Festa della Liberazione molto partecipata questa mattina a Prevalle, con l'inaugurazione di un altorilievo dedicato al partigiano prevallese Giuseppe Carli che perse la vita a 33 anni il 26 aprile 1945.
Un corteo ricchissimo dei gagliardetti di numerose sezioni ANPI, bandiere di vari colori, rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni non solo prevallesi ma anche di Gavardo e Villanuova - numerosissimi, come sempre, gli alpini - la banda diretta da Stefano Gamba, i bambini della scuola primaria e tanti, tanti cittadini di varie generazioni: erano questi i partecipanti alla cerimonia di un anniversario molto particolare come è oggi l'80esimo della Liberazione dell'Italia dal nazifascismo.
In silenzio o accompagnato dalle note dei musicisti, il lungo corteo è sfilato da via Leonardo da Vinci fino al parco antistante Palazzo Morani, davanti al monumento al partigiano che oggi si è arricchito dell'effigie del concittadino caduto per la libertà, opera dello scultore Paolo Ciaccheri. Per primo ha preso la parola il sindaco Damiano Giustacchini, sottolineando quanto fosse importante la presenza dei ragazzi in un'occasione simile: sono infatti loro che possono garantire continuità ai valori della libertà e della pace per cui molti nostri progenitori hanno sacrificato la vita. Per questo, più gli anni passano più è importante celebrare la memoria e ricordare quanto male può fare la guerra, a maggior ragione in un mondo che purtroppo è ancora straziato da troppi conflitti. Gli ha fatto eco la sindaca dei ragazzi, Lara Aderenti, che ha invitato tutti a non dimenticare il coraggio di Giuseppe Carli, perché anche grazie al suo sacrificio noi godiamo della libertà, un valore da non dare mai per scontato, anzi, per cui bisogna continuare a lottare.
Lo storico Paolo Catterina è poi intervenuto tratteggiando la biografia di Carli, vissuto tra Prevalle e Bedizzole, dove risiedeva la sorella e dove conobbe don Riccardo Vecchia, indimenticato motivatore dei giovani e anima della resistenza locale. Carli fu tra i primi cinque partigiani bedizzolesi che aderirono alle Fiamme Verdi, la formazione ispirata ai valori cattolici e degli alpini, e fu poi spronato dallo stesso curato a favorire la nascita di un gruppo simile anche a Prevalle. Purtroppo questi giovani non vissero la gioia della fine del conflitto perché furono trucidati dai tedeschi in ritirata il 26 aprile 1945, quando già era stata concordata la resa e uno dei partigiani era addirittura sulla strada sventolando la bandiera bianca, Furono dieci le vittime dei nazisti in quel tragico giorno a Bedizzole.
A nome dell'ANPI provinciale è infine intervenuto Giampaolo Comini, ricordando la giornata della liberazione come la fine di una guerra devastante, purtroppo per noi italiani anche guerra civile, un riscatto morale prima ancora che politico, che promosse la volontà di porre le basi per una società democratica, finalmente affrancata dal ventennio fascista. Sono queste le radici della nostra Costituzione ed è importante che le nuove generazioni ne abbiano la consapevolezza: quell'Italia lacerata e povera ebbe il coraggio di riprendere vita e la voglia di riscatto attinse proprio ai valori morali e civili della Resistenza, che infatti non fu solo lotta armata, per far nascere una nuova Italia.
Dopo l'inaugurazione i ragazzi della scuola primaria, accompagnati dalla banda, sono stati protagonisti di un'applauditissima esibizione canora, parte integrante di una celebrazione che "avrebbe reso felice papa Francesco", come ha osservato il sindaco dopo che a fine cerimonia la bandiera è tornata a mezz'asta in segno di lutto. Dall'inno di Mameli all'inno alla gioia, passando per le canzoni più famose della tradizione, per poi concludere con "Bella ciao", cantata insieme ai ragazzi da tutti i presenti.
Il ricordo di Giuseppe Carli non si conclude nella giornata di oggi: a breve verrà infatti presentato il libro di Paolo Catterina non solo sulla vita del partigiano caduto, ma anche sulle vicende della resistenza nella nostra zona.
Giovanna Gamba
Nella foto sotto, le autorità con lo scultore autore dell'opera e alcuni parenti di Prevalle e Bedizzole di Giuseppe Carli