Salviamo villa Zanardelli a Toscolano. L'inziativa della Fondazione centro studi Toscolano: una lettera aperta inidirizzata al presidente Mattarella e altri.

 

Al Presidente della Repubblica, on. Sergio Mattarella, al Presidente del Consiglio prof.

 

Giuseppe Conte e al Ministro per i beni e le attività culturali, avv. Dario Franceschini

 

Con questa lettera i firmatari intendono richiamare l’attenzione delle Autorità sulla vicenda che

 

riguarda la sorte della villa Zanardelli, situata sulla sponda bresciana del lago di Garda nel

 

comune di Toscolano-Maderno, dimora storica del grande statista avv. Giuseppe Zanardelli, che

 

vi soggiornò negli ultimi 15 anni della sua vita. La Fondazione, che ne ha attualmente la

 

proprietà, ha deliberato di venderla con la procedura consistente in asta pubblica, al fine di

 

poter svolgere al meglio con il prezzo ricavato i suoi compiti statutari di assistenza sociale,

 

consentendo una migliore sistemazione in strutture più adeguate dell’Anffas che da molti anni

 

occupa la villa ospitando handicappati. Si tratta di un immobile di grande pregio architettonico

 

(opera dell’arch. Tagliaferri) di circa 8.000 mq con un parco di 17.000 mq con olivi, statue di

 

pregio, una vecchia limonaia e con accesso diretto al lago. All’interno ci sono affreschi dell’epoca

 

e quadri attribuiti a Ximenes e a Bertolotti che raccontano i momenti più salienti della vita

 

politica dello statista bresciano. Dai numerosi convegni di studio che hanno posto in rilievo le

 

riforme epocali da lui realizzate come Ministro di Giustizia prima e poi come Presidente del

 

Consiglio, dal codice penale a lui intitolato, al codice di commercio e alla legislazione sul lavoro

 

con l’eliminazione del reato di sciopero, appare un modello di funzione politica svolta al servizio

 

del bene comune. Alcuni libri (ad esempio quello di Giampaolo d’Andrea dedicato al viaggio in

 

Basilicata) e recenti servizi televisivi (Passato e presente a cura di Mieli) hanno messo in rilievo

 

che fra le priorità della sua agenda politica avevano il primo posto quella di promuovere lo

 

sviluppo di un mercato nazionale sostenendo l’imprenditoria italiana e quella di sollevare le

 

condizioni di inferiorità economica delle province meridionali del Regno d’Italia, politica

 

fortemente sostenuta dall’imprenditoria bresciana dell’epoca all’insegna del valore in allora

 

largamente condiviso e dominante dell’Italia Unita.

 

Per non dire dell’alta concezione che Zanardelli aveva dell’avvocatura come professione al

 

servizio dei diritti dei cittadini.

 

Per ricordare la memoria di questo grande liberale l’auspicio dei firmatari della lettera è

 

dunque che la villa che lui aveva fatto costruire per farne la sua dimora sulle rive di un lago da

 

lui molto amato possa rimanere adibita ad un servizio pubblico preferibilmente culturale e che

 

lo Stato o altro ente da questo individuato possa acquisirne la proprietà. L’immobile è stato

 

dichiarato nel 2016 con D.M. di interesse storico-artistico a sensi dell’art. 10 del codice dei beni

 

culturali e quindi è sottoposto a tutte le disposizioni ivi contenute, tra cui quella secondo cui

 

non può essere adibito a usi non compatibili con il carattere storico o artistico e quella secondo

 

cui ogni opera che si voglia eseguire in esso richiede l’autorizzazione del Soprintendente.

 

Le proposte di utilizzo della villa così come è, dopo il necessario restauro, possono essere tante

 

(un museo, la sede di una scuola dell’avvocatura, Centro Studi e altro), ma ciò che conta è che

 

un bene di così alto valore storico non sia sottratto alla Comunità locale e alla cittadinanza

 

bresciana che può vantare un così illustre concittadino che non merita di essere dimenticato e

 

la cui memoria deve trovare una sede che ne assicuri la conoscenza da parte dell’intero nostro

 

Paese. Dobbiamo molto a Giuseppe Zanardelli.

 

Fondazione Centro Studi Toscolano*

 

Il Presidente prof. Giovanna Visintini

 

Aderiscono all’iniziativa:

 

Il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Brescia

 

Il Presidente avv. Fausto Pelizzari

 

Diversi professori universitari, esperti studiosi del ruolo svolto da Giuseppe Zanardelli,

 

menzionati qui di seguito, hanno espresso on line la loro adesione: Guido Alpa, Fulvio

 

Cammarano, Aldo Andrea Cassi, Roberto Chiarini, Gisella De Simone, Riccardo Ferrante, Luigi

 

Maione, Gianni Marongiu, Alberto Martinelli, Sergio Vinciguerra.