Sabato 9 novembre tredicesimo e penultimo appuntamento del CULT-Cura Festival: alle 20.45, presso l'Auditorium Mario Rigoni Stern di Vestone, si parla di montagna e alpinismo: ospite Matteo Della Bordella con la conferenza dal titolo "Ai Confini del Mondo. Dalla Groenlandia alla Patagonia". Ingresso libero.

Matteo Della Bordella, classe 1984, è una delle nuove stelle dell’alpinismo italiano e internazionale. Presidente dei Ragni della Grignetta – Cai di Lecco, il più prestigioso gruppo alpinistico italiano –, ha aperto diverse vie ritenute impossibili e ottenuto svariati riconoscimenti, compreso il Grignetta d’Oro 2015 come miglior alpinista italiano. Film sulle sue imprese sono stati presentati al Banff Mountain Film Festival, al Trento Film Festival e al Cervino Cine Mountain, e con Versante Sud ha pubblicato delle guide d’arrampicata. Nel 2019 pubblica per Rizzoli La via meno battuta. Tutto quello che mi ha insegnato la montagna, nel 2024 "La Vetta della vita".

“Nato e cresciuto a Varese- racconta di se stesso - i primi passi in verticale li ho mossi insieme a mio papà, quando avevo circa 12 anni, sulle pareti di casa. All’inizio l’arrampicata non mi aveva particolarmente entusiasmato, solo col tempo e dopo tante salite in montagna, sempre in cordata con mio padre Fabio, la mia passione verso questa disciplina è esplosa. Nel 2006 sono entrato nel gruppo dei Ragni di Lecco e grazie a questo ho avuto la possibilità di crescere sia come alpinista che come persona. Nel 2008 mi sono laureato in Ingegneria Gestionale e ho proseguito gli studi con un dottorato di ricerca fino al 2012, ma senza mai allontanarmi dalla mia vera passione: l’alpinismo".

I suoi terreni preferiti sono le montagne e pareti verticali di roccia più sperdute al mondo, su difficoltà elevate, dove la sfida sta sia nel raggiungerle che nel riuscire a salirle, possibilmente in arrampicata libera e con il materiale minimo. Tra i luoghi che preferisce c'è la Patagonia, a cui l'alpinista è particolarmente legato, ma anche la Groenlandia, il Pakistan, l’India e l’Isola di Baffin. "L'alpinismo che mi piace - conclude Della Bordella - è quello essenziale, concreto, leggero, che mette l’alpinista in un confronto ad armi pari con la montagna”.

CULT-Cura Festival 2024: sono sedici gli incontri in totale, con la nascita anche di una nuova sezione della Kermesse. Si allarga ulteriormente la rete del festival: si aggiungono, dopo Agnosine, Barghe, Bione, Mura, Odolo, Pertica Alta, Preseglie, Provaglio Val Sabbia e Sabbio Chiese i comuni di Pertica Bassa e Bagolino, e appuntamenti verranno organizzati anche in Rocca d'Anfo - con Comunità Montana di Valle Sabbia -, a Idro - con la locale Pro Loco -, a Vestone - con lo storico gruppo del CAI che così festeggia il passaggio da sottosezione a Sezione - e a Palazzo Martinengo in città con lo Young Board di HU-BS Martinengo. Hanno sposato il progetto del festival diverse nuove realtà, come l'Avis Odolo-Preseglie e l'associazione culturale Audalvico. Ma anche il progetto social Oggigita, con il quale verranno organizzate escursioni prima di alcuni appuntamenti.