopongono il ragazzo alla prova dell'etilometro. Il dispositivo rivela un tasso alcolemico superiore a 1.17, più del doppio oltre i limiti, per cui all'automobilista viene immediatamente ritirata la patente e scatta la denuncia alla Procura della Repubblica per guida sotto l'effetto di sostanze alcoliche.
A questo punto si deve affidare il veicolo a un'altra persona e la scelta più logica sarebbe il passeggero, solo che anche lui mostra scarsa lucidità e sintomi inequivocabilmente riconducibili all'assunzione di alcol, oltre a non avere con sé la patente, come dichiara subito dopo. Per poter tornare a casa i due sono costretti a coinvolgere un terzo amico che si fa accompagnare sul posto e può così occuparsi della vettura. I due giovani, nel frattempo, raccontano di essersi messi in macchina per andare a fare una scampagnata verso il Trentino. Costata loro piuttosto cara, in effetti.
Giovanna Gamba
Doppio intervento durato tutta la giornata di ieri, venerdì 7 aprile, per i comandi della polizia locale di Prevalle e Mazzano che hanno risolto una situazione piuttosto complicata, collaborando in sinergia.
Tutto è cominciato ieri mattina intorno alle 9, quando una pattuglia della polizia locale di Prevalle nota un veicolo fermo a bordo strada. Gli agenti decidono di approfondire con un controllo e scoprono che all'interno dell'automobile ci sono due donne addormentate, una delle quali anziana, oltre a numerose borse e borsine che occupano praticamente tutto l'abitacolo. Bussando al vetro, gli agenti svegliano le signore e fin dai primi momenti si accorgono di un evidente stato di disagio delle due. Sul posto arriva il comandante che, controllando i documenti, viene a sapere che le due signore sono madre e figlia e risiedono in un comune vicino, di competenza del comando intercomunale di Mazzano, Nuvolento e Nuvolera.
Il comandante di Prevalle telefona dunque ai colleghi per uno scambio di informazioni e così apprende che la più giovane delle due donne è destinataria di un provvedimento di accertamento sanitario obbligatorio (ASO). I due comandi a questo punto si coordinano per dare adempimento all'ASO: sul posto interviene il personale medico per convincere la figlia a sottoporsi alla misura stabilita, tuttavia ci vuole circa un'ora di trattative per fare in modo che la donna li segua di sua spontanea volontà, evitando l'utilizzo della forza.
Una volta trasportata la figlia presso l'ospedale di Gavardo, resta sul posto la madre, più che ottantenne, per la quale in realtà si erano già attivati i servizi sociali con la proposta di un soggiorno di alcuni giorni in una struttura a Manerba, così da evitarle di continuare a dormire e vivere in auto da sola. Purtroppo la signora non vuole sentire ragioni e, anche dopo l'intervento di alcuni familiari e del medico di famiglia. non accetta la sistemazione proposta.
A quel punto l'unica soluzione percorribile è un'ulteriore richiesta di accertamento sanitario obbligatorio, firmata dal medico curante, questa volta con destinataria la signora ultraottantenne. Non resta che attendere di nuovo l'arrivo dell'ambulanza con l'anziana che fino all'ultimo si dimostra per niente collaborativa, anche se alla fine viene a sua volta accompagnata al pronto soccorso di Gavardo. Dopo la visita specialistica per entrambe è stato disposto il ricovero.
L'incidente è avvenuto questa mattina alle 9 a Villanuova sul Clisi, dove è subito intervenuta una pattuglia della polizia locale valsabbina. Sospesa la patente all'automobilista che ha provocato lo scontro.
Un 75enne residente a Gavardo questa mattina era alla guida della sua Mercedes quando, giunto allo stop in via XXIV maggio a Villanuova, non si è fermato e ha affrontato l'incrocio in velocità proprio mentre sopraggiungeva da Soprazzocco verso Villanuova un'altra automobile, condotta da una 55enne di Villanuova.
Lo scontro è stato piuttosto violento, tanto che la Mercedes ha finito la sua corsa in una proprietà privata adiacente alla strada. La donna è stata soccorsa dai volontari dell'ambulanza che l'hanno portata in codice verde al pronto soccorso di Gavardo per accertamenti.
L'uomo non ha riportato ferite, tuttavia è stato sottoposto all'alcol test ed è risultato positivo con un tasso di 0,8 grammi per litro, quando il livello massimo consentito è di 0,5. Per lui è scattata immediatamente la sospensione della patente che durerà da 8 a 16 mesi, secondo quanto deciderà il Prefetto. Inoltre, il veicolo subirà un fermo di 180 giorni, mentre la sanzione amministrativa per l'automobilista sarà di 1448 euro.
Tentativo di furto con scasso a Roè Volciano nella serata di domenica. L'intervento della polizia locale sventa il furto e cattura il ladro, che però riesce a fuggire dall'ospedale dove era stato ricoverato. Ritrovato il giorno dopo, ora è a Canton Mombello.
Erano circa le 19 di domenica 2 aprile, quando alla centrale operativa del comando di polizia locale della Valle Sabbia giunge una telefonata con la segnalazione di un furto in atto in un'autofficina di Roè Volciano. Viene riferito che una persona, travestita in modo da non essere riconoscibile, si è introdotta nei locali e sta cercando di portare via un motociclo. Una pattuglia si trova in zona e raggiunge a sirene spiegate la località segnalata.
di portare via una moto, utilizzato piede di porco per scardinare il cancello,
Gli agenti trovano una persona dentro il cortile che sta in effetti uscendo, ma viene ostacolato da un cittadino che, dopo averlo visto scardinare il cancello d'ingresso con un piede di porco, ha deciso di bloccargli la strada impedendogli di uscire. La polizia locale prende il posto del cittadino per fermare il ladro che tuttavia continua a insistere per uscire, nonostante il cancello sia aperto per soli 50 centimetri circa. L'uomo resiste fino a quando perde l'equilibrio e cade, quindi gli agenti lo raggiungono e lo ammanettano. Nella concitazione della lotta l'uomo ha sempre tenuto stretto un coltello a serramanico, mentre la successiva perquisizione permetterà agli agenti di trovargli addosso un altro coltello.
La colluttazione ha provocato lievi lesioni agli agenti di pattuglia e dolori vari al ladro che perciò viene portato in ospedale dove, secondo i medici, dovrà restare sotto osservazione. Verso mezzanotte, tuttavia, il ladro sta evidentemente meglio visto che durante alcuni accertamenti sul suo stato di salute approfitta della situazione e si dà alla fuga nonostante abbia le manette, facendo perdere ben presto le proprie tracce.
Il giorno dopo il giudice convalida l'arresto anche se l'uomo resta irrintracciabile. Verrà localizzato nel pomeriggio dai carabinieri di Salò e Toscolano Maderno: si era rifugiato in un edificio fatiscente a Toscolano, ma la fuga non è durata a lungo. L'uomo ha 43 anni ed è noto alle forze dell'ordine per precedenti penali, abita ufficialmente nella zona del Garda ma in realtà si muove tra Garda e Valsabbia senza fissa dimora.
Ora si trova in custodia cautelare presso il carcere di Canton Mombello a Brescia. È stato denunciato per tentato furto aggravato con scasso e resistenza a pubblico ufficiale.
Giovanna Gamba
E’ successo nel tardo pomeriggio di ieri sulla spiaggia antistante il porto Le Sirene di Salò, dove un uomo di 39 anni di nazionalità italiana, che era in compagnia di un conoscente, si è immerso nelle acque del lago e mentre nuotava è stato visto andare in difficoltà e subito dopo inabissarsi. Sentite le urla dell’amico, in tre persone presenti sul lungolago si sono tuffate per cercare il malcapitato. A queste si è aggiunto anche un militare della Guardia Costiera, che, libero dal servizio, resosi conto della situazione, ha prima dato l’allarme alla sala operativa della Guardia Costiera del Lago di Garda, per far intervenire l’Unità SAR e il 118, per poi entrare in acqua anche lui a cercare il bagnante.
Dopo essere stato individuato da uno dei primi intervenuti sul fondale è stato portato in superficie e poi raggiunto a nuoto dal militare della guardia costiera e trasportato, privo di segni di vita sulla spiaggia, ove quest’ultimo ha iniziato le prime attività di rianimazione. Dopo pochi minuti giungeva anche l’unità della Guardia Costiera, il cui equipaggio ha dato il cambio nella rianimazione al militare intervenuto e a seguire giungeva sul posto l’autoambulanza del 118, che prendeva in cura la persona, che continuava a non dare segni di vita. E’ pertanto giunto anche l’elisoccorso del 118 che lo ha trasportato in codice rosso presso il nosocomio di Brescia.
A cura dei Militari della Guardia Costiera, le attività di p.g. tese a ricostruire la dinamica dei fatti. Sul posto presente anche una pattuglia della Compagnia dei Carabinieri di Salò, che ha operato congiuntamente ai guardiacoste per gli accertamenti e i vigili del fuoco del locale distaccamento.
A poche ore dal ricovero è purtroppo giunta la notizia che l'uomo non ce l'ha fatta: è deceduto infatti presso gli Spedali Civili nella serata di ieri.
L'incidente risale al primo pomeriggio di oggi, lunedì 6 marzo. L'automobilista è stato portato in codice rosso alla Poliambulanza, ma non sarebbe in pericolo di vita.
Erano circa le 14 quando una Ranault Clio percorreva il rettilineo che da Calvagese porta a Muscoline. Alla guida H.M., 37enne residente a Prevalle, il quale improvvisamente, per cause in corso di accertamento, all'altezza del ristorante "La pepola" ha perso il controllo della vettura che ha cominciato a sbandare, per poi finire la sua corsa nel campo sottostante.
Sul posto sono immediatamente giunti gli agenti della polizia locale di Calvagese e Muscoline, seguiti dai vigili del fuoco di Salò, con l'auto medica e l'ambulanza del Cosp di Bedizzole. Il ferito è rimasto sempre cosciente, ma i sanitari gli hanno comunque attribuito il codice rosso e l'hanno trasportato con urgenza alla Poliambulanza di Brescia. L'uomo, policontuso e con numerose ferite per l'impatto, non è stato tuttavia giudicato in pericolo di vita anche se la prognosi non è stata ancora sciolta.
Per i rilievi è rimasta sul luogo del sinistro la polizia locale intercomunale di Calvagese e Muscoline, con il comandante Stefano Dondelli.
Proseguono senza soluzione di continuità i controlli della polizia locale valsabbina sia sulla strada, per prevenire gli incidenti, sia nei parchi pubblici e nei centri storici dei paesi di competenza, per contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti e i furti.
"Le pattuglie - spiega il comandante Fabio Vallini - operano anche nei fine settimana e in orari serali e notturni, spesso con agenti in borghese a supporto delle pattuglie in uniforme". Nell'ultima settimana sono state una decina le persone identificate nei parchi, luoghi a rischio soprattutto per il consumo e lo spaccio di droghe, e sono risultati tutti regolari. Anche nei pressi delle scuole, altro luogo "sensibile" in cui fare prevenzione è particolarmente importante, non è stata segnalata alcuna criticità.
I dati si fanno invece preoccupanti relativamente ai controlli su strada: solo nell'ultima settimana sono state fermate 3 persone che erano alla guida senza patente. A partire dall'inizio del 2023 sono in tutto 5 persone, una fermata Sabbio Chiese, tre a Villanuova e una a Roè Volciano, Qualcuno si mette alla guida senza aver mai conseguito la patente, qualcun altro se l'è vista sospendere ma continua comunque a guidare, sta di fatto che la situazione potrebbe diventare allarmante per il pericolo di incidenti in cui poi vengono spesso coinvolte anche persone in regola e senza alcuna colpa. Un'altra abitudine preoccupante che purtroppo sta aumentando è quella di viaggiare senza la copertura assicurativa: solo nell'ultima settimana sono 7 le persone trovate in questa condizione.
Al contrario, sono invece incoraggianti i controlli che riguardano l'uso di sostanze alcoliche: su una ventina di automobilisti sottoposti al test per verificare il tasso alcolemico, solo uno è risultato positivo.
I controlli - fanno sapere dal comando - proseguiranno per tutto il corso dell'anno nei vari paese e in giorni e orari sempre diversi.
Giovanna Gamba
Lunedì mattina un uomo si è allontanato dalla propria abitazione ed è stato cercato per tutto il giorno dai familiari e dagli agenti della polizia locale valsabbina. Nel tardo pomeriggio è stato poi ritrovato a Brescia, sano e salvo, grazie alla testimonianza determinante dell'autista di un pullman di linea.
Sono state ore di apprensione quelle vissute da una famiglia e dall'intera comunità di Villanuova lunedì scorso. Un uomo del paese, in casa con la moglie, improvvisamente sparisce dall'abitazione senza avvertire nessuno. Non vedendolo, la moglie comincia inutilmente a chiamarlo e cercarlo, chiedendo l'aiuto dei familiari mentre l'angoscia cresce sempre più. I congiunti, constatata l'inutilità delle ricerche nel circondario, avvertono il comando della polizia locale che si attiva immediatamente per prestare soccorso.
Tra gli agenti che osservano la fotografia dello scomparso, ce ne sono due che in mattinata erano intenti a controllare il traffico in una zona vicina alla fermata degli autobus. Costoro riconoscono l'uomo e sono sicuri di averlo visto salire su un pullman di passaggio intorno alle 10:45. Le indagini prendono pertanto la giusta direzione e dal comando partono le telefonate verso l'azienda del trasporto pubblico per rintracciare l'autista che potrebbe aver caricato il probabile passeggero.
Un primo autista è certo di non averlo visto, invece un secondo afferma con certezza di ricordarlo tra coloro che sono saliti sul suo mezzo e di averlo trasportato fino alla stazione di Brescia. Non solo, il conducente aggiunge di aver notato l'uomo intorno alle 14:10 sempre a Brescia, in zona Canton Mombello, mentre transitava in un'ulteriore corsa con il proprio autobus. Pur aggirandosi nei pressi della fermata, la persona ricercata non era tuttavia salita sul suo pullman. Anche se l'uomo non viene individuato, l'informazione è comunque determinante per circoscrivere la zona da perlustrare. La polizia locale valsabbina chiama i colleghi della città, mentre i familiari si portano sul posto per poter contribuire alla ricerca del congiunto.
Intorno alle 17:45 finalmente si ha il lieto fine: la persona viene ritrovata sana e salva, anche se piuttosto infreddolita e in stato confusionale, al punto che fa un po' fatica a riconoscere i familiari e non sa spiegare perché si trovi così lontano da casa. Prova a dire in modo poco convinto che doveva fare una visita e che stava aspettando l'autobus, ma i parenti sanno che non doveva vedere alcun medico e comunque il loro caro non era più neppure nei pressi della fermata dei pullman. L'uomo non sarebbe certo stato in grado di affrontare da solo un viaggio da Villanuova a Brescia e i congiunti non si spiegano come abbia fatto ad avere un'idea simile, tuttavia a prevalere è il sollievo per lo scampato pericolo.
A conclusione della vicenda, la nuora, a nome di tutti i familiari, ha scritto una lettera di ringraziamento all'amministrazione comunale di Villanuova e agli agenti della polizia locale, con il loro comandante Fabio Vallini, per sottolineare la professionalità e la sensibilità con cui hanno condotto le indagini che hanno portato al felice esito della vicenda.
Giovanna Gamba
Il comandante della polizia locale dei tre Comuni, Massimo Zambarda, fa il punto sull'anno passato mettendo in luce le molteplici attività svolte dagli agenti sul territorio. A breve un significativo cambiamento: dal prossimo 1 marzo, infatti, il Comune di Serle recederà dalla convenzione e continuerà il servizio in autonomia.
Il servizio intercomunale conta una popolazione di oltre 12mila utenti su una superficie di circa 37 chilometri quadrati. Al momento l'organico effettivo è di sette agenti, anche se gli operatori necessari dovrebbero essere otto e la complessità del territorio mette spesso in rilievo la necessità di personale aggiuntivo.
Tra i vari settori di intervento, la maggior parte del tempo è sempre dedicata al controllo stradale, sia per il presidio quotidiano nei pressi delle scuole che per la verifica del rispetto del codice della strada. A questo proposito sono da segnalare numerosi comportamenti scorretti che hanno portato a elevare sanzioni per 115mila euro, oltre alla crescita di un fenomeno preoccupante, la circolazione di veicoli senza copertura assicurativa: 28 nel 2022, contro i 22 dell'anno precedente. Gli incidenti stradali sono stati 17 dei quali 9 con feriti e a questo proposito è stato effettuato un attento studio dell’incidentalità che riguarda il tratto della SS 45bis di competenza di Prevalle, secondo il quale l’incidentalità elevata, spesso con conseguenze gravi, è legata principalmente alla violazione dei limiti di velocità. Si è quindi inviato in Prefettura un fascicolo, dopo aver ottenuto i nulla osta da parte dell’ANAS e del Comando provinciale della Polizia Stradale di Brescia, con la richiesta di un rilevatore di velocità con postazione fissa e presegnalata sul tratto identificato di maggior pericolo.
L'educazione stradale è soprattutto un investimento su cui puntare con le nuove generazioni, perciò molte energie sono state riservate ai progetti con le scuole sia di educazione stradale che di educazione alla legalità. In particolare, gli agenti sono intervenuti presso le scuole dell’infanzia e la scuola primaria di Prevalle con il progetto “Io non voglio rischiare”.
Nel settore di polizia amministrativa, vanno segnalati i numerosi controlli alle attività commerciali e in particolare l’impegno significativo per il controllo del comparto cave di Serle: gli agenti della P.L., grazie all’ausilio dell’Ufficio Cave Comunale, hanno predisposto alcuni controlli sui veicoli che trasportano materiale da e per la cava, con il risultato di aver accertato diverse violazioni inerenti documenti di trasporto e quindi l’allontanamento del materiale in modo non corretto. Tali accertamenti hanno portato a segnalazioni depositate all’Ufficio Cave per circa 90mila euro di sanzioni. Addirittura, insieme al responsabile Ufficio Cave geom. Zini, è stato accertato che un cavatore, privo di qualsiasi titolo autorizzativo valido, stava allontanando dalla proprietà comunale un'ingente quantità di materiale, pertanto è stato deferito all’autorità giudiziaria e segnalato all’Ufficio Provinciale responsabile del rilascio/rinnovo delle autorizzazioni per le cave.
Le attività di polizia giudiziaria sono state condotte in sinergia con la Stazione dei Carabinieri competente per territorio e hanno riguardato diversi reati: furto, danneggiamento, reati legati alle sostanze stupefacenti, truffe a danno di anziani, violenza privata, minacce e atti persecutori, resistenza a pubblico ufficiale. Gli agenti hanno inoltre prestato servizio nell'ambito della protezione civile, a sostegno dei gruppi di Prevalle e Serle, e della sicurezza urbana. Si segnala, in particolare, la presenza alle processioni della Madonna Pellegrina per l'intero mese di maggio, alle notti bianche di Prevalle e Paitone e alla recente “Brostoi, formai e…” a Serle, insieme alla Pro loco e ai volontari della protezione civile.
Giovanna Gamba
La polizia locale valsabbina e l'amministrazione comunale di Provaglio in sinergia per la lotta alle truffe, in particolare quelle ordite verso la fascia anziana della popolazione.
Hanno ribadito la loro vicinanza ai cittadini, assicurando di essere al loro fianco nelle difficoltà: il comandante Fabio Vallini ieri sera alle 20 in sala consiliare ha incontrato gli abitanti di Provaglio insieme ad alcuni agenti, al sindaco Massimo Mattei e alla giunta comunale. L'occasione era la presentazione ai cittadini del comando, che ha iniziato a operare sul territorio comunale dal 1° gennaio 2023.
Di fronte a un nutrito numero di persone, il comandante Vallini ha colto l'occasione per informare i presenti sui pericoli in agguato ogni volta che uno sconosciuto si presenta alla porta di casa. L'intervento si inserisce nell'ambito della campagna di sensibilizzazione per la prevenzione delle truffe che il comando ha avviato da qualche tempo e le amministrazioni comunali valsabbine hanno fortemente voluto e sostenuto.
Vallini ha richiamato l'attenzione su alcuni fatti di cronaca verificatisi di recente in valle, descrivendo i più comuni approcci da parte dei malintenzionati, oltre ad alcune tecniche dei truffatori per avvicinare le persone e mettere in atto i propri piani. La concretezza delle situazioni, particolarmente apprezzata dai presenti, si è poi tradotta in una serie di raccomandazioni e suggerimenti utili che possano mettere in guardia e prevenire situazioni incresciose. I dati rivelano che per fortuna non c'è emergenza truffe in Valsabbia, tuttavia è bene non abbassare la guardia, anche perché alcuni episodi hanno comunque punteggiato il tessuto sociale del territorio e, se non si resta in allerta, la probabilità che si diffondano si alza notevolmente.
I partecipanti hanno mostrato grande interesse nei confronti dell'iniziativa, sentendosi rassicurati dalla certezza che il comando risponde 24 ore su 24 tutti i giorni dell'anno ed è al servizio dei cittadini per qualsiasi tipo di segnalazione. Al termine della serata, una cittadina si è avvicinata al sindaco per ringraziarlo e ha dichiarato che un incontro informativo di questo tenore ha contribuito a renderla più tranquilla. Anche un piccolo segnale di questo tipo mette in luce l'importanza di iniziative come questa che infatti la polizia locale sta diffondendo in maniera capillare su tutto il territorio di sua competenza.
Giovanna Gamba
A sole quattro ore dalla segnalazione, la polizia locale della penisola gardesana è riuscita a recuperare una bicicletta elettrica passata di mano già due volte.
La vicenda nasce in un noto e apprezzato albergo della città e coinvolge due colleghi che vi lavoravano insieme fino ad alcuni mesi fa. Il primo aveva rivenduto al secondo la propria bicicletta elettrica, marca Ztech, del costo di 1500 euro. Il collega tuttavia non aveva possibilità di saldare nell'immediato e ha chiesto di procrastinare il pagamento, forse sperando che il tempo avrebbe potuto offuscare la memoria del creditore. Il proprietario inizialmente ha assecondato il debitore che nel frattempo però è diventato un ex collega e ha perfino cambiato residenza.
Venerdì scorso, dopo mesi di inutili insistenze, il proprietario della bicicletta - che non aveva mai perso le tracce dell'altro - si è sentito rispondere che il mezzo non sarebbe stato più pagato, anche perché nel frattempo era stato ceduto a una terza persona. A questo punto il ragazzo derubato ha perso del tutto la pazienza e si è rivolto agli agenti della polizia locale, denunciando l'ex collega per appropriazione indebita. Costui, che sperava di averla fatta franca, si è visto raggiungere dal provvedimento, mentre il fratello cui aveva ceduto la bicicletta è stato accusato di ricettazione.
Il proprietario aveva la fattura d'acquisto e il numero di telaio, quindi per gli agenti è stato facile provare la provenienza della bicicletta dopo essersi messi alla sua ricerca senza risparmiare tempo né energie. Del resto, una volta messi in fila gli indizi, non è stato così difficile individuarla per chi conosce il proprio territorio e le persone che lo abitano. Il mezzo, recuperato in un altro hotel sirmionese con tanto di caricabatterie, lucchetto e sacca portaoggetti, è stata restituito al legittimo proprietario, che difficilmente da oggi in poi concederà a qualcuno dilazioni nei pagamenti. Agli agenti, la grande soddisfazione di aver preso in carico il caso e averlo risolto in meno di quattro ore: un vero record.
Giovanna Gamba
La polizia locale ha avviato una serie di iniziative per far conoscere alle nuove generazioni le regole del sistema stradale e promuoverne il rispetto. Coinvolti tutti gli istituti, dalla scuola dell'infanzia alla scuola secondaria di primo grado.
A Sirmione l’attenzione per l’educazione stradale di bambini e ragazzi rappresenta una priorità per l’amministrazione comunale. Tra i molteplici progetti nel piano per il diritto allo studio trovano infatti spazio numerose iniziative di formazione e di sensibilizzazione. I progetti coinvolgono alunni di tutte le età, dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado. Le attività in programma consentono, attraverso modalità idonee all’età dei bambini, di interpretare la strada come un bene culturale e sociale da tutelare, un luogo di traffico e di vita che offre occasioni stimolanti per conoscere persone e ambienti diversi, un ambiente pubblico che presenta rischi e pericoli di vario genere.
“I progetti di educazione stradale - ha dichiarato Miria Bocchio, consigliere delegato alla Pubblica Istruzione - sono realizzati in collaborazione con il Comando della Polizia Locale di Sirmione e prevedono incontri e testimonianze, così come esperienze sul campo. Siamo consapevoli che l’interiorizzazione fin da piccoli dei comportamenti corretti da tenere sulla strada assume un significato fondamentale nel percorso di crescita di bambini e ragazzi in qualità di futuri cittadini e utenti consapevoli e responsabili del sistema stradale”.
Gli istituti coinvolti nei progetti di educazione stradale sono: scuola dell’infanzia “M.A. Durighello”, scuola dell’infanzia “Giovanni XXIII”, scuola dell’infanzia “Sant’Orsola”, scuola primaria “Benedetta Bianchi Porro” e scuola secondaria di primo grado “Trebeschi”. Fino a gennaio 2023 gli alunni della scuola secondaria di primo grado sono stati coinvolti nella prima parte del progetto che prevede interventi sulla legalità - con focus su uso di sostanze, guida in stato di ebbrezza, piccola criminalità e criminalità organizzata - e interventi sulla sicurezza.
Il programma prevede anche le testimonianze del gruppo “Quelli delle seconde”, composto da Marco Bottardi, Massimo Bulgarini, Achille Fusaro, Matteo Baraldi e coordinato da Nicola Alberti e Adriana Giampiccolo della Polizia Locale. Si tratta di un gruppo di vittime di incidenti stradali che, nonostante portino i segni delle conseguenze di un sinistro, sentono di aver avuto una seconda possibilità. “Quelli delle seconde” condividono con i ragazzi della scuola secondaria di primo grado la loro esperienza di vita dolorosa, facendoli riflettere sulle conseguenze di un incidente e sul valore del rispetto del codice stradale.
Nel secondo quadrimestre gli alunni saranno coinvolti nell’incontro di sensibilizzazione con la pedagogista-scrittrice Angela Gió Ferrari la quale martedì 28 febbraio 2023 presenterà il suo libro “Graffiti dell’anima”, un toccante volume che raccoglie le immagini dei muri che circondano i Centri di Rianimazione degli Spedali Civili di Brescia, insoliti diari che custodiscono la speranza e la sofferenza di chi è stato coinvolto in un incidente stradale o dei parenti in estenuante attesa.
Per la scuola primaria sono previste per la primavera 2023 diverse attività di formazione e sensibilizzazione, dall’approfondimento della figura dell’agente di Polizia Locale alla vera e propria giornata “in servizio”, con attività di pattuglia sui mezzi della Polizia Locale e servizio di regolamentazione del traffico. Arricchiscono il percorso dedicato all’educazione stradale dei bambini della scuola primaria gli approfondimenti corredati da attività pratiche dedicate al comportamento del pedone e del ciclista; completa il quadro il focus “In auto con mamma e papà”.
Anche per i piccoli alunni delle tre scuole dell’infanzia presenti sul territorio sirmionese le attività di educazione stradale sono in programma per la primavera 2023: i bambini conosceranno i segnali stradali più semplici per eseguire nel rispetto delle regole, con tricicli e biciclette, facili percorsi in ambiente protetto; al termine riceveranno una “patente del pedone o del ciclista”.
Un comando a servizio del cittadino 365 giorni all'anno: le prime parole del comandate Fabio Vallini suonano come slogan e testimoniano la grande mole di lavoro garantita dagli agenti della polizia locale valsabbina. L'aggregazione garantisce infatti una copertura di 12 ore al giorno - oltre ai servizi serali e notturni garantiti per un paio di giorni la settimana - ai 18 Comuni aderenti all'aggregazione che contano un totale di oltre 44mila abitanti.
Da sempre il lavoro degli agenti si concentra sui controlli stradali, attività che negli anno ha portato a ridurre gli incidenti, anche se sono ancora numerose le infrazioni gravi che mettono in pericolo la sicurezza di tutti. L'azione repressiva conta 5128 verbali, ma a fare notizie sono le sempre più numerose azioni di prevenzione, sia attraverso il controllo costante del territorio che con l'intervento nelle scuole dove l'educazione stradale e l'educazione alla legalità hanno permesso di entrare in contatto con le nuove generazioni, stabilendo un rapporto di conoscenza e fiducia da cui trarre giovamento in futuro.
Le infrazioni stradali restano sempre numerose, a sanzionare comportamenti con diversi gradi di pericolosità, dal superamento dei limiti di velocità (176 infrazioni) ai passaggi con il semaforo rosso (172), dall'utilizzo del cellulare alla guida (121) al mancato uso delle cinture di sicurezza (323), fino ai sorpassi vietati e alla circolazione contromano (490). Le patenti ritirate o sospese sono state 79, per la maggior parte di automobilisti che erano alla guida sotto l'effetto di sostanze alcoliche o stupefacenti. Sono stati rilevati 181 incidenti stradali di cui 2 mortali. Il primato di incidentalità va a Gavardo con 40 sinistri, seguito da Villanuova con 32 e Vestone con 29.
I controlli ambientali e sanitari sono stati 123, 23 dei quali relativi a interventi su animali, mentre i controlli commerciali salgono a 345 e hanno interessato esercizi pubblici, mercati settimanali e venditori itineranti per un totale di 8 sanzioni elevate. Le attività di polizia giudiziaria hanno spesso preso il via da segnalazioni dei cittadini con un bilancio di 178 persone denunciate, segnalate o addirittura arrestate, soprattutto nell'ambito dello spaccio di sostanze stupefacenti. A questo proposito, sono stati sequestrati 6 kg di diversi tipi di droga, sia hashish e marijuana, sia cocaina, sia droga sintetica. Anche in questo ambito i controlli continui hanno avuto effetto preventivo sia sullo spaccio che sui furti, con servizi appiedati nei centri storici (988 pattugliamenti) e nei parchi pubblici (598). Particolare aiuto è stato fornito dalle telecamere di videosorveglianza, ancora più utili da quando tutte le riprese sono state accentrate in un'unica sede centrale che consente di interrogare tutti i 25 sistemi, così da poter controllare a distanza e in tempo reale tutto il territorio.
Più di 3600 sono state le chiamate alla centrale operativa per richieste di intervento, prese in carico e gestite dalle pattuglie. Il tutto senza contare il lavoro quotidiano di presidio davanti alle scuole, i funerali e i servizi per le manifestazioni organizzate dai Comuni. Tra i progetti, uno dei più apprezzati è stata la campagna di informazione agli anziani per prevenire le truffe, che si è svolto in diverse sedi con alcuni incontri pubblici aperti anche alle testimonianze. Infine, non è mancato il supporto alla Comunità Montana, al suo segretario e alla società Secoval. "Un grazie a tutti - conclude il comandante Vallini - per il servizio svolto tra operatività ed equilibrio da una polizia locale che guarda al futuro senza dimenticare il ruolo di custode dei propri territori".
Giovanna Gamba
Venerdì 20 gennaio due ragazzi sono riusciti a scappare da un negozio sportivo dopo aver fatto suonare l'allarme antitaccheggio. Il giorno dopo gli stessi agenti che avevano visionato le riprese della videosorveglianza li hanno riconosciuti e denunciati.
Sono circa le 13 di venerdì quando due giovani raggiungono il centro commerciale di Villanuova sul Clisi e varcano la soglia di un negozio di articoli sportivi. Passano in rassegna alcuni capi di abbigliamento e si fingono interessati, ma ben presto si dirigono verso l'uscita, apparentemente senza alcun acquisto. Superate le casse, però, suona l'allarme antitaccheggio, per cui vengono fermati dal personale per vedere se hanno nascosto qualcosa. Gli addetti alle vendite chiedono chiarimenti che i due evidentemente non hanno intenzione di dare, visto che dopo una breve discussione si divincolano con spintoni e pugni, riuscendo a guadagnare l'uscita e a scappare.
Avvertita dal fatto, la polizia locale raggiunge il negozio in pochi minuti con più agenti, ma dei due non c'è più traccia. Non resta che cominciare a raccogliere il maggior numero di elementi utili per indagare, a partire dalle immagini catturate dalle videocamere di sorveglianza. Le riprese mostrano i ragazzi che in pochissimi minuti rubano un giubbino - messo sotto il giaccone di uno dei due - e un cappello da baseball, il tutto per un valore di circa 250 euro. Tra l'altro uno dei ladri in fase di fuga lascia sul posto il suo giubbino, forse mentre si divincolava per sfuggire alla presa del personale del negozio. La ricerca di indizi porta a scoprire che in una tasca interna c'è una sigaretta artigianale preparata con hashish.
Per l'intera giornata di venerdì la polizia locale valsabbina perlustra il territorio, ma senza successo. Il giorno dopo, invece, la svolta: intorno alle 13 due agenti in borghese nel centro di Gavardo notano due giovani alla fermata dell'autobus e li riconoscono subito. Con il supporto di altri colleghi fermano e portano al comando i ragazzi, uno dei quali indossa lo stesso giubbino rubato il giorno prima, che viene dunque sequestrato e restituito al proprietario.
Nessuno dei due è nuovo a questi atti: si tratta di maggiorenni residenti a Prevalle e a Villanuova già noti alle forze dell'ordine per precedenti specifici. Uno dei due, tra l'altro, è anche sottoposto all'obbligo di firma presso la polizia giudiziaria per altri reati. Entrambi vengono denunciati per rapina impropria e uno di loro è pure segnalato in Prefettura come consumatore di sostanza stupefacente.
Giovanna Gamba
La polizia locale valsabbina ha rintracciato il conducente che aveva urtato un'automobile l'altro giorno sulla SS 45bis in territorio di Villanuova e non si era fermato dopo il sinistro.
Le indagini erano partite a pieno ritmo dopo l'incidente di lunedì pomeriggio e già nelle prime fasi dal comando filtrava un atteggiamento fiducioso e pienamente ottimista, sia per l'aiuto fornito da alcuni testimoni subito dopo il sinistro, sia per l'apporto determinante di alcuni strumenti tecnologici in dotazione agli agenti. La zona dell'impatto non è fra quelle coperte dalla videosorveglianza, tuttavia, incrociando i dati raccolti, la polizia locale valsabbina è riuscita in breve tempo a risalire al responsabile.
Si tratta di un dipendente di un'azienda dell'Umbria che si era recato a Odolo per scaricare della merce. Per lui è scattata l'accusa di fuga da incidente con danni a cose (per fortuna non a persone): subirà una sanzione e vedrà decurtati diversi punti della patente. Per la giovane valsabbina, sarà riconosciuto il danno da parte dell'assicurazione che coprirà le spese per l'automobile seriamente danneggiata.
L'urto era avvenuto nel primo pomeriggio di lunedì lungo la SS 45bis in territorio di Villanuova. Un autoarticolato, mentre affrontava una curva in galleria, aveva sbandato e il rimorchio aveva urtato la parte anteriore sinistra di una Toyota Yaris che proveniva in senso opposto, alla cui guida c'era una giovane residente nella media Valsabbia.
Giovanna Gamba
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Il fatto è di oggi pomeriggio intorno alle 14. Alla guida dell'automobile una giovane valsabbina che non ha riportato ferite, mentre la vettura è stata danneggiata.
Nel primo pomeriggio di oggi, 16 gennaio, un autoarticolato percorre la SS 45bis in direzione Brescia, quando si trova ad affrontare una curva in territorio di Villanuova e sbanda. Il rimorchio invade l'altra corsia di marcia proprio mentre dalla direzione opposta sta arrivando una Toyota Yaris che viene urtata violentemente dal mezzo pesante.
Alla guida della Yaris c'è una giovane donna residente nella media Valsabbia che si ferma spaventatissima e si rende subito conto che l'autoarticolato, invece, prosegue la marcia senza nemmeno rallentare. La ragazza allerta la polizia locale che la soccorre constatando per prima cosa le sue buone condizioni fisiche, compatibilmente con il trauma appena vissuto. L'automobile invece ha subito danni, di cui dovrà rispondere il camionista fuggito.
La pattuglia effettua i rilievi del caso e raccoglie indizi utili per individuare il conducente dell'autoarticolato che al momento non ha ancora un nome, ma potrebbe avere le ore contate, visto che le indagini proseguono spedite.
Giovanna Gamba
Un 17enne si è impossessato di una borsa lasciata sul sedile di un'automobile in sosta davanti all'Italmark. Individuato dalla polizia locale, è stato denunciato per furto aggravato.
Le pattuglie della polizia locale valsabbina sono sempre attive anche in questi giorni di festa per i controlli sul territorio in generale e per la prevenzione di reati come i furti, in particolare. In questo caso, il loro pronto intervento ha permesso di risolvere il caso di una borsa rubata da una vettura nel parcheggio del centro commerciale Italmark di Roè Volciano.
I fatti risalgono al primo pomeriggio del 28 dicembre, quando un ragazzo nota nei pressi dei giardini dietro il centro commerciale un altro ragazzo intento a frugare dentro una borsa da donna con movenze che lo rendono sospetto. Il giovane si avvicina e chiede al coetaneo cosa stia facendo, ma quello con una mossa fulminea intasca dei contanti, getta la borsa a terra e riesce a scappare. Al ragazzo non resta che avvisare una pattuglia della polizia locale che subito giunge sul posto e acquisisce le prime informazioni per poter avviare le indagini, a partire dalla descrizione del ladro.
Mentre si cerca di risalire all'identità del giovane ladro, gli agenti contattano la proprietaria della borsa, dove erano rimasti tutti i documenti, e la convocano in comando per la restituzione. La donna ricostruisce l'accaduto, riferendo di aver lasciato per pochi attimi la borsa sul sedile dell'auto parcheggiata e di non averla più ritrovata al suo ritorno. Al suo interno ritrova tutto, tranne i contanti che stima in circa 60/90 euro.
Intanto proseguono le attività di indagine e la polizia locale riesce a risalire all'autore del furto, subito convocato in comando. Si tratta di un 17enne residente in un'altra provincia che viene denunciato per furto aggravato. Il ragazzo ammette sue responsabilità, ma non restituisce i soldi perché li ha già spesi tutti.
Grazie alla videosorveglianza, un pregiudicato gavardese è stato riconosciuto dagli agenti della polizia locale mentre tagliava gli pneumatici di un'automobile in sosta nei pressi dell'ospedale.
La storia comincia il 27 dicembre scorso, quando una pattuglia della polizia locale valsabbina sta compiendo un controllo di routine nella zona dell'ospedale di Gavardo. Gli agenti vengono fermati da un cittadino il quale riferisce di aver trovato la propria auto danneggiata; in particolare, mostra i quattro pneumatici tutti tagliati, oltre ad altri danni subiti dalla propria vettura che si trovava parcheggiata in sosta vicino allo stesso ospedale. La polizia locale raccoglie la denuncia di danneggiamento aggravato e inizia le indagini per risalire al colpevole.
I primi indizi, risultati poi determinanti per indirizzare gli investigatori sulla strada giusta, vengono forniti dalle telecamere per la videosorveglianza, fortemente volute dall'amministrazione comunale e installate di recente in numerosi punti strategici del territorio. Le immagini vengono condivise al comando con tutti i colleghi, così da avere maggiori possibilità di riconoscere l'autore del danno. In effetti succede proprio così: alcuni agenti avanzano l'ipotesi che si tratti di una persona da loro conosciuta e i dubbi in merito sono proprio pochi. A questo punto il presunto colpevole viene osservato per qualche giorno e poi convocato al comando per essere sentito come persona informata sui fatti.
L'uomo ben presto cade in contraddizione e non sa fornire alcune spiegazioni richieste. A questo si aggiungono dei riscontri oggettivi, dato che a casa del sospetto vengono trovati - al di là di ogni ragionevole dubbio - gli stessi abiti immortalati dalla telecamera nei giorni precedenti. Il caso è risolto: l'uomo viene denunciato alla Procura della Repubblica per danneggiamento aggravato di un bene esposto a pubblica fede. Si tratta di un pregiudicato della zona, di mezza età, autore di alcuni reati di cui la stessa polizia locale era a conoscenza. Ora bisognerà capire la motivazione del gesto compiuto e proseguire le indagini per determinare se sia anche colpevole di altri danneggiamenti analoghi compiuti in zona nel recente passato.
"L'installazione delle nuove telecamere - commenta il comandante Fabio Vallini - volute dall'amministrazione di Gavardo per aumentare la sicurezza del territorio porta i primi risultati. Restano naturalmente fondamentali anche la conoscenza del territorio e il presidio messo in atto dalla polizia locale, senza i quali le sole immagini non vasterebbero per giungere alla soluzione dei casi":
Giovanna Gamba
Il fatto risale a qualche giorno fa ed è avvenuto in una centralissima via di Gavardo. La polizia locale è riuscita a rintracciare in breve tempo il responsabile, residente a Prevalle, grazie alle segnalazioni dei cittadini che hanno assistito all'evento.
Cronaca poco natalizia, quella accaduta in centro a Gavardo qualche giorno fa tra le 21 e le 22, in una tranquilla serata invernale. Un automobilista alla guida di una Skoda percorre una strada principale del centro quando, giunto nei pressi della piazza, urta un palo della pubblica illuminazione e lo butta a terra. Nonostante l'impatto decisamente forte, l'uomo decide di proseguire la marcia, senza nemmeno fermarsi il tempo necessario a constatare i danni, in una vera e propria fuga.
Una pattuglia della polizia locale è però in zona e viene allertata subito da alcuni testimoni i quali forniscono elementi utili per l'attività di ricerca che scatta immediatamente. Grazie a questa preziosa sinergia, in effetti, l'automobilista viene individuato in breve tempo nel territorio di Prevalle dove risiede e dove stava infatti raggiungendo la propria abitazione. Alla celerità nella risoluzione del caso ha contribuito in maniera determinante anche la stessa polizia locale di Prevalle, contattata dai colleghi dell'aggregazione valsabbina.
L'uomo, una persona di mezza età del paese, ha riferito agli agenti di essere scappato per timore di dover risarcire il danno. Ora non solo gli toccherà pagare per il palo abbattuto, ma in aggiunta avrà anche una sanzione decisamente salata per non essersi fermato e non aver fornito i suoi dati agli organi competenti,
Due ragazzi minorenni avvicinavano i passanti nei pressi dei centri commerciali e chiedevano donazioni per i sordomuti. L'intervento della polizia locale di Rezzato, allertata da alcuni cittadini, ha permesso di fermare la truffa.
La collaborazione tra cittadini e forze dell'ordine è fondamentale per intervenire tempestivamente ogni volta che le norme vengono infrante, In questo caso il clima natalizio aveva offerto lo spunto per una truffa a due minorenni che avevano ideato una truffa per sfruttare la generosità di ignari cittadini. I due, 15 e 16 anni, si fingevano sordomuti e avvicinavano le persone emettendo vocalizzi e mostrando una brochure che riportava informazioni per la costruzione di un centro aggregativo per persone sordomute. Fingendo di appartenere a un'organizzazione mondiale inesistente, chiedevano contributi in denaro per la realizzazione dell'opera, altrettanto insistente, come hanno dimostrato anche i successivi accertamenti degli agenti.
La polizia locale, già presente in questi giorni in maniera continua nelle aree di maggior aggregazione, soprattutto vicino ai negozi e ai centri commerciali, è stata quindi avvicinata da alcuni cittadini che hanno raccontato di essere stati infastiditi e seguiti dai due finti ragazzi. Raggiunti e bloccati dalla pattuglia, i due fantasiosi truffatori avevano raccolto in meno di un'ora ben 130 euro. Identificati come minorenni di origine rumena, i due sono stati denunciati a piede libero alla Procura per i Minorenni, mentre denaro e brochure sono stati sottoposti a sequestro penale.
Successivamente gli agenti hanno appurato che i due minori si trovavano in compagnia del proprio padre il quale li controllava a qualche decina di metri di distanza. Anche lui è stato identificato e denunciato alla Procura della Repubblica in concorso con i figli. I tre sono residenti in Romania, ma di fatto domiciliati nel centro di Bologna. Il comandante Giancarlo Bonizzardi rinnova ai cittadini l'invito a segnalare tempestivamente alla Polizia Locale qualsiasi fatto che desti sospetti o sia palesemente contrario alla legge.
Velista soccorso e salvato. Il comunicato della Guardia costiera. E’ giunta intorno alle ore 19:00 di giovedì 15 dicembre alla Sala Operativa della Guardia Costiera di Salò, la richiesta di soccorso da parte di un velista che, partito nel pomeriggio dal porto di Garda con destinazione il sorgitore di Navene, all’altezza del castello di Malcesine, in piena oscurità, con lago molto mosso e pioggia battente, ha avuto un problema al motore ausiliario e stante le condizioni metereologiche particolarmente avverse, non riusciva a governare più l’unità.
Immediata la risposta della Guardia Costiera che disponeva l’uscita della Motovedetta di Soccorso CP 703, che raggiungeva, con non poche difficoltà per le onde che superavano anche i 2 metri, l’unità da diporto nelle acque a sud di Malcesine, ove nel frattempo la barca a vela era stata trasportata dal moto ondoso e dal forte vento proveniente da nord.
Affiancata, verificate le buone condizioni di salute del diportista, rimasto sempre in costante contatto telefonico con la sala operativa della Guardia Costiera, l’Equipaggio dell’unità SAR provvedeva a trasferirla in zona ridossata vicino alla costa, ad assicurarla ad una boa e a trasbordare il velista, poi sbarcato nel sorgitore di Garda, per l’impossibilità di ormeggiare in altri sorgitori, stante la troppa risacca causata dal moto ondoso.
E’ fondamentale, prima di intraprendere navigazioni, verificare sempre le condizioni dell’unità sia per quanto riguarda l’efficienza del motore, sia per la presenza delle dotazioni di soccorso previste, ma soprattutto è necessario sempre controllare le previsioni metereologiche, ormai molto attendibili e facilmente consultabili da siti internet o da App meteo, al fine di evitare inutili rischi come quello corso nella serata di giovedì.
Fondamentale, in questo caso, è stato l’ausilio dello smartphone che il diportista aveva a bordo e grazie al quale ha potuto condividere la propria posizione con la Sala Operativa della Guardia Costiera, che, oltre a mantenere un costante contatto telefonico con il velista, ha potuto stimare con precisione la posizione e lo spostamento dell’unità alla deriva per il forte vento e per il moto ondoso.
Il gesto ispirato da un senso civico ormai non comune è stato compiuto da uno studente universitario del 1996. Il giovane ha trovato per terra una busta contenente 2850 euro e non ha esitato a consegnarla alle forze dell'ordine. Già rintracciata la donna che li aveva smarriti.
I fatti risalgono alla mattina del 5 dicembre e hanno il sapore di una storia natalizia che scalda il cuore. Un giovane arriva presso il municipio e cerca di incontrare il sindaco o gli agenti di polizia locale, informandoli di dover consegnare una busta trovata casualmente per strada. La busta contiene ben 2850 euro, eppure il ragazzo, classe 1996 e residente a Gavardo, non ha avuto il minimo dubbio circa la volontà di consegnarli in modo da trovare la persona che li aveva persi. La sottolineatura è d'obbligo, in tempi dominati da chi cede piuttosto alla furbizia, al sotterfugio o alla disonestà.
Nella busta non ci sono documenti personali per poter identificare il proprietario, tuttavia alcuni indizi mettono gli agenti sulla strada giusta. Dopo un paio di sopralluoghi e qualche telefonata, la polizia locale identifica senza ombra di dubbio la persona in questione: si tratta di una donna residente a Gavardo che ha un'attività e ieri sera si stava muovendo portando con sé l'incasso della giornata, quando è accaduto l'increscioso fatto. Inutile descrivere il sollievo della donna quando ha sentito dagli agenti che i suoi soldi erano stati recuperati!
"Non sappiamo - risponde a domanda specifica il comandante Fabio Vallini - se la signora abbia ricompensato il giovane come prevede lo stesso codice civile in questi casi. Ciò che vogliamo evidenziare con molta decisione è l'importanza e il significato di un gesto come quello compiuto dal giovane universitario. L'onestà di questo ragazzo gavardese lascerà il segno e spero possa essere presa come esempio da molte altre persone".
Giovanna Gamba
(la foto della consegna è d'archivio)
Una giovane donna ha abbattuto un palo dell'illuminazione nel parcheggio di un centro commerciale a Villanuova. Per fortuna non passava nessuno e non c'erano automobili parcheggiate nelle vicinanze.
Era mattina presto, quindi non c'era nessuno di passaggio nel parcheggio del supermercato Aldi di Villanuova. I pochi veicoli parcheggiati non si trovavano nelle vicinanze, quindi quella che poteva essere una tragedia è solo un fatto di cronaca con qualche danno ma nessun ferito. Arrivando nei pressi dei posti rosa riservati alle signore, una giovane donna non si è accorta di un palo dell'illuminazione e, mentre faceva manovra per parcheggiare, l'ha colpito in pieno. Il palo è caduto rovinosamente sull'asfalto, per fortuna senza colpire nessuno.
La polizia locale della Valle Sabbia è intervenuta sul posto e ha inizialmente verificato le condizioni psicofisiche della ragazza che erano regolari, a parte una comprensibile agitazione e lo spavento. Subito dopo gli agenti hanno messo in sicurezza la zona con transenne e nastro bifacciale, mentre uno di loro chiamava l'elettricista del Comune. Quest'ultimo ha tolto la corrente elettrica per evitare ogni pericolo, dopodiché è rimasta solo da fare la conta dei danni. Nessun ferito, nemmeno la giovane alla guida.
Un 24enne di Salò si allontana dopo aver provocato la caduta di due ciclisti con il suo monopattino, sulla ciclabile tra Villanuova e Roè Volciano. La polizia locale valsabbina lo individua e per lui scatta la denuncia.
Gli agenti questa volta vengono allertati da una richiesta di intervento per incidente in codice rosso intorno alle 9:30 di ieri mattina. Una pattuglia, già sul territorio di Roè Volciano, raggiunge in pochi minuti il luogo del sinistro, la pista ciclabile che collega Villanuova allo stesso Roè Volciano. Qui sono fermi i due ciclisti feriti, uno dei quali già sull'ambulanza e affidato alle cure del personale sanitario. All'appello manca la terza persona coinvolta, colui che alla guida del suo monopattino ha provocato l'incidente e poi ha pensato bene di allontanarsi.
I fatti vengono ben presto ricostruiti grazie ai ciclisti stessi e ad alcuni testimoni: il monopattino viaggiava sulla ciclabile in territorio di Roè verso Villanuova, mentre i due ciclisti provenivano dalla direzione opposta quando il monopattino è piombato su di loro facendoli cadere. Le testimonianze sono concordi nel sostenere che la velocità del veicolo era elevata e l'impatto piuttosto violento. Nonostante ciò, il ragazzo alla guida del monopattino si è rialzato, ha constatato i danni subiti e se n'è andato. Raggiunto da un'automobilista di passaggio sulla scena del sinistro, non ha voluto fornire i propri dati e ha risposto alla donna che non sarebbe tornato indietro, riuscendo poi a far perdere le proprie tracce.
Gli elementi per risalire alla sua identità sono pochi, ma ancora una volta la conoscenza del territorio permette alla polizia locale di ipotizzare che si tratti di una persona conosciuta al comando, perché alcuni dettagli portano proprio in quella direzione. Secondo gli agenti si tratta dunque di un 24enne residente a Salò che però si aggira spesso per Roè Volciano e a solo un chilometro dal luogo dell'incidente ha un punto d'appoggio in un'abitazione della zona.
Finiti i rilievi gli agenti raggiungono la casa e, pur non trovando il ragazzo, rinvengono il monopattino con tutti i segni dell'impatto: freno rotto e varie abrasioni sul manubrio e sul telaio, danni pienamente compatibili con quanto riferito dai testimoni. Raggiunto al telefono, il ragazzo ammette di essere stato lui alla guida del mezzo e adduce come scusa del suo allontanamento la fretta per un incontro con delle persone che lo stavano aspettando.
Per lui scatta immediatamente la denuncia per lesioni personali colpose a seguito di incidente stradale, omissione di soccorso e fuga dopo aver provocato un sinistro. "Il monopattino - ricorda il comandante Fabio Vallini - è un veicolo a tutti gli effetti, pertanto il conducente risponde a tutte le norme del codice della strada". Il monopattino è stato sequestrato ed è ora a disposizione dell'autorità giudiziaria.
Per il ciclista ricoverato, residente a Gavardo, si attende la prognosi: i sanitari per ora hanno confermato che ha ferite serie, ma non è in pericolo di vita, mentre il suo compagno se l'è cavata con parecchie escoriazioni ma nessun danno grave.
Giovanna Gamba
Un giovane della bassa Valle Sabbia circolava di notte per Gavardo con l'automobile che un suo cliente gli aveva consegnato per una riparazione. Scorgendo gli agenti della polizia locale è fuggito a tutta velocità per alcuni chilometri, ma gli agenti sono riusciti a rintracciarlo.
I fatti risalgono alla notte fra il 18 e il 19 novembre, quando una pattuglia della polizia locale valsabbina era impegnata in uno dei consueti controlli del territorio per contrastare gli incidenti stradali, ma anche l'abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti. Intorno all'1:30 gli agenti scorgono una vettura, poi riconosciuta come una Toyota Yaris, che alla vista degli agenti accelera bruscamente, fa un sorpasso e si dà alla fuga a tutta velocità. La polizia locale si mette prontamente all'inseguimento per le vie del paese e, mentre tentano di ridurre le distanze, vedono l'automobilista commettere una serie di infrazioni: nella sua folle corsa, infatti, il conducente invade spesso l'altra corsia di marcia, fa continui sorpassi e prosegue a zig zag, addirittura per un tratto sale sul marciapiede e arriva a urtare un muro di cinta.
Gli agenti lo tallonano con sirene e lampeggianti, ma lui non accenna a diminuire la velocità, anzi, continua a correre finché imbocca una strada che va verso la montagna ed è senza altra via d'uscita. Quando sta per essere raggiunto, l'uomo abbandona l'auto in uno spiazzo e si dà alla fuga tra le sterpaglie, riuscendo a far perdere le proprie tracce. La pattuglia, che durante l'inseguimento era riuscita a memorizzare la targa della vettura, ora se la trova a disposizione e procede subito a perquisirla.
Risaliti al nome del proprietario, i poliziotti si recano presso la sua abitazione per chiedergli conto dell'automobile. A questo punto la sorpresa: l'ignaro proprietario stava dormendo sonni tranquilli e riferisce di non avere presso di sé la macchina perché l'ha portata dal meccanico il giorno prima. Non resta che chiedere conto dell'auto al meccanico stesso, così sempre in piena notte la pattuglia si sposta presso l'autofficina dove non c'è alcuna traccia della vettura in questione, così come non la si trova neppure presso la stessa abitazione dell'uomo, che guarda caso risulta irreperibile.
Gli agenti, tuttavia, conoscono bene il territorio e sono certi di aver riconosciuto il meccanico stesso durante la fuga a piedi nel breve tratto che lo separava dai boschi, quindi non ci sono più dubbi sull'identità del conducente, tra l'altro già noto alle forze dell'ordine perché gli era stata ritirata la patente poco tempo fa. Il meccanico dunque si stava muovendo tranquillamente con la macchina del cliente e in più aveva anche la patente sospesa.
Nei giorni successivi La Yaris viene restituita al legittimo proprietario, mentre al comando viene convocato il meccanico a cui vengono contestati guida senza patente, resistenza a pubblico ufficiale e una lunga serie di verbali, circa una decina, per tutte le infrazioni compiute in quella folle notte. Si tratta di un giovane della bassa Valle Sabbia che ora subirà anche la revoca della patente di guida, visto che circolava con patente sospesa.
Giovanna Gamba
Il comandante dell'aggregazione valsabbina di Polizia Locale, Fabio Vallini, fa il punto della situazione dopo l'ultima tornata dei controlli straordinari programmati per contrastare gli incidenti stradali e la guida sotto l'effetto di alcol e droghe.
I controlli stradali, intensificati per scelta negli ultimi tempi, forse cominciano a fare da deterrente agli utenti della strada: pare infatti che sempre più automobilisti ci pensino bene prima di mettersi alla guida, se non sono in condizioni psico-fisiche adeguate. Sono queste le conclusioni immediate che si possono trarre dai dati relativi alle ultime due settimane di controlli straordinari con più pattuglie sulle strade della Valle Sabbia. L'obiettivo degli agenti della Polizia Locale della Valle Sabbia questa volta era soprattutto pattugliare le vie di comunicazione, in modo da contrastare l'incidentalità, la guida sotto l'effetto di sostanze alcoliche e stupefacenti, nonché lo stesso consumo di sostanze stupefacenti.
Su ben 715 conducenti sottoposti a controllo per verificare il tasso alcolemico, soltanto 2 sono le persone risultate positive perché sorprese alla guida in stato d'ebbrezza. Si tratta di un risultato sorprendente che vale la pena sottolineare. "I servizi svolti nelle settimane precedenti - precisa il comandante Vallini - avevano fatto registrare un numero più elevato di contestazioni riguardante la guida sotto l'effetto di sostanze alcoliche. Probabilmente i maggiori controlli sono serviti anche come deterrente e le persone sono diventate più sensibili ad un aspetto che incide ancora molto sull'incidentalità stradale". A questo proposito va ricordato che nell'anno in corso sono stati 146 gli interventi su incidenti stradali eseguiti dal Comando in Valle Sabbia e non sono mancati quelli gravi.
Per quanto riguarda la cronaca degli ultimi giorni, a Gavardo è stata ritirata la patente di guida a una ragazza che, in pieno giorno, davanti a una pattuglia della polizia locale aveva tamponato un'auto che la precedeva. I successivi controlli hanno evidenziato che la donna era in evidente stato di ebbrezza, tanto da non riuscire nemmeno ad eseguire la prova con l'etilometro. Per lei è scattata anche la denuncia penale e una segnalazione alla Prefettura, perché trovata in possesso di una modica quantità di sostanza stupefacente. A seguito di controlli notturni nei parchi, infine, sono stati segnalati alla Prefettura, perché trovati in possesso di sostanza stupefacente , 4 ragazzi.
Giovanna Gamba
Durante un controllo serale del territorio, gli agenti della polizia locale valsabbina hanno fermato una persona con alcune dosi di droga e parecchi soldi, sia con sé che presso la propria abitazione. Arrestato, l'uomo è stato processato per direttissima stamattina. Si tratta di un 40enne di Gavardo.
I controlli straordinari serali e notturni della polizia locale valsabbina sono sempre più serrati e ogni volta portano a individuare qualcuno che non rispetta la legge con comportamenti imprudenti o addirittura talvolta criminali. Ieri sera, per esempio, due pattuglie stavano controllando la circolazione stradale, con l'intento di prevenire la guida in stato di ebbrezza, oltre a furti e consumo di droga.
Nel corso della serata fermano un automobilista che si mostra subito molto nervoso e oppositivo. Mentre prende i documenti di guida nel cruscotto, l'uomo lascia cadere qualcosa sul tappetino dell'automobile. L'azione non sfugge all'agente più vicino il quale prende subito in mano un sacchettino che si rivelerà poi essere droga, come del resto tutti avevano sospettato fin da subito.
L'uomo viene allora controllato in modo più approfondito, ma si ribella e oppone resistenza attiva agli agenti che insistono: urla, li prende a pugni, a calci e si irrigidisce al punto che gli agenti per procedere devono ammanettarlo. La colluttazione finirà per costringere tre dei poliziotti a ricorrere a cure mediche, con ferite che saranno giudicate guaribili in 5 giorni. Nel frattempo, però, la perquisizione del cittadino può essere portata a termine e questo permette di scoprire altre tre dosi di sostanza stupefacente nascoste sia addosso all'uomo che all'interno del veicolo: la prima è una dose di un grammo, le altre da più di mezzo grammo.
Potrebbe sembrare una modica quantità, in possesso per autoconsumo, tuttavia alla perquisizione non sfugge la somma di 750 euro, decisamente alta per una serata feriale gavardina. Sul sedile viene inoltre trovato altro cellophan identico a quello con cui erano state confezionate le dosi appena rinvenute. A questo punto diventa necessaria anche una perquisizione immediata presso l'abitazione dell'uomo, dove vengono trovati contanti per un totale di 26mila euro disseminati in vari nascondigli, denaro riconducibile con ogni probabilità allo spaccio.
L'uomo viene portato in cella di sicurezza presso il comando della polizia locale di Brescia, dove viene anche fotosegnalato. Il processo per direttissima si è svolto nella mattinata di oggi, con il giudice che ha convalidato l'arresto, contestando i reati di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio e resistenza a pubblico ufficiale. Il cittadino arrestato è B.M, 40enne residente a Gavardo.
Giovanna Gamba
Nei giorni scorsi la polizia locale della Valle Sabbia ha incontrato i ragazzi della scuola secondaria di secondo grado per una giornata di formazione. Coinvolti più di 200 studenti.
Non solo sanzioni. Da tempo si insiste sul valore della prevenzione come migliore strumento per contrastare comportamenti scorretti e pericolosi per sé e per gli altri. Lo sa bene il comandante della polizia locale valsabbina Fabio Vallini che, con alcuni agenti dell'aggregazione, ha trascorso una mattinata in sala consiliare a Villanuova per puntare sulla sensibilizzazione delle nuove generazioni in merito a diverse tematiche relative alla convivenza civile.
Si è parlato di rispetto del codice della strada, di spaccio e uso di sostanze stupefacenti, di abuso di alcol e - tema particolarmente delicato fra i preadolescenti - della prevenzione di bullismo e cyberbullismo. Gli studenti hanno seguito con attenzione il racconto degli esperti che si basava in buona parte sull'esperienza vissuta durante il controllo del nostro territorio, con accenni anche a loro interventi diretti in fatti di cronaca recenti. La formazione aveva dunque il carattere della concretezza che tanto aiuta a calamitare l'interesse dei più giovani e a rendere più efficaci le parole dei relatori.
Durante le attività, anche il sindaco Michele Zanardi ha raggiunto ragazzi e insegnanti, partecipando con loro all'incontro.
Continuano i controlli straordinari della polizia locale valsabbina in orari serali e notturni per presidiare il territorio.
Il comandante Fabio Vallini fa il punto della situazione e riferisce di varie sanzioni elevate sia ad automobilisti, per diverse tipologie di infrazioni e reati, sia a persone intente a consumare sostanze stupefacenti.
Nelle ultime due settimane - racconta Vallini - sono state ritirate 6 patenti per guida sotto l'effetto di alcol: 5 automobilisti avranno conseguenze penali per il tasso alcolico elevato, mentre per una persona è prevista solo una sanzione amministrativa dal momento che il tasso era superiore a quanto consentito dalla legge, ma di poco. Assoluta parità di genere fra i sanzionati: si tratta inftti di tre uomini e tre donne.
Sempre sulla strada sono stati fermati e sanzionati 10 veicoli che stavano effettuando sorpassi pericolosi, mentre i controlli hanno rilevato ben 64 veicoli che circolavano senza la necessaria revisione periodica. Sono stati inoltre sequestrati 5 veicoli senza copertura assicurativa, infrazione particolarmente grave in caso di sinistro stradale. Tra gli altri automobilisti sanzionati, 12 sono stati sorpresi mentre circolavano utilizzando il telefonino e altri 10 mentre viaggiavano senza cinture di sicurezza. Altri due, infine, hanno ricevuto un fermo amministrativo per altre violazioni.
Anche i controlli in parchi e luoghi pubblici hanno permesso di identificare persone che violavano la legge. In particolare, sono state segnalate alla Prefettura 5 persone che consumavano droga in un parco della zona.
Polizia locale e associazioni di volontariato insieme contro le truffe: il progetto coinvolge numerosi Comuni del territorio valsabbino e continuerà anche nelle prossime settimane. Le foto mostrano gli incontri tenuti con gli anziani a Sabbio, Vestone e Gavardo.
Non occorre consultare le statistiche per sapere che sono gli anziani la categoria più a rischio quando si consumano raggiri e truffe, perciò la polizia locale valsabbina ha promosso un percorso di informazione e formazione dedicato soprattutto a loro. Il progetto presentato dal comando valsabbino ha ottenuto l'approvazione di Regione Lombardia e ha visto coinvolte numerose associazioni di volontariato, insieme agli amministratori locali del territorio.
Il percorso ha preso il via qualche mese fa e non si è limitato a un incontro illustrativo, bensì ha raggiunto le persone in luoghi frequentati abitualmente - per esempio il mercato dei vari paesi o i diversi uffici postali - in modo da avvicinarle con materiale informativo e invitarle agli incontri di formazione specifica. Con gli agenti della polizia locale si sono mossi l'Associazione Nazionale Carabinieri di Gavardo e dell'Alta Valsabbia, il Comitato di controllo del vicinato di Sabbio e i Volontari Gavardesi.
L'attività congiunta ha avuto il suo compimento negli incontri di formazione per il contrasto alle truffe e la prevenzione dei furti. Gli interventi degli esperti non si sono limitati a un'esposizione teorica di regole e consigli, ma erano arricchiti dalla narrazione di esperienze recenti vissute sul campo dalle forze dell'ordine o raccolte attraverso la cronaca. Oltre a questo, gli agenti hanno potuto a loro volta raccogliere ulteriori segnalazioni che serviranno per il loro lavoro futuro e per nuove comunicazioni nelle prossime riunioni. In questo modo si crea un circolo virtuoso di informazioni che si diffondono e aiutano anche le persone più fragili a farsi accorte di fronte ai malintenzionati che continuano a inventare nuovi metodi di raggiro, creando situazioni sempre più credibili e verosimili.
La partecipazione del pubblico è stata ovunque numerosa e attenta e gli utenti hanno espresso un alto gradimento per l'iniziativa che pertanto si estenderà anche ad altri paesi della valle. "Abbiamo fatto la scelta di realizzare un percorso di formazione - spiega il comandante Fabio Vallini - perché siamo convinti che per raggiungere determinati livelli di sicurezza sia necessario istruire e formare: non basta infatti reprimere e neppure il solo controllo è più sufficiente, a fare la differenza in maniera determinante è la prevenzione. Oltre a ciò, desidero sottolineare il valore aggiunto dato al progetto dal rapporto positivo e sinergico con il volontariato, che si è messo a disposizione con generosità per dare una mano in questa iniziativa".
Giovanna Gamba
Gli agenti valsabbini hanno recentemente ampliato, anche con turni serali e notturni, i controlli nei parchi e nelle strade dei comuni afferenti all'aggregazione di polizia locale della Valle Sabbia.
Negli ultimi giorni, in particolare, due pattuglie sono state impiegate in orari serali e notturni per dare seguito a numerose segnalazioni pervenute dai cittadini, i quali lamentavano episodi riconducibili al consumo di sostanze stupefacenti nei parchi. Il lavoro ha portato alla segnalazione di sette giovani presso la Prefettura di Brescia, in quanto trovati in possesso di droga destinata all’uso personale: portavano infatti con sé 8,5 grammi di hashish tra Gavardo e Vestone. Tra questi, due erano minorenni e sono stati segnalati anche alla Procura dei Minori, perché trovati all’interno di un parco di Gavardo intenti a consumare droga. Per violazione alla normativa sugli stupefacenti, sono state inoltre ritirate due patenti di guida.
Per quanto riguarda invece l'abuso di alcol, un ragazzo 20enne è stato sanzionato per ubriachezza molesta mentre si trovava, sempre all'interno di un parco, in evidente stato di alterazione. Per concludere, una buona notizia: gli agenti non hanno riscontrato alcuna violazione per guida in stato di ebbrezza, nonostante siano stati sottoposti alla prova dell'etilometro circa un centinaio di conducenti di autoveicoli.
I controlli proseguiranno anche nelle prossime settimane, impegnando più pattuglie in orari e giorni differenti.
Si era lanciato con il parapendio dal Monte Baldo, ma qualcosa è andato storto e il turista svizzero è atterrato male, probabilmente per problemi al parapendio, finendo la sua corsa nelle acque antistanti Malcesine a circa 500 metri dalla località Navene.
Subito raggiunto dai gommoni di assistenza presenti sulla costa veronese per tali discipline sportive, è stato verificato che lo sportivo aveva traumi su più parti del corpo e, stante la difficoltà di recupero, dovuta alle varie cime del parapendio che avevano avvolto lo sportivo, si rendeva necessario far intervenire la Guardia Costiera e i sanitari del 118, nel mentre veniva tenuto in galleggiamento vicino al predetto mezzo nautico.
Avvisata, quindi, telefonicamente la Sala Operativa della Guardia Costiera di Salò, che coordina i soccorsi su tutto il bacino del Lago di Garda, quest’ultima, oltre a far intervenire la Motovedetta CP 605, rischierata nel vicino sorgitore di Torbole, richiedeva alla Sala Operativa del 118 di Verona l’invio di autoambulanza nel porto di Navene e di sanitari da poter eventualmente imbarcare sulla predetta Unità di Soccorso. Il 118 verificata tale necessità, faceva decollare l’elisoccorso, che giunto a Malcesine verricellava i sanitari in porto a Navene, che venivano imbarcati sulla Motovedetta CP 605.
Raggiunto il parapendista, i sanitari del 118, congiuntamente all’Equipaggio della predetta unità SAR della Guardia Costiera, lo liberavano dalle cime del paracadute e lo recuperavano a bordo della Motovedetta CP 605, ove gli venivano prestate le prime assistenze sanitarie.
Raggiunto il porto di Navene, veniva poi sbarcato dalla Motovedetta e imbarcato su un’autoambulanza del 118, fatta convergere nell’immediato in porto, che lo trasferiva cosciente, ma con problemi alla spalla e al braccio sinistro, presso il nosocomio di Borgo Trento di Verona.
Richiesto anche l’impiego dei Vigili del Fuoco, che avevano mollato con la loro Unità Navale di soccorso da Bardolino per raggiungere la zona e collaborare con le operazioni di soccorso in atto.
L'allarme è scattato intorno alle 13.00 di domenica, quando numerose persone, che a quell’ora si trovavano sulla costa del comune di San Felice e di Manerba, hanno notato fumo e fiamme levarsi da un motoscafo che era a circa 200 metri dalla costa ed hanno chiamato la Sala Operativa della Guardia Costiera di Salò che, oltre ad inviare immediatamente il GC A58, ha richiesto alla S.O. dei VVF di Brescia l’intervento della loro unità di stanza a Salò.
Giunti dopo pochi minuti, i guardiacoste hanno verificato che i due diportisti, che si trovavano sul motoscafo ove era scoppiato l’incendio, erano stati già trasbordati da un altro natante che era nei pressi del motoscafo andato in fiamme, trasferendoli presso un vicino pontile di San Felice. Per entrambi i diportisti si è resa necessaria l’assistenza di un'autoambulanza del 118 sul posto, che dopo le prime cure ha trasferito entrambi in codice verde presso il nosocomio di Gavardo.
L’incendio è stato estinto grazie all’intervento dell’unità dei VIGILI DEL FUOCO la V01 giunta prontamente in zona a seguito della richiesta di intervento della Guardia Costiera di Salò. Il motoscafo, però, per i gravi danni alle sovrastrutture e allo scafo causati dall’incendio, successivamente affondava su un fondale di circa 4/5 metri.
Dopo circa una settimana di indagini a tutto campo, la polizia locale della Valle Sabbia è riuscita a scovare il ladro che aveva abbandonato la vettura rubata, dopo aver provocato un rocambolesco inseguimento a Roè Volciano. Si tratta di un giovane poco più che ventenne, già noto alle forze dell'ordine per precedenti specifici.
Ci eravamo occupati del fatto giusto una settimana fa, immaginando che l'epilogo sarebbe giunto a breve. Gli agenti della polizia locale, durante un posto di controllo a Roè Volciano, avevano intimato l'alt a una Lancia Y bianca che destava in loro qualche sospetto. In effetti, il conducente aveva subito confermato la loro sensazione, accelerando e proseguendo la marcia ad alta velocità, convinto di riuscire in tal modo a eludere i controlli. Quando invece si era accorto che gli inseguitori stavano per raggiungerlo, aveva abbandonato l'autovettura ed era fuggito a piedi, riuscendo a far perdere le proprie tracce. La polizia locale aveva così saputo che l'automobile, di proprietà di un gavardese, era stata rubata a Vobarno all'inizio di agosto. A complicare ulteriormente la posizione del ladro, nel baule erano stati inoltre trovati un coltello dalla lunga lama e un paio di forbici molto affilate.
Fin da subito erano state avviate indagini attente e certosine, sia con l'ausilio di telecamere che, soprattutto, con metodi tradizionali. Ci è voluto un po' di tempo, ma il lavoro ha permesso di stringere il cerchio intorno al ladro. Si tratta di un giovane, poco più che ventenne, residente a Roè Volciano e con precedenti per furto, che sarà denunciato per ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di armi atte a offendere. Grande soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Roè Volciano, Mario Apollonio, al comando della polizia locale per i risultati raggiunti, grazie alle puntuali attività di indagine e all'impegno sostenuto da tutti gli agenti coinvolti nel caso.
Giovanna Gamba
Il nostro articolo precedente: Roè, auto sospetta si rivela rubata: polizia locale sulle tracce del ladro
Triangolo di località per la cronaca di un pomeriggio valsabbino: da un posto di controllo di routine a Roè Volciano, la polizia locale ha recuperato e restituito al proprietario di Gavardo un'autovettura rubata a Vobarno. Il ladro si è dato alla fuga, ma il cerchio attorno a lui potrebbe stringersi a breve.
L'altro ieri, intorno alle 17, una pattuglia della polizia locale era impegnata in uno dei consueti posti di blocco in territorio di Roè Volciano. Gli agenti vedono arrivare una vettura con a bordo una persona potenzialmente sospetta e decidono di comune accordo di fermarla. Il conducente rallenta fingendo di accostare, ma poi accelera di colpo e prosegue la sua marcia a velocità sostenuta.
Agli agenti non resta che inseguirlo e riescono presto ad accorciare le distanze, al punto che, sentendosi braccato, l'automobilista abbandona la vettura e si dà alla fuga a piedi. Il vantaggio accumulato gli consente di far perdere le proprie tracce. La polizia locale intanto approfondisce i controlli e scopre che il veicolo era stato rubato lo scorso agosto a Vobarno, perciò si mette in contatto con il proprietario, residente a Gavardo, per la restituzione.
Nel frattempo la vettura viene ispezionata e nel bagagliaio si scoprono, ben nascosti, un coltello dalla lama di 34 cm e un paio di forbici. Anche altri agenti di supporto raggiungono la prima pattuglia e si coordinano per la ricerca del fuggitivo, ma non riescono a scovarlo, anche se alcune tracce lasciano supporre che la sue fuga potrebbe avere le ore contate.
L'uomo sarà accusato dei reati di ricettazione, porto abusivo di oggetti atti a offendere e resistenza a pubblico ufficiale. Seguiremo gli sviluppi del caso.
Giovanna Gamba
Ieri a Gavardo una signora è stata urtata da un'autovettura ed è rovinata a terra senza che l'automobilista si fermasse a prestarle soccorso. Il pronto intervento della polizia locale valsabbina ha permesso di risalire alla vettura e alla donna alla guida, per la quale si stanno decidendo i provvedimenti da prendere.
L'urto è avvenuto ieri in via Gosa, quasi sul confine con Villanuova. Una signora procedeva sul marciapiede con la sua bicicletta, quando da dietro un'automobile perde il controllo, salendo per un tratto sul marciapiede e urtando la donna, che cade a terra. L'autovettura non si ferma e nemmeno rallenta; per fortuna la signora si rialza, anche se dolorante, e dice di sentirsi bene.
Viene chiamata la polizia locale e una pattuglia già in zona arriva nel giro di pochi minuti. Ci sono pochi elementi per risalire all'automobilista, però alcuni saranno determinanti: per terra è rimasto infatti un pezzo di specchietto retrovisore rotto. Gli agenti, inoltre, riescono a individuare un testimone che racconta nei dettagli l'increscioso fatto, precisando che si trattava di un veicolo bianco e, soprattutto, riferendo due caratteri alfanumerici della targa. Non è molto, ma è un ottimo punto di partenza.
A quel punto vengono visionati i filmati della videosorveglianza e l'automobile viene ben presto individuata, così come la proprietaria che viene convocata al comando. La donna afferma che la vettura in realtà è in uso alla figlia, residente a Vobarno, la quale messa alle strette si vede costretta ad ammettere le proprie responsabilità. Adduce l'uso del telefono come causa della perdita di controllo, ma sottolinea di essere stata certa che l'urto riguardasse un paletto, non una persona, perciò non si era fermata. Guarda caso, però, gli agenti osservano che lo specchietto è già stato sostituito a poche ore dall'incidente.
Al momento la posizione dell'automobilista è al vaglio della polizia locale che deciderà i provvedimenti da adottare nei suoi confronti. Da un lato c'è la fortuna che l'investita ha riportato solo alcune escoriazioni, dall'altro, tuttavia, si tratta di una persona anziana e le conseguenze avrebbero potuto essere disastrose. "Il senso civico dei cittadini - ha commentato il comandante Fabio Vallini - insieme al tempestivo intervento delle forze dell'ordine e all'ausilio della tecnologia, ha permesso di risolvere il caso in brevissimo tempo. Auspichiamo che il rapporto di collaborazione tra cittadini e forze dell'ordine continui a essere saldo perché è determinante nella maggior parte delle situazioni".
Giovanna Gamba
La Polizia di Stato ha tratto in arresto a Rivoltella un 20enne accusato di rapina a un coetaneo e in via Roma un 36enne con addosso cocaina e notevoli quantità di denaro.
Siamo sul finire della stagione estiva e nelle principali località del Basso Garda bresciano si registra ancora un notevole afflusso di turisti, soprattutto stranieri. Per tale ragione il Commissariato di Polizia di Desenzano continua a svolgere un’attività di controllo a vasto raggio nei luoghi maggiormente frequentati e ritenuti più sensibili, come stazioni ferroviarie, porti, musei, parcheggi, adiacenze di complessi alberghieri, locali pubblici, al fine contrastare fenomeni criminosi diffusi quali gli scippi, i furti in appartamento e i borseggi. L’attività, che ha visto l’impiego di numerose unità operative, ha portato nei scorsi giorni a due arresti.
A Rivoltella, un 20enne è stato arrestato in quanto resosi responsabile di una rapina nei confronti di un suo coetaneo. In particolare l’arrestato, avvicinatosi alla vittima designata, con uno sgambetto l’aveva fatta cadere al suolo e si era impossessato del suo smartphone, per poi darsi subito alla fuga. A quel punto la vittima aveva contattato la Polizia di Stato, che nell’immediatezza si era messa alla ricerca dell’autore della rapina. Gli agenti del Commissariato di Desenzano del Garda, poco dopo, hanno individuato l’aggressore nei pressi di Via Michelangelo, poco distante da dove è avvenuto il fatto. Per tale motivo il 20enne, che ancora aveva con sé il bene sottratto, è stato tratto in arresto.
Il secondo arresto è avvenuto domenica sera in Via Roma, dove gli agenti, insospettiti dal suo atteggiamento, hanno controllato un cittadino di anni 36 con numerosi precedenti. Visto il forte stato del giovane, i poliziotti hanno proceduto a perquisizione personale che in effetti ha portato frutto. Infatti, all’interno di un cilindretto portachiavi in metallo, il 36enne deteneva 5 involucri termosaldati contenenti cocaina. Inoltre, all’interno del suo portafoglio sono stati rinvenuti 4200 euro in contanti, oltre a 2 smartphone che continuavano ininterrottamente a squillare. Successivamente, gli agenti hanno perquisito l'abitazione dell’uomo, sita a Calcinato, dove hanno rinvenuto altre 3 confezioni di cocaina, oltre al materiale da confezionamento e bilancino di precisione. In cucina, inoltre, i poliziotti hanno trovato altri 2 involucri di hashish da circa 100 grammi ciascuno.
L’attività di prevenzione proseguirà nei prossimi giorni e sarà estesa anche ad altre località del bacino del basso Garda.
Anche in un periodo in cui gli allarmi sull'ambiente si susseguono molteplici, sono ancora troppi i cittadini che non dimostrano alcuna sensibilità ecologica e non rispettano il territorio, abbandonando i rifiuti in modo irregolare. Due casi, uno a Vestone e uno a Gavardo (nella foto, i volontari che si dedicano alla pulizia del territorio, valido aiuto per gli agenti), solo nell'ultima settimana.
Smaltire correttamente i rifiuti è uno dei doveri di ogni cittadino e negli ultimi anni la raccolta differenziata, talvolta anche porta a porta, ha contribuito a sensibilizzare la popolazione in proposito. Eppure sono ancora numerosi coloro che pensano di poter aggirare le regole e abbandonano i rifiuti nei luoghi più impensabili, sicuri di farla franca. Per costoro, però, il cerchio si stringe con sempre maggior frequenza, dato che gli agenti possono contare su sistemi di videosorveglianza sempre più efficaci, oltre che su testimonianze e indizi lasciati spesso dagli stessi colpevoli.
"Dall'inizio di quest'anno - precisa il comandante Fabio Vallini - sono 72 i verbali elevati ai cittadini a proposito di rifiuti non smaltiti regolarmente o addirittura abbandonati. La settimana scorsa, per esempio, sono state individuate due persone in luoghi diversi del territorio sorvegliato". Il primo caso riguarda Vestone, dove un uomo ha abbandonato un grande sacco nero vicino all'oratorio, sul marciapiede. Si tratta di una persona con un'attività a cui non manca certo la conoscenza della normativa, eppure le telecamere della videosorveglianza l'hanno sorpreso mentre arrivava con il sacco e se ne andava come se niente fosse, dopo aver lasciato i rifiuti in pieno centro del paese. Per gli agenti è stato dunque facile individuarlo e raggiungerlo per sanzionarlo.
Il secondo caso coinvolge una persona probabilmente recidiva, pertanto il successo degli agenti è ancora più importante. I rifiuti sono stati trovati in più località nel comune di Gavardo, ma il colpevole è un residente di Villanuova che si concedeva delle trasferte, pensando di garantirsi così l'impunità. In questa situazione per gli agenti è stato determinante l'aiuto dei volontari di Gavardo che quotidianamente si impegnano in un prezioso lavoro di pulizia del paese. Grazie a loro, la polizia locale è infatti entrata in possesso di alcuni indizi che l'hanno indirizzata a individuare senza alcun dubbio il colpevole.
La multa in questi casi è di 100 euro, non particolarmente onerosa, dunque, ma lo sforzo continuo a individuare e perseguire queste persone si regge sulla speranza che questa pessima abitudine possa smettere e in tutti prevalga il senso civico, non tanto per timore della multa quanto per la volontà di non deturpare il territorio. "I risultati in questo settore - conclude Vallini - possono essere raggiunti anche grazie alla piena sinergia tra polizia locale e diversi uffici dei comuni di riferimento, primo fra tutti l'ufficio tecnico che ogni volta fornisce un contributo determinante nella ricerca dei colpevoli".
Giovanna Gamba
Avvisata a proposito di un furgone bianco uscito di strada a Gavardo, ma senza alcuna traccia del conducente, la polizia locale valsabbina ha indagato per mezza giornata fino a rintracciare l'uomo, un 47enne, e ricostruire i fatti.
Il comandante Fabio Vallini racconta che tutto è iniziato con una telefonata alle 7:30 di ieri mattina per segnalare la presenza di un furgone semiribaltato in una strada esterna al centro abitato di Gavardo. Una pattuglia giunge sul posto, ma non trova nessuno a bordo né nelle vicinanze. Cominciano gli accertamenti in varie direzioni, grazie ai quali si viene a scoprire che qualche ora prima qualcuno aveva notato un uomo all'esterno del furgone. Potrebbe essere stato il conducente, ma anche un passante non collegato al veicolo e nessun elemento indirizza in un senso o nell'altro le indagini.
Intanto vengono raccolte notizie sul furgone e si viene a sapere che appartiene a una ditta di Ospitaletto che ha un'attività commerciale in zona. Ulteriori accertamenti permettono di ricostruire che un uomo l'aveva utilizzato la sera prima per una festa a Salò in compagnia del figlio e di un amico. A fine serata, il padre aveva accompagnato il figlio in un paese vicino a Salò e successivamente aveva preso la strada per Brescia, dove avrebbe dovuto presentarsi al lavoro ieri mattina alle 6. Luogo dove naturalmente non era mai arrivato.
Raggiunto dagli agenti, il figlio del conducente ammette che la sera prima alla festa lui e il padre avevano bevuto e in effetti nessuno dei due era in condizioni di guidare. Verrebbe così spiegato il motivo dell'uscita di strada del furgone, ma non la sparizione del conducente che non risulta raggiungibile neanche al telefono. Quando ormai tutti cominciano a pensare al peggio, verso 14 l'uomo ricompare. Si viene infatti a sapere che il conducente si è recato sul posto di lavoro del figlio per dire che sta bene, ma non aveva potuto avvertire dell'uscita di strada né dare a qualcuno sue notizie, perché non trovava più il telefono.
Giovanna Gamba
Un 54enne del paese ha minacciato una sua parente e, in seguito, anche l'agente giunto per prestare aiuto. Portato al comando della polizia locale, non è nuovo a denunce per reati di questo tipo.
I fatti risalgono a ieri, venerdì 2 settembre, e a raccontarli è il comandante della polizia locale di Prevalle - Paitone - Serle, Massimo Zambarda. Tutto ha inizio quando al comando giunge la chiamata di una donna intorno a mezzogiorno. In maniera concitata la signora chiede aiuto perché un suo parente la sta minacciando, dopo aver imbrattato danneggiato la sua proprietà.
Giunto sul posto, l'agente di polizia locale ascolta nel dettaglio il racconto della signora e cerca di avvicinare B.C., 54 anni, che in passato era già stato denunciato più volte per gli stessi reati, minacce e danneggiamento. L'uomo inizialmente nega i fatti, poi grida all'agente di lasciarlo stare e, a rinforzo delle sue parole, prende in mano un martello e minaccia di usarlo contro di lui. L'agente mantiene la calma e prova a dissuadere l'uomo dal compiere gesti avventati, ma questi continua con minacce e intimidazioni, aggiungendo anche di essere in possesso di un'arma da fuoco che non si farebbe scrupolo a usare contro l'agente, qualora questi non se ne andasse.
A quel punto l'agente chiama i rinforzi e ben presto arrivano il comandante Zambarda e un equipaggio dei carabinieri di Nuvolento. Le forze dell'ordine decidono di prelevare l'uomo, per formalizzare la denuncia per minacce e nel contempo verificare le sue affermazioni relative all'arma. Di fronte alla superiorità numerica degli agenti, B.C. ridimensiona la sua aggressività e accetta di salire in auto con gli agenti della polizia locale, pur continuando a rivolgere minacce ai presenti.
L'uomo è risultato essere in carico ai servizi sociali di Serle perché da tempo occupa un immobile che, per quanto sia di sua proprietà, è stato dichiarato inagibile alcuni anni fa perché privo di servizi igienici, di elettricità e acqua corrente. Nonostante questo, B.C. vi risiede e si serve del pavimento per i propri bisogni, come hanno accertato ieri gli agenti durante l'ispezione ai locali. Il sopralluogo, condotto alla ricerca dell'arma da fuoco che l'uomo diceva di possedere, ha dato comunque esito negativo.
Giovanna Gamba
Complicato intervento durato ore quello effettuato nel pomeriggio dai vigili del fuoco che sono intervenuti lungo la strada provinciale a Villanuova sul Clisi per recuperare un mezzo finito fuori strada nella roggia che fiancheggia la carreggiata.
Il mezzo, un furgone adibito ad uso alimentare per la preparazione di cibi arrosto, per ragioni in corso di accertamento è finito con la parte anteriore nel fossato che corre accanto alla strada. L'incidente è accaduto intorno alle 15 e per effettuare il recupero è stato necessario chiudere la strada e attivare una viabilità alternativa lungo le vie adiacenti. Intervento complesso, dunque, che ha richiesto l'utilizzo di una grossa gru e comportato l'impiego di altri mezzi e di numerosi uomini.
E’ stato ritrovato dall’Equipaggio della motobarca Vol.Ga. 2026 dei Volontari del Garda il corpo del disperso di nazionalità pakistana che il 25 giugno 2022 aveva noleggiato un pedalò sul litorale di Desenzano, quest’ultimo, poi, ritrovato alla deriva dall’idroambulanza della Croce Rossa del 118 senza nessuno a bordo.
Per diversi giorni dalla scomparsa la Sala Operativa della Guardia Costiera del Lago di Garda, aveva coordinato nel basso lago le ricerche di superficie e di profondità svolte dai mezzi navali della stessa Guardia Costiera, dei Vigili del Fuoco, della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato. Impiegati anche elicotteri dei Vigili del Fuoco e della Guardia Costiera, nonché eseguite ricerche sui fondali mediante i sommozzatori dei Vigili del Fuoco e strumentali, con sonar e rov dei Volontari del Garda.
Le medesime attività di ricerca, svolte ininterrottamente nei giorni a seguire la scomparsa, pur avendo più volte coperto le aree di superficie e di profondità definite e assegnate dalla Guardia Costiera ai mezzi di soccorso impiegati, non avevano consentito, però, il ritrovamento del disperso. Le ricerche di superficie, pertanto, non venivano sospese, ma fatte rientrare nelle normali attività di vigilanza giornaliera svolte in maniera costante dei mezzi navali SAR nel basso lago, mentre per quelle di profondità, nelle attività di addestramento che di routine vengono eseguite dai Volontari del Garda.
Proprio in questo ambito i Volontari del Garda, durante un’attività addestrativa, finalizzata a testare le nuove e più performanti apparecchiature di profondità in loro dotazione, mentre stavano eseguendo una ricerca sul fondale rientrante nell’area indicata dalla Guardia Costiera, quale quella di possibile ritrovamento del disperso, trovavano a una profondità di 42 mt a circa 500 mt dalla costa il corpo di una persona riversa sul fondale antistante il litorale di Desenzano.
Avvisata nell’immediato la Sala Operativa della Guardia Costiera, quest’ultima disponeva l’invio in area del dipendente GC A58 per coordinare le attività di recupero della salma, che su autorizzazione del P.M. di turno della Procura della Repubblica di Brescia, veniva preso a bordo della VOLGA 2026 per poi essere sbarcato, sotto la supervisione dei guardiacoste presenti alle operazioni, nel porto di Barbarano di Salò ed essere trasferito presso l’obitorio del nosocomio di Brescia a disposizione dell’A.G..
A seguito dell’ispezione cadaverica eseguita dal Medico Legale e a successive attività di accertamento svolte dalla Guardia Costiera, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Brescia, il corpo della persona recuperata veniva riconosciuto essere quello del disperso di nazionalità pakistana e liberato dall’Autorità Giudiziaria per la restituzione della salma ai familiari.
Fondamentali sono risultate anche le attività di polizia giudiziaria svolte, al momento della scomparsa, dai Carabinieri di Desenzano e dalla Polizia Locale, che acquisirono nell’immediato importanti elementi per risalire all’identità del disperso.
La polizia locale valsabbina ha perquisito abitazioni e negozi del centro storico con l'aiuto dell'unità cinofila della polizia locale di Brescia. Soddisfatti sindaco e amministrazione comunale, che hanno molto a cuore la riqualificazione del centro del paese.
I controlli si sono svolti in questi giorni ed era stato deciso di intensificarli dopo l'incontro in prefettura del mese scorso richiesto dal sindaco di Gavardo. In quell'occasione, alla presenza del Prefetto, si erano riuniti i rappresentanti delle varie forze di polizia proprio per fare il punto della situazione e decidere le prossime mosse.
L'ultima operazione è stata messa in atto venerdì mattina e ha coinvolto i comandi della polizia locale della Valle Sabbia e di Brescia in azione congiunta. Gli agenti si sono mossi in modo da trovare riscontri a segnalazioni giunte al comando, ma anche in maniera più diffusa per un'attività di prevenzione sempre più attenta e capillare. In particolare, con l'ausilio di due cani antidroga della polizia locale cittadina, gli agenti hanno eseguito perquisizioni domiciliari in abitazioni e negozi del centro storico, alla ricerca di sostanze stupefacenti.
L'operazione si è conclusa dopo due ore senza aver trovato nulla di rilevante. Ne seguiranno naturalmente altre, perché i controlli fanno parte di un progetto più ampio di miglioramento della sicurezza nel centro storico che prevede anche l'installazione di nuove telecamere per la videosorveglianza del territorio.
Il sindaco Davide Comaglio e l'intera giunta hanno espresso soddisfazione per il lavoro degli agenti, sottolineando quanto ci tengano a operare in sinergia costante per una riqualificazione completa di questa porzione del territorio gavardese.
Giovanna Gamba
Durante i controlli notturni fra il 18 e il 19 agosto, la polizia locale valsabbina ha individuato un uomo di Napoli che consumava crack in un parcheggio del centro e due giovani valsabbini con droga in macchina. Gli automobilisti controllati la notte scorsa sono stati circa una cinquantina.
Il rafforzamento dei controlli notturni prosegue in tutta la valle con esiti positivi e un monitoraggio continuo del territorio da parte degli agenti: non solo la strada, ma anche parchi, parcheggi e diversi luoghi di aggregazione giovanile. L'uscita di ieri notte si è concentrata soprattutto nella bassa Valle Sabbia e in particolare nella zona di Gavardo.
Le pattuglie si sono dirette come prima tappa in aree frequentate abitualmente da soggetti dediti allo spaccio e al consumo di droga, più volte segnalate dai cittadini. L’attività ha permesso di individuare un uomo che, in un parcheggio pubblico del centro storico, stava consumando crack. Il soggetto, un 43enne residente a Napoli, è stato segnalato alla Prefettura di Napoli come consumatore.
Nel corso della serata, una pattuglia ha inoltre fermato due ragazzi di circa 20 anni, residenti in Valle Sabbia e con precedenti penali. I giovani erano particolarmente nervosi e agitati, il che ha convinto gli agenti ad approfondire il controllo con una perquisizione. Sull'automobile è stata ben presto rinvenuta della sostanza stupefacente destinata ad uso personale, motivo per cui è stata immediatamente ritirata la patente di guida del conducente. Quest’ultimo, in particolare, veniva deferito alla Procura della Repubblica di Brescia poiché trovato in possesso anche di un taglierino, pronto all’uso e destinato all’offesa della persona.
I controlli sono continuati per l'intera notte all’interno dei parchi pubblici e nel centro storico. Sono inoltre circa 50 i conducenti di autoveicoli sottoposti alla verifica del tasso alcolemico: questa volta - per fortuna - nessuno aveva valori che superavano la soglia consentita dalla legge, quindi nessuno è stato sanzionato per guida in stato di ebbrezza. "Servizi mirati verranno estesi anche nelle prossime settimane - assicura il comandante Fabio Vallini - organizzando pattugliamenti soprattutto nei Comuni ove si sono registrate segnalazioni da parte dei cittadini".
Giovanna Gamba