Cronaca

Proseguono gli interventi della Polizia Locale di contrasto allo spaccio di droga. Martedì 2 febbraio gli agenti hanno arrestato una persona in via Liguria e hanno sequestrato circa nove grammi di eroina e oltre seicento milligrammi di cocaina. 

Da diversi giorni gli uomini della Polizia Locale stavano tenendo sotto controllo i movimenti di un italiano che si spostava alla mattina a bordo di una Ford in diversi punti della città, tra i quali via Codignole, il quartiere Perlasca, via Corsica e la zona di via Don Bosco, a Brescia, recandosi anche direttamente nelle abitazioni di persone conosciute dalle forze dell’ordine come tossicodipendenti.

La mattina del 2 febbraio una pattuglia lo ha visto consegnare alcune bustine al Villaggio Sereno, in via Codignole e in via Corsica, sempre con la medesima modalità. Una volta parcheggiata la Ford, l’uomo veniva infatti raggiunto dagli acquirenti con i quali scambiava la merce attraverso il finestrino, ricevendo in cambio del denaro.

L’ultima persona che lo ha avvicinato è stata poi intercettata dagli agenti che le hanno trovato addosso una confezione di cellophane contenente 328 milligrammi di cocaina.

 

Nel frattempo l’italiano si è diretto in via Liguria dove è stato sorpreso dalla pattuglia mentre stava ricevendo, attraverso il finestrino della sua automobile, una banconota da 20 euro da una donna, in cambio di un piccolo sacchetto. Alla vista degli agenti l’italiano ha cercato di bloccare le portiere della vettura e ha tentato di inghiottire due grossi involucri.

L’uomo ha tentato di resistere al fermo tirando calci e pugni, sbracciando e dimenandosi ma la pattuglia è riuscita a bloccarlo e a recuperare i due sacchetti che aveva provato ad ingerire. All’interno delle due confezioni sono stati trovati 346 milligrammi di cocaina e sette confezioni di eroina del peso di quasi nove grammi. Addosso all’italiano sono stati inoltre trovati 125 euro in banconote di vario taglio. Gli agenti hanno perquisito la Ford e l’abitazione dell’uomo, senza trovare però altra sostanza stupefacente.

Su disposizione del Pubblico Ministero, l’italiano è stato trattenuto nelle Camere di Sicurezza del Comando in attesa del giudizio per direttissima.

 

 

Proseguono gli interventi della Polizia Locale di contrasto allo spaccio di stupefacenti. Nei giorni scorsi a Brescia gli agenti, in tarda serata, hanno arrestato in un negozio di via Zara un uomo di origine senegalese e hanno sequestrato 60 grammi di hashish. Il senegalese, pluripregiudicato e  condannato con sentenza definitiva a sette anni di reclusione, era in affidamento in prova provvisoria ai servizi sociali dallo scorso mese di marzo. Da tempo gli agenti stavano tenendo sotto controllo i suoi movimenti, sospettando che utilizzasse un negozio intestato alla moglie, attualmente all’estero, come base per lo spaccio.

 

Una pattuglia, che lo stava osservando sin dal pomeriggio del 15 gennaio, lo ha visto uscire in tarda serata dall’esercizio commerciale di via Zara e dirigersi verso un Suv parcheggiato poco distante. Il senegalese è salito a bordo del veicolo come passeggero e, dopo aver consegnato un sacchetto al conducente, è ritornato nel negozio. Il Suv è quindi partito alla volta di via Dalmazia, dove è stato intercettato dalla pattuglia: addosso al guidatore sono state trovate due dosi di hashish del peso di 12 grammi e mezzo. Nel frattempo una seconda pattuglia ha fermato il senegalese e ha perquisito l’esercizio commerciale. All’interno, in uno scatolone, sono state trovate una porzione di hashish del peso di 23 grammi, cinque dosi di hashish del peso totale di otto grammi, una confezione di carta stagnola contenente sei grammi e mezzo di hashish e due sezioni di hashish avvolte nel cellophane del peso di 10 grammi. Sotto il registratore di cassa sono stati scoperti due taglierini, con tracce evidenti della sostanza stupefacente, e all’interno del passaporto del senegalese è stata trovata una carta d’identità italiana valida per l’espatrio che si sospetta essere contraffatta.

 

Il senegalese, su disposizione del Pubblico Ministero, è stato trattenuto nelle Camere di Sicurezza del Comando, in attesa del giudizio per direttissima.

 

 

 

Preoccupante la situazione. Il contagio si diffonde tra i giovani. A Gavardo il sindaco Davide Comaglio lancia un appello via facebook.

Ragazzi mi rivolgo a voi! Negli ultimi 10 giorni stanno aumentando in modo significativo i positivi gavardesi under 30. Su 69 positivi ben 25 sono giovani. Alla luce delle recenti festività si prevede un peggioramento della situazione . So che per voi è molto dura perché non vedete più i vostri compagni di scuola/università, o di squadra o i vostri amici, che le vostre interazioni sociali sono bassissime quando voi, giustamente, vorreste conoscere ed esplorare il mondo.

Probabilmente pensate che in questa catena dei contagi contiate poco, che sia improbabile contrarre il virus mentre chiacchierate per mezz'oretta a mascherina abbassata, oppure che, per fortuna, tanti giovani di vostra conoscenza sembrano aver superato senza grandi difficoltà sanitarie la situazione, ma posso assicurarvi che non è così. Più vi contagiate tra voi (anche se in modo banale e senza sintomi), più aumentano i genitori o nonni positivi.

Mascherina sempre, distanziamento (anche se è difficile), disinfettatevi le mani! Manca poco! Fatelo per voi, per i vostri amici, per la vostra famiglia. Fatelo per i nonni! 

 

Riceviamo e pubblichiamo.

Non si è fatta attendere la replica dei cacciatori della provincia di Brescia dopo la comparsa, settimana scorsa, del manifesto choc in zona Sant’Eufemia, firmato dalla “LEAL - Lega Antivivisezione” e dalla “LAC - Lega Abolizione Caccia” contro la caccia.

“Non odiare ciò che non conosci – Io sono cacciatore” recita il nuovo manifesto diffuso da un gruppo di cacciatori autonomi.

Floriano Massardi, vicecapogruppo della Lega al Pirellone, ha così commentato:

“Sono da sempre in prima linea nella lotta per la difesa dei diritti dei cacciatori. Il manifesto comparso settimana scorsa, che rappresentava i cacciatori come degli assassini, è stato un attacco vergognoso e intollerabile. La caccia è tradizione, storia del nostro territorio e appartiene da sempre al nostro retaggio culturale. Non posso che plaudere alla risposta prodotta dagli amici cacciatori e promotori dell’iniziativa Luca, Stefano e Nicoló, che si sono liberamente associati per replicare, chiaramente indignati per quanto accaduto.

 

Il manifesto oltretutto dimostra, ancora una volta, come certe accuse di violenza, che vengono regolarmente recapitate al mondo venatorio, non vi appartengano minimamente. Da una parte le associazioni animaliste attaccano a testa bassa paragonando i cacciatori agli assassini; i cacciatori replicano diminuendo i toni, invitando al dialogo e al confronto. “Non odiare ciò che non conosci” è uno slogan perfetto. I cacciatori svolgono da sempre un’attività a favore dell’ambiente, delle zone boschive e della loro conservazione, contribuendo a mantenere intatto l’ecosistema, a tutto vantaggio della flora e della fauna.

Questo è l’aspetto che le associazioni che combattono le pratiche venatorie cercano in tutti i modi di nascondere. È più facile per loro diffondere immagini dal forte impatto visivo come le mani grondanti sangue. Da troppo tempo infatti le offese e a volte, ahimè, anche le aggressioni, sono diventate piuttosto comuni ai danni dei cacciatori. Il confronto e la presentazione di opinioni e posizioni diverse dalla narrazione animalista “da salotto” è spesso causa di insulti e minacce.

Non posso quindi che esprimere tutta la mia solidarietà ai cacciatori e plaudere all’iniziativa mediatica che hanno deciso di intraprendere: informare sul valore della caccia e della sua conservazione è importantissimo. Personalmente continuerò ad impegnarmi a favore della tutela di questa importantissima tradizione del nostro territorio, contro ogni ingiustificato attacco”.

 

Il mezzo di controllo "mobile" della polizia locale della Vallesabbia comincia a dare buoni frutti. Nel pomeriggio il veicolo attrezzato per individuare le targhe delle auto prive di assicurazione o di revisione ha lanciato un "alert" in via Quarena a Gavardo. Un uomo residente a Vallio è stato bloccato dagli agenti. Non solo aveva l'assicurazione scaduta dal 2017, ma non aveva mai conseguito nemmeno la patente... Il mezzo è stato sequestrato e il conducente...abusivo è stato multato con un'ammenda salata : 5000 euro.

Dal 1° gennaio 2021 è operativa la nuova convezione tra i due Comuni confinanti per il servizio di Polizia Locale. Comandante è stato nominato Massimo Zambarda, già a capo del comando prevallese dal 2019.

 

Da tempo i servizi di polizia locale del territorio si muovono verso l’aggregazione, così da gestire in modo più razionale il territorio grazie alla possibilità di ottimizzare le risorse e organizzare meglio il personale. In questi giorni è diventata operativa una convenzione anche fra Prevalle e Paitone, approvata da entrambi i consigli comunali, che avrà una durata di 6 anni e prevede la creazione di un Servizio Unificato di Polizia Locale, guidato dal comandante dott. Massimo Zambarda.

La proposta di collaborazione è nata dal primo cittadino di Paitone, Alberto Maestri, e accolta dal suo omologo prevallese Damiano Giustacchini, dopo un’attenta valutazione da parte di entrambe le amministrazioni. Oltre a essere realtà limitrofe, i due paesi sono infatti uniti da storia e tradizioni, oltre a condividere il medesimo tessuto sociale ed economico. Tenendo conto di tutti questi elementi, la convenzione presentava molti aspetti positivi, rivelandosi quasi una scelta naturale, e l’accordo, di conseguenza, non si è fatto attendere.

Il Comando di Polizia Unificato avrà sede presso il Comune di Prevalle, ma a Paitone sarà mantenuto un presidio per l’apertura al pubblico in alcuni giorni della settimana. Oltre alla condivisione della spesa per i costi fissi di gestione (software, attrezzature, abbonamenti obbligatori a banche dati, ecc.), il nuovo comando acquisisce anche maggiori possibilità di accedere ai finanziamenti regionali, per i quali viene premiato il requisito del convenzionamento fra più comuni.

Quanto al personale, ad unire le forze attualmente saranno tre agenti più il comandante in organico a Prevalle e un ufficiale in organico di Paitone. L’amministrazione di Paitone, però, entro fine 2021 provvederà ad assumere un altro agente, portando quindi l’organico a sei persone. Raggiunta questa quota, sarà possibile riorganizzare gli orari di servizio e ampliare la fascia di presenza sul territorio a beneficio della popolazione.

Entrambi i sindaci hanno espresso soddisfazione per l’accordo, che porterà più sicurezza fra i cittadini e interessanti benefici per le comunità. Il neocomandante, grato della fiducia ricevuta, conferma fra le priorità quella di rispondere alle esigenze dei cittadini. «Perché ciò accada – conclude Zambarda – è importante che i residenti contattino l’ufficio ogni volta che ne sentano la necessità, come si sono abituati a fare i prevallesi con cui operiamo già da tempo».

Giovanna Gamba

La situazione valanghe in questi ultimi giorni, secondo il Bollettino ufficiale fornito dalla Provincia di Brescia. Ecco i punti critici.

Si comunica che a causa del pericolo di valanghe, è stata chiusa la strada SPBS 669 "DEL PASSO CROCEDOMINI" dal km 18+200 al km 23+000, e sospesa la circolazione sulla relativa provinciale nei territori comunali di Breno e Bagolino.

https://www.facebook.com/ProvinciaBrescia/photos/a.496424243790773/3352235698209599/

Si comunica inoltre che a causa di una valanga, è stata chiusa la strada SP 345 "DELLE TRE VALLI" al km 44+000 nel Comune di Collio.

 

https://www.facebook.com/ProvinciaBrescia/photos/a.496424243790773/3351872124912623/

 

 

 

Da venedì 8 gennaio a Soprazzocco all’incrocio tra via Tormini e via Bagozzi è stata installata una telecamera fissa di lettura targhe che consentirà di monitorare quel tratto di strada 24 ore su 24 per motivi di sicurezza. Lo ha reso noto il sindaco Davide Comaglio.

Il sistema sarà collegato alla centrale della Polizia Locale e consentirà di riprendere e archiviare i passaggi di tutti i veicoli in transito segnalando anche quelli privi della prescritta copertura assicurativa, senza revisione o veicoli inseriti come pericolosi o ricercati in banca dati. La telecamera inoltre permette la visione del parco pubblico di via Tormini.

Il sistema consentirà, come sollecitato dai residenti, anche di monitorare il passaggio nella zona di autocarri e autoarticolati in tutte le 24 ore della giornata.

 

Le immagini registrare saranno a disposizione di Polizia Locale, Carabinieri e altre Forze dell’ordine . Nei prossimi mesi, altre telecamere con le stesse caratteristiche, verranno installate per fini di sicurezza su altre strade comunali. Anche queste saranno a disposizione delle forze dell’ordine per garantire la sicurezza del territorio.

 

In questi primi giorni dell’anno la Polizia Locale della Valle Sabbia ha attrezzato il veicolo destinato al pronto intervento con un dispositivo di lettura targhe di ultima generazione che consente di rintracciare veicoli sospetti, veicoli privi di copertura assicurativa o senza revisione. Il sistema permetterà di controllare il territorio in modo capillare e in forma dinamica. Sarà così possibile per la pattuglia operante , in caso di segnalazione di veicolo sospetto intervenire tempestivamente per fare un controllo più approfondito.

Nella foto: il comandante della Polizia locale della Vallesabbia Fabio Vallini.

 

Il sindaco di Padenghe Albino Zuliani interviene, su facebook, a proposito della festa di capodanno in un resort del paese. Notizia che ha fatto il giro dei social, ma anche delle tv e giornali d'Italia.

"Sono il sindaco del paese gardesano che in questi giorni ha goduto di una inattesa e non gradita notorietà per la violazione delle norme anti Covid presso una struttura ricettiva.

L’episodio ha suscitato numerosi commenti, quasi tutti indignati ma non tutti ugualmente informati. Ho letto di “quelli di Padenghe” come categoria sociologica, di mancati controlli, di richieste di sequestro del locale, perfino di ombre di connivenza.

Molte parole, troppe. Soprattutto quelle di chi non conosce i fatti e il loro contesto ma si sente in diritto/dovere di dire comunque la propria. Si sa, sui “social” siamo tutti esperti, tutti censori, tutti giudici.

Ecco perché intervengo, a costo di sembrare banale, per sottolineare pochi dati di fatto:

 

-I controlli della Polizia Locale per verificare la messa in opera delle norme anti covid (registrazione accessi, verifica temperatura, distanziamento) sono iniziati il 30 dicembre;

 

-Il primo illecito è stato lo spostamento dei clienti dai loro Comuni. Per questo, sono stati tutti sanzionati con il massimo previsto di 400 euro;

 

-Accertata la violazione, la Polizia Locale ha adottato la sanzione massima che è possibile applicare senza l’autorizzazione del Prefetto, vale a dire la chiusura del locale per cinque giorni. L’autorizzazione è stata subito richiesta, sono in attesa della risposta.

 

Che altro dire per condannare senza riserve l’episodio? Che oltre all’osservanza delle norme è mancato il senso della misura, dell’opportunità, del rispetto per le situazioni analoghe dove pure si è saputo rinunciare alla festa. Che disturbano l’esibizione dell’impunità, la rinuncia a far valere le regole “con quello che pagano”. Con quello che abbiamo già pagato e stiamo tutti pagando in termini di lutti e sacrifici, verrebbe da dire, vorremmo vederle applicate anche senza la minaccia della sanzione.

Ma c’è un’ultima cosa che voglio dire. Padenghe non è così, e non è così neppure il Garda, dove il mio comune peraltro non spicca per mondanità. Padenghe merita di essere conosciuta per il suo castello, la sua passeggiata a lago, il suo entroterra, per la sua gente che durante i mesi più bui ha dato una prova straordinaria di solidarietà.

Albino Zuliani"

 

 

La Polizia Postale di Brescia ha arrestato un ventunenne di origini egiziane responsabile di estorsione nei confronti dei genitori di una ragazza adolescente di anni 14.L’attività investigativa è scaturita dalla denuncia dei genitori della minore, costretti a pagare milleduecento euro in contanti per impedire la divulgazione di alcune immagini intime della figlia quattordicenne che il giovane, nel breve periodo di frequentazione con la ragazza, era riuscito ad ottenere. Denunciavano anche che il ragazzo, in cambio della distruzione delle fotografie, aveva chiesto all’adolescente di compiere atti sessuali. Il comunicato della polizia.

Dopo aver pagato quanto richiesto dall’estorsore, l'estorsione era proseguita con l’ulteriore richiesta di 5000 euro. I genitori, esasperati, chiedevano quindi aiuto alla Polizia Postale di Brescia, per mettere fine al dramma che stavano vivendo.

Concordate le modalità con cui chiedere l’appuntamento per l'effettuazione dello scambio, è scattata l’operazione di polizia: l'attività di osservazione, pedinamento ed appostamento ha consentito di individuare il giovane estorsore, arrestato in flagranza di reato nell'atto di ricevere il denaro.

 

Nel corso della perquisizione personale è stato sequestrato anche lo smartphone in uso allo stesso, nel quale è stata rivenuta la presenza di diverse immagini di natura pedopornografica.

L’arrestato è stato associato alla Casa Circondariale di Brescia a disposizione dell’A.G. procedente, mentre proseguono le indagini per accertare l'eventuale coinvolgimento di altri soggetti. La Polizia Postale, nelle quotidiane campagne di prevenzione rivolte agli adolescenti, consiglia sempre ai ragazzi di "postare con la testa": va tenuto sempre a mente che quando si pubblica o si condivide, anche in maniera riservata, un contenuto multimediale, se ne perde totalmente il controllo. In ogni caso, di fronte a tali aggressioni virtuali, non bisogna mai cedere ai ricatti; è bene invece confrontarsi immediatamente con un adulto per denunciare tempestivamente l'accaduto alla Polizia.

 

Le persone anziane sono spesso oggetto delle "attenzioni particolari" di ladri e truffatori che, approfittandosi della loro solitudine e dei riflessi a volte un po’ rallentati anche a causa di una salute non sempre perfetta, cercano, con abili inganni e tranelli, di impossessarsi di denaro e oggetti preziosi.

 

È fondamentale sensibilizzare i nostri anziani informandoli sulle varie tipologie di stratagemmi messi in atto dai criminali senza scrupoli che provano in tutti i modi ad introdursi nelle loro case spacciandosi per appartenenti alle Forze dell’ordine, assicuratori, avvocati, tecnici del gas, dell’acqua, dell’energia elettrica, ufficiali giudiziari, corrieri per consegne pacchi.

 

È proprio ciò che si è verificato ieri pomeriggio, in zona Mompiano dove i malviventi sono entrati in azione. Un uomo, attraverso un raggiro e spacciandosi per un operaio idraulico, si è introdotto nell’abitazione di una anziana signora per controllare gli impianti. Terminato il controllo l’uomo è andato via, solo dopo pochi minuti la vittima si è resa conto che il suo portafoglio e  tutti i suoi gioielli  erano stati portati via.

 

A tal proposito ricordiamo che se qualcuno resta vittima di una truffa o di un furto è importante denunciare l’accaduto perché così si dà la possibilità alle Forze dell’ordine di svolgere indagini ed evitare che altri subiscano il raggiro.

Quindi è fondamentale rivolgersi sempre con fiducia alle Forze di polizia per segnalare atteggiamenti sospetti e per denunciare situazioni di pericolo. I consigli della Polizia contro le truffe agli anziani:

Non aprite la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un'uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità. Verificate sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano alla vostra porta e per quali motivi. Se non ricevete rassicurazioni non aprite per nessun motivo. Ricordate che nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente. Per qualunque problema e per chiarivi qualsiasi dubbio non esitate a chiamare il numero unico di emergenza 1 1 2 e richiedere l'intervento di una pattuglia.

 

Quando fate operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, possibilmente fatevi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate. Non fermatevi mai per strada per dare ascolto a chi vi offre facili guadagni o a chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi o il vostro libretto della pensione anche se chi vi ferma e vi vuole parlare è una persona distinta e dai modi affabili. Fate attenzione a improvvise manifestazioni di affetto da parte di estranei, siano essi uomini o giovani donne che cercano di abbraccairvi. L'intento è di derubarvi di quanto avete indosso.

 

Se avete il dubbio di essere osservati fermatevi all'interno della banca o dell'ufficio postale e parlatene con gli impiegati o con chi effettua il servizio di vigilanza. Se questo dubbio vi assale per strada entrate in un negozio in alternativa cercate un poliziotto o una compagnia sicura.

 

Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall'ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermatevi con sconosciuti e non fatevi distrarre. Ricordatevi che nessun cassiere di banca o di ufficio postale vi insegue per strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che vi ha consegnato.

 

Quando utilizzate il bancomat, fatelo con prudenza: evitate di operare se vi sentite osservati.

 

 

Sono riprese oggi le vaccinazioni del personale sanitario del nostro territorio anche dell'Asst del Garda. Dopo l'avvio simbolico dello scorso 27 dicembre (nella foto i primi sei operatori vaccinati, medici e infermieri di Desenzano, Gavardo e Manerbio) si è ripreso oggi ad un ritmo di un centinaio al giorno. Dopo il personale degli ospedali sarà la volta anche dei medici di base e dei pediatri. Contemporneamente dovranno essere vaccinati personale e ospiti delle Rsa del territorio. E intanto la Lega in Lombardia attacca l'assessore Gallera sulle sue dichiarazioni dei medici in ferie: "L'assessore si dimetta".

Altri articoli...