Le indagini iniziate nel 2013 hanno monitorato costantemente gli spostamenti della famiglia rientrata solo per brevi periodi a Storo a parte tre mesi del 2014 quando è nato il terzo figlio della coppia.
Gli accertamenti erano inziati quando la coppia aveva ritirato il figlio da scuola per iscriverlo in un istituto marocchino.
I contributi oggetto di contestazione sono relativi a quelli per famiglie numerose e all'assegno regionale al nucleo familiare erogati dalla PAT e al finanziamento erogato per acquisto e risanamento alloggio da parte della Comunità di Valle delle Giudicarie.
L'articolo 316 ter del codice penale prevede, qualora vengano dimostrate le accuse, la reclusione da sei mesi a quattro anni.