Takahiro Yoshikawa, già solista al Teatro alla Scala di Milano, è ben noto in Valle Sabbia, sia per i numerosi amici dei quali è stato più volte ospite sia per essersi esibito in un memorabile concerto tenutosi ad Odolo nel 2009. Quest’anno sarà lui a introdurre la 54a edizione del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo in coppia con Piero Rattalino, musicologo di fama internazionale e consulente del Festival.

Il tema di quest’anno è particolamente suggestivo: “Beethoven e Napoleone. La musica, tra ideali e potere”. Se non ci fosse stata la rivoluzione francese e se Napoleone non fosse esistito, che vita avrebbe avuto Beethoven? La stessa che effettivamente condusse? Avrebbe composto gli stessi capolavori? A partire da queste domande, analizzando la vita di Beethoven e la sua musica, il maestro Piero Rattalino affronterà e spiegherà il tema del Festival che sta per aprirsi.

L’appuntamento nel salone Da Cemmo del conservatorio sarà una gustosa occasione per scoprire aneddoti, passioni, contraddizioni, atmosfere, retroscena, curiosità che rendono unico e affascinante l’argomento scelto dal Festival di quest’anno, la cui inaugurazione ufficiale si terrà la sera successiva, il 27 aprile alle 21 al Teatro Grande. 

Takahiro Yoshikawa, vincitore di concorsi internazionali e impegnato soprattutto in Italia e in Giappone come solista e all’interno di formazioni cameristiche, interpreterà due pezzi celeberrimi Beethoven: la Sonata op. 13 “Patetica”, composta negli anni 1798 e 1799 che segna un punto di svolta per la musica di Beethoven con il famoso “Grave” di apertura, e la Sonata “Les adieux”, che trova ispirazione nel periodo di allontanamento forzato dall'arciduca Rodolfo, amico, allievo e protettore di Beethoven. A quest’ultimo il musicista dedicò l'opera composta nei mesi precedenti al suo ritorno a Vienna, il 30 gennaio 1811, e diede un titolo ad ognuno dei tre movimenti che la compongono: L'addio, L'assenza, Il ritorno.