Domenica 4 agosto alle ore 21.15 al Santuario di Montecastello a Tignale è in programma il tredicesimo concerto del Festival Suoni e Sapori del Garda con l’Infonote Chamber Orchestra, diretta dal maestro Serafino Tedesi, e con Pietro Milzani violino solista. Sarà proposto “Il genio musicale di W. A. Mozart” - Divertimento per archi k 136 in re maggiore, Divertimento per archi k 138 in fa maggiore, Concerto per violino e orchestra n 4 k 218 in re maggiore.
I Divertimenti, come del resto le Cassazioni, le Serenate e le cosiddette musiche notturne, sono legati al gusto settecentesco di far musica insieme e riflettono una identica struttura formale, in cui si alternano movimenti di danza e passaggi solistici e virtuosistici, riservati ad esecutori di talento, ma non necessariamente eccezionali. Per questa ragione i Divertimenti per archi di Mozart (quelli per strumenti a fiato meriterebbero un discorso a parte per una più libera invenzione e maggiore varietà di effetti sonori) sono musiche di piacevole ascolto, dalla scrittura semplice e lineare e dai giochi armonici chiari e precisi, che denotano un classicismo equilibrato e sereno. Si avverte, è vero, la presenza di uno stile cameristico di solida fattura e di luminosa civiltà, ma si è ancora distanti dal grande Mozart caratterizzato da una inesauribile capacità creativa e da una profonda e personale forza espressiva. Il dato rilevante di questi Divertimenti è la limpidezza e la trasparenza quartettistica del suono e l’omogeneità e la fusione del gruppo strumentale, in obbedienza alle regole di un discorso musicale accessibile a tutti e senza quei tormenti spirituali e quei risvolti tragici che pur esistono nell’arte mozartiana.
Il divertimento n. 1 in Re maggiore K 136 (K 6 125a) venne composto da Wolfgang Amadeus Mozart a Salisburgo nei primi mesi del 1772 insieme ai divertimenti K 137 e K 138 nel periodo tra il secondo e terzo viaggio in Italia. L’opera non è di così facile collocazione in quanto si attiene allo spirito del divertimento ma non alla sua forma; è costituito di fatto solo di tre movimenti con il secondo lento. Non si tratta neppure di un quartetto perché, sebbene sia scritto per quattro strumenti, manca del caratteristico linguaggio cameristico. Il compositore a soli sedici anni propone in definitiva una sua scuola e un suo modello scrivendo di fatto musica sinfonica attraverso l’assemblaggio di alcuni strumenti (mancano ad esempio corni ed oboi per essere assimilato alla sinfonia italiana).
Il primo movimento (allegro), che richiede impegno virtuosistico agli esecutori, ha un impianto ritmico travolgente senza difettare di luminose melodie. L’andante è più riflessivo ma la melodia continua a mantenere la luminosità che aveva nel primo tempo. Il terzo tempo (presto) si apre in sordina per riecheggiare i temi già esposti nei primi due movimenti ma elaborati questa volta in chiave contrappuntistica.
Il Divertimento in fa maggiore K. 138 fu composto tra gennaio e marzo del 1772 e risente dell’influenza artistica sia dei maestri italiani che di Michael Haydn, con una netta preferenza per il discorso melodico chiaro e scorrevole. Il primo Allegro si apre con un unìsono rievocante i modi dell’opera buffa per la freschezza e la spigliatezza dell’impianto armonico; due sono i temi che si snodano e si intersecano fra di loro e formano l’intelaiatura dello sviluppo secondo un gioco musicale brillante e piacevole. L’Andante è avviato dalla frase cantabile del primo violino su cui si innestano le altre parti con eleganti e nuove figurazioni; ad un certo punto il violoncello espone il suo tema su un accompagnamento sincopato degli altri archi e successivamente c’è un ritorno imprevisto di gusto italiano non alla prima, ma alla seconda frase musicale, leggermente variata negli accordi e nella disposizione armonica. Il finale è un delizioso rondò e il tema particolarmente gaio e spensierato viene esposto attraverso la forma della imitazione tra la viola e il violoncello e ripetuto per ben cinque volte, secondo i moduli ad incastro di scuola tedesca. Un sentimento di fresca e gioiosa cantabilità distingue le amabili ultime battute del Presto di questo Divertimento.
La composizione del concerto per violino e orchestra n. 4 K 218 fu terminata da W. A. Mozart nell’ottobre 1775. Costituisce il quarto di cinque concerti per lo stesso strumento (K 207, K 211, K 216, K 219), attribuibili con certezza al compositore. Il concerto si rifà alla scuola italiana (Boccherini, Vivaldi, Tartini, Corelli, Geminiani, Nardini) a cui il compositore aggiunge il suo inconfondibile estro melodico. In particolare si pensa che Mozart si sia ispirato a un Concerto di Boccherini, scritto nella stessa tonalità e presumibilmente del 1768, che avrebbe apprezzato moltissimo dopo averlo ascoltato in Italia. I tratti più personali di questa sua capacità melodica sono presenti nell’Andante cantabile. Il Rondò conclusivo, ricco di cambiamenti di ritmo e tempo, è un movimento dagli interessanti effetti umoristici.
Il Festival Suoni e Sapori del Garda propone un circuito di spettacoli ad ingresso libero inseriti in un unico cartellone. La direzione artistica è affidata al maestro Serafino Tedesi coadiuvato dalla sua associazione culturale Infonote. I comuni che fanno parte dell’edizione 2024 sono: Calvagese della Riviera, Castelnuovo del Garda, Desenzano del Garda, Gardone Riviera, Gargnano, Lonato del Garda, Malcesine, Manerba del Garda, Nago Torbole, Riva del Garda, Salò, San Felice del Benaco, Tignale e Toscolano Maderno. La Comunità del Garda sovrintende al coordinamento istituzionale e amministrativo.