L'associazione valsabbina ha da poco concluso un viaggio molto toccante in Terra Santa e condivide alcuni passaggi vissuti in quei giorni.

 

La Terra Santa è un luogo avvincente, che sfida continuamente. La sfida più grande è quella di riuscire a vivere in questo territorio senza limitarsi a subire le difficili situazioni ma riuscendo ad inserirsi con un atteggiamento attivo e critico.

Il viaggio in Terra Santa, promosso dal Rotary Valle Sabbia Presidente Giuliano Ghirardi, è stato un viaggio nella geografia del Medioriente, nella storia dello scontro tra oriente e occidente e un viaggio all’incontro delle tre grandi religioni monoteiste. Non sono mancate le visite in Sinagoga, perché per gli Ebrei si tratta della Terra promessa, ossia la terra verso cui Dio ha guidato il suo popolo tramite il profeta Mosè, e in Moschea – eccezionalmente aperta al gruppo valsabbino anche la Moschea della Roccia che è normalmente off limits per i non cristiani – perché per i musulmani v'è la credenza che sia la terra in cui Maometto giunse al termine di un immaginario viaggio notturno che mosse dalla Mecca e che lo fece ascendere poi al Cielo. 

Ma il viaggio in Terra Santa è soprattutto un viaggio all’interno di noi stessi che mette alla prova le nostre convinzioni, i nostri preconcetti, la nostra coscienza e il nostro operato. Provocanti in questo senso le parole del Patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa e del Custode di Terra Santa padre Francesco Patton che hanno proposto al gruppo rotariano una prospettiva diversa, una vita basata sulla testimonianza motivata e convinta che renda conto di una adesione adulta ai valori che la nostra cultura cristiana ha elaborato nei millenni.

Ci sono stati inoltre alcuni incontri istituzionali con il Console Generale d’Italia Giuseppe Fedele, il prof. padre Eugenio Alliata, archeologo biblico responsabile del Museo di Terra Santa, il Direttore della Biblioteca della Custodia di Gerusalemme padre Lionel Goh, il Patriarca dei Latini Sua Beatitudine Mons. Pier Battista Pizzaballa. Il Custode della Terra Santa, Guardiano del Santo Monte Sion e del Santissimo Sepolcro padre Francesco Patton ha voluto conferire ai soci rotariani la Croce di Gerusalemme, un'onorificenza della Santa Sede che è considerata, prescindendo da quelle concesse nell’ambito dell’Ordine del Santo Sepolcro, la più alta benemerenza della cristianità conferita in connessione alla Terra Santa. A riceverla sono stati: Antonini Carlo, Beltrami Damiano, Bernardi Renzo, Bertani Michele, Bertolinelli Marcellina, Bertolotti Umberto, Bianco Speroni Nicola, Dall’Era Pierdomenico, Donati Davide, Fontana Francesco, Ghirardi Giuliano, Maltese Michele, Marano Giovanni, Marra Giorgio, Pasini Giovanni, Raccagni Giovanni.

A Nicola Bianco Speroni, già decorato della croce, è stata donata la medaglia commemorativa degli 800 anni di presenza dei frati francescana in Terra Santa. I riconoscimenti sono legati all’attività sociale promossa dal Rotary Club Valle Sabbia e in particolare al sostegno offerto agli ultimi due frati francescani ancora presenti in Siria, dove hanno voluto rimanere nella zona attualmente occupata da al-Qaida per offrire soccorso alla popolazione afflitta dal terremoto.