Inizio emozionante e promettente per il programma “Callas 1923-2023” varato dal Comune di Sirmione per celebrare la cantante lirica definita “la divina” che per sei anni, dal 1952 al 1958, dopo il matrimonio con Giovanni Battista Meneghini, trascorse le vacanze estive proprio nella residenza di famiglia, nella penisola di Sirmione. L’altra sera, nell’ora magica del tramonto, alle Grotte di Catullo, al prato denominato “la pelosa”, si è svolto un applauditissimo recital lirico. Chiara Isotton (soprano) e Simone Frediani (tenore) hanno interpretato alcune celebri arie dalla Madama Butterfly e dalla Turandot di Puccini. Opere che fecero rifulgere la bravura canora e interpretativa della Callas. Ad accompagnarli è stata l’orchestra Virgilio Ranzato diretta dal maestro Jacopo Rivani. La serata – intitolata “L’Oriente di Maria. La divina emozione” - è stata condotta da Fabio Larovere, a fare gli onori di casa il sindaco Luisa Lavelli e l’assessore Mauro Carrozza. Interpreti e orchestra hanno dato vita a interpretazioni di grande carica espressiva, sottolineata dalla bellezza della location e dal gioco di luci fra tramonto, imbrunire e prime tenebre notturne rischiarate dalle luci del lago e da una magnifica luna rossa che ha fatto la sua apparizione nel finale. Il concerto è stato ripreso e sarà trasmesso da Sky Classica. Il Comune di Sirmione ha varato un programma triennale che, dopo il concerto di sabato, prevede una importante mostra fotografica e di cimeli della Callas nel centralissimo palazzo a lei intitolato. La conclusione sarà nel 2023, centenario della nascita della “divina”. Ma già il debutto del progetto ha convinto il folto pubblico presente alle Grotte di Catullo.

Odoardo Resti