Sipario, si (ri)comincia. Chi non lascia, raddoppia: il Desenzano Film Festival compie 5 anni e scatena le proprie energie gardesane con 4 giorni di eventi senza sosta, 10 giorni di esposizioni alla Galleria civica Gian Battista Bosio, una doppia giuria, il primato dei cortometraggi selezionati, la novità assoluta delle masterclass, partnership inedite e gustosissime conferme, dal Teatro Alberti che sarà ancora l’epicentro della rassegna, alla rinnovata e rinvigorita collaborazione (economica e organizzativa) con la città di Desenzano del Garda. Pennarello rosso sul calendario: il Desenzano Film Festival torna sul Garda, vista lago, da giovedì 14 a domenica 17 settembre.

Affamati di cinema. “Cinque anni, che traguardo - spiega il direttore artistico Matteo Delai -: siamo riusciti ad avvicinare il Festival a quelli che sono i nostri desideri. Un cartellone di 4 giorni, le masterclass, la mostra di videoarte che nel foyer del Teatro cominciava a stare stretta, l’implementare le proiezioni anche in ottica formativa. Il Desenzano Film Festival nasce per portare il cinema al pubblico del lago, ma anche riunire i cineasti locali e costituirsi come punto d’incontro dove riflettere sul cinema, sullo stato del cinema, sul fare cinema”.

La quinta edizione

Un lustro di esperienza che si proietta sul grande schermo. Anche quest’anno sono circa 1.700 i corti passati al vaglio degli attenti e instancabili volontari, fino ad arrivare alla corposa selezione dei 24 in concorso, mai così tanti dal vivo, proiettati sabato e domenica - in 4 blocchi - al Teatro Alberti. Una selezione variegata, eterogenea e che trasuda attualità: l’intelligenza artificiale, il mondo digitale, diritti civili e abusi di potere, doverose riflessioni sugli orrori delle maledette guerre, e ancora ambiente, dipendenze, storie di rivalsa. Confermate le storiche sezioni del Festival: Videoarte, Fiction, Documentari, Animazione e la sezione Cinema Lombardia, con 4 titoli tra cui il brescianissimo “The Land of Holes”, la terra dei buchi. Saranno premiati i migliori corti per ogni categoria, oltre al miglior film, e consegnati i premi tecnici alla miglior regia, sceneggiatura, interpretazione, montaggio, fotografia e suono.

Gli eventi collaterali

Il respiro del sapere e il piacere dell’approfondimento hanno strutturato il panorama delle masterclass pomeridiane. A scuola di cinema, stavolta davvero per tutti: per chi già se ne intende e per chi vuole saperne di più, seduti comodi all’auditorium Andrea Celesti, altra inedita location per il Festival: giovedì pomeriggio Marco Senaldi con “L’uomo senza la macchina da presa. Introduzione al cinema di Paolo Gioli” e a seguire Maurizio Guerri con “Operative images. Le immagini delle guerre contemporanee nel cinema e nelle installazioni di Harun Farocki”, venerdì Piero Deggiovanni con “Teoria critica dell’ibridazione audiovisiva”. L’omaggio al passato che ritorna, venerdì sera alle 21 al Teatro Alberti: “Le donne del cinema di inizio ‘900”, cinema muto sonorizzato dal vivo da A.Li.Ve, l'Accademia Lirica Verona.

Le mostre. Videoarte e cinema sperimentale: vernissage giovedì alle 18.30, dieci opere di sperimentazione audiovisiva da Italia, Francia, Germania, Norvegia, Spagna, Stati Uniti e Colombia, alla galleria civica G.B Bosio fino al 24 settembre. Le Grand Guignol, il nome dice tutto: la mostra di Dorothy Bhawl sarà al Teatro Alberti da venerdì a domenica. Stesso posto, a pochi metri di distanza: i disegni di Luca Savino, illustratore di Palermo vincitore del bando 2023 per la locandina del Festival.

 

La musica. I Molom (dalla Valcamonica) per il vernissage di giovedì alla galleria Bosio, il riminese Jacopo Buda venerdì al Teatro Alberti, Stefano Festa sabato, Frank_O con una selezione di colonne sonore su impianto hi-fi domenica. L’evento cult del sabato sera sarà un memorabile Terrific Party, tornato sulle scene da pochi mesi per infiammare il Teatro con una festa artistica stravagante e anticonformista, performance grottesche e surreali, atmosfere nouvelle epoque fuori dal tempo (e da ogni schema), il concerto live de Il Diluvio. L’ispirazione è da Charles Baudelaire: “Ubriacatevi senza tregua, di vino, poesia e virtù”.

La giuria

La giuria, come detto, raddoppia: per la prima volta saranno due i roster di esperti, di altissimo livello, per le sezioni Cinema e Sperimentale.

SEZIONE CINEMA

MARCO SENALDI: Docente, saggista e direttore artistico LABA – Accademia di Belle Arti Brescia.

STEFANO CIPANI: Regista vincitore del David di Donatello Giovani e European Film Award Young con il film “Mio fratello rincorre i dinosauri”.

ILARIA FEOLE: Critica cinematografica e selezionatrice della SIC – Settimana Internazionale della Critica alla Mostra del Cinema di Venezia.

SEZIONE SPERIMENTALE

PIERO DEGGIOVANNI: Critico di Videoarte e docente di Arte Contemporanea e Nuovi Media a Bologna e Rimini, direttore di concorso all'Asolo Art Film Festival.

MAURIZIO GUERRI: Filosofo dell'immagine e docente di Estetica e Filosofia nelle Università di Bari e Milano.

GABRIELE MARCHINA: Visual designer e videomaker, direttore della rivista Charge'zine e fondatore di Heretiche Elettriche Divisioni.

Le collaborazioni

Main sponsor Ghirardi Marmi, a seguire i fedelissimi Cantine Turina, Cerini Hotel e Dottesi Photo Design. Nuovi sponsor tecnici fra cui Filmfestival del Garda, Systemtech e la torinese Silentsytem. Oltre alle partnership, “di cui siamo orgogliosi - dice ancora Delai - con l’Accademia di Belle Arti Laba e l’Accademia Lirica di Verona”. Immensa gioia: “È la risposta che anno dopo anno il pubblico dà ai nostri progetti. Quest’estate a Moniga, per Cine-Ma Corto, eravamo così tanti che non c’era più posto e abbiamo dovuto chiedere le sedie alle signore che abitano in castello. Grande soddisfazione anche per Cinema in Calice, alle Cantine Scolari di Raffa di Puegnago. Ci aspettiamo di incontrare persone nuove anche al Festival, e poi il nostro pubblico costruito nel tempo, gli affezionati che ci seguono”.

Così l'assessore alla Cultura della città di Desenzano del Garda, Pietro Avanzi: “Una manifestazione che cresce e su cui credo molto, sia a livello di assessore ma soprattutto da semplice cittadino. Il Desenzano Film Festival ha potenzialità enormi e, con la preziosa collaborazione degli organizzatori e dei miei uffici, mi piacerebbe alzare l'asticella a tal punto da diventare un centro gravitazionale per questo tipo di cinema: la strada è quella giusta e l'edizione 2023 vedrà una qualità di proposta sempre più importante. Grazie ovviamente a chi reso possibile tutto ciò, anche quest'anno: spero in una risposta di pubblico ancora più numerosa rispetto al 2022. Buon Desenzano Film Festival“.

 

Per informazioni e interviste: +39 333 4395710
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